Comunicati stampa

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QUESTION TIME, RICHIESTA CHIARIMENTI E INFORMAZIONI SUL PROGETTO CIVIS


L'assessore ai Traffico e Mobilità Andrea Colombo ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alle domande di attualità dei consiglieri Pdl Daniele Carella, Michele Facci, Patrizio Gattuso e Lorenzo Tomassini e dei consiglieri Manes Bern...

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L'assessore ai Traffico e Mobilità Andrea Colombo ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alle domande di attualità dei consiglieri Pdl Daniele Carella, Michele Facci, Patrizio Gattuso e Lorenzo Tomassini e dei consiglieri Manes Bernardini (Lega nord) e Massimo Bugani (M5S).

La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (PdL):

"Il sottoscritto Consigliere Comunale Daniele Carella a seguito delle notizie riportate dalla stampa odierna sullo "Stop al Civis" annunciato dalla Amministrazione, chiede:
1) Quando e come è maturata la decisione riportata dalle fonti di informazione?
2) Come mai non è stato coinvolto il Consiglio Comunale nella decisione stessa, almeno a fini informativi e di confronto?
3) Si pensa e se si, quando, di coinvolgere sulla vicenda il Consiglio Comunale?
4) Lo "Stop" riguarda il solo mezzo denominato Civis o l'intero progetto filoviariamente inteso,ovvero i circa 20 chilometri di linee filoviaria ipotizzata all'origine?
5) Al netto di quanto chiesto nel punto precedente, verranno comunque ripristinate le tradizionali fermate a destra della carreggiata, o gli assetti stradali composti nell'ambito del progetto Civis rimarranno così come sono stati realizzati, ovvero, il progetto verrà "rivisitato" e se si, come, da chi, con quali obiettivi e in che tempi?
7) Cosa si pensa di fare a tutela dei cittadini bolognesi e del loro patrimonio?
8) Si intende approfondire il tema delle eventuali responsabilità personali e il perseguire eventuali azioni di rivalsa?

La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (PdL):

"Il sottoscritto Consigliere Comunale Michele Facci, in relazione alla decisione della Giunta di fermare i lavori del Civis chiede di conoscere:
1) Quale sia il valore economico delle opere sinora realizzate, ovvero piu' in generale il valore dell'impegno economico complessivamente assunto da ATC;
2) Quale sia lo stato dell'arte dei cantieri in citta', e comunque in generale quali siano gli impegni contrattuali ancora pendenti;
3) Quali iniziative l'amministrazione comunale intendera' assumere per tutelare le conseguenze patrimoniali della sospensione dei lavori, sia rispetto ad impegni contrattuali, sia rispetto a potenziali azioni risarcitorie di privati;
4) Se non ritenga l'Amministrazione comunale di dovere intervenire con azione di responsabilita' nei confronti di tutti coloro che, dal punto di vista amministrativo, hanno condiviso e portato avanti il progetto Civis nonostante le gia' evidenti e denunciate criticita'."

La domanda d'attualità del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord):

"Il sottoscritto Consigliere comunale Manes Bernardini con riferimento agli articoli di stampa pubblicati dai quotidiani locali e di seguito allegati chiede di sapere che tipo di tutela legale intende promuovere l'Amministrazione; se è intenzione dell'amministrazione rivedere le opere complementari realizzate per il passaggio del Civis in particolar modo in Via Marconi ed Irnerio (modifiche all'assetto della viabilità, posizionamento delle pensili per i bus) e nella zona Savena (sottopassaggio Rotonda Decorati al Valor Militare con relativo restringimento della rotonda - Via Arno pali di sostegno della trazione elettrica).
Viste le dichiarazioni dell'amministrazione: "la nuova infrastruttura è anche l'occasione per una riqualificazione urbana, stradale, dell'illuminazione e degli impianti semaforici delle vie interessate, visto che al fianco dei cantieri per la rete Civis sono previsti anche interventi che miglioreranno la vita a
pedoni, ciclisti ed automobilisti" - quali sono ancora ad oggi le opere che si sarebbero dovute realizzare ed il relativo costo e se è intenzione dell'amministrazione realizzarle."

La domanda d'attualità del consigliere Patrizio Gattuso (PdL):

"Il sottoscritto Consigliere Comunale Patrizio Giuseppe Gattuso, alla luce delle notizie di stampa in merito alla decisione del Comune di Bologna e di ATC di interrompere i lavori del Civis pone la seguente domanda d'attualità per conoscere le successive determinazioni e gli intendimenti del Sindaco e di ATC in tale materia."

La domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (PdL):

"Il sottoscritto Lorenzo Tomassini, consigliere comunale del Gruppo PdL: visti gli articoli di stampa apparsi oggi 19/10/2011 su “Il Resto del Carlino”, “La Repubblica” e “Il Corriere della Sera – Corriere di Bologna” chiede alla Giunta, con riferimento all'annunciato proposito di sospendere la realizzazione del Civis manifestato ieri dal Sindaco Merola e dal Presidente di ATC Sutti , di spiegare:
1) come intenderà rapportarsi con appaltatrice;
2) se abbia già provveduto a contestare anomalie progettuali e/o costruttive del Civis;
3)  in caso di risposta affermativa al quesito sub 2), chiede di conoscere date, contenuti e destinatari delle doglianze (di cui chiede il rilascio in copia);
4) quale sorte avranno le tante banchine, spartitraffico e pensiline realizzate;
5) se intenda ripristinare le fermate degli autobus in prossimità dei portici (come era una volta);
6) se Via Marconi, Via Irnerio, Via dei Mille e le altre strade che hanno subito restringimenti  delle carreggiate per la viabilità normale torneranno alle primitive sedi;
7) quale destino toccherà ai tanti mezzi “Civis” acquistati ed immatricolati;
8) se intenderà chiedere le dimissioni al Presidente di ATC.

Chiedo inoltre al signor Sindaco di Bologna (già Presidente del Quartiere Savena ed Assessore della Giunta Cofferati), alla luce delle iniziative politiche promosse sin dal 2003 contro il CIVIS, i motivi delle diverse decisioni dallo stesso assunte nei vari ruoli ricoperti in questi ultimi anni.
A tal fine, ricorda al primo cittadino i tratti salienti della propria elaborazione politica e del proprio impegno pubblico:

1. “il presidenzialismo”, ovvero il periodo  di ribellione e protesta durante la Presidenza del Savena (anni 2002-2004);
2. “l’assessorismo”, ovvero il pieno appoggio alle politiche di Zamboni e Cofferati (2004-2009);
3. “il sindachismo”, ovvero il ripudio dell’opera e la sospensione dei lavori (attualità).


La domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (M5S):

"Premesso che: questa Giunta ha deciso di bloccare i lavori del CIVIS, come riportato da tutte le testate giornalistiche; sulla stampa si sono lette in passato innumerevoli notizie relative ad eventuali penali che il Comune di Bologna avrebbe dovuto sostenere in caso di rescissione anticipata del contratto;
Chiede: qual’è stato l’iter burocratico che ha accompagnato il CIVIS dalla sua ideazione ad oggi, indicando la successione degli atti amministrativi ed i nominativi dei corrispondenti decisori sia politici che amministrativi (sindaci, assessori,gruppi consiliari, dirigenti, partecipate); se l’Amministrazione ha conteggiato le penali che il Comune di Bologna avrebbe dovuto sostenere per uscire dal progetto, nel corso dei mandati Cofferati, Delbono e nel periodo Commissariale, ed i caso affermativo a quanto sarebbero ammontate; quali sono state le società ed i liberi professionisti che hanno fornito consulenze di qualsiasi natura sul progetto CIVIS ed i relativi compensi."

La risposta dell'assessore a Traffico e Mobilità Andrea Colombo:
 
"Prima di rispondere ai quesiti sottoposti desidero leggere la risposta del sindaco alla domanda di attualità del consigliere Tomassini:

"Gentile Consigliere Tomassini,
Lei come sempre brilla per la faziosità e nelle premesse alle Sue domande dà per acquisite quello che non è : cioè che io abbia cambiato l’atteggiamento di fondo sulla vicenda Civis.

1) Nel periodo di Presidente di Quartiere fui tra i promotori della petizione”Aiutiamoli a uscire dal tunnel” sul tema del metrò e sul tram proposto dalla giunta Guazzaloca espressi tutta la mia contrarietà perché non si trattava di un tram, ma nella migliore delle ipotesi un filobus. A me pare che questa previsione oggi sia confermata;
2) Io ho appoggiato, a finanziamenti e contratto firmato dal centrodestra, la modifica al progetto nell’intento di non far perdere i finanziamenti alla città e di rendere il mezzo utile. Questa si chiama responsabilità, che so che per lei è un problema secondario rispetto all’importanza per Lei di essere comunque rieletto;
3) sulla sospensione avrà risposte o risponderà l’Assessore Colombo. Sull’opera in generale la Sua parte politica e in vario modo ha annullato un contratto e una procedura per cui solo nel 2008 si è scoperto che il mezzo non era mai stato sperimentato, ma anzi era stato ripudiato nelle città dove poteva essere utilizzato;
Manca il null osta per la sicurezza del mezzo, egregio consigliere. E le assicuro che se avessimo potuto prevedere le false dichiarazioni e pratiche su questo punto, certo come giunta ci saremo comportati diversamente ma su questo La rinvio all’indagine aperta dalla Procura su truffa, corruzione
e frode che riguarda, guarda caso, i protagonisti di una procedura e di un contratto che non ha certo fatto la Giunta Cofferati o Zamboni".

Sulle domande postemi ricordo che a metà settembre si sono conclusi, con un mese e mezzo di anticipo, i lavori sull'asse via Emilia-Mazzini. In questi mesi abbiamo valutato l'apertura di nuovi cantieri. Nel frattempo però era intervenuto un elemento di novità: il 1° giugno è arrivata la Relazione della Commissione di Sicurezza di nomina interministeriale. Abbiamo ritenuto troppo rischioso per il Comune, Atc e la città intera proseguire con gli interventi sulle strade senza aver prima decisamente sciolto e risolto la questione del veicolo. Questione del veicolo che può incidere nel finanziamento del progetto e che avrebbe potuto esporre l'amministrazione comunale, e soprattutto Atc, ad una responsabilità erariale nei confronti della Corte dei Conti per ingiustificato utilizzo di risorse pubbliche. La sospensione degli ulteriori lavori disposta in data 18 ottobre 2011, ma voglio ricordare che questa decisione è frutto di un percorso iniziato tempestivamente con la lettera del 1° agosto 2011 con cui Atc ha comunicato all'Ati che la Commissione di Sicurezza ha evidenziato significative criticità del sistema tali per cui lo stesso non potrà essere utilizzato secondo le modalità di progetto. Ed ha dunque preso atto che il sistema Civis non soddisfa i requisiti di sicurezza, con riferimento dell'utilizzo della guida ottica, e pertanto non vi è congruità dell'offerta presentata in sede di gara al contratto successivamente stipulato. E' noto che una pubblica amministrazione interviene sulla base non di dichiarazioni, ma su atti amministrativi. E per la prima volta c'è un atto amministrativo, la relazione della Commissione di Sicurezza, che mette nero su bianco l'inidoneità di quei mezzi. In precedenza era, ed è tuttora in vigore, un nullaosta provvisorio positivo da parte del Ministero dei Trasporti su quel medesimo sistema.

Come Comune ed Atc intendono rapportarsi con l'Ati (Irisbus-CCC) e il Ministero? L'obiettivo della decisione assunta della sospensione dei lavori è l'apertura immediata di una trattativa serrata per arrivare ad una soluzione condivisa di questa vicenda affinché si completi il progetto, con la conferma del tracciato e del percorso previsto. Quindi con una riapertura dei cantieri per la conclusione dei lavori stradali ancora da realizzare. Ciò dovrà avvenire il prima possibile, anche per un tema di salvaguardia occupazionale a cui questa amministrazione è particolarmente sensibile e i diversi tavoli aperti delle aziende in crisi ne sono una testimonianza, alla condizione però della scelta di un veicolo idoneo, del genere filobus come avevamo detto in campagna elettorale, tramite la modifica radicale o addirittura la sostituzione del mezzo Civis. Filobus che rientra nella nostra strategia di offerta di trasporto pubblico sempre più a impatto ambientale zero, in particolare in centro storico.

I cantieri ancora mancanti sono quelli che riguardano il cuore del centro storico della città: Strada Maggiore, via Ugo Bassi e via Rizzoli. Un limitato tratto di via Mazzini (tra le via Pelagio Pelagi e la Porta), il tratto dei viali che va da Porta Maggiore e Porta San Donato e un pacchetto di strade nei dintorni di Piazza XX Settembre e della stazione. Per dovere di responsabilità con cui questi atti sono stati assunti la stazione appaltante ha comunque disposto la conclusione di alcune lavorazioni relative a impianti semaforici, illuminazione pubblica e della rete elettrica che erano tuttora in corso e che dovranno essere ultimati. La nostra è una posizione di responsabilità che nello stesso tempo vuole chiamare con forza responsabilità gli altri attori di questo progetto. A partire dal Ministero dei Trasporti che ancora non ha dato il parere definitivo sulla sicurezza del mezzo, e dal quale per l'interesse comune a concludere quest'opera il cui stato di avanzamento è superiore ovviamente alla metà, riteniamo che ci debba essere la disponibilità a rivedere il progetto tramite un'approvazione dell'eventuale auspicata variante al progetto stesso per quanto riguarda la tipologia dei mezzi. E, di conseguenza, la conferma dei finanziamenti statali eventualmente rimodulati sulla base di tali cambiamenti. Fiat-Irisbus deve prendere in considerazione e risolvere i problemi emersi in merito all'affidabilità del mezzo che ovviamente rispetto al capitolato di appalto e i fondi resi disponibili oggi, se fosse confermata quella conclusione della Commissione di Sicurezza, avrebbero un valore economico assolutamente diminuito.

Le infrastrutture attuate in questi anni sono comunque utili a Bologna perché hanno consentito di attuare un piano di riqualificazione e manutenzione straordinaria della città che altrimenti non sarebbe mai stato possibile e sarà tantomeno possibile con i tagli indiscriminati ai bilanci degli enti locali che hanno portato per la prima volta dopo decenni a un piano dei lavori pubblici approvato ieri dalla Giunta con un livello di investimento previsto di 40 milioni di euro, che non sappiamo nemmeno se saranno quelli in base a quei pazzeschi parametri di virtuosità che rischiano di penalizzare le città come Bologna che offrono servizi ai cittadini. Sono dunque opere che hanno acconsentito il rifacimento delle strade e dei marciapiedi, di chiudere quelle buche che un domani non sappiamo se saremmo in grado di chiudere secondo le necessità espresse dalla città. E' stata riqualificata l'illuminazione pubblica, che sappiamo anche quanto serva ai fini della sicurezza urbana, abbattuto barriere architettoniche. E sono utili perché si tratta di strutture adeguate per un qualunque mezzo di trasporto pubblico su gomma. Lo dimostra il fatto che banchine e corsie preferenziali vengano quotidianamente utilizzate dagli autobus. I lavori fatti, e quelli ancora mancanti che vogliamo portare a compimento il primo possibile, hanno consentito di realizzare una prima fondamentale tratta della rete del sistema filoviario bolognese che consentirà di sostituire con mezzi alimentati elettricamente le attuali e principali linee forti del trasporto pubblico: la 27 e la 19, attualmente coperte con mezzi alimentati a gasolio.

Sulle "anomalie costruttive del mezzo" è importante rendere pubblico il fatto che Atc in quanto stazione appaltante e soggetto attuatore fin dal 2005, rilevando criticità sul mezzo, ha emesso precisi ordini di servizio nei confronti del produttore. Risale al 2 febbraio 2005 l'ordine di servizio con cui furono date 18 prescrizioni tecniche a seguito di due sopralluoghi presso lo stabilimento di produzione in Francia per visionare l'avanzamento dei lavori e valutare il materiale rotabile del Civis dal punto di vista tecnico. All'ordine di servizio fece seguito un verbale di non accettazione del veicolo prototipale in data 23 giugno 05. L'esito della prova, si legge nell'atto firmato dalla direzione lavori di Atc e dall'Ati appaltatrice, è risultato negativo. Ancora, in data 24 giugno 2005 furono impartire ulteriori 16 prescrizioni. Stiamo parlando di sei anni fa e dunque assoluta attenzione e scrupolosità di Atc a rilevare, contestare e chiedere la risoluzione degli elementi problematici che si evidenziavano su quel mezzo.
Aggiungo, a proposito di responsabilità di Atc e del suo presidente, che in virtù dei richiamati atti i 49 mezzi non sono mai stati presi in carico o in consegna né dall'amministrazione comunale, né da Atc e che pertanto appartengono e sono nella proprietà e nella disponibilità di chi li ha prodotti. In quanto è stato ritenuto inopportuno acquisire tali mezzi al patrimonio dell'azienda con un nulla osta soltanto provvisorio del Ministero dei Trasporti e con quelle criticità che venivano ricordate. Nello stesso tempo è giusto ricordare che quei mezzi sono stati almeno in parte già pagati perché così prevedeva il contratto.

Sull'attuale quadro economico del progetto dico che al 15 ottobre 2011 sono stati contabilizzati su un appalto da 122 milione di euro (di cui 109 a carico del Ministero) una spesa complessiva fra opere e mezzi pari a 102 milioni, di cui 35 per il pagamento parziale del materiale rotabile, 43 per opere civili e impianti dell'Ati e 11 per quelli ordinati ad un'altra azienda relativi al sottopasso della rotonda Caduti e ulteriori spese previste dal contratto per espropri, spese tecniche segnalamento ecc... per 13 milioni di euro.

Per la gestione del contratto nella sua fase di esecuzione (da quando è stato firmato in poi) l'amministrazione comunale non ha sostenuto spese a riguardo, nemmeno Atc, salvo soltanto alcune limitate consulenze obbligatorie per legge per l'accatastamento delle sottostazioni elettriche; operazione particolarmente specialistiche le cui competenze non sono all'interno dell'azienda stessa.

Ha già avuto modo ieri il sindaco di rappresentare la volontà dell'amministrazione di condurre la rinegoziazione del contratto con Irisbus per addivenire ad una composizione bonaria della vicenda ma che se non vi sarà questa disponibilità, e se i problemi in merito all'insicurezza del mezzo siano confermati, sarà da valutare la strada della risoluzione del contratto in danno per colpa dell'appaltatore. Senza dunque nessuna responsabilità del committente: il Comune di Bologna. Parlando però di profili legali ricordo che la migliore tutela dell'interesse pubblico è assicurata da un'indagine di natura penale avviata nel 2008 dalla Procura della Repubblica di Bologna, che vede attualmente indagate 17 persone per i reati di truffa, frode in pubblica fornitura e corruzione che operarono al tempo dell'emissione del bando, della relativa procedura di gara e della successiva aggiudicazione avvenute fino alla prima metà dell'anno 2004. Atc si è nominata parte offesa ed è pronta in caso di rinvio a giudizio a costituirsi ovviamente parte civile lesa, collaborando con la Procura fin dal 2008 per la fornitura di dati e informazioni sul progetto Civis.

Da ultimo, è rimbombata in quest'Aula più volte la parola "responsabilità". Credo che noi abbiamo il dovere di verità verso Bologna e verso i bolognesi, abbiamo perciò il dovere di ricordare chi si è assunto responsabilità nell'interesse dei cittadini e delle istituzioni e chi oggi, per ragioni politiche, finge di dimenticarsi le proprie.
Responsabile è Atc che nel 2005 ha rifiutato quei mezzi, che nel 2008 si è messa a disposizione della Procura come parte lesa e nel 2011 ha disposto la sospensione dei cantieri.
Responsabile è l'amministrazione Vitali che aveva portato a questa città miliardi di lire per quel sistema tranviario che avrebbe adeguatamente coperto la domanda di mobilità pubblica di questa città.
Responsabili sono le amministrazioni Cofferati e Delbono che hanno subìto l'attuazione di un contratto gestendolo in maniera tale da diminuire il più possibile l'impatto sui cittadini e, tramite la collaborazione con Atc, assicurare che il progetto fosse conforme negli aspetti di sicurezza al capitolato di appalto e alla legge.
Responsabile infine è l'amministrazione Merola che ha preso in mano le redini, per la prima volta con forza, di questo progetto per portarlo responsabilmente alla sua conclusione nell'interesse della città, nel rispetto della legge e nel giusto utilizzo delle risorse pubbliche.

Vorrei aggiungere infine che soprattutto responsabili sono coloro che, e sono una giunta un consiglio comunale di ben altro colore politico rispetto a quelli finora citati, scelsero un filobus a guida ottica che è precisamente il sistema oggi oggetto di bocciatura dal punto di vista della sicurezza, al posto di un tram di cui c'erano già i finanziamenti e che non si stava perdendo nessun fondo, bastava solamente attuare quel progetto.
Responsabile è quell'Atc, guidato da qualcun'altro rispetto all'attuale presidente, che firmò sciaguratamente un contratto che prevedeva all'articolo 19 comma 3 penali pari al 10% del valore del contratto, 18 milioni di euro, per non avere nulla e che firmò un contratto di cui si prevedeva il pagamento del mezzo nonostante non fosse ancora e non sia stato ancora rilasciato il nulla osta definitivo.
Responsabili di questa vicenda sono dunque quelli che nel 2003, alla Fiera Europolis, presentavano in pompa magna il nuovo progetto Civis: il presidente ai Atc Maurizio Agostini e il sindaco Giorgio Guazzaloca".


I consiglieri comunali che hanno posto le domande si sono dichiarati insoddisfatti.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:22
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