QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE IPOTESI DI RACKET IN BOLOGNINA
L'assessore alla Sicurezza Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Tomassini, Cocconcelli, Facci e Piazza su alcune ipotesi di racket in Bolognina.
La domanda del consigliere...
Data:
:
L'assessore alla Sicurezza Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Tomassini, Cocconcelli, Facci e Piazza su alcune ipotesi di racket in Bolognina.
La domanda del consigliere Tomassini
"Chiedo di conoscere il giudizio del Sindaco sulla grave sparatoria avvenuta nel quartiere Corticella ai danni di un cittadino cinese. Inoltre, chiede di sapere il giudizio del Sindaco e della Giunta, sui questionari, promossi da alcuni comitati di commercianti, dai quali si evidenzia lo spettro dei racket nelle continue spaccate avvenute alla Bolognina".
La domanda della consigliera Cocconcelli
"Bologna risulta al 4° posto tra le città, per le estorsioni (classifica Sole 24ORE). Esiste l'ipotesi di un racket dietro le minacce e le continue spaccate in Bolognina. Sono questi i risultati emersi dal Questionario anonimo promosso dai comitati dei commercianti di Via Matteotti, Corticella, Ferrarese. Chiedo al Sindaco ed alla Giunta un parere in merito, alla luce del suddetto recente sondaggio e quali misure intendano adottare per eliminare il fenomeno".
La domanda del consigliere Facci
"In relazione alle notizie di stampa di questi giorni, circa preoccupanti fenomeni di criminalità nella zona della Bolognina, chiedo di conoscere:
1) quale sia il pensiero della Giunta in merito, ed in particolare quali iniziative l'Amministrazione Comunale intenda adottare per supportare le attività commerciali del territorio;
2) nello specifico se non ritenga opportuno, eventualmente anche tramite specifiche associazioni/organizzazioni, individuare strumenti di riferimento per la cittadinanza ai quali eventualmente rivolgersi - con garanzie di riservatezza ed anche di anonimato - per denunciare fattispecie di rilievo penale.
La domanda del consigliere Piazza
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi alla situazione che vivono i commercianti alla Bolognina; pongo la seguente domanda di attualità per avere dalla Giunta una valutazione politico-amministrativa sullesituazione in essere; per sapere dalla Giunta se è intenzionata a mettere in campo misure straordinarie per appoggiare i commercianti, e non solo quelli della bolognina, in questa battaglia contro l'illegalità.
La risposta dell'assessore Malagoli
"Intanto partiamo da un fatto: la vicinanza con questi cittadini, non solo con i commercianti ma anche con le persone che abitano, è dimostrata da un fatto e cioè che, proprio l'altro giorno, c'è stato un incontro in cui io ero presente con questi cittadini, un incontro assolutamente tranquillo dove si sono affrontate le cose e dove si sono anche prese delle decisioni. La decisione di aprire un tavolo di confronto nel quartiere già all'inizio di gennaio su quello che l'Amministrazione, i commercianti e i cittadini insieme ritengono possa essere utile a limitare queste attività e questa pressione che c'è su quel territorio (e non solo lì), è un fatto concreto, che è stato accettato dai cittadini e che impegna l'Amministrazione a cominciare a ragionare con loro su quelle che possono essere le questioni che insieme possiamo affrontate.
Ci sono vari livelli, uno è il livello che viene dibattuto in questi giorni sulla stampa e che anch'io sto seguendo, vedo che ci sono posizioni diverse che dicono: "bisogna che indaghiamo anche se non risultano denunce", ci sono posizioni che dicono, come il Prefetto ieri, che il tema non va affrontato in questo modo perché gridare che c'è racket senza avere degli elementi in mano probabilmente fa sfuggire altro.
Quindi io credo che ognuno debba fare la propria parte. E' giusto che la magistratura su queste cose apra un'inchiesta, che io spero che sia breve, veloce, e ci dia delle risposte perché questa città ha bisogno di risposte.
Nessuno nega, anzi, che ci siano dei problemi, il processo Aemilia lo sta dimostrando a tutti, però il processo Aemilia è nato da indagini, da denunce, non avviene a caso.
Allora noi siamo vicini a questi cittadini, così come il quartiere, abbiamo, prima di questo innalzamento della tensione, già predisposto che quella era una zona che aveva la necessità di essere videosorvegliata e quindi ci siamo già mossi in moto in tal senso, abbiamo già trovato la modalità di colloquiare con la Questura per posizionare le telecamere in quella zona e nel giro di breve - direi febbraio da quello che mi dicono gli uffici - quella zona sarà videosorvegliata rispetto alle richieste della Questura. Non è che siamo inerti, che stiamo a guardare solo quello che ci dicono, però è chiaro che ci sono i vari livelli. Il nostro livello è si quello di stare vicino ai cittadini, di lavorare e ragionare con loro su quelle che sono le azioni che un'amministrazione insieme a loro può mettere in campo, perché ci possono essere, come sappiamo, telecamere private e telecamere pubbliche, bisogna che incrociamo questi bisogni e questa richiesta per vedere dove è meglio utilizzare queste telecamere.
Io credo che questa situazione non sfugge a nessuno come gravità, anche se non fosse racket è comunque una pressione malavitosa che viene messa su un territorio in ogni caso, e quindi noi interveniamo per quello, stando vicino ai cittadini.
Credo che i cittadini, quando chiedono un presidio abbiano ragione nel senso che in quella zona c'era una caserma dei carabinieri che oggi non c'è più, un presidio probabilmente sarebbe utile, noi lo proporremo al tavolo della Prefettura perché deve essere la Prefettura e la Questura che danno il via a questa cosa, lo chiederemo. Sappiamo come siamo messi in questo momento, cioè abbiamo tanti obiettivi sensibili che devono essere guardati, abbiamo un processo Aemilia che distoglie molte forze su questa città però è una richiesta che noi sosteniamo come Amministrazione perché la riteniamo giusta, anche se è già stato aumentato il controllo delle pattuglie in quella zona da parte di polizia e carabinieri e sono state fatte anche delle azioni importanti in quella zona, condivise nel Tavolo per l'ordine e la sicurezza perché riteniamo che quella zona vada presidiata, però c'è tanta roba che si muove.
Ci sono i progetti che il Quartiere sta mettendo in campo di condivisione con i cittadini, e anche quello è un momento per isolare determinate situazioni e cercare di farle evolvere in senso positivo, penso al progetto Bolognina, penso anche a queste persone che comunque si sono costituite in comitato che, se sono spontanei ed hanno l'obiettivo di ragionare su come si può migliorare una zona, credo che possano in un qualche modo un grande aiuto per l'Amministrazione.
Quindi, noi sicuramente staremo attenti, staremo attenti a come si svolgeranno queste indagini, non aspetteremo la loro fine ma già da gennaio apriremo questo tavolo di lavoro con i cittadini dove l'Amministrazione sarà presente e cercheremo di dare le risposte che quel tavolo concorderà".
La domanda del consigliere Tomassini
"Chiedo di conoscere il giudizio del Sindaco sulla grave sparatoria avvenuta nel quartiere Corticella ai danni di un cittadino cinese. Inoltre, chiede di sapere il giudizio del Sindaco e della Giunta, sui questionari, promossi da alcuni comitati di commercianti, dai quali si evidenzia lo spettro dei racket nelle continue spaccate avvenute alla Bolognina".
La domanda della consigliera Cocconcelli
"Bologna risulta al 4° posto tra le città, per le estorsioni (classifica Sole 24ORE). Esiste l'ipotesi di un racket dietro le minacce e le continue spaccate in Bolognina. Sono questi i risultati emersi dal Questionario anonimo promosso dai comitati dei commercianti di Via Matteotti, Corticella, Ferrarese. Chiedo al Sindaco ed alla Giunta un parere in merito, alla luce del suddetto recente sondaggio e quali misure intendano adottare per eliminare il fenomeno".
La domanda del consigliere Facci
"In relazione alle notizie di stampa di questi giorni, circa preoccupanti fenomeni di criminalità nella zona della Bolognina, chiedo di conoscere:
1) quale sia il pensiero della Giunta in merito, ed in particolare quali iniziative l'Amministrazione Comunale intenda adottare per supportare le attività commerciali del territorio;
2) nello specifico se non ritenga opportuno, eventualmente anche tramite specifiche associazioni/organizzazioni, individuare strumenti di riferimento per la cittadinanza ai quali eventualmente rivolgersi - con garanzie di riservatezza ed anche di anonimato - per denunciare fattispecie di rilievo penale.
La domanda del consigliere Piazza
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi alla situazione che vivono i commercianti alla Bolognina; pongo la seguente domanda di attualità per avere dalla Giunta una valutazione politico-amministrativa sullesituazione in essere; per sapere dalla Giunta se è intenzionata a mettere in campo misure straordinarie per appoggiare i commercianti, e non solo quelli della bolognina, in questa battaglia contro l'illegalità.
La risposta dell'assessore Malagoli
"Intanto partiamo da un fatto: la vicinanza con questi cittadini, non solo con i commercianti ma anche con le persone che abitano, è dimostrata da un fatto e cioè che, proprio l'altro giorno, c'è stato un incontro in cui io ero presente con questi cittadini, un incontro assolutamente tranquillo dove si sono affrontate le cose e dove si sono anche prese delle decisioni. La decisione di aprire un tavolo di confronto nel quartiere già all'inizio di gennaio su quello che l'Amministrazione, i commercianti e i cittadini insieme ritengono possa essere utile a limitare queste attività e questa pressione che c'è su quel territorio (e non solo lì), è un fatto concreto, che è stato accettato dai cittadini e che impegna l'Amministrazione a cominciare a ragionare con loro su quelle che possono essere le questioni che insieme possiamo affrontate.
Ci sono vari livelli, uno è il livello che viene dibattuto in questi giorni sulla stampa e che anch'io sto seguendo, vedo che ci sono posizioni diverse che dicono: "bisogna che indaghiamo anche se non risultano denunce", ci sono posizioni che dicono, come il Prefetto ieri, che il tema non va affrontato in questo modo perché gridare che c'è racket senza avere degli elementi in mano probabilmente fa sfuggire altro.
Quindi io credo che ognuno debba fare la propria parte. E' giusto che la magistratura su queste cose apra un'inchiesta, che io spero che sia breve, veloce, e ci dia delle risposte perché questa città ha bisogno di risposte.
Nessuno nega, anzi, che ci siano dei problemi, il processo Aemilia lo sta dimostrando a tutti, però il processo Aemilia è nato da indagini, da denunce, non avviene a caso.
Allora noi siamo vicini a questi cittadini, così come il quartiere, abbiamo, prima di questo innalzamento della tensione, già predisposto che quella era una zona che aveva la necessità di essere videosorvegliata e quindi ci siamo già mossi in moto in tal senso, abbiamo già trovato la modalità di colloquiare con la Questura per posizionare le telecamere in quella zona e nel giro di breve - direi febbraio da quello che mi dicono gli uffici - quella zona sarà videosorvegliata rispetto alle richieste della Questura. Non è che siamo inerti, che stiamo a guardare solo quello che ci dicono, però è chiaro che ci sono i vari livelli. Il nostro livello è si quello di stare vicino ai cittadini, di lavorare e ragionare con loro su quelle che sono le azioni che un'amministrazione insieme a loro può mettere in campo, perché ci possono essere, come sappiamo, telecamere private e telecamere pubbliche, bisogna che incrociamo questi bisogni e questa richiesta per vedere dove è meglio utilizzare queste telecamere.
Io credo che questa situazione non sfugge a nessuno come gravità, anche se non fosse racket è comunque una pressione malavitosa che viene messa su un territorio in ogni caso, e quindi noi interveniamo per quello, stando vicino ai cittadini.
Credo che i cittadini, quando chiedono un presidio abbiano ragione nel senso che in quella zona c'era una caserma dei carabinieri che oggi non c'è più, un presidio probabilmente sarebbe utile, noi lo proporremo al tavolo della Prefettura perché deve essere la Prefettura e la Questura che danno il via a questa cosa, lo chiederemo. Sappiamo come siamo messi in questo momento, cioè abbiamo tanti obiettivi sensibili che devono essere guardati, abbiamo un processo Aemilia che distoglie molte forze su questa città però è una richiesta che noi sosteniamo come Amministrazione perché la riteniamo giusta, anche se è già stato aumentato il controllo delle pattuglie in quella zona da parte di polizia e carabinieri e sono state fatte anche delle azioni importanti in quella zona, condivise nel Tavolo per l'ordine e la sicurezza perché riteniamo che quella zona vada presidiata, però c'è tanta roba che si muove.
Ci sono i progetti che il Quartiere sta mettendo in campo di condivisione con i cittadini, e anche quello è un momento per isolare determinate situazioni e cercare di farle evolvere in senso positivo, penso al progetto Bolognina, penso anche a queste persone che comunque si sono costituite in comitato che, se sono spontanei ed hanno l'obiettivo di ragionare su come si può migliorare una zona, credo che possano in un qualche modo un grande aiuto per l'Amministrazione.
Quindi, noi sicuramente staremo attenti, staremo attenti a come si svolgeranno queste indagini, non aspetteremo la loro fine ma già da gennaio apriremo questo tavolo di lavoro con i cittadini dove l'Amministrazione sarà presente e cercheremo di dare le risposte che quel tavolo concorderà".