Istituzione Bologna Musei, gli appuntamenti dal 22 al 28 aprile
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e ...
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 22 a giovedì 28 aprile.
Musei aperti con orario festivo lunedì 25 aprile, Festa della Liberazione, ad eccezione del Museo del Risorgimento e del Museo del Patrimonio Industriale.
Si comunica inoltre che domenica 24 aprile, a seguito di lavori di manutenzione e adeguamento della cabina elettrica di Palazzo d'Accursio, le Collezioni Comunali d'Arte chiuderanno alle ore 14.
IN EVIDENZA
lunedì 25 aprile
ore 17: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Progetto VOCI. Punto a capo. Oblii/Censure"
Il progetto "VOCI", giunto alla sua terza edizione, rafforza la sua vocazione di riflettere sulla Memoria, raccontando la volontà, la necessità, la violenza del Dimenticare.
"Amnistia Togliatti" (1946); "Oblio che segue la morte di Franco" (1976); "Censura contemporanea" (2016): queste le 3 date e le 3 direzioni di senso che hanno ispirato le riflessioni e le azioni condotte dai protagonisti del progetto confluendo in tre allestimenti interattivi, ospitati dall'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, dalle sale espositive del MAMbo e dai locali dell'Istituto Parri.
Una mostra diffusa per ripercorrere la storia, per guardare, ascoltare, interpretare insieme le dinamiche, le ragioni e i processi del Dimenticare individuale e collettivo.
Al MAMbo l'allestimento dal titolo "Oblii/Censure" è visibile dal 25 aprile al 1 maggio negli orari di apertura del museo.
Tutti i giorni alle ore 16 il pubblico può partecipare a una visita guidata che, partendo dall'Accademia di Belle Arti si sposta poi al MAMbo e infine all'Istituto Parri, dove l'installazione è animata dalle performance realizzate da Paolo Billi con i ragazzi della Comunità Pubblica per Minori e i Senior dell'Università Primo Levi.
Al mattino la mostra, sempre accompagnata da una visita guidata con performance dal vivo, è aperta per le scuole su prenotazione.
Inaugurazione: 25 aprile alle ore 16 all'Accademia di Belle Arti di Bologna e alle ore 17 al MAMbo.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
PER I BAMBINI
sabato 23 aprile
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Sfida al Museo!"
Laboratorio per ragazzi da 6 a 12 anni.
Una sfida per superare - mettendosi alla prova con linguaggi cifrati, esperimenti scientifici, giochi ingegnosi, costruzione di macchine - l'esplorazione delle sale espostitive del museo!
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 22 aprile).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 22 aprile
ore 19: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna"
Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.
Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).
Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)
Info: www.museibologna.it/archeologico
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
ore 20.30-24: In occasione di Live Arts Week
"Sara Manente (I/B). Spectacles"
Live research, prima italiana.
"Spectacles" è un progetto di Sara Manente, coreografa e ricercatrice, che prende spunto dalla distanza tra linguaggio ed esperienza, e in particolare l'esperienza della danza e delle performance.
Seguendo una linea critica che interpreta la sovracapitalizzazione del linguaggio come una sua trasformazione in strumento di oppressione, Spectacles si propone di restituire, emancipandola, la relazione tra il linguaggio e la danza dal punto di vista della performatività.
Quali sono i limiti del linguaggio nel parlare di un'esperienza estetica? Di cosa parliamo quando si parla di danza? Come si fa a parlare di qualcosa di cui non sappiamo come parlare? Quale lingua è in grado di performare una coreografia? Come possiamo muoverci con-e-fuori dalle parole?
Per tutta la durata di "Peng V", il progetto prenderà la forma di un film che documenta le reazioni e le esperienze di spettatori e artisti nel corso della settimana. Questo set di riprese funziona come un invito a creare e ricreare: come un loop che riporta costantemente al presente, alla ricerca di una regressione finale.
"Spectacles", partendo da Live Arts Week, fornirà materiali per un ulteriore sviluppo che prevede la scrittura di coreografie destinate alla sola lettura.
Ingresso: biglietto giornaliero € 15,00 intero / € 5,00 ridotto per under 25 e studenti; abbonamento festival € 50,00 intero / € 20,00 ridotto per under 25 e studenti
Info: www.mambo-bologna.org
ore 21: In occasione di Live Arts Week
"Marco Berrettini (CH). IFeel3"
Performance, première italiana.
"iFeel3" è la nuova creazione di Marco Berrettini. Si ispira al libro "Atlas shrugged" della narratrice e filosofa russo-americana Ayn Rand, figura controversa, fondatrice tra le altre cose di una corrente di pensiero definita Objectivism.
«Ho voluto creare una coreografia che interrogasse le nostre capacità di socializzazione e di proiezione nel futuro, vicino o lontano, il nostro egoismo quando si tratta di difendersi e nascondere le paure che ci pervadono.»
Ingresso: biglietto giornaliero € 15,00 intero / € 5,00 ridotto per under 25 e studenti; abbonamento festival € 50,00 intero / € 20,00 ridotto per under 25 e studenti
Info: www.mambo-bologna.org
ore 22.30: In occasione di Live Arts Week
"Tropa Macaca (P). A mente certa"
Visual & sound performance, première italiana.
"A Mente Certa" è il nuovo live audio visuale del duo portoghese Tropa Macaca, che debutta a Live Arts Week 2016, dedicato al ruolo della seduzione come parte ineliminabile dell'arte e della vita. Una tecno-ballata inseparabile dalla sua controparte videografica.
Ingresso: biglietto giornaliero € 15,00 intero / € 5,00 ridotto per under 25 e studenti; abbonamento festival € 50,00 intero / € 20,00 ridotto per under 25 e studenti
Info: www.mambo-bologna.org
ore 23: In occasione di Live Arts Week
"Trond Reinholdtsen (N). Ø - episode 6"
Opera installation and film, première italiana.
"Ø" è la serie di opere prodotte dal geniale compositore norvegese Trond Reinholdtsen nella sua abitazione, situata in un remoto villaggio del nord, e trasformata in una Bayreuth in miniatura.
In occasione di Live Arts Week Reinholdtsen rievoca questa singolare esperienza proiettando 7 film, presentati quotidianamente a mezzanotte, in un nuovo scenario creato per gli spazi di MAMbo, dove lui stesso presenta "Ø" con una nuova lecture/performance.
Ingresso: biglietto giornaliero € 15,00 intero / € 5,00 ridotto per under 25 e studenti; abbonamento festival € 50,00 intero / € 20,00 ridotto per under 25 e studenti
Info: www.mambo-bologna.org
sabato 23 aprile
ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna"
Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.
Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).
Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna Nell’anno di... i musicisti raccontano i musicisti
"Se tu m'ami. Da Pergolesi a Stravinskij"
Concerto degli allievi di canto rinascimentale e barocco diretti dalla professoressa Romina Basso, nell'ambito di "CONCIVES 1116 - 2016 Nono centenario del Comune di Bologna".
Incrocio di anniversari per Giovanni Battista Pergolesi e Igor Stravinskij per un programma incentrato sul "Ballet avec chant" del genio russo dedicato a Pulcinella e sulle musiche del compositore italiano. La letteratura vocale del '700 si sposa con l'arte moderna creando un affascinante fil rouge sentimentale attraverso i secoli.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
ore 18.30: in occasione di Live Arts Week
"Invernomuto (I). Negus"
Film.
"Negus" disegna un triangolo tra Vernasca, l’Etiopia e la Giamaica attraverso la figura di Haile Selassie I, osservato da diversi punti di vista: storico, cultuale, magico e iconico.
Ingresso: biglietto giornaliero € 15,00 intero / € 5,00 ridotto per under 25 e studenti; abbonamento festival € 50,00 intero / € 20,00 ridotto per under 25 e studenti
Info: www.mambo-bologna.org
ore 20.30-24:in occasione di Live Arts Week
"Sara Manente (I/B). Spectacles"
Live research, prima italiana.
"Spectacles" è un progetto di Sara Manente, coreografa e ricercatrice, che prende spunto dalla distanza tra linguaggio ed esperienza, e in particolare l'esperienza della danza e delle performance.
Seguendo una linea critica che interpreta la sovracapitalizzazione del linguaggio come una sua trasformazione in strumento di oppressione, Spectacles si propone di restituire, emancipandola, la relazione tra il linguaggio e la danza dal punto di vista della performatività.
Quali sono i limiti del linguaggio nel parlare di un'esperienza estetica? Di cosa parliamo quando si parla di danza? Come si fa a parlare di qualcosa di cui non sappiamo come parlare? Quale lingua è in grado di performare una coreografia? Come possiamo muoverci con-e-fuori dalle parole?
Per tutta la durata di "Peng V", il progetto prenderà la forma di un film che documenta le reazioni e le esperienze di spettatori e artisti nel corso della settimana. Questo set di riprese funziona come un invito a creare e ricreare: come un loop che riporta costantemente al presente, alla ricerca di una regressione finale.
"Spectacles", partendo da Live Arts Week, fornirà materiali per un ulteriore sviluppo che prevede la scrittura di coreografie destinate alla sola lettura.
Ingresso: biglietto giornaliero € 15,00 intero / € 5,00 ridotto per under 25 e studenti; abbonamento festival € 50,00 intero / € 20,00 ridotto per under 25 e studenti
Info: www.mambo-bologna.org
ore 23: in occasione di Live Arts Week
"Trond Reinholdtsen (N). Ø - episode 7"
Opera installation and film, première italiana.
"Ø" è la serie di opere prodotte dal geniale compositore norvegese Trond Reinholdtsen nella sua abitazione, situata in un remoto villaggio del nord, e trasformata in una Bayreuth in miniatura.
In occasione di Live Arts Week Reinholdtsen rievoca questa singolare esperienza proiettando 7 film, presentati quotidianamente a mezzanotte, in un nuovo scenario creato per gli spazi di MAMbo, dove lui stesso presenta "Ø" con una nuova lecture/performance.
Ingresso: biglietto giornaliero € 15,00 intero / € 5,00 ridotto per under 25 e studenti; abbonamento festival € 50,00 intero / € 20,00 ridotto per under 25 e studenti
Info: www.mambo-bologna.org
domenica 24 aprile
ore 10.30: Collezioni Comunali d'Arte - Palazzo d'Accursio, Piazza Maggiore 6
"La journée des éntrangers"
Visita guidata in lingua francese, con Giacomo Alberto Calogero, RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 11 e ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna"
Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.
Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).
Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 15.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18
"Avrei tanto voluto vedere tempi nuovi"
Visita guidata a cura del Museo civico del Risorgimento.
In occasione dell'Anniversario della Liberazione d'Italia, ripercorreremo la storia della città dalla fine della Prima Guerra Mondiale, attraverso l'avvento del Fascismo, le lotte partigiane, giungendo alla fine della Guerra. Memorie, monumenti, epigrafi dedicate agli uomini ed alle donne che hanno combattuto per la Libertà.
Ritrovo all'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Il segreto del mulino da seta alla bolognese"
Visita guidata.
Tra XV e XVIII secolo Bologna si afferma in Europa nella produzione di filati e veli di seta; alla base di tale successo un complesso sistema idraulico artificiale e la complessità della tecnologia tessile adoperata.
Il percorso spiega le ragioni di tale affermazione commerciale attraverso exhibit, oggetti e modelli tra i quali spicca il grande mulino da seta "alla bolognese", in scala 1:2 e funzionante, che - meccanizzando il processo di incannatura e torcitura del filo di seta - rendeva più robusti i semilavorati e il velo.
Tale mulino, alimentato da ruota idraulica, è considerato come la più alta tecnologia conosciuta in Europa prima della macchina a vapore e anticipa il sistema di fabbrica della Rivoluzione Industriale.
I suoi segreti, celati all'interno di private abitazioni inaccessibili agli stranieri, furono al centro di una vera e propria rete di spionaggio industriale che il governo cittadino contrastò con una durissima legislazione che prevedeva persino la pena di morte per i "traditori della patria".
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 22 aprile).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: Manifattura delle Arti - via Don Minzoni 14
"Visita guidata alla Manifattura delle Arti"
Introduzione al luogo che ospita il MAMbo per proseguire in una passeggiata alla scoperta della Manifattura delle Arti e della sua trasformazione da polo industriale a polo culturale.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (se in caso di maltempo la visita si tenesse all'interno della Collezione Permanente MAMbo)
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16.30: Museo Medievale - via Manzoni 4
"Stranger day"
Visita guidata in lingua inglese, con Paolo Cova, RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 18.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna Music Talk
"Toroya"
Con Alberto Capelli (chitarra elettrica), Alessandro Altarocca (pianoforte, tastiere), Gianluca Lione (basso elettrico), Walter Vitale (batteria).
Da un'idea di Alberto Capelli, chitarrista e compositore di estrazione jazzistica dalla grande preparazione tecnica, nasce "Toroya", un quartetto dal suono imponente, ricco di groove e di improvvisazione.
Il progetto ha basi solide grazie a quattro musicisti dal talento cristallino, impegnati nella costruzione di un suono alternativo, potente e fantasioso.
Composizioni originali e rivisitazioni di grandi pagine della musica afroamericana (da Hendrix a John Coltrane) sono il fulcro di un progetto imprevedibile e coinvolgente.
Il concerto propone i brani contenuti nel nuovo progetto discografico pubblicato dall'etichetta "a Simple Lunch", che viene presentato al pubblico in anteprima assoluta proprio in questa occasione.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
lunedì 25 aprile
ore 11 e ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna"
Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.
Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).
Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 17: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"Vestivamo alla romana"
Visita guidata al museo, a cura degli archeologi di Aster. Max 40 partecipanti.
Interessarsi al modo di vestire e ornarsi nel mondo antico non significa occuparsi di un aspetto marginale, ma acquisire una serie di informazioni importantissime per la conoscenza di molte antiche civiltà: gli abiti ci permettono infatti di riconoscere la professione e il ruolo sociale di chi li indossa, possono darci informazioni sulla condizione femminile e sulle credenze religiose.
Così le diverse classi di materiali presenti in museo, come statue, busti, spilloni, gioielli e fibule, ci consentono di ricostruire l'abbigliamento in uso presso i romani dall'età repubblicana alla fine dell'impero, per scoprire cosa era "in" e cosa "out" e quali erano i "mai più senza" già 2000 anni fa.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/archeologico
martedì 26 aprile
ore 17: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2
“Quarto d'ora accademico”
Fino al 17 luglio tutti i martedì e i giovedì non festivi alle 17 un'archeologa dello staff vi aspetta nell'atrio per svelare in quindici minuti una pagina inedita di quel grande libro di Storie che è il Museo.
Ingresso: biglietto mostra o museo
Info: www.museibologna.it/archeologico
giovedì 28 aprile
ore 17: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2
“Quarto d'ora accademico”
Fino al 17 luglio tutti i martedì e i giovedì non festivi alle 17 un'archeologa dello staff vi aspetta nell'atrio per svelare in quindici minuti una pagina inedita di quel grande libro di Storie che è il Museo.
Ingresso: biglietto mostra o museo
Info: www.museibologna.it/archeologico
MOSTRE
Museo della Musica - Strada Maggiore 34
"Penelope Chiara Cocchi. AVATAR. Dialogo con l'Universo. L'Origine della Musica", fino al 15 maggio 2016
“AVATAR”, mostra personale di Penelope Chiara Cocchi a cura di Olivia Spatola, esplora lo stretto rapporto tra musica e arte visiva.
Il titolo della mostra, “AVATAR”, è stato scelto dall'artista perché riconduce all’idea secondo cui il nostro corpo sia una sorta di “mappa” in cui si riflette l'intero universo: le leggi matematiche, fisiche e biologiche sono in esso presenti come in tutto il creato. Penelope, partendo dal concetto per cui “siamo polvere di stelle”, elabora una visione olistica e totalizzante, identificando le nostre connessioni neuronali alle radici degli alberi, mostrando le analogie fra le forme micro e macro cosmiche, trovando le similitudini fra i suoni dell’universo e le primordiali forme di musica.
L'artista, dunque, attraverso un attento studio delle origini della musica, si pone l'ambizioso obiettivo di dare forma alle sue primigenie manifestazioni partendo dalla considerazione che, prima di diventare cultura intesa come scienza codificata, la musica era un insieme di suoni liberi, una primordiale forma di jazz del tutto svincolata da schemi o regole.
"La musica delle sfere celesti" - installazione progettata e realizzata da Penelope per il Museo della Musica - ipotizza la rappresentazione di una vagheggiata armonia cosmica, regolata dalla perfezione aurea del numero d'oro: il tutto si tiene nell'uno e l'uno riverbera sé stesso nella vastità e l'uomo tenta, da sempre, di sfiorarne l'essenza.
Nel libro d'artista (esemplare unico), riprodotto e pubblicato da Historica Edizioni, - nonché nei dischi in vinile - entrambi realizzati per questa mostra, Penelope mette a confronto immagini di galassie ed altre di neuroscienza in cui le sinapsi cerebrali sembrano irradiare energia cosmica.
Troviamo, inoltre, l'immagine della chiocciola abbinata a vortici galattici per ricordarci che nella relazione tra cosmo e microcosmo tutto è vivo, ma anche del principio matematico della sezione aurea che detta le proporzioni nelle varie scale di grandezza.
Nelle sale interne del museo è esposta un'installazione di sfere trasparenti a differenti scale di grandezza contenute una nell'altra. Mentre quelle esterne rappresentano le sfere celesti intoccabili, di cui l'uomo non è partecipe, le sfere minori raffigurano la "musica delle sfere" e simboleggiano la creazione umana. Creazione umana è anche la Stratocaster, celebre chitarra progettata da Leo Fender, sulla quale l’artista, oltre a dipingere la nostra galassia, la Via Lattea, ha sostituito le corde con stringhe contenenti la più celebre citazione di Carl Sagan, e ha applicato piccole sfere di vetro al posto delle manopole del volume e del tono.
A supporto e completamento dell'installazione, Penelope realizza uno speciale libro d'artista che reifica e oggettivizza tale confronto tra istanza mitologica - archetipica - e successive trasformazioni: immagini, citazioni filosofiche e letterarie e riflessioni individuali si mescolano all'interno di un personalissimo coté artistico, una sorta di pandette in cui - di volta in volta - riconoscere lacerti di passato, ipotizzare prolegomeni di futuro.
Info: www.museibologna.it/musica
Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Dall'Archivio fotografico Aldini-Valeriani (1865-1965)”, fino al 30 giugno 2016
L'esposizione, promossa nell'ambito di "CONCIVES 1116 - 2016 Nono centenario del Comune di Bologna", è dedicata all'Istituto Aldini-Valeriani, la scuola che ha formato generazioni di tecnici specializzati, protagonisti dello sviluppo industriale del territorio.
Le 44 immagini storiche in mostra, selezionate dall'Archivio fotografico conservato presso il Museo del Patrimonio Industriale, documentano un secolo di storia della più antica scuola tecnica bolognese, dal 1865 sino agli anni del boom economico.
Si tratta di due nuclei documentali che fanno riferimento a momenti importanti della storia della scuola.
Il primo nucleo riguarda la partecipazione, avvenuta tra il 1867 e il 1911, a esposizioni nazionali ed internazionali, dove l'Aldini portò testimonianza della pratica educativa messa in atto.
Questa fase è documentata dagli scatti di importanti fotografi bolognesi come Sorgato, Poppi e Lanzoni, che furono incaricati di ritrarre gli ambienti, gli apparati di laboratorio, le macchine, il lavoro degli studenti.
Il secondo nucleo testimonia invece l'evoluzione dell'Istituto sino al secondo dopoguerra, a partire dalla sua trasformazione in scuola-officina avvenuta con il trasferimento nel 1878 all'interno dei locali di Santa Lucia in via Castiglione, evoluzione che rappresenta la vera innovazione della proposta formativa delle Aldini.
L'alternanza tra teoria e pratica fu anche in questo caso documentata da alcuni dei più importanti Studi fotografici della città: Villani, Zagnoli e Fototecnica Bolognese.
Completano l'esposizione una selezione dei materiali provenienti dalla biblioteca e dall'Archivio Storico che, insieme ad esempi significativi di strumenti scientifici e di laboratorio tratti dalle collezioni storiche del museo, testimoniano l'importanza di questa scuola nella diffusione di una cultura tecnico-scientifica d'avanguardia.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Museo Morandi - via Don Minzoni 14
"Il segno inciso di Giorgio Morandi. Matrici e stampe a confronto", fino al 26 giugno 2016
Ricostruire l'iter incisorio di Giorgio Morandi, attraverso un accurato e selezionato accostamento di matrici e delle corrispondenti stampe: è quanto si propone la mostra "Il segno inciso di Giorgio Morandi. Matrici e stampe a confronto", promossa nell'ambito di "CONCIVES 1116 - 2016 Nono centenario del Comune di Bologna".
L'incisione è un capitolo fondamentale dell'intera vicenda artistica di Giorgio Morandi che, sebbene sia più noto al grande pubblico per i dipinti, ne è stato un interprete straordinario, fra i più significativi di tutto il panorama europeo.
In collaborazione con l'Istituto Nazionale della Grafica di Roma, la mostra presenta una selezione di quattordici matrici a cui vengono accostate le corrispondenti stampe in gran parte provenienti dalla collezione del Museo Morandi, a testimonianza dell'impegno con cui il maestro bolognese ha affrontato tale tecnica, che intendeva come ricerca artistica autonoma.
Il percorso espositivo mostra principalmente lastre selezionate e donate dallo stesso Morandi quando era ancora in vita, alle quali se ne aggiungono alcune che Carlo Zucchini, garante della donazione Morandi al Comune di Bologna, ha voluto donare nel 2010 alla Calcografia, tra cui "Natura morta in un tondo" del 1942, eseguita per le edizioni della Galleria Il Milione di Milano, data per distrutta nel catalogo generale delle stampe.
Sono inoltre esposti in bacheca il registro autografo delle tirature di Giorgio Morandi, l'acquaforte "Ritratto di Morandi" realizzata da Carlo Alberto Petrucci (Direttore della Calcografia romana dal 1933 al 1953) e alcune lettere che i due, legati da una profonda stima e amicizia, si scambiarono in un arco di tempo che va dal 1932 al 1959.
Nella sala espositiva è visibile per il pubblico anche il torchio calcografico originale di Giorgio Morandi.
Info: www.mambo-bologna.org
“Morandi a vent'anni. Dipinti della Collezione Mattioli dal Guggenheim di Venezia”, fino al 26 giugno 2016
Il Museo Morandi propone, all'interno della propria collezione, un focus su un periodo poco conosciuto del percorso artistico morandiano: con “Morandi a vent'anni. Dipinti della Collezione Mattioli dal Guggenheim di Venezia” vengono resi visibili quattro capolavori dell'artista bolognese, tutti datati tra il 1913 e il 1915, provenienti dall'importante collezione d'arte milanese di Gianni Mattioli, dal 1997 in deposito a lungo termine presso la Peggy Guggenheim Collection di Venezia.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo Medievale - via Manzoni 4
"Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune", fino al 17 luglio 2016
Nell'ambito di “CONCIVES 1116 - 2016 Nono centenario del Comune di Bologna”, il Museo Civico Medievale, in collaborazione con l'Archivio di Stato di Bologna e il Comitato per Bologna Storica e Artistica, propone la mostra “Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune” - curata da Massimo Medica e Giancarlo Benevolo - che per la prima volta presenta al pubblico i documenti principali della storia cittadina agli esordi delle sue istituzioni politiche e culturali.
L'esposizione è un percorso storico che guida alla comprensione dell'evoluzione di Bologna dalla crisi tardo antica e altomedievale alla grande ripresa della città dopo l'anno Mille fino al massimo sviluppo nel Duecento. Il percorso è articolato in sezioni tematiche, nelle quali vengono approfonditi i momenti che hanno segnato per sempre i caratteri di Bologna e dei suoi cittadini.
Dopo la "città retratta", delimitata dalle Quattro Croci e dalle Mura di Selenite (secoli IV-X), alcuni oggetti preziosi, tra cui sculture, riccioli di pastorale, una mitria, un frammento di tessuto e alcune pagine miniate, evocano il successivo coinvolgimento della città e della sua Chiesa nello scontro tra il papato e l'impero sulla nomina dei vescovi (Lotta per le investiture). In tale contesto sono esposte rare testimonianze documentarie dei conti di Bologna (XI secolo), una immagine di Matilde di Canossa, signora della città e due plastici che ricostruiscono l'assetto della Rocca imperiale, distrutta dai Bolognesi nel 1115 all'indomani della morte di Matilde.
La Rocca, di cui il Palazzo Ghisilardi (sede del museo) conserva alcuni resti murari in Selenìte, fu sede dei funzionari matildici e imperiali che si opponevano al dinamismo politico ed economico della città ormai avviata ad affermare l'autonomia comunale. La cruenta ribellione dei Bolognesi, evocata in mostra dalla riproduzione di un armato del XII secolo, fu perdonata dall'imperatore Enrico V che fece ai cittadini (“concives”) alcune importanti concessioni mediante il famoso diploma del 15 maggio 1116. Questo documento, esposto in mostra rilegato nel celebre Registro Grosso, fu considerato più tardi la base della legittimazione dell’autogoverno bolognese e quindi il primo riconoscimento ufficiale del Comune.
Da qui vengono ripercorse le fasi istituzionali del Comune a partire dai consoli (1123), l'espansione duecentesca della città (plastico) e la liberazione dei servi di cui viene esposto il noto "Liber Paradisus" (1257). L'origine dello "Studium" (Università) è illustrata attraverso Irnerio (nel ritratto ottocentesco di Luigi Serra), i monumenti trecenteschi dei dottori presenti in museo e una versione quattrocentesca del "Falso privilegio" di Teodosio II (attribuito all'anno 423).
Info: www.museibologna.it/arteantica
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Il tempo e le balene", fino al 24 aprile 2016
Può la "cetacea" - che per la cronaca è lo studio dei cetacei - essere spiegata ai bambini in modo coinvolgente? E può un libro per i più piccoli innescare una riflessione sulla relatività della nostra percezione del tempo?
Due giovani illustratori e picturebook authors, l'italiano Andrea Antinori e la coreana Somin Ahn, dimostrano che non solo è possibile, ma può essere anche poetico e divertente.
Sono visibili due diverse installazioni basate sui libri "Un minuto" (Somin Ahn) e "Un libro sulle balene" (Andrea Antinori).
La Videoproiezione "Appunti di una storia. Dalla sezione didattica GAM al Dipartimento educativo MAMbo" ricostruisce i momenti più significativi, dalla sua nascita ad oggi, dell'attività svolta da una delle realtà pioniere in Italia nel rinnovamento della didattica museale.
La mostra, allestita negli spazi del Foyer e del Dipartimento educativo MAMbo, è organizzata da Corraini Edizioni in collaborazione con Dipartimento educativo MAMbo e Bologna Children's Book Fair.
Info: www.mambo-bologna.org
"Progetto VOCI. Punto a capo. Oblii/Censure" 25 aprile - 1 maggio 2016
Il progetto "VOCI", giunto alla sua terza edizione, rafforza la sua vocazione di riflettere sulla Memoria, raccontando la volontà, la necessità, la violenza del Dimenticare.
"Amnistia Togliatti" (1946); "Oblio che segue la morte di Franco" (1976); "Censura contemporanea" (2016): queste le 3 date e le 3 direzioni di senso che hanno ispirato le riflessioni e le azioni condotte dai protagonisti del progetto confluendo in tre allestimenti interattivi, ospitati dall'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, dalle sale espositive del MAMbo e dai locali dell'Istituto Parri.
Una mostra diffusa per ripercorrere la storia, per guardare, ascoltare, interpretare insieme le dinamiche, le ragioni e i processi del Dimenticare individuale e collettivo.
Al MAMbo l'allestimento dal titolo "Oblii/Censure" è visibile dal 25 aprile al 1 maggio negli orari di apertura del museo.
Tutti i giorni alle ore 16 il pubblico può partecipare a una visita guidata che, partendo dall'Accademia di Belle Arti si sposta poi al MAMbo e infine all'Istituto Parri, dove l'installazione è animata dalle performance realizzate da Paolo Billi con i ragazzi della Comunità Pubblica per Minori e i Senior dell'Università Primo Levi.
Al mattino la mostra, sempre accompagnata da una visita guidata con performance dal vivo, è aperta per le scuole su prenotazione.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna", fino al 17 luglio 2016
Sotto le due torri rivive lo splendore di una civiltà millenaria e unica che da sempre affascina tutto il mondo: l’Egitto delle Piramidi, dei Faraoni, degli dei potenti e multiformi, ma anche l’Egitto delle scoperte sensazionali, dell’archeologia avvincente, del collezionismo più appassionato, dello studio più rigoroso. Il racconto di oltre quattro millenni di storia dell’Antico Egitto attraverso più di 500 opere d’inestimabile bellezza.
La mostra non è solo un'esposizione di fortissimo impatto visivo e scientifico, ma è anche un’operazione che non ha precedenti nel panorama internazionale: la collezione egiziana del Museo Nazionale di Antichità di Leiden in Olanda - una delle prime dieci al mondo - e quella di Bologna - tra le prime in Italia per numero, qualità e stato conservativo dei suoi oggetti, si uniscono integrandosi in un percorso espositivo di circa 1.700 metri quadrati di arte e storia.
Sono 500 i reperti, databili dal Periodo Predinastico all’Epoca Romana, che dall’Olanda sono giunti al museo bolognese.
E assieme ai capolavori di Leiden e Bologna, la mostra ospita importanti prestiti del Museo Egizio di Torino e del Museo Egizio di Firenze, all’insegna di un network che vede coinvolte le principali realtà museali italiane.
Per la prima volta sono esposti l’uno accanto all’altro i capolavori delle due collezioni, opere quali: la Stele di Aku (XII-XIII Dinastia, 1976-1648 a.C.), il “maggiordomo della divina offerta” la cui preghiera racconta l’esistenza ultraterrena del defunto in un mondo tripartito tra cielo, terra e oltretomba; gli ori attribuiti al generale Djehuty, che condusse vittoriose le truppe egiziane nel Vicino Oriente per il faraone Thutmose III (1479-1425 a.C.), il grande conquistatore; le statue di Maya, Sovrintendente al tesoro reale di Tutankhamon, e Meryt, cantrice di Amon, (XVIII dinastia, regni di Tutankhamon-Horemheb, 1333-1292 a.C.), massimi capolavori del Museo Nazionale di Antichità di Leiden, che lasceranno per la prima volta l’Olanda; e infine, tra i numerosi oggetti che testimoniano il raffinatissimo stile di vita degli Egiziani più facoltosi, un Manico di specchio (1292 a.C.) dalle sembianze di una eternamente giovane fanciulla che tiene un uccellino in mano.
Infine, per la prima volta dopo 200 anni dalla riscoperta a Saqqara della sua tomba, la mostra offre l’occasione unica e irripetibile di vedere ricongiunti i più importanti rilievi di Horemheb, comandante in capo dell’esercito egiziano al tempo di Tutankhamon e poi ultimo sovrano della XVIII dinastia, dal 1319 al 1292 a.C., che Leiden, Bologna e Firenze posseggono.
Info: www.museibologna.it/archeologico
L'Istituzione Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei civici bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi e dell'inquadramento di un notevole patrimonio in un progetto culturale rinnovato e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema culturale policentrico, fortemente coordinato, in cui le specificità museali esprimono una chiara identità e un determinato settore di intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali allargati al territorio.
I Musei civici, con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale della città, soprattutto in riferimento alla salvaguardia e alla valorizzazione di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro collezioni sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna e del suo territorio, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche economiche e produttive della società contemporanea. Parallelamente sono documentati aspetti importanti dello sviluppo culturale, artistico, scientifico e tecnologico del nostro territorio: dalla stagione del collezionismo erudito del XV e XVIII secolo sino ai prodotti più significativi del distretto industriale meccanico, passando attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica e festivi: ore 12-20
lunedì 25 aprile: aperto ore 12-20
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
lunedì 25 aprile: aperto ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì - giovedì: ore 9-18.30; venerdì: ore 9-22; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
La mostra “Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna” osserva gli stessi orari di apertura del museo
lunedì 25 aprile: aperto ore 10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 - 2193930
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
lunedì 25 aprile: aperto ore 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
lunedì 25 aprile: aperto ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
lunedì 25 aprile: aperto ore 9-13
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì - venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
lunedì 25 aprile: aperto ore 10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
lunedì 25 aprile: chiuso
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13
lunedì 25 aprile: chiuso