Question Time, chiarimenti sull'autocarro in Piazza Maggiore durante il concerto dei Nomadi
L'assessore alla Sicurezza Riccardo Malagoli ha risposto oggi in sede di Question Time alle domande dei consiglieri comunali della Lega Nord Lucia Borgonzoni e Umberto Bosco in merito al passaggio di un autocarro in Piazza Maggiore durante il concert...
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L'assessore alla Sicurezza Riccardo Malagoli ha risposto oggi in sede di Question Time alle domande dei consiglieri comunali della Lega Nord Lucia Borgonzoni e Umberto Bosco in merito al passaggio di un autocarro in Piazza Maggiore durante il concerto dei Nomadi.
La domanda della consigliera Lucia Borgonzoni
Alla luce dell'articolo di stampa riguardante Il camion in Piazza Maggiore si chiede al Sindaco ed alla Giunta il proprio pensiero nel merito.
Si chiede:
- se l'Amministrazione per quanto accaduto in Piazza Maggiore durante il concerto dei Nomadi, non ritenga di avere anche lei delle responsabilità, se non strettamente organizzative almeno politiche;
- se pensa che un fatto come questo poteva essere evitato se vi fosse stato una maggiore e più efficace comunicazione tra le Istituzioni e le Forze presenti in piazza;
- se non crede che la sbarra per l'accesso in via dell'Archiginnasio debba essere un punto prioritario per il controllo dell'accesso alla piazza stessa - come sempre sostenuto quando se ne discuteva per farvi accedere i taxi - e non sia ammissibile che venga lasciata alzata in modo indiscriminato sempre considerato che San Petronio viene ritenuto un "luogo" a rischio di possibili attentati.
La domanda del consigliere Umberto Bosco
Alla luce dell'articolo di stampa inerente il transito di un autocarro a ridosso della Basilica di San Petronio e in Piazza Maggiore durante il concerto del 4 ottobre, si chiede al Sindaco ed alla Giunta il proprio pensiero nel merito.
Si chiede inoltre quali misure intenda attivare la Giunta al fine di individuare le responsabilità di una simile mancanza e quali iniziative intenda adottare a tutela della pubblica sicurezza e al fine di scongiurare il ripetersi di simili incresciosi episodi.
La risposta dell'assessore Riccardo Malagoli
"Parto dalla considerazione che sicuramente quello che è accaduto non doveva accadere. In ogni caso il fatto non ha risvolti politici e cercherò di spiegare il perché, come ha ricordato anche il Sindaco chiedendo scusa alla città. Ciò che è accaduto ha creato inevitabilmente preoccupazione in coloro che erano in piazza anche per il ricordo di eventi terroristici internazionali di cui abbiamo tutti memoria. Detto questo, quanto accaduto in Piazza Maggiore non è dipeso dalla scarsa comunicazione tra Istituzioni. Come voi certamente saprete, in occasione di manifestazioni di questa portata, l'ordine pubblico è in capo alla Questura che emette un'ordinanza firmata dal Questore per le misure di sicurezza relative alle feste o agli eventi. Un testo standard in cui viene indicato il nome del Funzionario responsabile dell'Ordine pubblico, il numero degli uomini da dispiegare e le misure da adottare. Attraverso questo Funzionario di Pubblica Sicurezza, l'organizzazione e il governo della piazza sono assicurati. Anche la Polizia Municipale in queste situazioni è a disposizione e risponde al Funzionario di Pubblica Sicurezza preposto.
Per quanto riguarda la sbarra di Piazza Galvani, vi ringrazio veramente perché questa domanda mi dà l'occasione di precisare che non si tratta in alcun modo di uno strumento di controllo degli accessi a via dell'Archiginnasio e a Piazza Maggiore. La sbarra è uno strumento installato nel 2000, quando ancora fortunatamente di terrorismo internazionale neanche si parlava, dalla giunta Guazzaloca con l'obiettivo di regolamentare l'accesso alla Corte Galluzzi dei residenti e degli aventi titolo, comprese le attività commerciali, come recita la delibera 164626 del 7 novembre 2000, successivamente ai lavori di risistemazione dei fittoni e del corridoio di accesso alla corte stessa. La sbarra è utilizzata ogni giorno da un numero elevatissimo di persone che ne detengono il telecomando o il codice, e non è in capo al settore Mobilità bensì alla Manutenzione impianti del Comune, a dimostrazione che non si tratta di uno strumento di regolazione del traffico. Se parliamo invece del controllo della viabilità e dell'accesso a quella Piazza, le ricordo che il traffico in via dell'Archiginnasio è controllato dalla telecamera Rita, sia in direzione Piazza Galvani che in direzione Piazza Maggiore. Anche perché una sbarra di quel tipo non può fermare chi eventualmente debba fare un atto terroristico... Il tema è più importante. Citando un detto popolare, "Sbaglia anche il prete in chiesa", mi scuserà Monsignor Zuppi ma è un detto della saggezza popolare: è stato commesso secondo me un errore di valutazione molto forte da parte di tutti coloro che erano presenti. Bene ha fatto il Sindaco a chiedere scusa, lo ha fatto con attenzione a questa città, e penso che da questo evento non sia per nulla cambiata la relazione e il lavoro che dalla Procura alla Prefettura alla Questura e al Comune di Bologna si sta facendo in questo momento per assicurare a questa la città la sicurezza maggiore possibile. E' un evento che è capitato. Posso anche dire che personalmente, avendo una patente professionale, mai sarei entrato in una piazza del genere: a prescindere dal contesto, un autista professionista ha alcune regole che dovrebbe rispettare, anche se non ci fosse stato l'attentato di Nizza. Entrare in una piazza con migliaia di persone è un rischio enorme che l'autista si è assunto. Dunque c'è stato un concerto di sottovalutazioni che ha creato un momento veramente difficile. Credo che questo ci debba far riflettere molto, tutti insieme, per evitare che si ripeta. Penso che questa volta siamo stati fortunati, dobbiamo rafforzare il controllo il più possibile perché in occasioni di questo genere, in una Piazza che è molto frequentata, con iniziative tutti i fine settimana e anche in altri giorni, ci sia un controllo condiviso e attivo. Credo che sia un insegnamento e un monito per tutti, per evitare che tutto questo possa tornare ad accadere per superficialità. Quindi è nostra cura continuare nell'opera di condivisione con le forze dell'ordine, mettendoci a disposizione delle stesse quando tocca a loro governare una piazza, con gli elementi che loro ci richiedono, nel senso che nel dispositivo del Questore c'è anche la richiesta di personale alla Municipale. E' stato un episodio sgradevole che non doveva accadere e che è finito fortunatamente bene per una serie di motivi. Non deve più succedere non solo lì ma in tutte le occasioni e iniziative che vengono organizzate in città, con la volontà di tutti".
La domanda della consigliera Lucia Borgonzoni
Alla luce dell'articolo di stampa riguardante Il camion in Piazza Maggiore si chiede al Sindaco ed alla Giunta il proprio pensiero nel merito.
Si chiede:
- se l'Amministrazione per quanto accaduto in Piazza Maggiore durante il concerto dei Nomadi, non ritenga di avere anche lei delle responsabilità, se non strettamente organizzative almeno politiche;
- se pensa che un fatto come questo poteva essere evitato se vi fosse stato una maggiore e più efficace comunicazione tra le Istituzioni e le Forze presenti in piazza;
- se non crede che la sbarra per l'accesso in via dell'Archiginnasio debba essere un punto prioritario per il controllo dell'accesso alla piazza stessa - come sempre sostenuto quando se ne discuteva per farvi accedere i taxi - e non sia ammissibile che venga lasciata alzata in modo indiscriminato sempre considerato che San Petronio viene ritenuto un "luogo" a rischio di possibili attentati.
La domanda del consigliere Umberto Bosco
Alla luce dell'articolo di stampa inerente il transito di un autocarro a ridosso della Basilica di San Petronio e in Piazza Maggiore durante il concerto del 4 ottobre, si chiede al Sindaco ed alla Giunta il proprio pensiero nel merito.
Si chiede inoltre quali misure intenda attivare la Giunta al fine di individuare le responsabilità di una simile mancanza e quali iniziative intenda adottare a tutela della pubblica sicurezza e al fine di scongiurare il ripetersi di simili incresciosi episodi.
La risposta dell'assessore Riccardo Malagoli
"Parto dalla considerazione che sicuramente quello che è accaduto non doveva accadere. In ogni caso il fatto non ha risvolti politici e cercherò di spiegare il perché, come ha ricordato anche il Sindaco chiedendo scusa alla città. Ciò che è accaduto ha creato inevitabilmente preoccupazione in coloro che erano in piazza anche per il ricordo di eventi terroristici internazionali di cui abbiamo tutti memoria. Detto questo, quanto accaduto in Piazza Maggiore non è dipeso dalla scarsa comunicazione tra Istituzioni. Come voi certamente saprete, in occasione di manifestazioni di questa portata, l'ordine pubblico è in capo alla Questura che emette un'ordinanza firmata dal Questore per le misure di sicurezza relative alle feste o agli eventi. Un testo standard in cui viene indicato il nome del Funzionario responsabile dell'Ordine pubblico, il numero degli uomini da dispiegare e le misure da adottare. Attraverso questo Funzionario di Pubblica Sicurezza, l'organizzazione e il governo della piazza sono assicurati. Anche la Polizia Municipale in queste situazioni è a disposizione e risponde al Funzionario di Pubblica Sicurezza preposto.
Per quanto riguarda la sbarra di Piazza Galvani, vi ringrazio veramente perché questa domanda mi dà l'occasione di precisare che non si tratta in alcun modo di uno strumento di controllo degli accessi a via dell'Archiginnasio e a Piazza Maggiore. La sbarra è uno strumento installato nel 2000, quando ancora fortunatamente di terrorismo internazionale neanche si parlava, dalla giunta Guazzaloca con l'obiettivo di regolamentare l'accesso alla Corte Galluzzi dei residenti e degli aventi titolo, comprese le attività commerciali, come recita la delibera 164626 del 7 novembre 2000, successivamente ai lavori di risistemazione dei fittoni e del corridoio di accesso alla corte stessa. La sbarra è utilizzata ogni giorno da un numero elevatissimo di persone che ne detengono il telecomando o il codice, e non è in capo al settore Mobilità bensì alla Manutenzione impianti del Comune, a dimostrazione che non si tratta di uno strumento di regolazione del traffico. Se parliamo invece del controllo della viabilità e dell'accesso a quella Piazza, le ricordo che il traffico in via dell'Archiginnasio è controllato dalla telecamera Rita, sia in direzione Piazza Galvani che in direzione Piazza Maggiore. Anche perché una sbarra di quel tipo non può fermare chi eventualmente debba fare un atto terroristico... Il tema è più importante. Citando un detto popolare, "Sbaglia anche il prete in chiesa", mi scuserà Monsignor Zuppi ma è un detto della saggezza popolare: è stato commesso secondo me un errore di valutazione molto forte da parte di tutti coloro che erano presenti. Bene ha fatto il Sindaco a chiedere scusa, lo ha fatto con attenzione a questa città, e penso che da questo evento non sia per nulla cambiata la relazione e il lavoro che dalla Procura alla Prefettura alla Questura e al Comune di Bologna si sta facendo in questo momento per assicurare a questa la città la sicurezza maggiore possibile. E' un evento che è capitato. Posso anche dire che personalmente, avendo una patente professionale, mai sarei entrato in una piazza del genere: a prescindere dal contesto, un autista professionista ha alcune regole che dovrebbe rispettare, anche se non ci fosse stato l'attentato di Nizza. Entrare in una piazza con migliaia di persone è un rischio enorme che l'autista si è assunto. Dunque c'è stato un concerto di sottovalutazioni che ha creato un momento veramente difficile. Credo che questo ci debba far riflettere molto, tutti insieme, per evitare che si ripeta. Penso che questa volta siamo stati fortunati, dobbiamo rafforzare il controllo il più possibile perché in occasioni di questo genere, in una Piazza che è molto frequentata, con iniziative tutti i fine settimana e anche in altri giorni, ci sia un controllo condiviso e attivo. Credo che sia un insegnamento e un monito per tutti, per evitare che tutto questo possa tornare ad accadere per superficialità. Quindi è nostra cura continuare nell'opera di condivisione con le forze dell'ordine, mettendoci a disposizione delle stesse quando tocca a loro governare una piazza, con gli elementi che loro ci richiedono, nel senso che nel dispositivo del Questore c'è anche la richiesta di personale alla Municipale. E' stato un episodio sgradevole che non doveva accadere e che è finito fortunatamente bene per una serie di motivi. Non deve più succedere non solo lì ma in tutte le occasioni e iniziative che vengono organizzate in città, con la volontà di tutti".