Question Time, chiarimenti sull'adozione di telecamere contro l'abbandono di rifiuti
L'assessore con delega alla Lotta al degrado, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Umberto Bosco (Lega Nord) sull'adozione di telecamere per contrastare l'abbandono di rifiuti.Domanda d'attualità del c...
Data:
:
L'assessore con delega alla Lotta al degrado, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Umberto Bosco (Lega Nord) sull'adozione di telecamere per contrastare l'abbandono di rifiuti.
Domanda d'attualità del consigliere Umberto Bosco (Lega Nord)
"Premesso che: a mezzo stampa - intervista al Corriere della Sera, edizione di Bologna del 15 settembre - l'assessore Malagoli ha annunciato l'uso di telecamere e altri dispositivi di sorveglianza per l'individuazione e l'identificazione di chi abbandona rifiuti e usa in modo improprio la raccolta differenziata.
Chiedo al Sindaco e la Giunta per sapere se, a fronte della diffusa presenza di attività criminali sul territorio cittadino, non ritenga prioritario concentrare tali risorse alla lotta e alla prevenzione della criminalità e altri fenomeni assai più gravi e preoccupanti".
Risposta dell'assessore Malagoli
"Noi abbiamo dei luoghi a Bologna che sono stati dichiarati "discariche a cielo aperto" appunto da persone che utilizzano quelle postazioni per scaricare materiale di ogni genere e tipo, dalle lavatrici, ai calcinacci, ai materassi e chi più ne ha più ne metta, e così abbiamo diverse zone della città, sopratutto in periferia - ad esempio davanti al centro sportivo Barca - zone un po' abbandonate di notte, dove ci sono poche abitazioni per cui è molto facile nell'anonimato conferire rifiuti in modo scorretto, sia che questo lo faccia un artigiano, un commerciante o un cittadino singolo cittadino.
Ricordo che se un porta alle isole ecologiche alcuni materiali lo sconto sulla tariffa esiste già, quindi anche dire ai cittadini che invece di abbandonarli bisogna portarli all'isola ecologica perché c'è uno sconto sulla tariffa è molto importante.
Come faccio a controllare queste zone?
E' difficile, io dovrei mettere una persona vestita da albero che si ferma in una zona della città e, con una macchina fotografica, fotografa chi scarica in modo sbagliato. Allora con Hera stiamo predisponendo - ed è pronto, andrà in funzione a brevissimo - un sistema di alcune telecamenre piazzate in posizioni di un certo tipo, dove noi decidiamo, ma che possano essere anche spostate a seconda delle necessità per fare in modo di potere identificare chi fa questa azioni. Perché queste azioni costano alla città. Chi smaltisce in quel modo da' un danno a tutti i cittadini che pagano la tassa, quindi è mia intenzione proseguire in questo senso.
Ma c'è un altro progetto più grande, che non è con le cinque telecamere, o le sei o le sette che risolviamo il problema della città. Ad esempio - abbiamo già detto più volte - stiamo lavorando con la Prefettura e la Questura per cominciare nel 2017 un piano di monitoraggio delle telecamere che segue la nostra manutenzione e ristrutturazione degli impianti di illuminazione dove abbiamo investito un milione di euro.Ma questo è un altro progetto non è che tutto può essere messo nello stesso calderone ci sono attività per le quali esistono progetti specifici.
Prima si diceva "mettiamo le telecamere ai cimiteri", lei però mi potrebbe dire "non mettiamo le telecamere ai cimiteri che tanto sono morti ma mettiamole davanti a casa mia", questo per dirle che ognuno ha il suo modo di vedere la cosa che però non ha un disegno complessivo della città - mi permetta. Disegno complessivo della città sono tanti progetti che si assommano e che devono arrivare a rendere questa città più sicura dal punto di vista della videosorveglianza con anche la possibilità di prevenire. Due settimane fa un cittadino ci ha mandato una foto di una persona che stava scaricando del materiale della sua attività davanti al cassonetto e gli sono state fate 600 euro di multa, se noi facciamo questa opera non è per i 600 euro di multa ma perché questi hanno l'obbligo per legge di conferire nelle aziende che devono essere utilizzate per questo.
Quindi, se noi facciamo quest'opera, secondo me questa città sarà più bella perché questa città senza tutti questi abbandoni è sicuramente più bella e stiamo lavorando anche con Hera per migliorare la situazione della calotta ma - ripeto - la calotta serve per avere meno rifiuti da incenerire, e anche qui l'una o vogliamo chieudere gli inceneritori o al massimo farli lavorare il meno possibile, o altrimenti non ce la facciamo. Quella è una prima sperimentazione, se voi andate ad Imola ad esempio, adesso ci sono tutt'altre calotte.
Però bisogna che noi siamo sicuri di quello che facciamo e abbiamo una visione della città che non guarda al singolo progetto ma guarda al valore complessivo".
Domanda d'attualità del consigliere Umberto Bosco (Lega Nord)
"Premesso che: a mezzo stampa - intervista al Corriere della Sera, edizione di Bologna del 15 settembre - l'assessore Malagoli ha annunciato l'uso di telecamere e altri dispositivi di sorveglianza per l'individuazione e l'identificazione di chi abbandona rifiuti e usa in modo improprio la raccolta differenziata.
Chiedo al Sindaco e la Giunta per sapere se, a fronte della diffusa presenza di attività criminali sul territorio cittadino, non ritenga prioritario concentrare tali risorse alla lotta e alla prevenzione della criminalità e altri fenomeni assai più gravi e preoccupanti".
Risposta dell'assessore Malagoli
"Noi abbiamo dei luoghi a Bologna che sono stati dichiarati "discariche a cielo aperto" appunto da persone che utilizzano quelle postazioni per scaricare materiale di ogni genere e tipo, dalle lavatrici, ai calcinacci, ai materassi e chi più ne ha più ne metta, e così abbiamo diverse zone della città, sopratutto in periferia - ad esempio davanti al centro sportivo Barca - zone un po' abbandonate di notte, dove ci sono poche abitazioni per cui è molto facile nell'anonimato conferire rifiuti in modo scorretto, sia che questo lo faccia un artigiano, un commerciante o un cittadino singolo cittadino.
Ricordo che se un porta alle isole ecologiche alcuni materiali lo sconto sulla tariffa esiste già, quindi anche dire ai cittadini che invece di abbandonarli bisogna portarli all'isola ecologica perché c'è uno sconto sulla tariffa è molto importante.
Come faccio a controllare queste zone?
E' difficile, io dovrei mettere una persona vestita da albero che si ferma in una zona della città e, con una macchina fotografica, fotografa chi scarica in modo sbagliato. Allora con Hera stiamo predisponendo - ed è pronto, andrà in funzione a brevissimo - un sistema di alcune telecamenre piazzate in posizioni di un certo tipo, dove noi decidiamo, ma che possano essere anche spostate a seconda delle necessità per fare in modo di potere identificare chi fa questa azioni. Perché queste azioni costano alla città. Chi smaltisce in quel modo da' un danno a tutti i cittadini che pagano la tassa, quindi è mia intenzione proseguire in questo senso.
Ma c'è un altro progetto più grande, che non è con le cinque telecamere, o le sei o le sette che risolviamo il problema della città. Ad esempio - abbiamo già detto più volte - stiamo lavorando con la Prefettura e la Questura per cominciare nel 2017 un piano di monitoraggio delle telecamere che segue la nostra manutenzione e ristrutturazione degli impianti di illuminazione dove abbiamo investito un milione di euro.Ma questo è un altro progetto non è che tutto può essere messo nello stesso calderone ci sono attività per le quali esistono progetti specifici.
Prima si diceva "mettiamo le telecamere ai cimiteri", lei però mi potrebbe dire "non mettiamo le telecamere ai cimiteri che tanto sono morti ma mettiamole davanti a casa mia", questo per dirle che ognuno ha il suo modo di vedere la cosa che però non ha un disegno complessivo della città - mi permetta. Disegno complessivo della città sono tanti progetti che si assommano e che devono arrivare a rendere questa città più sicura dal punto di vista della videosorveglianza con anche la possibilità di prevenire. Due settimane fa un cittadino ci ha mandato una foto di una persona che stava scaricando del materiale della sua attività davanti al cassonetto e gli sono state fate 600 euro di multa, se noi facciamo questa opera non è per i 600 euro di multa ma perché questi hanno l'obbligo per legge di conferire nelle aziende che devono essere utilizzate per questo.
Quindi, se noi facciamo quest'opera, secondo me questa città sarà più bella perché questa città senza tutti questi abbandoni è sicuramente più bella e stiamo lavorando anche con Hera per migliorare la situazione della calotta ma - ripeto - la calotta serve per avere meno rifiuti da incenerire, e anche qui l'una o vogliamo chieudere gli inceneritori o al massimo farli lavorare il meno possibile, o altrimenti non ce la facciamo. Quella è una prima sperimentazione, se voi andate ad Imola ad esempio, adesso ci sono tutt'altre calotte.
Però bisogna che noi siamo sicuri di quello che facciamo e abbiamo una visione della città che non guarda al singolo progetto ma guarda al valore complessivo".