Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sui dati della disoccupazione a Bologna

L'assessore all'Economia, Matteo Lepore, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Bugani sul numero elevato di disoccupati di lunga data a Bologna.

Domanda d'attualità del consigliere Bugani"Visti gli articoli - Repubblic...

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L'assessore all'Economia, Matteo Lepore, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Bugani sul numero elevato di disoccupati di lunga data a Bologna.

Domanda d'attualità del consigliere Bugani
"Visti gli articoli - Repubblica Bologna online 2 marzo - relativi alla denuncia dei sindacati sul numero elevatissimo di disoccupati di lunga data a Bologna, pone la seguente domanda di attualità:
per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politico amministrativa su questa vicenda;
per sapere dalla Giunta se ritiene che le iniziative messe in campo fino ad oggi dall’Amministrazione siano state efficaci per affrontare questa emergenza;
per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione su come mai a Bologna ci siano questi dati così negativi che appaiono in netto contrasto con quanto recentemente sbandierato dal Governo a livello nazionale".

Risposta dell'assessore Lepore
"Intanto la ringrazio per questa domanda concisa ma ampia e le rispondo partendo da un presupposto. Io credo che le statistiche dal punto di vista dell'occupazione non contino gran che, sopratutto a livello locale, perché dico questo? Perché anche solo un disoccupato per noi è importante e non dobbiamo lasciarlo indietro, quindi che siano 90 mila, 30 mila o che si torni al 3% di disoccupazione ante 2008, l'impegno del Comune di Bologna, dell'amministrazione comunale che noi rappresentiamo, della città metropolitana non deve cessare, non deve cessare nella nostra capacità di stare accanto alle persone che perdono il posto di lavoro, siano essi giovani o persone sopra i 50 anni che si trovano in situazioni di difficoltà dopo decenni di lavoro stabile e di tranquillità e non deve mai diminuire nella voglia di costruire nuove opportunità e nuove occasioni per far si che Bologna sia una città che offra posti di lavoro che offra opportunità per le imprese, che offra incentivi all'imprenditorialità delle persone.
Dico questo perché noi abbiamo lavorato in questi anni su questo obiettivo, ci siamo dati un metodo è ci siamo dati dei valori per riuscire a portare avanti questa impostazione, è vero ci sono stati molti tavoli di crisi in questi 5 anni, ci siamo trovati spesso insieme come consiglieri, come giunta in queste situazioni - devo dire - condividendo spesso quelli che erano gli obiettivi di dover recuperare la coesione sociale nel nostro territorio, ci sono stati anche tanti tavoli di crisi perché noi i tavoli di crisi li abbiamo fatti, ci siamo occupati delle crisi aziendali, anche ben oltre il nostro ruolo, abbiamo voluto esercitare un ruolo che non era solo meramente amministrativo, forse innanzitutto politico, innanzitutto di interlocuzione con i sindacati, con le imprese, con le categorie che rappresentano il mondo imprenditoriale. Lo abbiamo voluto fare per una scelta molto precisa, perché pensiamo che a Bologna e in Emilia Romagna noi dobbiamo esercitare un ruolo nella coesione sociale, per la coesione sociale. Se a Bologna e in Emilia Romagna le scelte nazionali hanno un peso diverso non è perché noi siamo un'isola, perché qui c'è un mondo diverso ma perché qui c'è una rete di solidarietà e di impegno sul lavoro, che porta il lavoro e l'impresa ad essere una priorità.
Questa è una terra dove il 1 maggio si va tutti insieme in piazza, imprenditori e lavoratori e anche forze politiche che in questi banchi sono all'opposizione, ho spesso pensato che quando si va il 1 maggio a protestare contro la politica, contro i sindacati e contro le imprese, pensando che li' ci sia qualcosa di diverso, si commette un grosso errore perché al di la' delle nostre divisioni, dei nostri punti di vista, la priorità che dobbiamo dare è a quell'unico disoccupato che rimane indietro. Se noi ci dividiamo su questa priorità dimostriamo ai cittadini, ai lavoratori che siamo lontani dalla loro vita quotidiana, quando noi ci dividiamo sul creare opportunità o sul costruire reti che sostengano la loro imprenditorialità, noi stiamo dicendo loro che abbiamo un'altra priorità, quella priorità che noi vi stiamo dimostrando anche quando litighiamo su questi temi vi stiamo dicendo che in fondo ci interessa di più la politica che la vita reale delle persone, perché ci dovrebbe interessare più quello, la vita reale.
Quando ci troviamo in qualche strada, insieme a marciare con i sindacati, perché spesso è successo, perché anche il M5S in fondo ha partecipato a a qualche manifestazione con i sindacati, sono contento quando ci troviamo lì, sono meno contento quando ci si associa ad una retorica populista in cui si associa al pensiero che i sindacati non debbano avere un ruolo, i sindacati devono fare enormi passi avanti nel nostro Paese, li devono fare nel nostro territorio ma è arrivato il momento, a mio avviso, di dismettere le armi della distruzione, per indossare quelli della costruzione.
Noi dobbiamo creare dei nuovi rapporti, delle nuove alleanze se vogliamo che ci sia la coesione sociale nel nostro territorio. Credo che in molte delle pratiche che noi portiamo avanti qui quotidianamente, negli anni lo abbiamo fatto, questa cosa ci viene riconosciuta da molti, siano essi lavoratori o imprenditori e credo che l'impegno di questa giunta in questi anni sia stato su questo: questa è stata la nostra bussola nella ricerca degli investimenti, abbiamo attirato oltre 1,6 miliardi di investimenti sul territorio a livello nazionale e internazionale.
I progetti che abbiamo in cantiere sono progetti non solo edilizi, sono progetti industriali e imprenditoriali che abbiamo cercato di agevolare il più possibile e sono progetti che rispetto al passato hanno un'idea dello sviluppo del nostro territorio completamente diversa e ricordo che Merola prima di diventare Sindaco è stato assessore all'Urbanistica ed è stato il primo, dopo tanti anni, ad avere dimezzato il consumo di suolo nel nostro territorio, questa cosa ha creato uno spartiacque tra passato, presente e futuro.
Noi abbiamo un'idea di modello di sviluppo che è più industriale e produttiva sulla ricerca, sull'innovazione, sul digitale e sul turismo. Chi c'era prima aveva un'idea più legata al consumo di suolo. Su questo abbiamo fatto delle battaglie, ci siamo esposti, pensiamo che così debba andare avanti anche la programmazione urbanistica di tutta l'area metropolitana, poi abbiamo un'idea di politiche industriali e di sviluppo che servono a creare occupazione, buona, sostenibile per il futuro e se su questo riusciamo a costruire, nei prossimi anni, un'alleanza trasversale fra le aree politiche, credo che i cittadini ce ne renderanno atto al di là di quello che è la competizione elettorale, su questo spero che vi troveremo dalla nostra stessa parte".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:33
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