QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA GESTIONE DEGLI IMMOBILI DA PARTE DELL'ASP POVERI VERGOGNOSI
L'immobile sito via Emilia Ponente 26 è stato assegnato a trattativa diretta con la determinazione n. 497 del 30 settembre 2010, che è in linea con il raggiungimento dei fini istituzionali dell'ente e con il principio di buon andamento della pubbl...
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L'immobile sito via Emilia Ponente 26 è stato assegnato a trattativa diretta con la determinazione n. 497 del 30 settembre 2010, che è in linea con il raggiungimento dei fini istituzionali dell'ente e con il principio di buon andamento della pubblica amministrazione. Si rammenta infatti che il 27 luglio 2010 l'asta è andata deserta, mentre pochi mesi dopo l'ente ha correttamente ritenuto di accettare l'offerta formulata dal privato esattamente allo stesso canone annuo posto alla base dell'asta. Nessuna norma di legge e regolamento infatti prevede che si debba provvedere a una preventiva pubblica comunicazione con la quale l'ente esprima la volontà di avviare una trattativa diretta una volta che l'asta sia andata deserta.
Nel periodo dal 1 gennaio 2006 al 31 luglio 2011, le assegnazioni in locazione di immobili ASP sono state 110, le alienazioni 46.
Questa in sintesi la risposta dell'assessore ai Servizi Sociali Amelia Frascaroli all'interpellanza del consigliere Michele Facci (PdL) sulla gestione degli immobili da parte dell'ASP Poveri Vergognosi.
L'interpellanza del consigliere Michele Facci (PdL):
"Premesso che: risulta allo scrivente che l’ASP Poveri Vergognosi, nell'anno 2010, ha provveduto ad assegnare in locazione un'unità immobiliare (immobile sito in Bologna, via Emilia Ponente 26) a trattativa diretta, nonostante il regolamento vigente preveda la procedura del “pubblico avviso al miglior offerente” per l'assegnazione degli alloggi urbani ad uso abitativo; tale disciplina, invero, non ammette deroghe nemmeno nel caso in cui la procedura di asta pubblica vada deserta, poiché nessuna disposizione in tal senso risulta contemplata nel regolamento aziendale di riferimento; l'assegnazione in questione, pertanto, anche stante l'assenza di qualsivoglia motivazione in ordine alla scelta del contraente, appare del tutto contraria ai principi costituzionali di imparzialità e di buon andamento della Pubblica Amministrazione;
Chiede: di conoscere le motivazioni per le quali l’ASP Poveri Vergognosi abbia concesso in locazione un proprio immobile (Bologna, via Emilia Ponente 26, settimo piano) a trattativa diretta, senza ricorrere ad alcuna preventiva pubblica comunicazione in tal senso, idonea a permettere il soddisfacimento del requisito dell’imparzialità della Pubblica Amministrazione, ed a favorire la massima partecipazione possibile; di conoscere quanti immobili in gestione all’ASP Poveri Vergognosi siano stati concessi in locazione e/o alienati a terzi dal 2006 ad oggi, e con quali modalità (asta pubblica o assegnazione diretta).
La risposta dell'assessore ai Servizi Sociali Amelia Frascaroli:
"Grazie. In riferimento all’interpellanza del consigliere Facci occorre precisare che:
Circa la seconda parte dell'interpellanza del consigliere Facci, occorre precisare che per quanto riguarda le locazioni delle unità immobiliari, dal 1 gennaio 2006 al 31 luglio 2011 sono state in numero di 110, di cui: 62 aste pubbliche, 18 assegnazioni dirette a seguito di aste deserte, 3 assegnazioni dirette per motivazioni di opportunità inserite nella delibera CDA stessa, 13 assegnazioni dirette per motivazioni sociali a seguito di accordi con enti territoriali, arcidiocesi, servizi sociali, 14 assegnazioni dirette su graduatoria ASP/AMA (Agenzia Metropolitana per l'Affitto).
Per quanto griuarda invece le alienazioni, dal 1 gennaio 2006 al 31 luglio 2011 le aggiudicazioni sono state 46, di cui 34 aste pubbliche/ accordi di progamma con enti locali (4) e 12 trattative dirette, di cui nuove riguardano piccoli appezzamenti di terreno a confinanti, 1 a seguito di asta deserta e 2 a seguito di richiesta valutata estremamente conveniente da parte del CDA.
Si precisa altresì che in tutte le delibere e determine di aggiudicazione diretta sono state riportate le motivazioni che hanno portato alla valutazione di convenienza economica ed opportunità a vantaggio degli interessi dell’ente. Con ciò assolvendo al requisito della motivazione richiesto dalla giurisprudenza amministrativa in relazione all'applicazione dell’articolo 41 del RD 827/1924."
Il consigliere Michele Facci si dichiara insoddisfatto.
Nel periodo dal 1 gennaio 2006 al 31 luglio 2011, le assegnazioni in locazione di immobili ASP sono state 110, le alienazioni 46.
Questa in sintesi la risposta dell'assessore ai Servizi Sociali Amelia Frascaroli all'interpellanza del consigliere Michele Facci (PdL) sulla gestione degli immobili da parte dell'ASP Poveri Vergognosi.
L'interpellanza del consigliere Michele Facci (PdL):
"Premesso che: risulta allo scrivente che l’ASP Poveri Vergognosi, nell'anno 2010, ha provveduto ad assegnare in locazione un'unità immobiliare (immobile sito in Bologna, via Emilia Ponente 26) a trattativa diretta, nonostante il regolamento vigente preveda la procedura del “pubblico avviso al miglior offerente” per l'assegnazione degli alloggi urbani ad uso abitativo; tale disciplina, invero, non ammette deroghe nemmeno nel caso in cui la procedura di asta pubblica vada deserta, poiché nessuna disposizione in tal senso risulta contemplata nel regolamento aziendale di riferimento; l'assegnazione in questione, pertanto, anche stante l'assenza di qualsivoglia motivazione in ordine alla scelta del contraente, appare del tutto contraria ai principi costituzionali di imparzialità e di buon andamento della Pubblica Amministrazione;
Chiede: di conoscere le motivazioni per le quali l’ASP Poveri Vergognosi abbia concesso in locazione un proprio immobile (Bologna, via Emilia Ponente 26, settimo piano) a trattativa diretta, senza ricorrere ad alcuna preventiva pubblica comunicazione in tal senso, idonea a permettere il soddisfacimento del requisito dell’imparzialità della Pubblica Amministrazione, ed a favorire la massima partecipazione possibile; di conoscere quanti immobili in gestione all’ASP Poveri Vergognosi siano stati concessi in locazione e/o alienati a terzi dal 2006 ad oggi, e con quali modalità (asta pubblica o assegnazione diretta).
La risposta dell'assessore ai Servizi Sociali Amelia Frascaroli:
"Grazie. In riferimento all’interpellanza del consigliere Facci occorre precisare che:
- la Deliberazione numero 497 del 30 ottobre 2010 con la quale è stata assegnata l’unità immobiliare in via Emilia Ponente 26 a Bologna a trattativa diretta risponde pienamente a tutti i requisiti di legge e di regolamento che disciplinano l'assegnazione in locazione degli immobili di proprietà degli Enti pubblici alla cui categoria appartiene l’ASP Poveri vergognosi.
- Questa deliberazione è pienamente conforme ai principi di pubblicità, trasparenza e imparzialità. Ed infatti, successivamente all'avviso d'asta Prot. n. 4932 del 10 giugno 2010, con il quale l’ASP Poveri Vergognosi ha reso nota la volontà di locare l'unità immobiliare di mq 98, posta al piano settimo di via Emilia Ponente 26 a Bologna, in data 27 l’asta veniva dichiarata deserta, non essendo pervenuta alcuna offerta. L’ASP Poveri Vergognosi, con l’avviso d’asta e la successiva procedura ha pienamente rispettato il principio generale di pubblicità che deve presiedere la propria azione, nonché le procedure stabilite dalla deliberazione dell'ASP n.26 del 12 febbraio 1999.
- Nessuna norma di legge e regolamento prevede che si debba provvedere a una preventiva pubblica comunicazione con la quale l'ente esprime la volontà di avviare una trattativa diretta una volta che l’asta sia andata deserta. I principi di imparzialità, buon andamento e trasparenza della pubblica amministrazione devono essere garantiti nella fase della promozione dell’avviso d'asta e nella procedura che ne consegue. Esaurita tale fase, l'ASP non ha alcun obbligo di porre in essere un ulteriore procedura pubblica, con un la quale deve informare di voler procedere a trattativa privata.
- La determinazione n. 497 del 30 settembre 2010, con la quale si è provveduto ad assegnare l'immobile a trattativa diretta, è in linea con il raggiungimento dei fini istituzionali dell'ente e con il principio di buon andamento della pubblica amministrazione; si rammenta infatti che il 27 luglio 2010 l'asta è andata deserta, mentre pochi mesi dopo l'ente ha correttamente ritenuto (proprio per consentire la realizzazione dei suoi fini istituzionali) di accettare l’offerta formulata dal privato esattamente allo stesso canone annuo posto alla base dell'asta, ossia euro 7.800 di canone annuo escluse le spese accessorie.
- Lo strumento della trattativa privata è pienamente legittimo e consentito dall'articolo 41 dell'RD n.827/1924 tuttora vigente che prevede: "si procede alla stipulazione dei contratti a trattativa privata: comma 1 ()quando gli incanti e le lecitazioni siano andate deserte...".
- Diversamente argomentando, si ha ragione di ritenere che sarebbe stato dannoso per l'ente non accettare tale offerta che corrispondeva a quanto l'ente stesso si era prefissato di realizzare con l’asta andata deserta e con ciò valorizzando il patrimonio dell’ASP. Un'ulteriore preventiva comunicazione pubblica della volontà di provvedere a trattativa diretta avrebbe ottenuto unicamente il risultato di aggravare il procedimento aumentando i costi per l'ente.
Circa la seconda parte dell'interpellanza del consigliere Facci, occorre precisare che per quanto riguarda le locazioni delle unità immobiliari, dal 1 gennaio 2006 al 31 luglio 2011 sono state in numero di 110, di cui: 62 aste pubbliche, 18 assegnazioni dirette a seguito di aste deserte, 3 assegnazioni dirette per motivazioni di opportunità inserite nella delibera CDA stessa, 13 assegnazioni dirette per motivazioni sociali a seguito di accordi con enti territoriali, arcidiocesi, servizi sociali, 14 assegnazioni dirette su graduatoria ASP/AMA (Agenzia Metropolitana per l'Affitto).
Per quanto griuarda invece le alienazioni, dal 1 gennaio 2006 al 31 luglio 2011 le aggiudicazioni sono state 46, di cui 34 aste pubbliche/ accordi di progamma con enti locali (4) e 12 trattative dirette, di cui nuove riguardano piccoli appezzamenti di terreno a confinanti, 1 a seguito di asta deserta e 2 a seguito di richiesta valutata estremamente conveniente da parte del CDA.
Si precisa altresì che in tutte le delibere e determine di aggiudicazione diretta sono state riportate le motivazioni che hanno portato alla valutazione di convenienza economica ed opportunità a vantaggio degli interessi dell’ente. Con ciò assolvendo al requisito della motivazione richiesto dalla giurisprudenza amministrativa in relazione all'applicazione dell’articolo 41 del RD 827/1924."
Il consigliere Michele Facci si dichiara insoddisfatto.