Comunicati stampa

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FIRMATO OGGI IN PREFETTURA IL PROCOLLO ANTI CONTRAFFAZIONE DEI PRODOTTI


Giovedì 23 aprile, nel corso di un incontro in Prefettura in cui si presentava il SIAC - Sistema Informativo Anti Contraffazione, è stato firmato il Protocollo per il contrasto alla commercializzazione di prodotti contraffatti e pericolosi e per l...

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Giovedì 23 aprile, nel corso di un incontro in Prefettura in cui si presentava il SIAC - Sistema Informativo Anti Contraffazione, è stato firmato il Protocollo per il contrasto alla commercializzazione di prodotti contraffatti e pericolosi e per la tutela della concorrenza tra Prefettura.

Il Protocollo coinvolge tutte le istituzioni e le associazioni di categoria firmatarie - Forze di Polizia, Prefettura, Città Metropolitana, Comune, Università, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna- Sezione Provinciale di Bologna, Direzione Interregionale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per l’Emilia Romagna e le Marche, Camera di Commercio, Associazione degli Industriali, Ascom, Confesercenti, Vigili del Fuoco, Direzione Territoriale del Lavoro, INAIL, INPS, AUSL Bologna e AUSL di Imola - in una comune attività di contrasto alla produzione ed alla commercializzazione sia di merci contraffatte sia di merci che abbiano caratteristiche di pericolosità per la salute pubblica e nella tutela della leale concorrenza. Di durata biennale tacitamente rinnovabile, il Protocollo è aperto all’adesione dei Comuni della Città metropolitana e delle associazioni di categoria e dei consumatori.

"La contraffazione costituisce un forte limite allo sviluppo del sistema produttivo, rappresenta un rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori e richiede un impegno congiunto e sinergico di tutti gli attori che a diverso titolo sono coinvolti in opere di sensibilizzazione e di informazione dei cittadini e delle imprese - commenta l'assessore alla Sicurezza e Legalità del Comune, Nadia Monti - Per questo l'incontro di oggi in Prefettura e la firma di un importante Protocollo d'intesa, sono preziosa occasione per diffondere e conoscere il Sistema Informativo Anticontraffazione, e rafforzare l'impegno e la rete di relazioni sulle azioni di contrasto del fenomeno.
Molti sono i punti del Patto della sicurezza che prevedono la sempre più pregnante interconnessione sinergica tra le forze di polizia statali e la Polizia Municipale per il controllo del territorio, numerosi sono i servizi interforze che vengono svolti quotidianamente con ausilio di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di finanza.
Teniamo presente, inoltre, che i consumatori possono dare un contributo fondamentale alla lotta alla contraffazione compiendo quotidianamente scelte consapevoli e acquisti responsabili. Per questo a un aumento di controlli va senz'altro abbinata la diffusione di una seria e efficace campagna di sensibilizzazione".


Tra le tante azioni comuni individuate dal Protocollo:
l'istituzione di un Osservatorio provinciale in materia di contraffazione e sicurezza dei prodotti, con funzioni di monitoraggio e analisi del fenomeno, supporto alle attività di prevenzione e repressione degli illeciti, nonché informazione del consumatore;
una più stretta collaborazione tra gli enti cui compete l'attività di accertamento delle violazioni e quelli cui è attribuita la competenza tecnica di analisi e verifica delle caratteristiche dei beni;
la promozione - in collaborazione con le associazioni imprenditoriali - di azioni di informazione e formazione preventiva, in particolare per le micro e piccole aziende sulla normativa e gli adempimenti amministrativi riguardanti la produzione e vendita di prodotti;
la promozione di azioni di informazione preventiva per i cittadini in collaborazione con le associazioni dei consumatori e degli organismi del Terzo Settore;
una maggiore collaborazione e scambio di informazioni fra gli enti preposti ai controlli, gli enti preposti al rilascio delle autorizzazioni e gli enti e associazioni che forniscono assistenza e collaborazione alle aziende;
l'individuazione di immobili dove collocare in sicurezza i prodotti sequestrati o confiscati e le modalità per smaltire i beni destinati o alla distruzione o all'eventuale riciclo, allo scopo di evitare danni ambientali;
la realizzazione di un data base dei laboratori esistenti sul territorio in grado di effettuare tempestive analisi, a richiesta degli organi accertatori, sui prodotti sospetti;
l'istituzione di gruppi di lavoro per gestire le informazioni disponibili, concordare le iniziative più opportune e definire le attività amministrative e contabili necessarie per l'attuazione del protocollo;
la condivisione reciproca, compatibilmente con le vigenti disposizioni di legge e con le modalità ritenute più opportune, di ogni informazione di qualsiasi tipo e natura utile all'attività di prevenzione e contrasto.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:29
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