CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA SCARANO (LEGAN)
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano (LegaN)
"Siamo stati, purtroppo, facili profeti quando nell'estate scorsa avvertimmo dei pericoli insiti in una accoglienza indiscriminata di profughi che, per ...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano (LegaN)
"Siamo stati, purtroppo, facili profeti quando nell'estate scorsa avvertimmo dei pericoli insiti in una accoglienza indiscriminata di profughi che, per lo più, sono semplici immigrati clandestini.
Ricordo bene i titoloni dello scorso 22 luglio quando l'ex Cie era divenuto da pochi giorni un centro di accoglienza per circa 200 profughi e gli attacchi alla collega Borgonzoni che sollevò il problema di monitorare le presenze e garantire la sicurezza sul territorio perché potevano esserci anche stupratori ed assassini.
L'episodio drammatico di Budrio non è che l'ennesima conferma dei rischi che le nostre comunità corrono e, data la nostra specifica, risulta ancora di più il silenzio assordante di chi, in altri contesti denuncia con veemenza (giusta intendiamoci!) anche la più tenue forma di violenza di genere.
In tutta Europa, dopo le retoriche ed inutili parole della settimana della emergenza nel Mediterraneo, per numeri che per altro fanno sorridere rispetto al dramma che è chiamata quotidianamente ad affrontare l'Italia, già si sta facendo marcia indietro denunciando l'insostenibilità di un'accoglienza senza limiti che non può che esacerbare gli animi delle popolazioni locali e bruciare le già non cospicue risorse di welfare.
Per il nostro Paese, oltre a questi problemi, su scala esponenziale si pone drammaticamente anche un problema di sicurezza che non si risolve certo, come pare abbia fatto il Ministero dell'Interno, con circolari che invitano le Questure a minimizzare, se non proprio a sottacere, i reati compiuti da profughi.
L'assessore Frascaroli disse che Bologna è all'avanguardia nelle politiche della immigrazione; questa affermazione, per altro già di per sé discutibile, deve essere interpretata: se per qualcuno essere all'avanguardia significa solo e soltanto moltiplicare le capacità recettive, per noi, al contrario, significa o dovrebbe significare dare la certezza ai nostri cittadini che ogni ospite viene accolto in un contesto di piena sicurezza e granitico controllo del territorio che dimostri come la storia compiuta dalla nostra comunità non venga ulteriormente aggravato con la sopportazione di prevaricazioni, violenze e in altri casi, nemmeno tanto distanti da noi, omicidi.
Il tentato stupro di Mezzolara, senza che si strumentalizzi in ogni senso l'episodio, dimostra quanto siamo ancora così lontani dall'obbiettivo e quanto poco ci si possa considerare all'avanguardia, quanti danni stiano facendo le pessime politiche di accoglienza di alcune amministrazioni tra cui quella bolognese, di questo Governo con un Ministero dell'Interno incapace".
"Siamo stati, purtroppo, facili profeti quando nell'estate scorsa avvertimmo dei pericoli insiti in una accoglienza indiscriminata di profughi che, per lo più, sono semplici immigrati clandestini.
Ricordo bene i titoloni dello scorso 22 luglio quando l'ex Cie era divenuto da pochi giorni un centro di accoglienza per circa 200 profughi e gli attacchi alla collega Borgonzoni che sollevò il problema di monitorare le presenze e garantire la sicurezza sul territorio perché potevano esserci anche stupratori ed assassini.
L'episodio drammatico di Budrio non è che l'ennesima conferma dei rischi che le nostre comunità corrono e, data la nostra specifica, risulta ancora di più il silenzio assordante di chi, in altri contesti denuncia con veemenza (giusta intendiamoci!) anche la più tenue forma di violenza di genere.
In tutta Europa, dopo le retoriche ed inutili parole della settimana della emergenza nel Mediterraneo, per numeri che per altro fanno sorridere rispetto al dramma che è chiamata quotidianamente ad affrontare l'Italia, già si sta facendo marcia indietro denunciando l'insostenibilità di un'accoglienza senza limiti che non può che esacerbare gli animi delle popolazioni locali e bruciare le già non cospicue risorse di welfare.
Per il nostro Paese, oltre a questi problemi, su scala esponenziale si pone drammaticamente anche un problema di sicurezza che non si risolve certo, come pare abbia fatto il Ministero dell'Interno, con circolari che invitano le Questure a minimizzare, se non proprio a sottacere, i reati compiuti da profughi.
L'assessore Frascaroli disse che Bologna è all'avanguardia nelle politiche della immigrazione; questa affermazione, per altro già di per sé discutibile, deve essere interpretata: se per qualcuno essere all'avanguardia significa solo e soltanto moltiplicare le capacità recettive, per noi, al contrario, significa o dovrebbe significare dare la certezza ai nostri cittadini che ogni ospite viene accolto in un contesto di piena sicurezza e granitico controllo del territorio che dimostri come la storia compiuta dalla nostra comunità non venga ulteriormente aggravato con la sopportazione di prevaricazioni, violenze e in altri casi, nemmeno tanto distanti da noi, omicidi.
Il tentato stupro di Mezzolara, senza che si strumentalizzi in ogni senso l'episodio, dimostra quanto siamo ancora così lontani dall'obbiettivo e quanto poco ci si possa considerare all'avanguardia, quanti danni stiano facendo le pessime politiche di accoglienza di alcune amministrazioni tra cui quella bolognese, di questo Governo con un Ministero dell'Interno incapace".