Comunicati stampa

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CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO, INTERVENTO DEL CONSIGLIERE STEFANO ALDROVANDI (BO2016)


Trasmettiamo l'intervento del consigliere comunale Stefano Aldrovandi (Bologna 2016), effettuato all'inizio del Consiglio comunale straordinario sulle ricadute della Manovra finanziaria nell'ambito bolognese.

"Caro signor Sindaco, lunedì scor...

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Trasmettiamo l'intervento del consigliere comunale Stefano Aldrovandi (Bologna 2016), effettuato all'inizio del Consiglio comunale straordinario sulle ricadute della Manovra finanziaria nell'ambito bolognese.

"Caro signor Sindaco, lunedì scorso abbiamo ascoltato il suo discorso in merito alle ricadute, a livello locale, della manovra finanziaria approvata in Parlamentoe prima delle vacanze lei ha letto la dichiarazione programmatica del piano della sua Giunta, alla quale ho risposto. Non trovo nelle dichiarazioni che lei lunedì corso ha fatto, alcun legame tra i due documenti. Veda, quanto da lei esposto nella situazione dei conti non è nulla di diverso da quanto si sapeva già in campagna elettorale e lei si è candidato sindaco in queste prospettive. Non vanno quindi fatte dichiarazioni di sorpresa e stupore , tutto già si sapeva e si intuiva e se uno si candidava sapeva bene quale situazione avrebbe dovuto affrontare e quindi risolvere rispetto agli impegni che lei ha preso, convincendo la maggioranza dei bolognesi a votarla. Questa è l’unica polemica del mio discorso, oggi voglio dare fede alle sue parole e dare il mio contributo come gruppo di minoranza alle decisioni che lei e la sua maggioranza dovrete assumere. Le situazioni di crisi permettono di fare cose che in situazioni normali non si fanno: ne approfitti.

Perciò le darò 4 consigli.

1) Lei ha messo l’accento su un piano strategico elaborato attraverso una grande consultazione.
Bologna è vissuta di tavoli , tavoli consociativi e concertativi: non è il momento di usare solo questo strumento oggi, non si avrebbe nulla da dire di diverso dal passato, usato da solo darebbe una copertura dei media e dei gruppi di potere a decisioni niente affatto incisive per l’interesse di Bologna Apra con metodo e convinzione alle intelligenze del nostro territorio a idee innovative e non tradizionali Lei ha nello statuto degli strumenti, li usi con trasparenza ed apertura alle idee da qualunque parte vengano. Bologna ne guadagnerà e le sarà grata nel medio termine.

2) La riforma del welfare e dei servizi è indispensabile oggi per oggi ma soprattutto oggi per il domani.
I dati ci sono ed elaborandoli anche a lei appare chiaro che una riforma nella continuità non risolverebbe i problemi veri di oggi che domani saranno ancor più irresolubili. Sarebbe esattamente come ha fatto il governo: investendo 50 miliardi di euro in cassa integrazione e trovandosi ora con il dramma del lavoro che non c’è, soprattutto per i giovani. Quindi lei deve fare una cosa molto semplice. Ribaltare un sistema che oggi protegge i pochi e varare un sistema che aiuti i molti. La chiave di volta è l’applicazione della sussidiarietà, affidando unendosi ai soggetti del privato sociale per moltiplicare le risorse ed usarle nel modo migliore a favore delle famiglie, soprattutto giovani, e degli anziani. Abbiamo proposte concrete da offrirle, esse provengono da esperienze che abbiamo già condotto e che hanno evidenziato un drastico abbattimento dei costi, più del cinquanta per cento; se sarà interessato sarà nostra cura illustrargliele. Inoltre il Comune si può lanciare, come esempio in Italia, in uno sforzo di grande innovazione nei rapporti con il personale, con innovazioni contrattuali, riconversioni e valorizzazioni dello stesso. Se vorrà le mostreremo come ciò possa avvenire.


3) Lo sviluppo
Inutile aspettare da altri ciò che da soli possiamo fare.
Il nostro comune per la politica accorta fatta da chi ci ha proceduto ha un grande patrimonio: non c’è bisogno di svendere assolutamente nulla. Al di là dei vincoli del patto di stabilità che lei cita, esistono meccanismi nuovi per la valorizzazione dello stesso che portano allo sviluppo. I campi sono: nuova impresa innovativa, il cablaggio della città, un coraggioso piano casa , un rapporto nuovo con l’Università, che permetta la creazione delle condizioni che un tempo, attraverso ad esempio le Aldini Valeriani, generarono uno sviluppo economico che fu tra i primi al mondo. Poi la valorizzazione di Bologna in quanto tale: turismo, sanità, cultura, significano imprese lavoro ricchezza. Anche su tutti questi temi abbiamo progetti specifici che volentieri condivideremmo con lei.

4) le regole e gli strumenti
Non siamo un’isola felice che detta le proprie regole, un ambiente competitivo e di crescita necessita di regole e strumenti attuativi adeguati. Tante cose si possono fare: dalla modifica dei regolamenti edilizi che a parità di territorio occupato incentivino la ristrutturazione del patrimonio immobiliare della città, creando lavoro e bellezza; allo sviluppo del meccanismo delle concessioni. Penso, ad esempio, ad almeno sei grandi parcheggi semicentrali che darebbero un volto nuovo a Bologna e permetterebbero quell’estesa pedonalizzazione che tutti vogliamo.

La auguro buon lavoro sig. Sindaco soprattutto nell’interesse della nostra Bologna che tutti amiam"o.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:22
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