QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA RICOLLOCAZIONE DELLE AZIENDE IN CRISI SUL MERCATO
"Sono in corso sulla situazione una serie di approfondimenti in tutte le direzioni, per poter arrivare a trovare soluzioni utili a salvaguardare la produzione. In particolare, l'assessore al Lavoro, quello alle Attività produttive e quello all...
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"Sono in corso sulla situazione una serie di approfondimenti in tutte le direzioni, per poter arrivare a trovare soluzioni utili a salvaguardare la produzione. In particolare, l'assessore al Lavoro, quello alle Attività produttive e quello all'Urbanistica, hanno costituito un tavolo per poter seguire assieme i diversi aspetti del problema". Così, Patrizia Gabellini, assessore comunale all'Urbanistica, oggi durante il question time, risponde alla domanda di Manes Bernardini, capogruppo Lega Nord, in merito alla ricollocazione delle aziende bolognesi attualmente in crisi.
La domanda d'attualità del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord):
"Premesso che gli articoli dei giornali dei giorni scorsi parlano della crisi delle aziende bolognesi, in particolare della Moto Malaguti, della Bruno Magli e del pastificio Corticella e che i rimedi sinora proposti sono lo sciopero e un tentativo di irrigidimento del mercato del lavoro; in particolare, per il pastificio si dice che occorre trovare una struttura più moderna e concorrenziale dove allocare lo stabilimento stesso rinnovandolo e permettendo all'azienda di essere più concorrenziale;
Chiede alla Giunta: quale sia la politica di pianificazione territoriale che consenta alle aziende una collocazione sul territorio, agevolandole nello sviluppo imprenditoriale per renderle più concorrenziali e competitive; quale sia una ragionevole alternativa per la ricollocazione, sul territorio di Bologna, della azienda per consentirle di rispondere, con un rinnovamento concreto, alle mutate esigenze del mercato, consentendo ai lavoratori di conservare il posto".
La risposta dell'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini:
"Sono in corso sulla situazione una serie di approfondimenti in tutte le direzioni, per poter arrivare a trovare soluzioni utili a salvaguardare la produzione. In particolare, l'assessore al Lavoro, quello alle Attività produttive e quello all'Urbanistica, hanno costituito un tavolo per poter seguire assieme i diversi aspetti del problema.
La settimana scorsa l'assessore Nadia Monti ha partecipato a due incontri del tavolo di crisi e nei prossimi giorni è anche prevista la convocazione di un terzo incontro alla presenza di Provincia, Regione e parti sociali. In questo incontro, relativamente alla stabilimento di Corticella, la Newlat ha detto di voler approfondire la possibilità di rilocalizzare lo stabilimento. Nel 2007 l'azienda aveva già preso un impegno a questo riguardo che non è andato avanti. Quello che possiamo dire è che nel territorio di Bologna ci sono molte possibilità di ricollocare uno stabilimento industriale nuovo, sia considerando l'offerta privata di lotti che hanno questa destinazione d'uso, ma ci sono anche delle proprietà pubbliche in aree industriali che possono essere messe a disposizione perché già interessate da strumenti urbanistici attuativi.
E' importante che formalmente la Newlat dica cosa vuole fare e si possa individuare una soluzione che possa essere utile per azienda, per i lavoratori e per l'amministrazione. L'area che attualmente viene occupata a Corticella è a destinazione d'uso produttivo, così come confermato negli strumenti urbanistici vigenti. E' un ambito consolidato sul quale si può intervenire con il Rue, senza entrare nel Poc. Sono loro che dovrebbero manifestare le loro esigenze e il loro interesse per poter poi procedere ad un approfondimento che al momento non può avvenire, perché non sappiamo di cosa stiamo parlando".
Il consigliere Bernardini si dichiara non soddisfatto.
La domanda d'attualità del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord):
"Premesso che gli articoli dei giornali dei giorni scorsi parlano della crisi delle aziende bolognesi, in particolare della Moto Malaguti, della Bruno Magli e del pastificio Corticella e che i rimedi sinora proposti sono lo sciopero e un tentativo di irrigidimento del mercato del lavoro; in particolare, per il pastificio si dice che occorre trovare una struttura più moderna e concorrenziale dove allocare lo stabilimento stesso rinnovandolo e permettendo all'azienda di essere più concorrenziale;
Chiede alla Giunta: quale sia la politica di pianificazione territoriale che consenta alle aziende una collocazione sul territorio, agevolandole nello sviluppo imprenditoriale per renderle più concorrenziali e competitive; quale sia una ragionevole alternativa per la ricollocazione, sul territorio di Bologna, della azienda per consentirle di rispondere, con un rinnovamento concreto, alle mutate esigenze del mercato, consentendo ai lavoratori di conservare il posto".
La risposta dell'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini:
"Sono in corso sulla situazione una serie di approfondimenti in tutte le direzioni, per poter arrivare a trovare soluzioni utili a salvaguardare la produzione. In particolare, l'assessore al Lavoro, quello alle Attività produttive e quello all'Urbanistica, hanno costituito un tavolo per poter seguire assieme i diversi aspetti del problema.
La settimana scorsa l'assessore Nadia Monti ha partecipato a due incontri del tavolo di crisi e nei prossimi giorni è anche prevista la convocazione di un terzo incontro alla presenza di Provincia, Regione e parti sociali. In questo incontro, relativamente alla stabilimento di Corticella, la Newlat ha detto di voler approfondire la possibilità di rilocalizzare lo stabilimento. Nel 2007 l'azienda aveva già preso un impegno a questo riguardo che non è andato avanti. Quello che possiamo dire è che nel territorio di Bologna ci sono molte possibilità di ricollocare uno stabilimento industriale nuovo, sia considerando l'offerta privata di lotti che hanno questa destinazione d'uso, ma ci sono anche delle proprietà pubbliche in aree industriali che possono essere messe a disposizione perché già interessate da strumenti urbanistici attuativi.
E' importante che formalmente la Newlat dica cosa vuole fare e si possa individuare una soluzione che possa essere utile per azienda, per i lavoratori e per l'amministrazione. L'area che attualmente viene occupata a Corticella è a destinazione d'uso produttivo, così come confermato negli strumenti urbanistici vigenti. E' un ambito consolidato sul quale si può intervenire con il Rue, senza entrare nel Poc. Sono loro che dovrebbero manifestare le loro esigenze e il loro interesse per poter poi procedere ad un approfondimento che al momento non può avvenire, perché non sappiamo di cosa stiamo parlando".
Il consigliere Bernardini si dichiara non soddisfatto.