Comunicati stampa

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INSEDIAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE: IL DISCORSO DEL SINDACO VIRGINIO MEROLA

Trasmettiamo il discorso tenuto dal sindaco Virginio Merola in occasione della seduta di insediamento del Consiglio comunale. "Care consigliere e cari consiglieri, care cittadine e cari cittadini, cari familiari e cari amici. Oggi si insedia il nuo...

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Trasmettiamo il discorso tenuto dal sindaco Virginio Merola in occasione della seduta di insediamento del Consiglio comunale.

"Care consigliere e cari consiglieri, care cittadine e cari cittadini, cari familiari e cari amici.

Oggi si insedia il nuovo Consiglio comunale eletto dai cittadini elettori, e tra breve si insedieranno i nove Consigli di Quartiere.

L’elezione diretta del sindaco e del Consiglio individua con precisione la rappresentanza della volontà popolare. La Giunta è un
organo esecutivo nominato per legge dal sindaco, che dipende dal sindaco e dal vicesindaco, e che non esprime per legge alcun ruolo di rappresentanza, se non quella indiretta attribuita per deleghe dal sindaco.

Ritengo giusto sottolineare l’importanza del ruolo del Consiglio, il suo potere di indirizzo e di controllo, il ruolo di rappresentanza
della volontà del corpo elettorale, e di riferimento per le istanze e la partecipazione dei cittadini. Questo Consiglio è rinnovato nella
sua composizione ed esprime una maggiore presenza di consigliere rispetto al passato. Presenza alla quale ha contribuito in modo
determinante anche l’attuale opposizione. Questo fatto è una condizione importante di partenza per la costruzione della buona
politica di cui abbiamo bisogno, che è prima di tutto sintonia con la situazione demografica e sociale della nostra città.
Generi e generazioni sono ben rappresentati nell’attuale Consiglio. Resta aperta la questione delle rappresentanze delle genti, dei nuovi cittadini, questione sulla quale avremo modo di entrare nel merito con la discussione sul programma di mandato.

Voglio sottolineare il risultato personale di alcune consigliere di maggioranza e di opposizione, e il fatto importante che finalmente la
nostra città ha una presidente e una vicepresidente del Consiglio donna. Questo risultato è significativo per il nuovo inizio di cui
abbiamo bisogno nel rapporto con la nostra città.

Voglio in questa occasione inoltre esprimere un particolare apprezzamento per il risultato personale del consigliere Maurizio
Cevenini. Cevenini ha dimostrato sul campo che la politica può e deve essere popolare, e che la popolarità non significa per forza cedere alla volgarità, al chiasso, alla rinuncia di un uso rispettoso e corretto della parole e dei giudizi, anche di parte. La buona politica è anche rinnovata capacità di provare a dare l’esempio, di precedere e non sempre solo assecondare umori e atteggiamenti, in nome di una malintesa e fuorviante vicinanza ai cittadini. Noi non siamo diversi dai cittadini, ma per essere loro rappresentanti “autentici” dobbiamo sapere esercitare con responsabilità la nostra libertà di cittadini e di amministratori eletti.
Mi rivolgo a Cevenini con una particolare disposizione d’animo: quella di un sindaco che parla a Maurizio come al sindaco che avrebbe potuto precederlo. Non solo per il suo incontrovertibile apporto elettorale, ma per le sue specifiche caratteristiche e qualità che sono sicuro ne avrebbe fatto un buon sindaco e che oggi lo rendono protagonista importante, insieme a tutti voi, consigliere e consiglieri, della rappresentanza democratica della nostra città.

La Giunta che oggi vi presento sarà operativa in senso deliberante da domani. E’ un atto di rispetto verso il Consiglio che riteniamo
dovuto, al di là di quanto prevede la legge. I criteri che mi hanno permesso di nominare la Giunta in 72 ore e quindi di "affrettarmi
lentamente" sono i seguenti.

Il primo criterio è costruire fin da subito l’indipendenza del sindaco. Sono orgoglioso di appartenere al mio partito, ma un sindaco
eletto deve saper rivolgersi a tutte le parti politiche e soprattutto deve sapere mettere al centro del proprio operato la volontà di
lavorare con il corpo intermedio associato della città, con il pluralismo associativo che bene caratterizza la nostra comunità e che
ha resistito in questi anni alle difficoltà della politica bolognese.
Un sindaco deve avere anche la capacità di stare tra la gente, con capacità di ascolto e con capacità di costruire un percorso
democratico di decisione.
Il secondo criterio è il rinnovamento generazionale, perché un inizio adeguato nella nostra città deve fondarsi sulla comune volontà di
affidare la guida del futuro che vogliamo raggiungere alle nuove generazioni.
Il terzo criterio è premiare e valorizzare il merito e le capacità, espresse da assessori iscritti o non iscritti a un partito.
Quarto punto, ma non ultimo, per me importantissimo, un adeguato equilibrio di genere nella composizione della Giunta.

Spero che con il vostro aiuto la città potrà avere assessori appassionati e competenti nei fatti, e un sindaco normale, capace di
circondarsi di persone migliori di lui.


Da parte mia posso solo riconfermarvi che è la Giunta che ho sempre sognato".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:23
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