Consiglio comunale, intervento della presidente Simona Lembi in ricordo di Umberto Eco
Si trasmette l'intervento della presidente Simona Lembi in ricordo di Umberto Eco, in apertura della seduta odierna del Consiglio comunale.
"Signori consiglieri, signore consigliere,
se ne è andato nei giorni scorsi l'intellettuale italiano più noto al mondo, che a Bologna ha lasciato tracce decisive nel promuovere un'idea di cultura alta e in grado al tempo stesso di venire comunicata.
Con queste parole, insieme con il Sindaco, abbiamo voluto manifestare nei giorni scorsi il nostro cordoglio e quello di tutta la comunità bolognese per la scomparsa di Umberto Eco.
Tra i fondatori del Dams, ai tempi in cui Nanni Loi insegnava Televisione e Celati Letteratura americana; è stato presidente della scuola superiore di studi umanistici di Bologna.
Insegnante di semiotica tra i più noti al mondo, è stato tra i fondatori di Scienza della Comunicazione.
Studioso da Tommaso d'Aquino a James Joyce, esperto di cultura e comunicazione di massa, fin dalla pubblicazione nel '64 del celebre 'Apocalittici e integrati', ha insegnato semiotica a partire dal 1975.
Tra i fondatori del corso di laurea di Scienze della Comunicazione, a metà degli anni '90, di cui poi molti altri Atenei hanno seguito le orme, ha saputo fare uscire il sapere accademico dalle sole aule universitarie. Famose erano le sue originali lezioni, quando, dopo aver pubblicato 'La struttura assente', di mattina insegnava semiotica agli studenti e di pomeriggio parlava di narratologia, seguito da un pubblico vasto, non solo di studenti.
Lo hanno ricordato in tantissimi in questi giorni, le massime cariche del nostro Paese, e in ogni parte del mondo. Ricorderò solo alcuni esempi delle citazioni e dei saluti che sono stati a lui rivolti e del cordoglio che il mondo intero gli ha manifestato.
Il New York Times ha affermato: 'capace di fondere due mondi, quello accademico e quello letterario, senza mai perdere il contatto col pubblico e la realta''. Le Monde ha scritto: 'è morto il più erudito dei sognatori. La costante della sua analisi resta la volontà di vedere il senso là dove si sarebbe rentati di non vedere altro che fatti'.
'Uomo libero e di grandi passioni civili', lo ha definito il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l'ultima delle quali, possiamo dire oggi, per fondare una nuova casa editrice indipendente per contrastare ogni forma di monopolio culturale.
Famoso non solo per i suoi studi di estetica, ma a partire dal romanzo 'In nome della Rosa', lo ricordiamo, anche oggi in Consiglio comunale, come già fatto insieme col Sindaco, soprattutto per aver saputo unire la grande competenza dello studioso, con l'enorme attenzione per la divulgazione del pensiero scientifico e della letteratura.
Ho invitato anche l'assessore alla Cultura e all'Università, Davide Conte, a ricordarlo in apertura di Consiglio e volentieri gli cedo la parola".
Al termine dell'intervento dell'assessore Conte, la presidente Lembi h arinnovato il cordoglio ai familiari di Umberto Eco e invitato il Consiglio comunale a tenere un minuto di silenzio in memoria del professor Umberto Eco.