Question Time, chiarimenti sull'acquisto di nuovi bus per la flotta Tper
L'assessore all'Economia, Matteo Lepore, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sull'acquisto di nuovi bus per la flotta Tper e sul Paese di fabbricazione. Domanda d'attualità del consigliere Marco Piazz...
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L'assessore all'Economia, Matteo Lepore, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sull'acquisto di nuovi bus per la flotta Tper e sul Paese di fabbricazione.
Domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S)
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa in merito ai mezzi che faranno parte della flotta di nuovi bus Tper e premesso che a seguito della gara bandita da Tper l'Industria Italiana Autobus si è aggiudicata la fornitura di 64 nuovi mezzi, pone la seguente domanda di attualità per conoscere:
se corrisponde al vero che Industria Italia Autobus ha intenzione di costruire questi nuovi bus fuori dall'Italia;
quale sia il pensiero dell'Amministrazione sull'argomento;
quali eventuali azioni potranno essere messe in campo dal Sindaco e dalla Giunta per evitare questo e tutelare quindi i dipendenti dell'azienda".
Risposta dell'assessore Lepore
"Grazie Consigliere per avere posto questo tema che ancora una volta ci vede insieme affrontare una questione critica, non ancora risolta, per quanto riguarda il nostro territorio. Recentemente, nel luglio del 2016, è stato sottoscritto un accordo tra Istituzioni, azienda, organizzazioni sindacali e Industria Italiana Autobus che ha confermato la centralità del sito di Bologna e del progetto industriale. Centralità che noi stessi avevamo richiesto alcuni anni fa, nei primi protocolli d'intesa e nei primi incontri, costruendo anche a seguito di questo un tavolo tecnico con la Regione ed altri Enti interessati. Ovviamente il sito sarà oggetto, secondo l'accordo di luglio, di una progettazione, interventi per la produzione, commercializzazione dell’intera gamma urbana e interurbana.
Recentemente, come lei, abbiamo appreso da fonte sindacale che si sta creando una forte apprensione sul futuro dello stabilimento per timore che la nuova commessa TPER, che rappresenta una prima produzione importante da quando è operativa la nuova proprietà, non venga realizzata a Bologna.
Abbiamo interpellato l’azienda, la quale ci ha dato rassicurazioni sul fatto che non esiste questo tipo di prospettiva e che eventuali produzioni al di fuori dello stabilimento di Bologna sono esclusivamente legate alla esigenze di riorganizzare le linee di produzione.
Ovviamente, al di là delle rassicurazioni dell'azienda, noi intendiamo presidiare e continuare a sollecitare tutte le parti in causa affinché siano attive in questa direzione. Non ci limitiamo alle dichiarazione di principio rilasciate a mezzo stampa perché, ovviamente, se le notizie di uno spostamento delle produzioni all'estero fosse confermata sarebbe evidente che saremmo al di fuori delle linee che, come Istituzioni, abbiamo condiviso per il futuro dell'ex Breda. Sarebbe una situazione estremamente grave che porterebbe ad un profonda modifica del piano industriale condiviso non solo in relazione al sito di Bologna, ma all’intero progetto di cui lo stabilimento bolognese è parte integrante. L'impresa per noi è di assoluto rilievo per il territorio e abbiamo interesse, come comunità, che le produzioni rimangano in loco per iniziare a programmare una ripresa. Preservare il sito, l'occupazione e sostenere la creazione di nuove opportunità lavorative: erano questi gli obiettivi dei primi protocolli e dell'ultimo accordo. Passaggio fondamentale anche per la credibilità stessa di Industria Italia Autobus e del suo gruppo dirigente; hanno affermato una cosa ed è giusto che siano conseguenti.
Le sedi istituzionali di confronto non mancano ed è in tali sedi che il Comune chiederà conto della situazione e delle prospettive produttive che si dovrebbero concretizzare. E’ già stato convocato a Roma un Tavolo di aggiornamento da parte del Ministero dello sviluppo economico per il 22 settembre prossimo. Parallelamente stiamo programmando l'incontro con il Sindaco metropolitano richiesto dai lavoratori il 14 settembre.
Il nostro ruolo, lo ribadisco, è quello di vigilare su tutte le azioni e di promuovere l'applicazione degli accordi alla luce delle novità che ci sono e ovviamente anche dell'impegno che il Governo si era assunto di finanziare il comparto della produzione di autobus e della mobilità sostenibile nelle città".
Domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S)
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa in merito ai mezzi che faranno parte della flotta di nuovi bus Tper e premesso che a seguito della gara bandita da Tper l'Industria Italiana Autobus si è aggiudicata la fornitura di 64 nuovi mezzi, pone la seguente domanda di attualità per conoscere:
se corrisponde al vero che Industria Italia Autobus ha intenzione di costruire questi nuovi bus fuori dall'Italia;
quale sia il pensiero dell'Amministrazione sull'argomento;
quali eventuali azioni potranno essere messe in campo dal Sindaco e dalla Giunta per evitare questo e tutelare quindi i dipendenti dell'azienda".
Risposta dell'assessore Lepore
"Grazie Consigliere per avere posto questo tema che ancora una volta ci vede insieme affrontare una questione critica, non ancora risolta, per quanto riguarda il nostro territorio. Recentemente, nel luglio del 2016, è stato sottoscritto un accordo tra Istituzioni, azienda, organizzazioni sindacali e Industria Italiana Autobus che ha confermato la centralità del sito di Bologna e del progetto industriale. Centralità che noi stessi avevamo richiesto alcuni anni fa, nei primi protocolli d'intesa e nei primi incontri, costruendo anche a seguito di questo un tavolo tecnico con la Regione ed altri Enti interessati. Ovviamente il sito sarà oggetto, secondo l'accordo di luglio, di una progettazione, interventi per la produzione, commercializzazione dell’intera gamma urbana e interurbana.
Recentemente, come lei, abbiamo appreso da fonte sindacale che si sta creando una forte apprensione sul futuro dello stabilimento per timore che la nuova commessa TPER, che rappresenta una prima produzione importante da quando è operativa la nuova proprietà, non venga realizzata a Bologna.
Abbiamo interpellato l’azienda, la quale ci ha dato rassicurazioni sul fatto che non esiste questo tipo di prospettiva e che eventuali produzioni al di fuori dello stabilimento di Bologna sono esclusivamente legate alla esigenze di riorganizzare le linee di produzione.
Ovviamente, al di là delle rassicurazioni dell'azienda, noi intendiamo presidiare e continuare a sollecitare tutte le parti in causa affinché siano attive in questa direzione. Non ci limitiamo alle dichiarazione di principio rilasciate a mezzo stampa perché, ovviamente, se le notizie di uno spostamento delle produzioni all'estero fosse confermata sarebbe evidente che saremmo al di fuori delle linee che, come Istituzioni, abbiamo condiviso per il futuro dell'ex Breda. Sarebbe una situazione estremamente grave che porterebbe ad un profonda modifica del piano industriale condiviso non solo in relazione al sito di Bologna, ma all’intero progetto di cui lo stabilimento bolognese è parte integrante. L'impresa per noi è di assoluto rilievo per il territorio e abbiamo interesse, come comunità, che le produzioni rimangano in loco per iniziare a programmare una ripresa. Preservare il sito, l'occupazione e sostenere la creazione di nuove opportunità lavorative: erano questi gli obiettivi dei primi protocolli e dell'ultimo accordo. Passaggio fondamentale anche per la credibilità stessa di Industria Italia Autobus e del suo gruppo dirigente; hanno affermato una cosa ed è giusto che siano conseguenti.
Le sedi istituzionali di confronto non mancano ed è in tali sedi che il Comune chiederà conto della situazione e delle prospettive produttive che si dovrebbero concretizzare. E’ già stato convocato a Roma un Tavolo di aggiornamento da parte del Ministero dello sviluppo economico per il 22 settembre prossimo. Parallelamente stiamo programmando l'incontro con il Sindaco metropolitano richiesto dai lavoratori il 14 settembre.
Il nostro ruolo, lo ribadisco, è quello di vigilare su tutte le azioni e di promuovere l'applicazione degli accordi alla luce delle novità che ci sono e ovviamente anche dell'impegno che il Governo si era assunto di finanziare il comparto della produzione di autobus e della mobilità sostenibile nelle città".