QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL PARCHEGGIO KISS AND RIDE DELLA STAZIONE FERROVIARIA
L'assessore alla Mobilità Andrea Colombo ha risposto alle domande dei consiglieri Bugani e Borgonzoni sull'utilizzo del kiss&ride della stazione ferroviaria.
Domanda d'attualità del consigliere Bugani
"Alla luce dell'articolo apparso sul...
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L'assessore alla Mobilità Andrea Colombo ha risposto alle domande dei consiglieri Bugani e Borgonzoni sull'utilizzo del kiss&ride della stazione ferroviaria.
Domanda d'attualità del consigliere Bugani
"Alla luce dell'articolo apparso sulla stampa - Repubblica Bologna 2 luglio - relativo alle scarso utilizzo del parcheggio kiss&ride da parte degli utenti privati della stazione, pone la seguente domanda di attualità:
per sapere dal Sindaco e dalla Giunta come valutano dal punto di vista politico-amministrativo questa notizia;
per sapere dalla Giunta quali iniziative intende mettere in campo per promuovere e rendere più facilmente accessibile il nuovo parcheggio;
per sapere dalla Giunta se ritiene condivisibile che in contesti istituzionali o di servizi pubblici andrebbero evitati i tecnicismi e gli anglicismi (Kiss&raid) che non sono registrati dai dizionari di italiano, e che sarebbe stato meglio adottare la stessa soluzione usata negli aeroporti che ha il vantaggio di essere già familiare e immediatamente comprensibile: area di sosta breve o parcheggio (per) sosta breve".
Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni
Visto l'articolo di stampa - di seguito allegato - relativo al parcheggio della Stazione Ferroviaria Kiss and Ride - si chiede al Signor Sindaco e all'Assessore Colombo una valutazione politico-amministrativa sulla vicenda in senso generale e più in particolare si chiede di sapere se Ella condivide le critiche che vengono rivolte all'amministrazione da un cittadino che in una lettera inviata ad un quotidiano locale afferma che "la Stazione Centrale non è "una cosa" delle Ferrovie ma dell'intera città".
Risposta dell'assessore Colombo
"In premessa occorre precisare e ribadire che la responsabilità e la titolarità dell'intera stazione di Bologna centrale, sia la parte storica sia la parte nuova dedicata all'alta velocità, compreso il piano kiss&ride, sono del gruppo Ferrovie dello Stato, che lo esplica attraverso le varie società che ne fanno parte, in primis, Grandi stazioni e Rfi. Ovviamente la stazione riveste un interesse centrale per la città e quindi anche per l'Amministrazione comunale e quindi da questo punto di vista il Comune ha sempre mantenuto, lo sta facendo anche ora, rapporti costanti con Ferrovie perché l'utilizzo delle infrastrutture della stazione sia il più possibile accessibile, fruibile da parte della cittadinanza e dei turisti, ma bisogna tenere presente che tutte le scelte organizzative e gestionali che regolamentano il funzionamento e l'uso della stazione sfuggono ai poteri dell'Amministrazione comunale e rientrano nella piena titolarità di Ferrovie. Basti pensare anche al fatto che la stazione rappresenta una infrastruttura strategica di interesse nazionale per la quale è stato predisposto un apposito Piano generale di sicurezza e di emergenza.
In merito al piano kiss&ride nei mesi che ne hanno preceduto l'apertura all'uso pubblico si sono susseguiti numerosi confronti tra Comune e Rfi per individuare le migliori modalità d'uso di questa opera, probabilmente unica nel suo genere per lo meno a livello nazionale e da qui anche alcune fisiologiche difficoltà da mettere a posto in corso d'opera, visto che si trattava di fatto della prima volta in Italia che veniva costruita e gestita una infrastruttura del genere. Non si tratta infatti né di una viabilità pubblica, di cui non ha le caratteristiche, né di un vero e proprio parcheggio, ma di un'area in cui è consentita solo la fermata senza abbandono dell'auto da parte del conducente, per evidenti motivi di sicurezza, non la sosta, per consentire quindi di caricare e scaricare le persone. Le esigenze di controllo e di sicurezza espresse da Rfi, dalla Polizia ferroviaria e dai Vigili del fuoco hanno così portato a un modello di accessibilità molto controllato anche a fronte della richiesta del Comune di incentivarne l'uso. Per quanto riguarda la facilità di accesso va per altro sottolineato che l'attuale accesso al piano kiss&ride da via Svampa, dietro la nuova sede del Comune, rappresenta una soluzione di carattere transitorio, in attesa del completamento dell'entrata in funzione del nuovo asse stradale cosiddetto nord-sud, in corso di realizzazione, che collegherà direttamente via Bovi Campeggi e via de' Carracci e che prevede sotto anche un ingresso diretto al piano kiss&ride. Quindi è vero che oggi l'accesso al kiss&ride è comodo da alcune parti della città, in particolare per chi viene da nord e nord-est e lo è di meno per chi viene da sud e da ovest, e proprio per andare incontro a chi viene da sud e da ovest è prevista la realizzazione nell'ambito dell'asse nord-sud di un ulteriore ingresso che può essere preso in sostanza da viale Pietramellara all'angolo con via Bovi Campeggi, che consentirà quindi di accedere molto più facilmente al kiss&ride.
Dal punto di vista comunicativo ovviamente la pubblicizzazione del kiss&ride, dal punto di vista formale spetta innanzitutto a Rfi che ha apposto una serie di segnali stradali che indirizzano verso l'attuale unico accesso, che appunto raddoppierà una volta concluso l'asse nord-sud. Il Comune ha predisposto anche un volantino informativo. Credo che l'Amministrazione comunale in accordo con Ferrovie potrebbe lavorare e da questo punto di vista colgo lo spinto che i consiglieri ci offrono per potenziare e rendere anche più visibile e più chiara la segnaletica stradale di indirizzamento all'accesso al kiss&ride, e anche insistere con Rfi perché le condizioni di utilizzo del parcheggio, in particolare la sua gratuità, vengano rese più chiare all'entrata.
In termini generali non posso che concordare sul fatto che la stazione è una infrastruttura di interesse per la città. Bisogna anche che consideriamo, questa è una constatazione oggettiva e non una valutazione, che le competenze gestionali e quindi i poteri, le decisioni, su quelle infrastrutture sulla loro accessibilità non sono in capo nostro, e quindi c'è un quadro normativo nazionale che prevede questo. Se il Parlamento cambierà le normative noi ovviamente saremo ben lieti di potere avere potere decisionale più diretto su infrastrutture che oggi non sono di nostra competenza. Ma come ho già avuto modo di illustrare, non ci siamo certo fermati o nascosti dietro le competenze formali, abbiamo avuto sempre un atteggiamento di confronto e collaborazione continuo e costante con Ferrovie, spendo che alla fine le decisioni conclusive spettano a loro, ma cercando sempre di indirizzare quelle decisioni perché la stazione fosse il più possibile accessibile, fruibile, sicura per gli utenti, e che, in particolare, il kiss&ride potesse essere utilizzato il più possibile. Devo anche dire che - già normalmente - le nuove infrastrutture di parcheggio, i parcheggi ordinari, richiedono a volte anche quattro, cinque, sei anni per entrare nelle abitudini delle persone. Qui ci troviamo davanti a un unicum, una soluzione ibrida che però va a vantaggio dei cittadini. Abbiamo bisogno di riuscire a fare passare questo messaggio soprattutto rispetto alla gratuità, e quindi credo ci sia anche un tema di abitudini da cambiare per comprendere la convenienza di questa novità e quindi credo ci sia anche un tempo fisiologico perché quello che di fatto è un servizio possa entrare nelle abitudini di mobilità dei bolognesi. Certo è che il processo di interiorizzazione di questa novità sarà più facile e veloce se potenzieremo ulteriormente la comunicazione e soprattutto la segnaletica circostante, su questo non c'è dubbio che possiamo lavorare".
Domanda d'attualità del consigliere Bugani
"Alla luce dell'articolo apparso sulla stampa - Repubblica Bologna 2 luglio - relativo alle scarso utilizzo del parcheggio kiss&ride da parte degli utenti privati della stazione, pone la seguente domanda di attualità:
per sapere dal Sindaco e dalla Giunta come valutano dal punto di vista politico-amministrativo questa notizia;
per sapere dalla Giunta quali iniziative intende mettere in campo per promuovere e rendere più facilmente accessibile il nuovo parcheggio;
per sapere dalla Giunta se ritiene condivisibile che in contesti istituzionali o di servizi pubblici andrebbero evitati i tecnicismi e gli anglicismi (Kiss&raid) che non sono registrati dai dizionari di italiano, e che sarebbe stato meglio adottare la stessa soluzione usata negli aeroporti che ha il vantaggio di essere già familiare e immediatamente comprensibile: area di sosta breve o parcheggio (per) sosta breve".
Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni
Visto l'articolo di stampa - di seguito allegato - relativo al parcheggio della Stazione Ferroviaria Kiss and Ride - si chiede al Signor Sindaco e all'Assessore Colombo una valutazione politico-amministrativa sulla vicenda in senso generale e più in particolare si chiede di sapere se Ella condivide le critiche che vengono rivolte all'amministrazione da un cittadino che in una lettera inviata ad un quotidiano locale afferma che "la Stazione Centrale non è "una cosa" delle Ferrovie ma dell'intera città".
Risposta dell'assessore Colombo
"In premessa occorre precisare e ribadire che la responsabilità e la titolarità dell'intera stazione di Bologna centrale, sia la parte storica sia la parte nuova dedicata all'alta velocità, compreso il piano kiss&ride, sono del gruppo Ferrovie dello Stato, che lo esplica attraverso le varie società che ne fanno parte, in primis, Grandi stazioni e Rfi. Ovviamente la stazione riveste un interesse centrale per la città e quindi anche per l'Amministrazione comunale e quindi da questo punto di vista il Comune ha sempre mantenuto, lo sta facendo anche ora, rapporti costanti con Ferrovie perché l'utilizzo delle infrastrutture della stazione sia il più possibile accessibile, fruibile da parte della cittadinanza e dei turisti, ma bisogna tenere presente che tutte le scelte organizzative e gestionali che regolamentano il funzionamento e l'uso della stazione sfuggono ai poteri dell'Amministrazione comunale e rientrano nella piena titolarità di Ferrovie. Basti pensare anche al fatto che la stazione rappresenta una infrastruttura strategica di interesse nazionale per la quale è stato predisposto un apposito Piano generale di sicurezza e di emergenza.
In merito al piano kiss&ride nei mesi che ne hanno preceduto l'apertura all'uso pubblico si sono susseguiti numerosi confronti tra Comune e Rfi per individuare le migliori modalità d'uso di questa opera, probabilmente unica nel suo genere per lo meno a livello nazionale e da qui anche alcune fisiologiche difficoltà da mettere a posto in corso d'opera, visto che si trattava di fatto della prima volta in Italia che veniva costruita e gestita una infrastruttura del genere. Non si tratta infatti né di una viabilità pubblica, di cui non ha le caratteristiche, né di un vero e proprio parcheggio, ma di un'area in cui è consentita solo la fermata senza abbandono dell'auto da parte del conducente, per evidenti motivi di sicurezza, non la sosta, per consentire quindi di caricare e scaricare le persone. Le esigenze di controllo e di sicurezza espresse da Rfi, dalla Polizia ferroviaria e dai Vigili del fuoco hanno così portato a un modello di accessibilità molto controllato anche a fronte della richiesta del Comune di incentivarne l'uso. Per quanto riguarda la facilità di accesso va per altro sottolineato che l'attuale accesso al piano kiss&ride da via Svampa, dietro la nuova sede del Comune, rappresenta una soluzione di carattere transitorio, in attesa del completamento dell'entrata in funzione del nuovo asse stradale cosiddetto nord-sud, in corso di realizzazione, che collegherà direttamente via Bovi Campeggi e via de' Carracci e che prevede sotto anche un ingresso diretto al piano kiss&ride. Quindi è vero che oggi l'accesso al kiss&ride è comodo da alcune parti della città, in particolare per chi viene da nord e nord-est e lo è di meno per chi viene da sud e da ovest, e proprio per andare incontro a chi viene da sud e da ovest è prevista la realizzazione nell'ambito dell'asse nord-sud di un ulteriore ingresso che può essere preso in sostanza da viale Pietramellara all'angolo con via Bovi Campeggi, che consentirà quindi di accedere molto più facilmente al kiss&ride.
Dal punto di vista comunicativo ovviamente la pubblicizzazione del kiss&ride, dal punto di vista formale spetta innanzitutto a Rfi che ha apposto una serie di segnali stradali che indirizzano verso l'attuale unico accesso, che appunto raddoppierà una volta concluso l'asse nord-sud. Il Comune ha predisposto anche un volantino informativo. Credo che l'Amministrazione comunale in accordo con Ferrovie potrebbe lavorare e da questo punto di vista colgo lo spinto che i consiglieri ci offrono per potenziare e rendere anche più visibile e più chiara la segnaletica stradale di indirizzamento all'accesso al kiss&ride, e anche insistere con Rfi perché le condizioni di utilizzo del parcheggio, in particolare la sua gratuità, vengano rese più chiare all'entrata.
In termini generali non posso che concordare sul fatto che la stazione è una infrastruttura di interesse per la città. Bisogna anche che consideriamo, questa è una constatazione oggettiva e non una valutazione, che le competenze gestionali e quindi i poteri, le decisioni, su quelle infrastrutture sulla loro accessibilità non sono in capo nostro, e quindi c'è un quadro normativo nazionale che prevede questo. Se il Parlamento cambierà le normative noi ovviamente saremo ben lieti di potere avere potere decisionale più diretto su infrastrutture che oggi non sono di nostra competenza. Ma come ho già avuto modo di illustrare, non ci siamo certo fermati o nascosti dietro le competenze formali, abbiamo avuto sempre un atteggiamento di confronto e collaborazione continuo e costante con Ferrovie, spendo che alla fine le decisioni conclusive spettano a loro, ma cercando sempre di indirizzare quelle decisioni perché la stazione fosse il più possibile accessibile, fruibile, sicura per gli utenti, e che, in particolare, il kiss&ride potesse essere utilizzato il più possibile. Devo anche dire che - già normalmente - le nuove infrastrutture di parcheggio, i parcheggi ordinari, richiedono a volte anche quattro, cinque, sei anni per entrare nelle abitudini delle persone. Qui ci troviamo davanti a un unicum, una soluzione ibrida che però va a vantaggio dei cittadini. Abbiamo bisogno di riuscire a fare passare questo messaggio soprattutto rispetto alla gratuità, e quindi credo ci sia anche un tema di abitudini da cambiare per comprendere la convenienza di questa novità e quindi credo ci sia anche un tempo fisiologico perché quello che di fatto è un servizio possa entrare nelle abitudini di mobilità dei bolognesi. Certo è che il processo di interiorizzazione di questa novità sarà più facile e veloce se potenzieremo ulteriormente la comunicazione e soprattutto la segnaletica circostante, su questo non c'è dubbio che possiamo lavorare".