Question Time, chiarimenti sul tema della sicurezza in zona universitaria con particolare riferimento a piazza Aldrovandi
L'assessore con delega alla Sicurezza e alla Lotta al degrado, Riccardo Malagoli, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Lucia Borgonzoni e Umberto Bosco (Lega nord) sul tema della sicurezza in zona universitaria con particolare ...
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L'assessore con delega alla Sicurezza e alla Lotta al degrado, Riccardo Malagoli, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Lucia Borgonzoni e Umberto Bosco (Lega nord) sul tema della sicurezza in zona universitaria con particolare riferimento a piazza Aldrovandi.
Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni
"Visto gli articoli di stampa che descrivono l'ultimo avvenimento del rave in Piazza Aldrovandi sono a chiedere se l'amministrazione ha chiesto il tavolo provinciale sulla sicurezza aperto sulla zona universitaria estensibile a piazza Aldrovandi e vie limitrofe nelle azioni di politiche di sicurezza; se non ritiene l'amministrazione che quanto successo sia causa di politiche sbagliate messe in campo in questi anni dall'amministrazione stessa e che colpevolizzare le forze dell'ordine non sia giusto ma addirittura deleterio perché li scredita davanti agli occhi dei cittadini e di chi crea caos in città; se l'amministrazione intende promuovere in ogni sede l'obbligo di allontanamento dall'Università e dal territorio cittadino delle persone che reiterano comportamenti lesivi alla collettività".
Domanda d'attualità del consigliere Bosco
"Alla luce delle notizie riportate dagli organi d'informazione che riportano l'annuncio, da parte del Collettivo Universitario Autonomo di Bologna, dell'imminente organizzazione di una nuova festa autogestita in zona universitaria dalla quale potrebbero scaturire ulteriori disagi per i residenti dell'area, chiedo al Signor Sindaco il proprio pensiero nel merito e quali misure ritenga opportuno porre in essere al fine di tutelare la legalità e la quiete pubblica".
Risposta dell'assessore Malagoli
"La situazione dell'ordine pubblico a Bologna è costantemente monitorata non solo da noi, ma da tutte le forze che sono in campo dedicate a questo tema che, non a caso, è gestito dal Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. C'è una pluralità di compiti da assolvere, che vanno condivisi su una progettualità che non riveste una singola giornata ma che ricopre il breve e il medio periodo. L'incontro di ieri tra Sindaco e Questore è stato un momento importante per fare il punto su questi argomenti. Non è volontà del Sindaco scaricare su altri responsabilità sue, ma è volontà del Sindaco richiamare tutti ad un un'unica progettualità che possa darci delle risposte. Noi, come avete visto dalle "Linee programmatiche per il mandato 2016-2021" ci siamo su questo tema, ma dobbiamo condividere l'azione che mettiamo in campo con chi poi ha determinate possibilità di azione, tant'è che oggi rispetto all'iniziativa del Cua di ieri sera è uscito un comunicato del Prefetto, colui che convoca i tavoli, discute con i vari attori di questi tavoli su quale sia la strategia d'intervento situazione per situazione.
Leggo il comunicato della Prefettura di Bologna:
"Personale della locale Questura ed Agenti della Polizia Municipale del Comune di Bologna sono stati impegnati questa notte in un servizio congiunto, già programmato nella giornata di ieri, in occasione della festa non autorizzata organizzata dal collettivo Cua in via Zamboni. All'evento hanno preso parte, nel momento di massimo afflusso, circa 130 persone, mentre 250 giovani trascorrevano la serata nella limitrofa Piazza Verdi. Le attività espletate nel corso del servizio hanno consentito di individuare una ventina di organizzatori. Nei prossimi giorni la Polizia Municipale provvederà a notificare i verbali delle violazioni amministrative accertate nel corso della notte, mentre la Questura, al termine delle proprie indagini, riferirà come di consueto in Procura".
Questa è la modalità con cui si opera sul tema della sicurezza urbana: si concorda che tipo di intervento sia utile in quel momento per evitare che ci siano contrapposizioni violente e credo che la denuncia alle autorità giudiziarie debba poi avere un corso rapido. Questo è quanto discuteremo la prossima settimana insieme alle altre forze al tavolo per la sicurezza dove il Comune di Bologna parteciperà come parte attiva, con proposte di intervento congiunto per quelle che sono le competenze della Polizia Municipale. Ho sentito il consigliere Manes Bernardini fare delle affermazioni che sono state smentite da un sindacato della Polizia Municipale, lo dice Delpercio, agente e membro di un sindacato autonomo della Polizia Municipale, che non è compito della municipale fare opera di controllo dell'ordine pubblico, può essere di supporto; questo lo dice la legge. Se andiamo a vedere le casistiche di quando si è andati fuori da questo schema, in alcune città d'Italia, ci troviamo a vedere che sono più i problemi che le soluzioni, quando interviene un Corpo solo all'interno di una situazione di pericolo per i cittadini e per le Forze dell'Ordine stesse. Credo che l'Amministrazione comunale abbia il compito, e questo era l'invito del Sindaco, di fare delle proposte al Tavolo per l'ordine e la sicurezza pubblica. Di condividere proposte o discuterle, se non sono ritenute utili od opportune, a chi meglio di noi si intende di ordine pubblico, e quindi andare ad una condivisione anche di eventuali nuovi strumenti tecnologici da utilizzare, di ciò che viene ritenuto utile per la salvaguardia dei cittadini e delle forze che intervengono, perché noi non vogliamo gli scontri se non costretti.
Credo che si debba addivenire ad una soluzione con l'Università che è molto partecipe. Non spetta all'Amministrazione comunale espellere gli studenti dall'Università, spetta all'Università trovare gli strumenti condivisi con l'Amministrazione comunale per andare in questa linea, ma c'è un dialogo più che aperto con l'Università. E' però chiaro che noi non possiamo prendere uno studente e dire banalmente "non ti vogliamo a Bologna perché fai del casino". Su tutto questo tema che capisco generi discussioni molto accese, che a volte va al di là dalla nostra volontà o da quella di tutti coloro che operano nella sicurezza di Bologna, occorre mettere punti fermi e proprio la richiesta di convocazione del Tavolo per l'ordine e la sicurezza va in questa direzione.
Ero presente all'incontro tra Sindaco e Questore, il dialogo è stato assolutamente propositivo e positivo sapendo che ognuno di noi sta nella stessa barca e che se affondiamo, affondiamo tutti assieme e se invece raggiungiamo la riva lo facciamo perché remiamo tutti nella stessa direzione. Questo è il significato di un confronto costante che noi abbiamo con la Questura, la disponibilità loro di discutere con noi su quali sono le azioni da mettere in campo tenendo presente che c'è il Prefetto che governa il Tavolo per l'ordine e la sicurezza pubblica, ci sono le Forze dell'Ordine; tutti devono condividere un obiettivo e lavorare per quello anche andando ad innovare il nostro modo di ingaggio in alcune zone della città.
Ci stiamo preparando molto seriamente a questo confronto, mi auguro che ci siano anche delle ripercussioni alle indagini fatte ieri sera perché di questo abbiamo bisogno: sanzionare chi viola le regole di convivenza civile. Noi l'abbiamo fatto, manderemo le multe ma non basta. Su alcune situazioni ci deve essere un'azione congiunta che porti la magistratura a prendere provvedimenti perché altrimenti ci manca una gamba del tavolo. Non voglio gettare la palla in un altro campo ma dico che quando, ad esempio, prendiamo un writer e questo viene assolto... penso che tra l'assoluzione e una condanna a vita ci possa essere l'obbligo di ripulire i muri che hanno sporcato, così capiscono che oltre al divertimento c'è anche un'altra cosa che si chiama pulizia. Bisogna fare capire che non si può essere impuniti rispetto a quanto fatto. Non è un esempio banale, sono decine i writers che abbiamo denunciato e che sono stati assolti. Penso che ci debba essere un equilibrio anche in questo: una città è un organismo complesso, vogliamo dei muri puliti, una città bella, ci impegnamo tanto per pulire ma chi sporca ci deve dare una mano a ripulire i muri. E' anche una scuola che si fa a questi ragazzi che pensano che la città debba vedere la loro firma o i loro pensieri nei secoli. Credo che si apra una discussione interessante e più approfondita di altre volte perché c'è la volontà da parte di tutti di provare una forma di collaborazione che tenga conto di tutte le varie ricadute delle nostre operazioni sul territorio. Quindi da questo punto di vista vi posso assicurare che il nostro impegno è massimo, con il Sindaco andremo al Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica".
Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni
"Visto gli articoli di stampa che descrivono l'ultimo avvenimento del rave in Piazza Aldrovandi sono a chiedere se l'amministrazione ha chiesto il tavolo provinciale sulla sicurezza aperto sulla zona universitaria estensibile a piazza Aldrovandi e vie limitrofe nelle azioni di politiche di sicurezza; se non ritiene l'amministrazione che quanto successo sia causa di politiche sbagliate messe in campo in questi anni dall'amministrazione stessa e che colpevolizzare le forze dell'ordine non sia giusto ma addirittura deleterio perché li scredita davanti agli occhi dei cittadini e di chi crea caos in città; se l'amministrazione intende promuovere in ogni sede l'obbligo di allontanamento dall'Università e dal territorio cittadino delle persone che reiterano comportamenti lesivi alla collettività".
Domanda d'attualità del consigliere Bosco
"Alla luce delle notizie riportate dagli organi d'informazione che riportano l'annuncio, da parte del Collettivo Universitario Autonomo di Bologna, dell'imminente organizzazione di una nuova festa autogestita in zona universitaria dalla quale potrebbero scaturire ulteriori disagi per i residenti dell'area, chiedo al Signor Sindaco il proprio pensiero nel merito e quali misure ritenga opportuno porre in essere al fine di tutelare la legalità e la quiete pubblica".
Risposta dell'assessore Malagoli
"La situazione dell'ordine pubblico a Bologna è costantemente monitorata non solo da noi, ma da tutte le forze che sono in campo dedicate a questo tema che, non a caso, è gestito dal Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. C'è una pluralità di compiti da assolvere, che vanno condivisi su una progettualità che non riveste una singola giornata ma che ricopre il breve e il medio periodo. L'incontro di ieri tra Sindaco e Questore è stato un momento importante per fare il punto su questi argomenti. Non è volontà del Sindaco scaricare su altri responsabilità sue, ma è volontà del Sindaco richiamare tutti ad un un'unica progettualità che possa darci delle risposte. Noi, come avete visto dalle "Linee programmatiche per il mandato 2016-2021" ci siamo su questo tema, ma dobbiamo condividere l'azione che mettiamo in campo con chi poi ha determinate possibilità di azione, tant'è che oggi rispetto all'iniziativa del Cua di ieri sera è uscito un comunicato del Prefetto, colui che convoca i tavoli, discute con i vari attori di questi tavoli su quale sia la strategia d'intervento situazione per situazione.
Leggo il comunicato della Prefettura di Bologna:
"Personale della locale Questura ed Agenti della Polizia Municipale del Comune di Bologna sono stati impegnati questa notte in un servizio congiunto, già programmato nella giornata di ieri, in occasione della festa non autorizzata organizzata dal collettivo Cua in via Zamboni. All'evento hanno preso parte, nel momento di massimo afflusso, circa 130 persone, mentre 250 giovani trascorrevano la serata nella limitrofa Piazza Verdi. Le attività espletate nel corso del servizio hanno consentito di individuare una ventina di organizzatori. Nei prossimi giorni la Polizia Municipale provvederà a notificare i verbali delle violazioni amministrative accertate nel corso della notte, mentre la Questura, al termine delle proprie indagini, riferirà come di consueto in Procura".
Questa è la modalità con cui si opera sul tema della sicurezza urbana: si concorda che tipo di intervento sia utile in quel momento per evitare che ci siano contrapposizioni violente e credo che la denuncia alle autorità giudiziarie debba poi avere un corso rapido. Questo è quanto discuteremo la prossima settimana insieme alle altre forze al tavolo per la sicurezza dove il Comune di Bologna parteciperà come parte attiva, con proposte di intervento congiunto per quelle che sono le competenze della Polizia Municipale. Ho sentito il consigliere Manes Bernardini fare delle affermazioni che sono state smentite da un sindacato della Polizia Municipale, lo dice Delpercio, agente e membro di un sindacato autonomo della Polizia Municipale, che non è compito della municipale fare opera di controllo dell'ordine pubblico, può essere di supporto; questo lo dice la legge. Se andiamo a vedere le casistiche di quando si è andati fuori da questo schema, in alcune città d'Italia, ci troviamo a vedere che sono più i problemi che le soluzioni, quando interviene un Corpo solo all'interno di una situazione di pericolo per i cittadini e per le Forze dell'Ordine stesse. Credo che l'Amministrazione comunale abbia il compito, e questo era l'invito del Sindaco, di fare delle proposte al Tavolo per l'ordine e la sicurezza pubblica. Di condividere proposte o discuterle, se non sono ritenute utili od opportune, a chi meglio di noi si intende di ordine pubblico, e quindi andare ad una condivisione anche di eventuali nuovi strumenti tecnologici da utilizzare, di ciò che viene ritenuto utile per la salvaguardia dei cittadini e delle forze che intervengono, perché noi non vogliamo gli scontri se non costretti.
Credo che si debba addivenire ad una soluzione con l'Università che è molto partecipe. Non spetta all'Amministrazione comunale espellere gli studenti dall'Università, spetta all'Università trovare gli strumenti condivisi con l'Amministrazione comunale per andare in questa linea, ma c'è un dialogo più che aperto con l'Università. E' però chiaro che noi non possiamo prendere uno studente e dire banalmente "non ti vogliamo a Bologna perché fai del casino". Su tutto questo tema che capisco generi discussioni molto accese, che a volte va al di là dalla nostra volontà o da quella di tutti coloro che operano nella sicurezza di Bologna, occorre mettere punti fermi e proprio la richiesta di convocazione del Tavolo per l'ordine e la sicurezza va in questa direzione.
Ero presente all'incontro tra Sindaco e Questore, il dialogo è stato assolutamente propositivo e positivo sapendo che ognuno di noi sta nella stessa barca e che se affondiamo, affondiamo tutti assieme e se invece raggiungiamo la riva lo facciamo perché remiamo tutti nella stessa direzione. Questo è il significato di un confronto costante che noi abbiamo con la Questura, la disponibilità loro di discutere con noi su quali sono le azioni da mettere in campo tenendo presente che c'è il Prefetto che governa il Tavolo per l'ordine e la sicurezza pubblica, ci sono le Forze dell'Ordine; tutti devono condividere un obiettivo e lavorare per quello anche andando ad innovare il nostro modo di ingaggio in alcune zone della città.
Ci stiamo preparando molto seriamente a questo confronto, mi auguro che ci siano anche delle ripercussioni alle indagini fatte ieri sera perché di questo abbiamo bisogno: sanzionare chi viola le regole di convivenza civile. Noi l'abbiamo fatto, manderemo le multe ma non basta. Su alcune situazioni ci deve essere un'azione congiunta che porti la magistratura a prendere provvedimenti perché altrimenti ci manca una gamba del tavolo. Non voglio gettare la palla in un altro campo ma dico che quando, ad esempio, prendiamo un writer e questo viene assolto... penso che tra l'assoluzione e una condanna a vita ci possa essere l'obbligo di ripulire i muri che hanno sporcato, così capiscono che oltre al divertimento c'è anche un'altra cosa che si chiama pulizia. Bisogna fare capire che non si può essere impuniti rispetto a quanto fatto. Non è un esempio banale, sono decine i writers che abbiamo denunciato e che sono stati assolti. Penso che ci debba essere un equilibrio anche in questo: una città è un organismo complesso, vogliamo dei muri puliti, una città bella, ci impegnamo tanto per pulire ma chi sporca ci deve dare una mano a ripulire i muri. E' anche una scuola che si fa a questi ragazzi che pensano che la città debba vedere la loro firma o i loro pensieri nei secoli. Credo che si apra una discussione interessante e più approfondita di altre volte perché c'è la volontà da parte di tutti di provare una forma di collaborazione che tenga conto di tutte le varie ricadute delle nostre operazioni sul territorio. Quindi da questo punto di vista vi posso assicurare che il nostro impegno è massimo, con il Sindaco andremo al Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica".