Comunicati stampa

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Consiglio comunale, cerimonia in ricordo di Maurizio Cevenini. L'intervento della presidente del Consiglio comunale Simona Lembi

Si trasmette l'intervento tenuto dalla presidente del Consiglio comunale Simona Lembi, nel corso della cerimonia in ricordo di Maurizio Cevenini. nel quarto anniversario della scomparsa.

"Buongiorno a tutti, buongiorno signor Sindaco, signori di g...

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Si trasmette l'intervento tenuto dalla presidente del Consiglio comunale Simona Lembi, nel corso della cerimonia in ricordo di Maurizio Cevenini. nel quarto anniversario della scomparsa.
"Buongiorno a tutti, buongiorno signor Sindaco, signori di giunta, consigliere, consiglieri, autorità civili e militari, desidero dare il benvenuto in sala di Consiglio, in questa parte dei lavori del consiglio comunale dedicati a ricordare Maurizio Cevenini, nel quarto anniversario della sua scomparsa. 

Desidero per prima cosa salutare, a nome di tutto il consiglio comunale, con molto affetto, Federica e i piccoli Daniel e Gabriele (anche se so che non ci sono entrambi direttamente in seduta) come pure Andrea e la signora Giusy, a loro rivolgo la stima e l'affetto del consiglio comunale oltre che il ringraziamento per avere voluto insieme, in questi anni continuare a promuovere il ricordo e la memoria di Maurizio e di averlo voluto dare nella sede più alta della rappresentazione politica e istituzionale del comune di Bologna e cioè il Consiglio comunale.
Devo dire che, passati 4 anni dalla scomparsa di Maurizio Cevenini, noi oggi forse possiamo, sempre in punta di piedi e sempre molto timidamente però dire di avere voluto fare una cosa alla Cev, cioè fare una cosa senza sapere esattamente come poterla fare.
Noi siamo al termine del mandato amministrativo, in una fase della vita istituzionale molto complessa, sottoposti a molti vincoli, a lungo gli uffici ci hanno invitato a porre molta attenzione all'organizzazione di questa cerimonia ma volevamo in tutti modi farla anche al termine del mandato per sottolineare ancora una volta il nostro impegno a ricordare Maurizio Cevenini e farlo a maggior ragione nella fase conclusiva di questo mandato ma lo abbiamo voluto fare in un modo particolare.
Abbiamo chiesto negli anni passati a rappresentanti dello sport, penso a Villalta che saluto con affetto, al mondo della cultura, della canzone, penso a Mingardi di ricordare Cevenini, abbiamo chiesto l'anno scorso agli onorevoli Bersani e Casini di ricordarlo.
Quest'anno invece abbiamo chiesto al Bologna e ad alcuni giocatori in particolare di poterlo ricordare, perché Maurizio è stato definito il sindaco dello Stadio e perché allo stadio si svolge una della parti più rilevanti della vita della città, certamente intrecciata con gli interessi e le passioni di molti bolognesi ed è anche un modo del tutto particolare di interpretare la vita cittadina e la vita istituzionale di Bologna da parte di Cevenini. Ringrazio quindi molto Paolo Foschini per avere voluto accettare il nostro invito, lui ha avuto una lunga esperienza amministrativa con Maurizio Cevenini, a lui abbiamo chiesto un ricordo di quell'esperienza di quel 1995 quando insieme fondarono la squadra del Consiglio comunale di Bologna interpretando quella che secondo me è una delle qualità più rilevanti della "bolognesità" e cioè quella di non lamentarsi quando le cose non vanno ma invece di rimboccarsi le maniche e fare qualcosa di concreto.
In quegli anni la rivalità tra tifoserie era molto alta - lo è per la verità anche a questi tempi - ma in quegli anni lo fu in modo molto molto evidente in particolare tra Fiorentina e Bologna, una rivalità storica sfociò in tragedia e ne fece le spese un giovanissimo tifoso e subito questi amministratori con a capo Maurizio Cevenini scelsero di avviare un'esperienza come quella della squadra del Consiglio comunale per ricordar eallo sport di essere ancora pratica di vita, esempio per le nuove generazioni così come voglio ringraziare Jonatan Binotto e Michele Paramatti ad aver accettato il nostro invito ad intervenire oggi in questo Consiglio comunale - ho detto prima - anche perché Maurizio era definito il sindaco dello Stadio, ma la loro esperienza è insieme una esperienza delle passioni e dei tanti luoghi in cui Maurizio Cevenini svolgeva la sua attività quotidiana e le nozze di entrambi sono state celebrate da Maurizio Cevenini ancora per sottolineare la sua capacità di stare tanto in quei luoghi in cui si svolgono le attività della vita di Bologna e anche i momenti più rilevanti della vita personale e privata delle persone
Noi abbiamo scelto questi esempi per ricordare a noi stessi e a questa città per ricordare cosa esattamente ci manca di Maurizio Cevenini.
Ognuno ha certamente i suoi ricordi personali ma alcuni sono condivisi da maggioranza e opposizioni, da fazioni completamente diverse, la sua capacità di esserci sempre, la sua capacità di di non distinguere - semmai esista - una differenza tra la cosiddetta politica alta e la politica bassa, il suo essere capace di tenere insieme gesti popolari e gesti istituzionali al tempo stesso.
Dove c'era Bologna c'era Maurizio Cevenini e dove c'era Maurizio Cevenini c'era Bologna. E' stato ricordato a lungo in questi 4 anni, da molti punti di vista il Sindaco ha voluto intitolare la sala rossa di Palazzo d'Accursio, sala dei matrimoni civili, a lui è stato intitolato il cortile di villa Torchi, il teatro in un centro sociale del quartiere Navile, un bellissimo parco pubblico, il parco Biancolelli a Borgo Panigale e abbiamo scelto di ricordarlo ogni anno in questo mandato all'interno del consiglio comunale, io voglio ricordare anche lo sforzo fatto da tutti i consiglieri nel raccogliere gli interventi principali in una lunghissima esperienza amministrativa che va dalla fine degli anni '80 fino al 2012.
Ecco io non so dire se abbiamo fatto la scelta migliore ma so di certo che ce l'abbiamo messa tutta e che se Maurizio fosse qui avrebbe apprezzato certamente l'affetto del suo Consiglio comunale, non so dire cosa accadrà nel prossimo mandato, il mio auspicio è che ovviamente il Comune voglia proseguire a ricordarlo e a noi tutti di trovare, sopratutto in questa fase della vita pubblica e della vitas cittadina di Bologna il modo per - come faceva lui - valorizzare le reti di relazioni che esistono nella città, rispettare sempre l'avversario,m tenere toni fermi ma civili, come diceva Maurizio Cevenini "essere in grado di interpretare una politica priva di offese e di parole gridate".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:34
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