ACCORDO TRA COMUNE DI BOLOGNA E METROWEB ITALIA PER LO SVILUPPO DI UNA RETE IN FIBRA OTTICA
Bologna si candida ad essere una delle prime città italiane dotata di un’infrastruttura in fibra ottica, grazie al progetto sperimentale sviluppato da Metroweb Italia per la realizzazione di una rete a banda “ultra larga” sul...
Data:
:
Bologna si candida ad essere una delle prime città italiane dotata di un’infrastruttura in fibra ottica, grazie al progetto sperimentale sviluppato da Metroweb Italia per la realizzazione di una rete a banda “ultra larga” sul territorio comunale.
Il progetto consentirà la creazione di un’infrastruttura che verrà messa a disposizione di tutti gli operatori di telecomunicazioni interessati ad offrire servizi sul territorio. La rete a banda ultra larga sarà un nuovo asset strategico che potrà conferire competitività al sistema territoriale felsineo e si auspica che la sperimentazione, avviata in due aree della città, possa essere estesa all’intero territorio metropolitano.
I quartieri interessati in questa prima fase saranno Navile, San Donato, Santo Stefano e Savena. "Abbiamo scelto questi quartieri, afferma l'assessore Matteo Lepore, non solo per le caratteristiche urbanistiche, ma anche perché diverse start-up vi stanno prendendo sede accanto ai numerosi insediamenti produttivi già esistenti che potranno quindi godere dei vantaggi di questa infrastruttura. La banda ultralarga arriverà finalmente nelle residenze e nelle imprese della città e si parte dalle zone più popolari".
Il Comune di Bologna avrà il ruolo di facilitatore dei processi di realizzazione. Sarà messo a disposizione uno strumento innovativo: il Catasto Elettronico del Sottosuolo, un database contenente il censimento delle infrastrutture tecnologiche esistenti e idonee per il progetto, che consentirà la contrazione di tempi e costi per la realizzazione delle opere.
L’utilizzo di cavidotti esistenti ridurrà la quantità complessiva degli scavi, l’impiego di tecniche di posa non invasive limiterà i disagi per la cittadinanza, in accordo con il decreto del 1° ottobre 2013 del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in materia di “Specifiche tecniche nelle operazioni di scavo e ripristino per la posa di infrastrutture digitali nelle infrastrutture stradali”. Il modello adottato prevede la connessione in fibra ottica inizialmente di 40.000 unità immobiliari [FTTH Fiber-To-The-Home].
L’adozione della piattaforma tecnologica per il catasto delle reti ha anticipato, di fatto, quanto previsto nel Decreto “Destinazione Italia”, recentemente emanato dal Parlamento Italiano.
La realizzazione di reti a banda ultra larga rappresenta oggi l’infrastruttura necessaria per garantire comunicazioni veloci, così come per i trasporti lo sviluppo della infrastruttura autostradale.
L’Agenda Digitale Europea, e l’Agenda Digitale Italiana, riconoscono che la realizzazione di infrastrutture di rete a banda ultra larga è una componente strutturale funzionale allo sviluppo sociale ed economico del Paese e nelle direttive dell’Agenda Digitale è prevista la disponibilità di una connettività internet a 30 Mbps al 100 per cento dei cittadini e a 100 Mbps al 50 per cento della popolazione entro il 2020.
Il progetto consentirà la creazione di un’infrastruttura che verrà messa a disposizione di tutti gli operatori di telecomunicazioni interessati ad offrire servizi sul territorio. La rete a banda ultra larga sarà un nuovo asset strategico che potrà conferire competitività al sistema territoriale felsineo e si auspica che la sperimentazione, avviata in due aree della città, possa essere estesa all’intero territorio metropolitano.
I quartieri interessati in questa prima fase saranno Navile, San Donato, Santo Stefano e Savena. "Abbiamo scelto questi quartieri, afferma l'assessore Matteo Lepore, non solo per le caratteristiche urbanistiche, ma anche perché diverse start-up vi stanno prendendo sede accanto ai numerosi insediamenti produttivi già esistenti che potranno quindi godere dei vantaggi di questa infrastruttura. La banda ultralarga arriverà finalmente nelle residenze e nelle imprese della città e si parte dalle zone più popolari".
Il Comune di Bologna avrà il ruolo di facilitatore dei processi di realizzazione. Sarà messo a disposizione uno strumento innovativo: il Catasto Elettronico del Sottosuolo, un database contenente il censimento delle infrastrutture tecnologiche esistenti e idonee per il progetto, che consentirà la contrazione di tempi e costi per la realizzazione delle opere.
L’utilizzo di cavidotti esistenti ridurrà la quantità complessiva degli scavi, l’impiego di tecniche di posa non invasive limiterà i disagi per la cittadinanza, in accordo con il decreto del 1° ottobre 2013 del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in materia di “Specifiche tecniche nelle operazioni di scavo e ripristino per la posa di infrastrutture digitali nelle infrastrutture stradali”. Il modello adottato prevede la connessione in fibra ottica inizialmente di 40.000 unità immobiliari [FTTH Fiber-To-The-Home].
L’adozione della piattaforma tecnologica per il catasto delle reti ha anticipato, di fatto, quanto previsto nel Decreto “Destinazione Italia”, recentemente emanato dal Parlamento Italiano.
La realizzazione di reti a banda ultra larga rappresenta oggi l’infrastruttura necessaria per garantire comunicazioni veloci, così come per i trasporti lo sviluppo della infrastruttura autostradale.
L’Agenda Digitale Europea, e l’Agenda Digitale Italiana, riconoscono che la realizzazione di infrastrutture di rete a banda ultra larga è una componente strutturale funzionale allo sviluppo sociale ed economico del Paese e nelle direttive dell’Agenda Digitale è prevista la disponibilità di una connettività internet a 30 Mbps al 100 per cento dei cittadini e a 100 Mbps al 50 per cento della popolazione entro il 2020.
Allegati
Document
Document