Question Time, chiarimenti sull'abbattimento di alcuni alberi a fine vita ai Giardini Margherita
L'assessore con delega alla Manutenzione del verde pubblico, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda della consigliera Addolorata Palumbo (M5S) in merito all'abbattimento di alcuni alberi a fine vita ai Giardini Margherita.Domanda d'attualit&agra...
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L'assessore con delega alla Manutenzione del verde pubblico, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda della consigliera Addolorata Palumbo (M5S) in merito all'abbattimento di alcuni alberi a fine vita ai Giardini Margherita.
Domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (M5S)
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa in merito all'abbattimento di 23 alberi ai Giardini Margherita;
visto che il verde pubblico è un bene prezioso che andrebbe salvaguardato e tutelato con ogni mezzo.
Pone la seguente domanda di attualità per conoscere:
il giudizio del Sindaco in merito all'ennesima strage di alberi che viene perpetuata sul territorio cittadino;
se gli alberi che sono stati e che verranno eliminati in questi giorni ai Giardini Margherita non potevano essere in alcun modo preservati dall'abbattimento;
se corrispondono al vero le dichiarazioni riportate dalla stampa nelle quali è prevista la la ripiantumazione di nuovi alberi entro la prossima primavera".
Risposta dell'assessore Malagoli
"Gentile consigliera, in merito alla sua domanda di attualità sull'abbattimento dei 23 alberi ai Giardini Margherita, si espone quanto segue.
L'abbattimento dei 23 esemplari arborei presenti all'interno del parco dei Giardini Margherita è da ricondurre ad approfondite indagini strumentali (che non danno quindi adito ad interpretazioni soggettive) svolte su numerosi alberi localizzati all'interno del principale parco cittadino, che ospita 1.700 piante arboree.
Attività, peraltro, contrattualmente prevista dall'appalto di manutenzione del verde pubblico e svolta da personale altamente specializzato e professionalmente qualificato (agronomi e periti agrari con pluridecennale esperienza nel campo della stabilità arborea).
Non è pertanto corretto parlare di "strage" ma di rinnovo di alberature (si fa riferimento a poco più dell'1% del patrimonio arboreo del parco) che, come comunicato attraverso gli organi di stampa, presentano gravi problemi vegetativi e fitosanitari, con particolare riferimento a processi degenerativi del legno, imputabili a organismi patogeni fungini, che ne hanno compromesso la resistenza meccanica.
La dotazione arborea del parco ottocentesco, infatti, è composta da alberi in prevalenza maturi e in qualche caso a fine ciclo che, fra le altre cose, hanno risentito dei cambiamenti microclimatici di questi ultimi anni e delle criticità più generali imputabili all'ambiente urbano.
Sotto il profilo agronomico l'abbattimento si è reso necessario nell'ottica della salvaguardia della pubblica incolumità e con l'obiettivo di prevenire lo schianto di piante ammalorate (o di parti di esse) che, come anticipato, hanno ormai compromesso la resistenza meccanica dei tessuti legnosi, al di sotto, peraltro, dei parametri che sono convenzionalmente utilizzati nel campo delle valutazioni statiche.
Vale la pena ricordare, in questo senso, come la scorsa primavera una ramificazione principale di un ippocastano, presente all'interno dell'area di pertinenza delle scuole Molino Tamburi, si schiantò al suolo, destando preoccupazione nel personale scolastico e nei genitori dei bambini che frequentavano la scuola, e anche nostra, fino a che non sono state svolte indagini supplementari sugli alberi presenti.
Una delle tecniche agronomiche per poter tentare di mantenere in piedi alberi con questi livelli di compromissione del legno è il deciso contenimento dello sviluppo della chioma (fino a interventi di capitozzatura) attraverso drastiche potature che finiscono per compromettere l'aspetto estetico e ornamentale degli alberi stessi, finendo poi per condurli a morte certa.
D'altra parte, la comunicazione preventiva fatta attraverso l'ufficio stampa del Comune di Bologna ha avuto proprio lo scopo di informare la cittadinanza circa l'inevitabile necessità di dover procedere all'eliminazione degli alberi, nonché di offrire la possibilità di poter verificare sul posto l'estensione dei processi degenerativi che hanno comportato, a fronte proprio delle verifiche strumentali svolte, la scelta dell'eliminazione.
Si conferma, infine, nel rispetto del disegno architettonico e della composizione floristica dei Giardini Margherita, la volontà dell'Amministrazione comunale di sostituire gli alberi eliminati entro la prossima primavera.
Vede consigliera, quello delle piante è un tema annoso, noi non siamo qua per disboscare, anzi. In questi anni, anche grazie al progetto Gaia, sono stati piantumati molti alberi nel Comune di Bologna, il progetto Gaia come sapete prevede che tutti gli alberi che noi andiamo ad abbattere vengano sostituiti e anche implementati in alcune zone.
E' chiaro che come tutte le cose, tutto ciò che è sulla terra spesso ha una fine, capita a noi, capita agli alberi.
Beh io credo che vada salvata l'incolumità delle persone che frequentano parchi importanti come i Giardini Margherita, che stiamo riqualificando attraverso la nuova illuminazione, rendendolo un parco più vivibile anche nelle ore notturne. Credo che sia più importante evitare che un albero - nel limite del possibile, poi c'è sempre l'evento meteo ormai molto grosso che non ci permette di essere così puntuali - possa fare male a qualcuno dei nostri figli o qualcuno di noi stessi perché non siamo stati attenti alla salute del nostro impianto arboreo".
Domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (M5S)
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa in merito all'abbattimento di 23 alberi ai Giardini Margherita;
visto che il verde pubblico è un bene prezioso che andrebbe salvaguardato e tutelato con ogni mezzo.
Pone la seguente domanda di attualità per conoscere:
il giudizio del Sindaco in merito all'ennesima strage di alberi che viene perpetuata sul territorio cittadino;
se gli alberi che sono stati e che verranno eliminati in questi giorni ai Giardini Margherita non potevano essere in alcun modo preservati dall'abbattimento;
se corrispondono al vero le dichiarazioni riportate dalla stampa nelle quali è prevista la la ripiantumazione di nuovi alberi entro la prossima primavera".
Risposta dell'assessore Malagoli
"Gentile consigliera, in merito alla sua domanda di attualità sull'abbattimento dei 23 alberi ai Giardini Margherita, si espone quanto segue.
L'abbattimento dei 23 esemplari arborei presenti all'interno del parco dei Giardini Margherita è da ricondurre ad approfondite indagini strumentali (che non danno quindi adito ad interpretazioni soggettive) svolte su numerosi alberi localizzati all'interno del principale parco cittadino, che ospita 1.700 piante arboree.
Attività, peraltro, contrattualmente prevista dall'appalto di manutenzione del verde pubblico e svolta da personale altamente specializzato e professionalmente qualificato (agronomi e periti agrari con pluridecennale esperienza nel campo della stabilità arborea).
Non è pertanto corretto parlare di "strage" ma di rinnovo di alberature (si fa riferimento a poco più dell'1% del patrimonio arboreo del parco) che, come comunicato attraverso gli organi di stampa, presentano gravi problemi vegetativi e fitosanitari, con particolare riferimento a processi degenerativi del legno, imputabili a organismi patogeni fungini, che ne hanno compromesso la resistenza meccanica.
La dotazione arborea del parco ottocentesco, infatti, è composta da alberi in prevalenza maturi e in qualche caso a fine ciclo che, fra le altre cose, hanno risentito dei cambiamenti microclimatici di questi ultimi anni e delle criticità più generali imputabili all'ambiente urbano.
Sotto il profilo agronomico l'abbattimento si è reso necessario nell'ottica della salvaguardia della pubblica incolumità e con l'obiettivo di prevenire lo schianto di piante ammalorate (o di parti di esse) che, come anticipato, hanno ormai compromesso la resistenza meccanica dei tessuti legnosi, al di sotto, peraltro, dei parametri che sono convenzionalmente utilizzati nel campo delle valutazioni statiche.
Vale la pena ricordare, in questo senso, come la scorsa primavera una ramificazione principale di un ippocastano, presente all'interno dell'area di pertinenza delle scuole Molino Tamburi, si schiantò al suolo, destando preoccupazione nel personale scolastico e nei genitori dei bambini che frequentavano la scuola, e anche nostra, fino a che non sono state svolte indagini supplementari sugli alberi presenti.
Una delle tecniche agronomiche per poter tentare di mantenere in piedi alberi con questi livelli di compromissione del legno è il deciso contenimento dello sviluppo della chioma (fino a interventi di capitozzatura) attraverso drastiche potature che finiscono per compromettere l'aspetto estetico e ornamentale degli alberi stessi, finendo poi per condurli a morte certa.
D'altra parte, la comunicazione preventiva fatta attraverso l'ufficio stampa del Comune di Bologna ha avuto proprio lo scopo di informare la cittadinanza circa l'inevitabile necessità di dover procedere all'eliminazione degli alberi, nonché di offrire la possibilità di poter verificare sul posto l'estensione dei processi degenerativi che hanno comportato, a fronte proprio delle verifiche strumentali svolte, la scelta dell'eliminazione.
Si conferma, infine, nel rispetto del disegno architettonico e della composizione floristica dei Giardini Margherita, la volontà dell'Amministrazione comunale di sostituire gli alberi eliminati entro la prossima primavera.
Vede consigliera, quello delle piante è un tema annoso, noi non siamo qua per disboscare, anzi. In questi anni, anche grazie al progetto Gaia, sono stati piantumati molti alberi nel Comune di Bologna, il progetto Gaia come sapete prevede che tutti gli alberi che noi andiamo ad abbattere vengano sostituiti e anche implementati in alcune zone.
E' chiaro che come tutte le cose, tutto ciò che è sulla terra spesso ha una fine, capita a noi, capita agli alberi.
Beh io credo che vada salvata l'incolumità delle persone che frequentano parchi importanti come i Giardini Margherita, che stiamo riqualificando attraverso la nuova illuminazione, rendendolo un parco più vivibile anche nelle ore notturne. Credo che sia più importante evitare che un albero - nel limite del possibile, poi c'è sempre l'evento meteo ormai molto grosso che non ci permette di essere così puntuali - possa fare male a qualcuno dei nostri figli o qualcuno di noi stessi perché non siamo stati attenti alla salute del nostro impianto arboreo".