CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE LEONARDO BARCELÒ (PD) SULLA TRAGEDIA DI LAMPEDUSA


Si trasmette il testo dell'intervento d'inizio seduta del consigliere Leonardo Barcelò (Pd) sulla tragedia di Lampedusa

"La compassione non è sufficiente.
L’unica grande e triste novità della tragedia consumatasi giovedì scorso a La...

Pubblicato il: 

Descrizione

Si trasmette il testo dell'intervento d'inizio seduta del consigliere Leonardo Barcelò (Pd) sulla tragedia di Lampedusa

"La compassione non è sufficiente.
L’unica grande e triste novità della tragedia consumatasi giovedì scorso a Lampedusa è il numero delle vittime, trattasi di morti annunciate.
Il mare nostro è purtroppo diventato il mare mortem, dal 1990 Lampedusa è stata cimitero di più di 8000 cadaveri.
Da diverso tempo il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini aveva chiesto sostegno per affrontare le grande difficoltà a cui doveva dare risposte e tante volte è stata lasciata da sola delle Autorità nazionali ed Europee.
Oggi al Centro di prima accoglienza sono stipati oltre mille migranti a fronte di una capienza di 300 posti.

Ma a tutto ciò va aggiunto una legislazione nazionale sull’immigrazione e il diritto all’asilo totalmente inumana e non coerente con i principi dettati dalle Convenzioni internazionali.
In base a tale normativa drammaticamente persone di buona volontà sono poste nell’assurda condizione di dover decidere se potere soccorrere o no i rifugiati che si trovino in lotta tra la vita e la morte in conseguenze dei naufragi delle carrette in prossimità della costa italiana.
Paradossalmente soccorrere l’immigrato diventa reato di favoreggiamento: ciò contro l’elementare senso umanitario di salvezza della persona.
Inoltre è assolutamente urgente e indispensabile una legge organica sul diritto di asilo, meno restrittiva e complicata nell’attuazione, che sia applicata in maniera rapida ed efficace. Su questo punto annuncio che a nome del gruppo Pd presentero un ODG per chiedere ai nostri parlamentari regionali di adoperarsi per luna legge organica sull'asilo in conformità con quanto già stabilito dalle Convenzioni Onu cui l’Italia ha aderito.
L’asilo non è un privilegio da accordare, ma un diritto fondamentale da far rispettare veramente. E’ ora di smettere di continuare a non distinguere tra chi arriva in Italia per scampare alle persecuzioni in atto nel proprio Paese e chi giunge nel territorio nazionale essenzialmente per cercare lavoro.
Nel complesso la Bossi Fini non può che essere considerata un impianto normativo crudele ed inefficace, che tra l’altro produce anche sovraffollamento carcerario e ingolfamento del sistema giudiziario.
Basta con la sola compassione e con le vane parole. Se davvero l’Europa vuole affrontare questa situazione, che è di tutti i Paesi Comunitari non solo dell’Italia, si devono trovare celermente soluzioni efficaci e condivise.
Adesso ci aspettiamo che alle tante parole seguano i fatti e di conseguenza siano prontamente adottate misure concrete per aiutare l’Italia ad affrontare una situazione dagli epiloghi ogni giorno più drammatici.
Accordi con i paesi da cui partono le carrette della morte, misure dure contro gli scafisti, politiche dell’immigrazione che tengano contro dell’accoglienza, asilo e integrazione; equa e solidale distribuzione nell’accoglienza dei rifugiati nei Paesi dell’Unione Europea.
L’Europa e l’Italia creino dei corridoi umanitari, non abbandonando chi cerca condizioni di vita migliore, è in fuga da guerre e disperazione, in mano agli scafisti.
Siamo di fronte ad una grande responsabilità dove tutti insieme dobbiamo cercare una risposta umanitaria e di difesa dei diritti fondamentali. Per questo motivo suonano veramente indegne e strumentali le espressioni di recente pronunciate da esponenti della Lega Nord che addebitano questo dramma alla Ministro Kyenge e alla Presidente della Camera dei deputati per essersi impegnate nella difesa dei diritti dei richiedenti asilo e degli immigrati, il cui arrivo in Italia , a loro dire, sarebbe stato così “incentivato”.
Nello stesso modo sono stati indegni i cori che in alcuni stadi sono stati cantati mentre si svolgeva il minuto di silenzio in ricordo delle vittime, purtroppo è successo pure nel nostro DallAra
A Bologna lo scorso sabato più di un migliaio di persone si è riunito in Piazza Nettuno per dimostrare Solidarietà con le vittime di Lampedusa e per richiedere un’urgente modifica della normativa nazionale. Il dramma di Lampedusa deve essere affrontato da tutti, anche da noi a Bologna. Dobbiamo impegnarci in una concreta solidarietà, assicurando alla sindaco Nicolini la nostra attiva presenza e disponibilità a lavorare insieme per fronteggiare situazioni così esplosive. Ai cittadini di Lampedusa va tutta la nostra riconoscenza per la loro abnegazione nel cercare di salvare le vittime , il cui numero senza il loro intervento sarebbe stato di certo maggiore.
Questa è l’Italia di cui dobbiamo essere orgogliosi e che vogliamo sostenere con iniziative cittadine di solidarietà e attenzione permanente".

A cura di

Questo è l'indirizzo e potrebbe anche essere molto molto lungo

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

Back to top