EDIFICI TUTELATI, DICHIARAZIONE DELL'ASSESSORE ALL'URBANISTICA PATRIZIA GABELLINI
Con riferimento alle dichiarazioni dell'associazione Italia Nostra di ieri, martedì 25 ottobre, l'assessore ad Urbanistica, Ambiente, Qualità Urbana e Città Storica, Patrizia Gabellini dichiara quanto segue:
"A proposito della conferenza s...
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Con riferimento alle dichiarazioni dell'associazione Italia Nostra di ieri, martedì 25 ottobre, l'assessore ad Urbanistica, Ambiente, Qualità Urbana e Città Storica, Patrizia Gabellini dichiara quanto segue:
"A proposito della conferenza stampa tenuta da Italia Nostra il 25 ottobre, vorrei fare una considerazione di metodo e qualche precisazione.
Il Presidente di Italia Nostra Daniele Benati ha detto di 'non aver richiesto un incontro al Sindaco perché sembrava più efficace una protesta che mille rassicurazioni senza conclusioni'. Prendiamo atto di una rinuncia a priori a qualsiasi confronto. Strano, ma significativo di pregiudizi. Gli argomenti della protesta, peraltro, dimostrano una scarsa conoscenza dello strumento urbanistico approvato. Riteniamo perciò utili i seguenti chiarimenti per i lettori che sono messi di fronte a un quadro disinformato.
Gli edifici che il Piano strutturale (PSC) e il Regolamento urbanistico edilizio (RUE) sottopongono a restauro e a recupero sono in numero ampiamente superiore a quelli del Piano regolatore precedente cui si fa riferimento. Ciò è dovuto a un diverso sistema di classificazione, introdotto per costruire un quadro unitario del patrimonio storico presente in tutto il territorio comunale con una prospettiva che vede il concetto di Centro Storico ampliato in quello di Città Storica.
Gli interventi sugli edifici individuati dal colore rosa - “di interesse documentale” - sui quali si è appuntata l'attenzione, sono sottoposti all'approfondimento conoscitivo del progettista, il solo che ha tutti gli strumenti e la conoscenza diretta necessari a predisporre uno specifico progetto di recupero. Qualora esso preveda delle demolizioni, è obbligatoriamente sottoposto ad una valutazione preventiva che comprende anche il parere della Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio. Avviene dunque un vaglio a diversi livelli che consente di esplicitare e argomentare i giudizi di valore e le scelte, giudizi e scelte che sono sempre e comunque presenti, anche nel restauro scientifico.
In generale, ed è questo un orientamento preciso, si ritiene necessario poter adattare gli edifici alle esigenze abitative e riqualificare lo spazio pubblico che tra gli edifici si trova e che è stato in passato trascurato, accettando responsabilmente la sfida di adeguare l'immagine della città nel rispetto della sua storia".
In allegato le mappe che rappresentano gli edifici tutelati dal vecchio PRG e quelli tutelati da PSC e RUE.
"A proposito della conferenza stampa tenuta da Italia Nostra il 25 ottobre, vorrei fare una considerazione di metodo e qualche precisazione.
Il Presidente di Italia Nostra Daniele Benati ha detto di 'non aver richiesto un incontro al Sindaco perché sembrava più efficace una protesta che mille rassicurazioni senza conclusioni'. Prendiamo atto di una rinuncia a priori a qualsiasi confronto. Strano, ma significativo di pregiudizi. Gli argomenti della protesta, peraltro, dimostrano una scarsa conoscenza dello strumento urbanistico approvato. Riteniamo perciò utili i seguenti chiarimenti per i lettori che sono messi di fronte a un quadro disinformato.
Gli edifici che il Piano strutturale (PSC) e il Regolamento urbanistico edilizio (RUE) sottopongono a restauro e a recupero sono in numero ampiamente superiore a quelli del Piano regolatore precedente cui si fa riferimento. Ciò è dovuto a un diverso sistema di classificazione, introdotto per costruire un quadro unitario del patrimonio storico presente in tutto il territorio comunale con una prospettiva che vede il concetto di Centro Storico ampliato in quello di Città Storica.
Gli interventi sugli edifici individuati dal colore rosa - “di interesse documentale” - sui quali si è appuntata l'attenzione, sono sottoposti all'approfondimento conoscitivo del progettista, il solo che ha tutti gli strumenti e la conoscenza diretta necessari a predisporre uno specifico progetto di recupero. Qualora esso preveda delle demolizioni, è obbligatoriamente sottoposto ad una valutazione preventiva che comprende anche il parere della Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio. Avviene dunque un vaglio a diversi livelli che consente di esplicitare e argomentare i giudizi di valore e le scelte, giudizi e scelte che sono sempre e comunque presenti, anche nel restauro scientifico.
In generale, ed è questo un orientamento preciso, si ritiene necessario poter adattare gli edifici alle esigenze abitative e riqualificare lo spazio pubblico che tra gli edifici si trova e che è stato in passato trascurato, accettando responsabilmente la sfida di adeguare l'immagine della città nel rispetto della sua storia".
In allegato le mappe che rappresentano gli edifici tutelati dal vecchio PRG e quelli tutelati da PSC e RUE.
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