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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SU CONTRIBUTO E ASSEGNO DI CURA


L'assessore Frascaroli risponde in aula al consigliere Facci su contributi e assegni di cura per il mantenimento degli anziani non autosufficienti al proprio domicilio.

Domanda di attualità del consigliere Michele Facci (PDL):

"In relazione...

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L'assessore Frascaroli risponde in aula al consigliere Facci su contributi e assegni di cura per il mantenimento degli anziani non autosufficienti al proprio domicilio.

Domanda di attualità del consigliere Michele Facci (PDL):

"In relazione all’articolo apparso su un quotidiano locale in data odierna, sul caso di un anziano 86enne, malato,  residente a Borgo Panigale, al quale è stato tolto dai servizi sociali del Quartiere il contributo e l’assegno di cura, chiedo se l’assegno di cura è un contributo economico che si configura come indispensabile ai fini del mantenimento dell'anziano non autosufficiente al proprio domicilio e detto contributo si colloca fra gli interventi volti a promuovere la domiciliarità e a ridurre il ricorso a ricoveri in strutture residenziali e i requisiti per accedervi sono quelli di essere residenti e domiciliati nel Comune di Bologna, avere un‘ età superiore ai 65 anni o oltre i 50 per adulti affetti da patologie di tipo geriatrico, un Isee della sola persona anziana beneficiaria delle cure non superiore ad euro 22.300,00 (per l'anno 2011), tutti dati rispondenti alla persona oggetto del presente QT, come sia possibile che il contributo venga sospeso senza una verifica delle condizioni di salute dell’anziano, peraltro invalido al 100%; se risponde al vero che siano state chieste ai parenti le loro dichiarazione dei redditi e quali ne siano i motivi; cosa intenda fare il Sindaco per evitare che, anche in futuro, possano accadere fatti di tale gravità ed evitare quindi di lasciare in condizioni critiche persone anziane e malate".

La risposta dell'assessore ai Servizi sociali, Amelia Frascaroli:

Innanzitutto devo dire che non ho fatto in tempo dalla presentazione della domanda di attualità, ieri alle 11, a esaminare la situazione particolare e ad avere la risposta dal quartiere. I quartieri, gli sportelle sociali sono oberati di emergenze e non riescono in tempi reali a rispondere con queste modalità di tempi. Mi impegno, ho già comunicato al quartiere che sul caso particolare ho bisogno di informazione e mi impegno a darle al consigliere Facci quanto prima. Per adesso do una risposta generale sui criteri che vengono seguiti nell'esame dei singoli casi.
Nel corso della valutazione professionale per l’ammissione o il rinnovo dell’assegno di cura si applica presso ciascun Quartiere, con il dovuto rigore, l'esercizio di equità che scaturisce dall'applicazione attenta e scrupolosa dell'attuale regolamento dell'Ausl sugli assegni di cura (delibera Azienda USL Bologna n.66 del 15.4.2011).
La valutazione tecnica tiene in considerazione tutti gli elementi esplicitati all’art. 6 del regolamento, e l’esito della valutazione è indirizzato ad approfondire se l’assegno di cura è strumento indispensabile per evitare l’istituzionalizzazione dell’anziano. Se l’esito dell’istruttoria mette in evidenza tale indispensabilità l’assegno di cura viene riconosciuto.
Nell’ambito dell’istruttoria socio-economica viene vengono tenuti in considerazione tutti gli elementi assistenziali del caso e le disponibilità economiche anche dei parenti tenuti agli alimenti.
Le allego l'art 6 dove è evidenziato tutto questo in modo particolare con gli elementi che si analizzano per la valutazione dei singoli casi. Appena avrò in mano il materiale riferito al caso singolo glielo farò avere. Devo anche sottolineare un altra cosa inerente al tema e che è uscita in questi giorni riferita al quartiere San Donato. E' un momento di grande difficoltà per i quartieri, e io non credo dobbiamo fare fatica ad ammetterlo, in virtù dei tagli a scure o degli azzeramenti che questo Governo sta praticando. I quartieri si trovano in grande difficoltà a mantenere i livelli di prestazioni esistenti e devono ricominciare con il nostro aiuto a ragionare non in temini di un autonomia che in parte è possibile rispetto alla territorialità e alle risposte territoriali ai bisogni, ma in questo momento questa autonomia si rivela una fatica se ogni quartiere deve rispondere solo con le sue risorse senza potere mettere in atto un sistema di vasi comunicanti, quel poco che uno ha con quel poco di piu che un altro potrebbe avere e con quel niente che un altro si ritrova. Questo crea difficoltà sui singoli territori quindi stiamo ripensando questo sistema, perche in questo momento di difficoltà create non a livello locale ma molto piu in alto, bisogna rientratre in un sistema di aiuti e di reciprocita rispetto alle risorse territoriali.

Il consigliere Facci si dichiara: non soddisfatto.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:22
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