Question Time, chiarimenti sull'isola ecologica di via Ca' Selvatica
L'assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Elena Foresti (Movimento 5 Stelle) e Paola Francesca Scarano (Lega nord) sull'isola ecologica di ...
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L'assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Elena Foresti (Movimento 5 Stelle) e Paola Francesca Scarano (Lega nord) sull'isola ecologica di via Ca' Selvatica.
La domanda della consigliera Foresti
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi alle lamentele dei residenti di via ca' selvatica sull'installazione di un'isola ecologica, pone la seguente domanda di attualità:
per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politico amministrativa sulla vicenda;
per sapere dal Sindaco e dalla Giunta quali sono state le motivazioni che hanno portato l'amministrazione a cambiare l'ubicazione dell'isola senza avvisare i cittadini;
per sapere dalla Giunta se è intenzionata a porre rimedio a questa situazione che ha portato tanti residenti esasperati a protestare in consiglio di quartiere.".
La domanda della consigliera Scarano
"Con riferimento all'articolo di stampa, di seguito riportato, relativo al cantiere per la realizzazione dell'isola ecologica di via Cà Selvatica e alle polemiche dei residenti per la posizione della stessa, chiedo al Sindaco ed alla Giunta il proprio pensiero nel merito e come pensino di ripristinare la posizione iniziale dell'isola, cosi come prevista nel progetto presentato alla cittadinanza e presente nello stesso sito di Iperbole".
La risposta dell'assessore Malagoli
"Una necessaria premessa: l'isola di cui parlate non è un'opera a sé stante ma fa parte di un progetto più ampio, destinato a tutto il centro storico, volto a trasformare radicalmente il sistema di raccolta differenziata in un territorio dove, fino a 5 anni fa, la differenziazione dei rifiuti non era di fatto possibile; l'obiettivo del progetto, pertanto, è quello di potenziare la raccolta differenziata e migliorare il decoro urbano.
Come noto, con la realizzazione delle mini-isole interrate, vengono eliminati i cassonetti destinati ai rifiuti indifferenziati e, contestualmente, è possibile conferire in due separate torrette il rifiuto organico e il vetro e le lattine; la raccolta delle altre frazioni avviene a sacchi in giornate determinate. I primi stralci di tale progetto sono già stati realizzati nelle zone del centro storico dei quartieri San Vitale e Porto (secondo la precedente denominazione dei quartieri) e sono attive rispettivamente dal dicembre 2014 e dal luglio 2015.
La metodologia, che in sede tecnica ha portato all'individuazione dei siti, è stata gestita da un gruppo di lavoro composto da tecnici dell'Amministrazione Comunale e di Hera, per pervenire all'approvazione da parte della Soprintendenza ai Beni Architettonici, sulla base delle seguenti valutazioni: possibilità di accesso del mezzo per lo svuotamento; assenza di vincoli aerei; distanza da edifici esistenti e dalle colonne portici; assenza di sottoservizi; accessi e viabilità stradale; valutazione di impatto urbanistico e vincoli architettonici e paesaggistici; posizione baricentrica dell’area servita rispetto alle utenze ed alle altre postazioni; localizzazione su aree pubbliche; sicurezza dell'intervento costruttivo.
Altro elemento sostanziale nelle valutazioni è stato che le postazioni devono avere una distribuzione omogenea sul territorio per essere comodamente fruibili, creando quindi un bacino di utenza baricentrico ed omogeneo alla postazione .
Il lavoro di progettazione e rilevazione preliminare è stato svolto dal gruppo tecnico, che ha sempre visto la presenza del RUP- Responsabile Unico del Procedimento- di Hera spa (che, per obbligo contrattuale, ha l'onere di progettare e realizzare tutti gli interventi e le opere relative alla raccolta differenziata), del progettista, nonché del direttore lavori in sede attuativa.
Alla conclusione dell'iter progettuale, gli elaborati sono stati approvati a seguito dell'espresso parere favorevole della locale Soprintendenza, con la determina dirigenziale P.G. 247566/2015 del Dipartimento Cura e qualità del Territorio (trattandosi di opera pubblica), nella quale è stata nominata anche l'Alta Sorveglianza.
Nel giugno 2015 è stato pubblicato su Iperbole, all'indirizzo: http://comune.bologna.it/cantieri/sites/cantieri/files/36%20-%20VIA%20FRASSINAGO%20angolo%20CA%20SELVATICA.pdf
l'elaborato grafico del progetto definitivo della postazione oggetto della domanda di attualità, denominata “Frassinago angolo Ca' Selvatica” che contiene anche il foto inserimento che restituisce, in maniera inequivocabile, la locazione della mini isola. Va specificato che la denominazione della postazione ha avuto lo scopo di chiarire a chiunque, quindi anche a chi non conoscesse puntualmente la zona e volesse averne idea, che la mini isola veniva collocata non verso il lato della strada che incrocia via Nosadella, ma all'estremo opposto, cioè all'incrocio con via Frassinago, senza poter dare adito a fraintendimenti.
In una fase precedente era in effetti stata ipotizzata un'altra postazione ma il gruppo tecnico ha valutato la non fattibilità tecnica della stessa, procedendo a individuare questa nuova postazione, che non pone limiti di natura operativa; scelta di cui l'Amministrazione ha preso atto, approvando l'intero stralcio che conteneva anche questa mini isola.
Di fatto, quindi, l'unica pubblicazione ufficiale sul sito del Comune del progetto è stata nella versione definiva del maggio 2015.
Circa la diffusione delle informazioni con il Quartiere Saragozza, nel precedente mandato, sono stati effettuati incontri nella sede del quartiere.
L'esperienza ormai acquisita dalla città dove sono operanti 76 mini isole, che vengono quotidianamente utilizzate dai cittadini residenti nelle aree già servite con questo nuovo sistema, non ha rilevato criticità anche per le postazioni che potevano apparire, a prima vista, non perfettamente inserite nel tessuto urbano.
La cura e l'attenzione posta su queste postazioni e l'esperienza ormai biennale che Hera pone in essere quotidianamente, evidenzia che la modalità individuata è affidabile e non crea criticità; per contro, i risultati attesi di raccolta differenziata sono quelli auspicati, cioè oltre il 60% di materiale recuperabile.
Anche qui o l'una o l'altra, se vogliamo incrementare la differenziata dobbiamo trovare dei sistemi che ci aiutino ad aumentare la differenziata. Questo, ritengo, che sia principale rispetto alle esigenze di una città come Bologna e a un centro storico come quello di Bologna, medioevale, che ha tante criticità, quindi le isole non si possono mettere ovunque perché bisogna fare dei rilievi che prevedano che non si vadano a trovare reperti, questo è stato fatto negli anni passati dove io non avevo la conduzione di questo di cui mi sto occupando in questo momento ma è stato fatto un ottimo lavoro per identificare, insieme a tutti gli attori, le postazioni migliori per servire i cittadini, non solo i cittadini di quella strada ma il cittadino in generale e non creare, anche nel momento degli svuotamenti, criticità alla mobilità della strada".
La domanda della consigliera Foresti
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi alle lamentele dei residenti di via ca' selvatica sull'installazione di un'isola ecologica, pone la seguente domanda di attualità:
per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politico amministrativa sulla vicenda;
per sapere dal Sindaco e dalla Giunta quali sono state le motivazioni che hanno portato l'amministrazione a cambiare l'ubicazione dell'isola senza avvisare i cittadini;
per sapere dalla Giunta se è intenzionata a porre rimedio a questa situazione che ha portato tanti residenti esasperati a protestare in consiglio di quartiere.".
La domanda della consigliera Scarano
"Con riferimento all'articolo di stampa, di seguito riportato, relativo al cantiere per la realizzazione dell'isola ecologica di via Cà Selvatica e alle polemiche dei residenti per la posizione della stessa, chiedo al Sindaco ed alla Giunta il proprio pensiero nel merito e come pensino di ripristinare la posizione iniziale dell'isola, cosi come prevista nel progetto presentato alla cittadinanza e presente nello stesso sito di Iperbole".
La risposta dell'assessore Malagoli
"Una necessaria premessa: l'isola di cui parlate non è un'opera a sé stante ma fa parte di un progetto più ampio, destinato a tutto il centro storico, volto a trasformare radicalmente il sistema di raccolta differenziata in un territorio dove, fino a 5 anni fa, la differenziazione dei rifiuti non era di fatto possibile; l'obiettivo del progetto, pertanto, è quello di potenziare la raccolta differenziata e migliorare il decoro urbano.
Come noto, con la realizzazione delle mini-isole interrate, vengono eliminati i cassonetti destinati ai rifiuti indifferenziati e, contestualmente, è possibile conferire in due separate torrette il rifiuto organico e il vetro e le lattine; la raccolta delle altre frazioni avviene a sacchi in giornate determinate. I primi stralci di tale progetto sono già stati realizzati nelle zone del centro storico dei quartieri San Vitale e Porto (secondo la precedente denominazione dei quartieri) e sono attive rispettivamente dal dicembre 2014 e dal luglio 2015.
La metodologia, che in sede tecnica ha portato all'individuazione dei siti, è stata gestita da un gruppo di lavoro composto da tecnici dell'Amministrazione Comunale e di Hera, per pervenire all'approvazione da parte della Soprintendenza ai Beni Architettonici, sulla base delle seguenti valutazioni: possibilità di accesso del mezzo per lo svuotamento; assenza di vincoli aerei; distanza da edifici esistenti e dalle colonne portici; assenza di sottoservizi; accessi e viabilità stradale; valutazione di impatto urbanistico e vincoli architettonici e paesaggistici; posizione baricentrica dell’area servita rispetto alle utenze ed alle altre postazioni; localizzazione su aree pubbliche; sicurezza dell'intervento costruttivo.
Altro elemento sostanziale nelle valutazioni è stato che le postazioni devono avere una distribuzione omogenea sul territorio per essere comodamente fruibili, creando quindi un bacino di utenza baricentrico ed omogeneo alla postazione .
Il lavoro di progettazione e rilevazione preliminare è stato svolto dal gruppo tecnico, che ha sempre visto la presenza del RUP- Responsabile Unico del Procedimento- di Hera spa (che, per obbligo contrattuale, ha l'onere di progettare e realizzare tutti gli interventi e le opere relative alla raccolta differenziata), del progettista, nonché del direttore lavori in sede attuativa.
Alla conclusione dell'iter progettuale, gli elaborati sono stati approvati a seguito dell'espresso parere favorevole della locale Soprintendenza, con la determina dirigenziale P.G. 247566/2015 del Dipartimento Cura e qualità del Territorio (trattandosi di opera pubblica), nella quale è stata nominata anche l'Alta Sorveglianza.
Nel giugno 2015 è stato pubblicato su Iperbole, all'indirizzo: http://comune.bologna.it/cantieri/sites/cantieri/files/36%20-%20VIA%20FRASSINAGO%20angolo%20CA%20SELVATICA.pdf
l'elaborato grafico del progetto definitivo della postazione oggetto della domanda di attualità, denominata “Frassinago angolo Ca' Selvatica” che contiene anche il foto inserimento che restituisce, in maniera inequivocabile, la locazione della mini isola. Va specificato che la denominazione della postazione ha avuto lo scopo di chiarire a chiunque, quindi anche a chi non conoscesse puntualmente la zona e volesse averne idea, che la mini isola veniva collocata non verso il lato della strada che incrocia via Nosadella, ma all'estremo opposto, cioè all'incrocio con via Frassinago, senza poter dare adito a fraintendimenti.
In una fase precedente era in effetti stata ipotizzata un'altra postazione ma il gruppo tecnico ha valutato la non fattibilità tecnica della stessa, procedendo a individuare questa nuova postazione, che non pone limiti di natura operativa; scelta di cui l'Amministrazione ha preso atto, approvando l'intero stralcio che conteneva anche questa mini isola.
Di fatto, quindi, l'unica pubblicazione ufficiale sul sito del Comune del progetto è stata nella versione definiva del maggio 2015.
Circa la diffusione delle informazioni con il Quartiere Saragozza, nel precedente mandato, sono stati effettuati incontri nella sede del quartiere.
L'esperienza ormai acquisita dalla città dove sono operanti 76 mini isole, che vengono quotidianamente utilizzate dai cittadini residenti nelle aree già servite con questo nuovo sistema, non ha rilevato criticità anche per le postazioni che potevano apparire, a prima vista, non perfettamente inserite nel tessuto urbano.
La cura e l'attenzione posta su queste postazioni e l'esperienza ormai biennale che Hera pone in essere quotidianamente, evidenzia che la modalità individuata è affidabile e non crea criticità; per contro, i risultati attesi di raccolta differenziata sono quelli auspicati, cioè oltre il 60% di materiale recuperabile.
Anche qui o l'una o l'altra, se vogliamo incrementare la differenziata dobbiamo trovare dei sistemi che ci aiutino ad aumentare la differenziata. Questo, ritengo, che sia principale rispetto alle esigenze di una città come Bologna e a un centro storico come quello di Bologna, medioevale, che ha tante criticità, quindi le isole non si possono mettere ovunque perché bisogna fare dei rilievi che prevedano che non si vadano a trovare reperti, questo è stato fatto negli anni passati dove io non avevo la conduzione di questo di cui mi sto occupando in questo momento ma è stato fatto un ottimo lavoro per identificare, insieme a tutti gli attori, le postazioni migliori per servire i cittadini, non solo i cittadini di quella strada ma il cittadino in generale e non creare, anche nel momento degli svuotamenti, criticità alla mobilità della strada".