QUESTION TIME: CHIARIMENTI SUL FUTURO DELL'AREA IN DEGRADO AI PRATI DI CAPRARA
L'impegno di questa Amministrazione è di inserire nel prossimo POC l'area Prati di Caprara, per la quale sono già state definite tutte le caratteristiche urbanistiche e che quindi può meritare il bando dell'Agenzia del Demanio. Per quanto riguard...
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L'impegno di questa Amministrazione è di inserire nel prossimo POC l'area Prati di Caprara, per la quale sono già state definite tutte le caratteristiche urbanistiche e che quindi può meritare il bando dell'Agenzia del Demanio. Per quanto riguarda l'uso temporaneo dell'area a verde urbano, l'intento è di procedere alla bonifica da eventuali ordigni bellici. L'Amministrazione reperirà i fondi, stimati in 40.000, per dotare l'area di recinzione e guardiania e consentirne l'apertura, mentre il procedimento urbanistico prosegue.
In conclusione, l'indirizzo che stiamo portando a termine è la concessione in uso di un'area che sia stata bonificata, e che ci permetta di procedere con i tempi di inserimento nel POC per la trasformazione dell'area come previsto.
Questa in sintesi la risposta dell'assessore all'Urbanistica, Patrizia Gabellini all' interpellanza del consigliere Lorenzo Tamassini sul futuro dell'area Prati di Caprara.
L' interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini ( PdL):
"Il sottoscritto Lorenzo Tomassini, consigliere comunale del gruppo Pdl, chiede all'Amministrazione comunale di rendere pubbliche le proprie intenzioni in merito alla futura/e destinazione/impiego/utilizzo dell'area dei Prati di Caprara, ricordando i proclami dell'era cofferatiana ed il successivo abbandono di cui i cittadini hanno dovuto, loro malgrado, prendere atto."
La risposta dell'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini:
"Lei forse sa che questa è un'area inserita nel Piano Strutturale Comunale, ma è, molto più importante per noi sapere che è entrata nel PUV, il Programma unitario di valorizzazione delle aree demaniali che è stato stilato nel 2009 e integrato nel 2010 e che ha la prerogativa fondamentale di avere esaminato questa, assieme ad altre aree, dal punto di vista della valorizzazione. Sono stati eseguiti degli studi di fattibilità di concerto tra i nostri uffici e quelli della Azienda del Demanio con la consulenza di esperti in questo genere di lavori. Infatti all'interno del PUV c'è una scheda apposita dedicata all'area in oggetto, appunto Prati di Caprara, che ne indica le destinazioni d'uso, le quantità, uno schema d'assetto in base al quale è possibile procedere all'inserimento nel POC, il Programma Operativo Comunale, condizione per la quale l'Agenzia del demanio è disponibile a fare il bando per la vendita. Nel primo POC, quello che fu redatto in chiusura del mandato del sindaco Cofferati, fu inserita l'area Sani e non i Prati di Caprara. L'impegno di questa Amministrazione è di inserire nel prossimo POC Prati di Caprara, per la quale sono state definite tutte le caratteristiche urbanistiche e che quindi potrà essere messo all'asta. Però vengo al punto che interessa maggiormente e che è il possibile uso temporaneo della parte del parco che è già disegnata e all'interno del PUV ha una sua specifica valutazione, per cui gli indici di edificabilità e gli usi dell'intera area sono stati considerati per rendere fattibile questa destinazione pubblica. La possibilità di averne un uso temporaneo in attesa che sia messa a bando il comparto, acquisita l'area e quindi edificata secondo disegno, è si dismessa perchè non è andata avanti. L'uso temporaneo è ipotesi nata dalla considerazione che quando si diano le condizioni urbanistiche una parte dell'area sarà ad uso pubblico e sarà quel parco di cui parlava Cofferati, di dimensioni paragonabili ai Giardini Margherita. Iniziato il processo è emerso un problema di disinquinamento da possibili ordigni bellici e il settore Ambiente ha ritenuto necessario procedere alla bonifica. Proprio qualche giorno fa il consiglio di Quartiere, ed in particolare la presidente Elena Leti, ha mandato al Sindaco, a me, all'assessore Lepore e al capo di Gabinetto, una comunicazione con la quale dà conto di tutte le iniziative che ha avviato e sulle quali chiede il nostro appoggio, che ovviamente è pieno. Oltre ai sopralluoghi sull'area, dove ha riscontrato i problemi, lei, consigliere Tomassini, ha incontrato con il direttore della filiale dell'agenzia del Demanio dell'Emilia Romagna per chiarire quali fossero le condizioni per procedere alla bonifica dell'area. La risposta è stata la seguente: la bonifica e la profondità della bonifica dipendono dalla destinazione d'uso dell'area e quindi nel momento in cui, fosse certificata si potrebbe procedere. A questo punto intendo, insieme ala Presidente del Quartiere, mostrare loro come nel nostro PUV sia contenuto uno schema disegnato che individiua il perimetro dell'area, schema che vive nel POC.Il POC che riporterà disegno/destinazione/quantità compresi nel programma di valorizzazione urbana. Sulla base di queste premesse chiederemmo all'Azienda di procedere con la bonifica, posto che la destinazione d'uso sarà il parco, e non le residenzia che comporterebbe invece una bonifica più profonda, quindi ripulirla in modo che si possa poi con Hera togliere la quantita di oggetti abbandonati, e affidarcela in uso. Ultimo problema: per avere l'area in uso temporaneo, occorre realizzare una recinzione e garantire una guardiania. Per fare questo si è stimato un costo di circa 40.000euro, occorrerà attivarsi per trovare le risorse.
In conclusione, l'indirizzo è la concessione in uso temporaneo di un'area che sia stata bonificata, e che ci permetta poi di procedere con i tempi di inserimento nel POC, per la trasformazione prevista."
Il consigliere Lorenzo Tomassini si dichiara: non soddisfatto.
In conclusione, l'indirizzo che stiamo portando a termine è la concessione in uso di un'area che sia stata bonificata, e che ci permetta di procedere con i tempi di inserimento nel POC per la trasformazione dell'area come previsto.
Questa in sintesi la risposta dell'assessore all'Urbanistica, Patrizia Gabellini all' interpellanza del consigliere Lorenzo Tamassini sul futuro dell'area Prati di Caprara.
L' interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini ( PdL):
"Il sottoscritto Lorenzo Tomassini, consigliere comunale del gruppo Pdl, chiede all'Amministrazione comunale di rendere pubbliche le proprie intenzioni in merito alla futura/e destinazione/impiego/utilizzo dell'area dei Prati di Caprara, ricordando i proclami dell'era cofferatiana ed il successivo abbandono di cui i cittadini hanno dovuto, loro malgrado, prendere atto."
La risposta dell'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini:
"Lei forse sa che questa è un'area inserita nel Piano Strutturale Comunale, ma è, molto più importante per noi sapere che è entrata nel PUV, il Programma unitario di valorizzazione delle aree demaniali che è stato stilato nel 2009 e integrato nel 2010 e che ha la prerogativa fondamentale di avere esaminato questa, assieme ad altre aree, dal punto di vista della valorizzazione. Sono stati eseguiti degli studi di fattibilità di concerto tra i nostri uffici e quelli della Azienda del Demanio con la consulenza di esperti in questo genere di lavori. Infatti all'interno del PUV c'è una scheda apposita dedicata all'area in oggetto, appunto Prati di Caprara, che ne indica le destinazioni d'uso, le quantità, uno schema d'assetto in base al quale è possibile procedere all'inserimento nel POC, il Programma Operativo Comunale, condizione per la quale l'Agenzia del demanio è disponibile a fare il bando per la vendita. Nel primo POC, quello che fu redatto in chiusura del mandato del sindaco Cofferati, fu inserita l'area Sani e non i Prati di Caprara. L'impegno di questa Amministrazione è di inserire nel prossimo POC Prati di Caprara, per la quale sono state definite tutte le caratteristiche urbanistiche e che quindi potrà essere messo all'asta. Però vengo al punto che interessa maggiormente e che è il possibile uso temporaneo della parte del parco che è già disegnata e all'interno del PUV ha una sua specifica valutazione, per cui gli indici di edificabilità e gli usi dell'intera area sono stati considerati per rendere fattibile questa destinazione pubblica. La possibilità di averne un uso temporaneo in attesa che sia messa a bando il comparto, acquisita l'area e quindi edificata secondo disegno, è si dismessa perchè non è andata avanti. L'uso temporaneo è ipotesi nata dalla considerazione che quando si diano le condizioni urbanistiche una parte dell'area sarà ad uso pubblico e sarà quel parco di cui parlava Cofferati, di dimensioni paragonabili ai Giardini Margherita. Iniziato il processo è emerso un problema di disinquinamento da possibili ordigni bellici e il settore Ambiente ha ritenuto necessario procedere alla bonifica. Proprio qualche giorno fa il consiglio di Quartiere, ed in particolare la presidente Elena Leti, ha mandato al Sindaco, a me, all'assessore Lepore e al capo di Gabinetto, una comunicazione con la quale dà conto di tutte le iniziative che ha avviato e sulle quali chiede il nostro appoggio, che ovviamente è pieno. Oltre ai sopralluoghi sull'area, dove ha riscontrato i problemi, lei, consigliere Tomassini, ha incontrato con il direttore della filiale dell'agenzia del Demanio dell'Emilia Romagna per chiarire quali fossero le condizioni per procedere alla bonifica dell'area. La risposta è stata la seguente: la bonifica e la profondità della bonifica dipendono dalla destinazione d'uso dell'area e quindi nel momento in cui, fosse certificata si potrebbe procedere. A questo punto intendo, insieme ala Presidente del Quartiere, mostrare loro come nel nostro PUV sia contenuto uno schema disegnato che individiua il perimetro dell'area, schema che vive nel POC.Il POC che riporterà disegno/destinazione/quantità compresi nel programma di valorizzazione urbana. Sulla base di queste premesse chiederemmo all'Azienda di procedere con la bonifica, posto che la destinazione d'uso sarà il parco, e non le residenzia che comporterebbe invece una bonifica più profonda, quindi ripulirla in modo che si possa poi con Hera togliere la quantita di oggetti abbandonati, e affidarcela in uso. Ultimo problema: per avere l'area in uso temporaneo, occorre realizzare una recinzione e garantire una guardiania. Per fare questo si è stimato un costo di circa 40.000euro, occorrerà attivarsi per trovare le risorse.
In conclusione, l'indirizzo è la concessione in uso temporaneo di un'area che sia stata bonificata, e che ci permetta poi di procedere con i tempi di inserimento nel POC, per la trasformazione prevista."
Il consigliere Lorenzo Tomassini si dichiara: non soddisfatto.
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