QUESTION TIME, CHIARIMENTI SU AUTOVELOX E INCIDENTALITÀ
L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Carella (FI) sul rapporto tra autovelox e incidentalità.
Domanda d'attualità del consigliere Carella
"Preso atto delle dichiarazioni dell'asse...
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L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Carella (FI) sul rapporto tra autovelox e incidentalità.
Domanda d'attualità del consigliere Carella
"Preso atto delle dichiarazioni dell'assessore Colombo, Corriere e Carlino Bologna, 22 luglio, in merito alla tipologia di incidentalità occorrenti nelle strade in cui verranno posizionati gli autovelox fissi (e sottolineato che lo scrivente è favorevole a ogni azione che porti a una riduzione della velocità dei veicoli ovunque e soprattutto nei contesti urbanizzati),
chiede all'Amministrazione quali siano le tipologie dell'incidentalità e dei ferimenti su dette vie (viale Panzacchi e via Stalingrado) per quanto riguarda - rispettivamente - l'oltre 75% e il 78% di essi per viale Panzacchi e l'88% e l'85% per via Stalingrado, ovvero di tutto quello che non è stato provocato da eccesso di velocità e/o comunque dal superamento del relativo limite dei 50 km orari.
Chiede anche con quali strumenti si siano registrate le velocità medie dei veicoli in dette strade e le relative punte di cui si parla nell'articolo, nonché quale azione sia stata compiuta nei confronti dei relativi conducenti".
Risposta dell'assessore Colombo
"I limiti di velocità, i 50 km/h ordinariamente stabiliti dal Codice della Strada e i 30 km/h che stiamo sempre più diffondendo nelle zone residenziali, rappresentano quel punto di incontro, di convivenza possibile, e quindi di sicurezza possibile, fra i diversi utenti della strada che hanno velocità molto diverse: dai pedoni ai ciclisti, dal trasporto pubblico fino ai mezzi privati.
Le due domande che lei pone mi aiutano anche a chiarire ulteriormente la portata del fenomeno dell'incidentalità stradale provocata dall'eccesso di velocità a Bologna e in particolare nei due assi stradali (viale Panzacchi e via Stalingrado) che abbiamo selezionato - di intesa con la Prefettura, come previsto dalla normativa vigente - per installare per la prima volta nella storia della città di Bologna degli autovelox fissi. In effetti quelle due strade si caratterizzano doppiamente per essere da un lato strade in cui la causa del mancato rispetto dei limiti di velocità incide statisticamente in maniera superiore nel produrre incidenti rispetto alla media cittadina. E dall'altro lato sono strade in cui proprio alla luce di queste statistiche sono state condotte campagne di misurazione sperimentale della velocità cui sono emerse cifre, punte davvero preoccupanti, come lei stesso descriveva. Per quanto riguarda la tipologia delle cause che danno luogo a incidenti ovviamente il Comune di Bologna si attiene a quella che è la classificazione predisposta a livello nazionale dall'Istat in maniera tale da potere rendere anche omogenei e confrontabili i dati tra i diversi anni e anche tra le diverse realtà urbane. Da questo punto di vista quindi le posso dire che le cause dell'incidentalità in via Stalingrado e in viale Panzacchi rientrano in quelle tipologie, una ventina, di classificazioni delle cause che l'Istat prevede. Premetto, classificazione molto generale a cui possono essere ricondotti sottoeventi.
Le cause più ricorrenti, per quanto riguarda via Stalingrado, oltre all'eccesso di velocità, sono: "procedeva con guida distratta o andamento deciso" che è la categoria assolutamente maggioritaria e prevalente (è talmente ampia che raccoglie anche tutte quelle situazioni in cui non si riesce ad attribuire una causa più specifica in base alle testimonianze di persone presente ai fatti e ai rilievi degli organi di polizia stradale) mentre la seconda causa è "il veicolo procedeva senza mantenere la distanza di sicurezza".
Colgo l'occasione per ricordare che in via Stalingrado all'eccesso di velocità è riferibile il 12% degli incidenti, il 25% dei morti e il 15% dei feriti mentre in viale Panzacchi l'eccesso di velocità ha causato il 25% degli incidenti e il 22% dei feriti (dati 2009-2014).
Per quanto riguarda viale Panzacchi, sempre oltre l'eccesso di velocità, tra le cause di incidenti le tre più ricorrenti sono: "procedeva con guida distratta o andamento deciso", la seconda - che richiama purtroppo un episodio di recentissima attualità - è "caduta di persona da veicolo in moto" e la terza causa, anche questa richiama un episodio di attualità, "svoltava a sinistra in maniera irregolare".
Sottolineo nuovamente che la cosa più preoccupante su queste strade, nonostante abbiamo registrato rispetto al quinquennio precedente un calo degli incidenti totali, viceversa quelli dovuti all'eccesso di velocità sono triplicati in viale Panzacchi e sono aumentati del 60% in via Stalingrado rendendo quindi ancora più urgente la misura che abbiamo adottato.
Da ultimo, rispetto alle campagne di rilevazione che abbiamo adottato delle velocità medie, esse sono state compiute da personale del Settore Mobilità e non dalla Polizia Municipale, e quindi non hanno portato a sanzioni proprio perché si trattava di misurazioni di monitoraggio e non di controlli a fine di accertamento e sono state eseguite con strumentazione a tecnologia radar che è un altissimo grado di affidabilità sulla velocità rilevata e sul conteggio della quantità di veicoli transitati. Infine, con un margine minore di affidabilità, quel sistema di monitoraggio consente anche di individuare la tipologia di mezzo e quei picchi di velocità sono stati raggiunti da motoveicoli".
Domanda d'attualità del consigliere Carella
"Preso atto delle dichiarazioni dell'assessore Colombo, Corriere e Carlino Bologna, 22 luglio, in merito alla tipologia di incidentalità occorrenti nelle strade in cui verranno posizionati gli autovelox fissi (e sottolineato che lo scrivente è favorevole a ogni azione che porti a una riduzione della velocità dei veicoli ovunque e soprattutto nei contesti urbanizzati),
chiede all'Amministrazione quali siano le tipologie dell'incidentalità e dei ferimenti su dette vie (viale Panzacchi e via Stalingrado) per quanto riguarda - rispettivamente - l'oltre 75% e il 78% di essi per viale Panzacchi e l'88% e l'85% per via Stalingrado, ovvero di tutto quello che non è stato provocato da eccesso di velocità e/o comunque dal superamento del relativo limite dei 50 km orari.
Chiede anche con quali strumenti si siano registrate le velocità medie dei veicoli in dette strade e le relative punte di cui si parla nell'articolo, nonché quale azione sia stata compiuta nei confronti dei relativi conducenti".
Risposta dell'assessore Colombo
"I limiti di velocità, i 50 km/h ordinariamente stabiliti dal Codice della Strada e i 30 km/h che stiamo sempre più diffondendo nelle zone residenziali, rappresentano quel punto di incontro, di convivenza possibile, e quindi di sicurezza possibile, fra i diversi utenti della strada che hanno velocità molto diverse: dai pedoni ai ciclisti, dal trasporto pubblico fino ai mezzi privati.
Le due domande che lei pone mi aiutano anche a chiarire ulteriormente la portata del fenomeno dell'incidentalità stradale provocata dall'eccesso di velocità a Bologna e in particolare nei due assi stradali (viale Panzacchi e via Stalingrado) che abbiamo selezionato - di intesa con la Prefettura, come previsto dalla normativa vigente - per installare per la prima volta nella storia della città di Bologna degli autovelox fissi. In effetti quelle due strade si caratterizzano doppiamente per essere da un lato strade in cui la causa del mancato rispetto dei limiti di velocità incide statisticamente in maniera superiore nel produrre incidenti rispetto alla media cittadina. E dall'altro lato sono strade in cui proprio alla luce di queste statistiche sono state condotte campagne di misurazione sperimentale della velocità cui sono emerse cifre, punte davvero preoccupanti, come lei stesso descriveva. Per quanto riguarda la tipologia delle cause che danno luogo a incidenti ovviamente il Comune di Bologna si attiene a quella che è la classificazione predisposta a livello nazionale dall'Istat in maniera tale da potere rendere anche omogenei e confrontabili i dati tra i diversi anni e anche tra le diverse realtà urbane. Da questo punto di vista quindi le posso dire che le cause dell'incidentalità in via Stalingrado e in viale Panzacchi rientrano in quelle tipologie, una ventina, di classificazioni delle cause che l'Istat prevede. Premetto, classificazione molto generale a cui possono essere ricondotti sottoeventi.
Le cause più ricorrenti, per quanto riguarda via Stalingrado, oltre all'eccesso di velocità, sono: "procedeva con guida distratta o andamento deciso" che è la categoria assolutamente maggioritaria e prevalente (è talmente ampia che raccoglie anche tutte quelle situazioni in cui non si riesce ad attribuire una causa più specifica in base alle testimonianze di persone presente ai fatti e ai rilievi degli organi di polizia stradale) mentre la seconda causa è "il veicolo procedeva senza mantenere la distanza di sicurezza".
Colgo l'occasione per ricordare che in via Stalingrado all'eccesso di velocità è riferibile il 12% degli incidenti, il 25% dei morti e il 15% dei feriti mentre in viale Panzacchi l'eccesso di velocità ha causato il 25% degli incidenti e il 22% dei feriti (dati 2009-2014).
Per quanto riguarda viale Panzacchi, sempre oltre l'eccesso di velocità, tra le cause di incidenti le tre più ricorrenti sono: "procedeva con guida distratta o andamento deciso", la seconda - che richiama purtroppo un episodio di recentissima attualità - è "caduta di persona da veicolo in moto" e la terza causa, anche questa richiama un episodio di attualità, "svoltava a sinistra in maniera irregolare".
Sottolineo nuovamente che la cosa più preoccupante su queste strade, nonostante abbiamo registrato rispetto al quinquennio precedente un calo degli incidenti totali, viceversa quelli dovuti all'eccesso di velocità sono triplicati in viale Panzacchi e sono aumentati del 60% in via Stalingrado rendendo quindi ancora più urgente la misura che abbiamo adottato.
Da ultimo, rispetto alle campagne di rilevazione che abbiamo adottato delle velocità medie, esse sono state compiute da personale del Settore Mobilità e non dalla Polizia Municipale, e quindi non hanno portato a sanzioni proprio perché si trattava di misurazioni di monitoraggio e non di controlli a fine di accertamento e sono state eseguite con strumentazione a tecnologia radar che è un altissimo grado di affidabilità sulla velocità rilevata e sul conteggio della quantità di veicoli transitati. Infine, con un margine minore di affidabilità, quel sistema di monitoraggio consente anche di individuare la tipologia di mezzo e quei picchi di velocità sono stati raggiunti da motoveicoli".