Comunicati stampa

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CUP 2000, DICHIARAZIONE DELL'ASSESSORE ALLA SANITA' LUCA RIZZO NERVO


CUP 2000, si trasmette dichiarazione dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo:

"Il fatto che non si stia cambiando l'identità a CUP 2000, che non si intenda togliere gli elementi su cui si fonda l'orgoglio di chi ci lavora e di chi ci inv...

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CUP 2000, si trasmette dichiarazione dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo:

"Il fatto che non si stia cambiando l'identità a CUP 2000, che non si intenda togliere gli elementi su cui si fonda l'orgoglio di chi ci lavora e di chi ci investe tempo e denaro, e che al contrario si scommetta nel farne un player sempre più efficace della sanità elettronica nazionale, trova una conferma nel fatto che il piano strategico redatto dal comitato operativo è stato votato all'unanimità dalla cabina di pilotaggio, della quale il direttore Mauro Moruzzi è membro.
C'e' stato un lavoro serio e analitico che ha portato ad una evoluzione del piano ed a conclusioni condivise e che a mio modo di vedere vanno preservate. Non si finisca dunque come Penelope con la sua tela. Sarebbe per altro piuttosto rischioso in un ambito in cui "Ulisse" - il ruolo nell'ICT regionale e nazionale - bisogna andarselo a prendere, non arriva da solo, stando fermi o celebrando le proprie gesta.

Come apparirà evidente già dalla lettura delle prime righe del piano strategico operativo non vi è alcuna volontà di burocratizzare CUP 2000, bensì quella di ampliarne gli orizzonti, ben oltre il bacino di Bologna e Ferrara a cui fino ad oggi ha confinato la sua azione, e di farne il soggetto principale della sanità elettronica regionale, ribadendone la natura di società in house pubblica.

Questo vuole dire avere il coraggio di mettere mano alla mission dell'azienda definendone in modo più preciso l'ambito strategico per renderlo sempre più coerente agli obiettivi dei soci ed ai bisogni di una sanità che cambia, in un momento in cui alcuni dei successi di CUP come ad esempio il FSE diventano centrali nelle politiche sanitarie nazionali.

Altresì è necessario definire la sostenibilità nel tempo di una azienda che vive di commesse pubbliche e dunque di soldi pubblici, di quel fondo sanitario nazionale che nel 2013 ha visto per la prima volta dalla sua nascita un segno meno e che vive un futuro quantomeno incerto rispetto alla sua capienza. Infatti è con quelle risorse e quelle commesse pubbliche che CUP 2000 chiude in pari i propri bilanci. Questa attenzione non trova una smentita ma una scelta ponderata di investimento, nel fatto che siano state confermate dai soci tutte le commesse a CUP previste per il 2013 e vi sia già un accordo per analogo impegno nel 2014. Oltre ad un impegno della Regione di carattere straordinario per lo start up di questa nuova mission aziendale.

Allo stesso modo, per garantire questa nuova strategia e una sostenibilità nel lungo periodo, fatta salva la garanzia occupazionale, alcune attività sono immaginate progressivamente reinternalizzate all'interno delle Aziende sanitarie con uno sgravio di costi fiscali e per una gestione dell'accesso, che già oggi non passa solo dal sistema di prenotazione CUP, complessivamente nella disponibilità delle Aziende. Questo non metterà in alcun modo in discussione la trasparenza sui dati di accesso: qualunque Paese in cui vi è un'attenzione alta al sistema dei controlli troverebbe quantomeno singolare che si ritenga fonte di maggior terzietà la verifica da parte di una società che le Aziende sanitarie controllano con il 54% delle quote, piuttosto che attraverso una cultura della trasparenza e della rendicontazione che in questo territorio c'era prima di CUP 2000, è stata interpretata efficacemente da CUP 2000 in questi anni, e continuerà ad esserci nel prossimo futuro, sostanziandosi in modi e forme magari nuovi.

La preoccupazione che un lavoro così serio e una ambizione così forte si traduca in un ridimensionamento burocratico di CUP 2000 non trova dunque, a mio avviso, alcun prova, neppure indiziale.

L'attuazione di questo piano, quanto più tutti daranno un utile contributo, sarà al contrario coerente con le premesse e con la volontà espresse sin dall'inizio del percorso di riforma dell'azienda: dare a CUP 2000 un ruolo ancora più centrale nel sistema sanitario e sociosanitario della nostra Regione e dell'area metropolitana bolognese".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:26
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