FESTA DELLA POLIZIA MUNICIPALE, DISCORSO DEL COMANDANTE CARLO DI PALMA
Si trasmette il discorso del Comandante Carlo Di Palma tenuto questa mattina in Cappella Farnese, a Palazzo d'Accursio, in occasione della Festa del 151° del Corpo di Polizia Municipale di Bologna.
"Signor Sindaco, Signor Prefetto, Autorità ...
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Si trasmette il discorso del Comandante Carlo Di Palma tenuto questa mattina in Cappella Farnese, a Palazzo d'Accursio, in occasione della Festa del 151° del Corpo di Polizia Municipale di Bologna.
"Signor Sindaco, Signor Prefetto, Autorità civili, militari e religiose, colleghi, cittadini. Rivolgo, a nome mio e del Corpo di Polizia Municipale di Bologna il saluto e il ringraziamento per essere oggi in questa bella Sala del Palazzo Comunale, a festeggiare un anno di attività e 151 anni di storia del Corpo.
Il 28 ottobre del 1860, (una domenica per l’esattezza, segno che l’odierna necessità di lavorare di più e meglio, ci accomuna oggi, almeno un poco, alla grande tradizione degli anni difficili ma entusiasmanti dell’Unità d’Italia) la Giunta del Comune di Bologna deliberò la nascita delle prime Guardie Municipali. Tre giorni dopo le prime 24 Guardie uscivano in strada per adempiere al compito di vigilare sull’osservanza dei regolamenti comunali: igiene pubblica, commercio, nettezza urbana, abusi edilizi e molto altro, negli anni a seguire.
In questi 151 anni di storia e di cronaca, attraverso le dure prove di due guerre mondiali, delle progressive e a volte repentine mutazioni sociali ed economiche, della ricostruzione di uno stato e di una città democratici dopo il ventennio del fascismo, ma anche grazie ad una ininterrotta tradizione di civismo, solidarietà e amore per la vera libertà che i bolognesi certamente possiedono fin dall’era dei liberi comuni, Bologna ha sempre annoverato, tra le proprie e più gloriose istituzioni, il Corpo di Polizia Municipale.
E’ anche attraverso il costante servizio delle donne e degli uomini di questo antico Corpo di Polizia Locale, infatti, che è stato possibile affrontare e spesso vincere sfide difficili come quelle imposte dalla complessità cittadina a chi vuole governare e soprattutto governare bene: sicurezza urbana e stradale, mobilità e traffico, educazione civica e rispetto diffuso e autentico delle regole che presiedono alla vita di tutti, siano essi cittadini, attività economiche, Università, associazioni, istituzioni laiche o religiose.
Dunque vogliamo anche quest’anno illustrare brevemente ma significativamente le attività svolte dal Corpo nell’anno appena trascorso, attraverso cinque grandi tematiche concettuali, idonee ad illustrare buona parte del nostro servizio.
E’ ancora la strada, semplicemente la strada il luogo nel quale dobbiamo continuare a misurare davvero se abbiamo fatto passi avanti nell’essere cittadini autentici, persone etiche e coscienti, individui rispettosi dei diritti altrui e pertanto convinti difensori di un sempre più necessario sistema di regole. Come diceva Indro Montanelli: “Anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall'interno della sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole.”
Ed è di tutta evidenza che, da questo punto di vista, anche se la forbice dei decessi per incidenti stradali continua lentamente ma abbastanza costantemente a restringersi, l’insieme dei dati contravvenzionali in nostro possesso, obbliga oggi più che mai tutti, operatori di polizia, istituzioni, amministratori e soprattutto famiglie, insegnanti ed educatori, a mantenere alta la guardia e lo sforzo di convincere ciascuno ad essere più attento a quel bene irrinunciabile che è la sicurezza stradale, poiché, è sempre bene ricordarlo, anche a Bologna si muore o ci si infortuna gravemente e permanentemente ancora e soprattutto a causa di semplici infrazioni al codice della strada, piuttosto che per altre azioni criminose afferenti il codice penale.
Dal 1° settembre 2010 al 31 agosto 2011, nell’ambito dell’attività di infortunistica stradale svolta dal Corpo (che come è risaputo svolge in modo pressoché prioritario tale servizio in ambito urbano) 6.712 persone sono risultate coinvolte in sinistri stradali, dunque 18 al giorno; 2534 sono quelle che hanno riportato infortuni, 22 con prognosi riservata, mentre sono stati 23 quelle decedute, quasi uno ogni 16 giorni. In questo quadro, in alternanza tra miglioramenti e confermate criticità, aumentano ancora e purtroppo i casi di omissione di soccorso, da 11 a 15. Quale sia la ricaduta economica, sanitaria, assistenziale ed infine sociale, di questo quadro, dovrebbe essere un monito più che sufficiente, ma così non è purtroppo, come è agevole constatare osservando qualche dato relativo all’attività contravvenzionale e repressiva svolta dagli appartenenti al Corpo.
Attraverso le migliaia di servizi dedicati alla sicurezza stradale, svolti soprattutto grazie allo sforzo quotidiano delle nostre pattuglie di quartiere e di motociclisti, abbiamo accertato quasi 62.00 punti patente da decurtare, ritirato 480 patenti, rilevato 1137 mancate revisioni, 1066 casi di mancato uso della cintura di sicurezza e ben 1117 relativi al mancato uso di occhiali o lenti obbligatorie. Abbiamo realizzato numerosi servizi speciali notturni, nell’ambito dei quali l’uso di etilometri e telelaser ha consentito, tra l’altro, di reprimere 141 casi di guida sotto l’effetto di tassi alcolemici vietati e 30 relativi all’uso di sostanze psicotrope. Cala, ma è ancora un comportamento a rischio troppo elevato, il mancato rispetto delle indicazioni semaforiche, rilevato 4.537 volte dai soli sistemi STARS, contro i 5.347 dell’anno precedente,
L’attività contravvenzionale totale, circa 584.000 accertamenti, si è attestata su valori leggermente inferiori a quella rilevata un anno fa, anche grazie a un sensibile calo dei transiti vietati in corsie preferenziali, da oltre 202.000 agli attuali 151.000, ma preoccupa l’innalzamento degli accessi non autorizzati nella ZTL, da poco meno di 160.000 a quasi 211.000.
Eppure la sicurezza stradale è una battaglia di lungo periodo che speriamo di vincere non solo sulle strade, ma soprattutto nelle scuole, tra i ragazzi, raggiungendoli un poco a tutte le età, cercando di agganciare così anche le loro famiglie, gli adulti, attraverso un costante e fiducioso sforzo comune. Per fare tutto questo abbiamo utilizzato 1394 servizi svolti da nostri agenti e ufficiali particolarmente motivati, svolgendo, attraverso i nostri corsi e le nostre testimonianze, 5000 ore di attività nelle scuole, all’interno di 834 classi, raggiungendo 20.533 studenti, anche tramite uscite a piedi e in bicicletta
Bologna ha felicemente adottato quello che solo oggi viene definito un moderno sistema di prossimità per la polizia locale, da oltre 40 anni. Facciamo cioè prossimità vera fin dagli anni ‘70, impiegando a tutt’oggi circa il 50% del totale degli operatori di Polizia Municipale, proprio nei reparti dislocati nei quartieri. Dobbiamo ricordarlo non solo ad altri soggetti istituzionali e ad altre città, molte delle quali avviano soltanto oggi una simile esperienza, ma anche a noi stessi, perché presidiare il territorio attraverso nuclei territoriali di Polizia Municipale direttamente collocati nei quartieri cittadini, non è soltanto una cosa saggia ed intuitivamente giusta, ma è soprattutto una sfida quotidiana non altrettanto facile da vincere. La tentazione di accentrare tout-court, di specializzare, o semplicemente l’evidente difficoltà di mantenere standard quantitativi e qualitativi accettabili di personale “pronto all’uso”, può infatti indurre a qualche riflessione dubitativa quando si deve decidere come andare avanti con la tipica e inevitabile frammentazione che deriva da un sistema basato sui 18 comandi di Quartiere dei primi vent’anni di esperienza e sui 9 di oggi.
Eppure non pensiamo possa esistere un altro modo di fare polizia di prossimità, o meglio polizia di comunità, come più appropriatamente oggi si tende a definire, che quello di continuare ad investire e se possibile reinvestire attraverso comandi territoriali sempre più efficienti e organicamente numerosi. Dobbiamo continuare a mantenere, direttamente, sul territorio, agenti e ufficiali esperti, veicoli, attrezzature e strumenti di lavoro, ma anche e soprattutto metodologie di analisi del tessuto sociale, pattugliamento ravvicinato, conoscenza diretta ed approfondita dell’ambiente urbano e delle specificità della locale cittadinanza, acquisizione continua di quel patrimonio di informazioni così fondamentale nel garantire la nostra costante collaborazione verso le altre forze di polizia.
Forse la chiave di risoluzione di questo paradosso risiede proprio nel ripensare la massa critica dei singoli presidi, poiché è evidente che se per gestire nel miglior modo possibile un nucleo territoriale occorrono comunque 2 o 3 ufficiali e una seppur minima struttura di gestione interna, è altrettanto vero che un simile dispositivo otterrebbe maggiore efficacia ed efficienza se fosse conferito a cinque o sei reparti di 50-80 uomini ciascuno, piuttosto che nella situazione attuale caratterizzata da 9 (oltre al Nucleo Vigilanza Palazzo) reparti con dimensioni di 25-40 unità. Se cioè vogliamo continuare a fare servizio, anche appiedato o in bicicletta, sulle vie e nelle piazze del centro e della periferia cittadini, dobbiamo orientarci senza alternative alla massima ottimizzazione possibile dei risicati numeri che l’organico oggi ci concede.
Per fare tutto questo i nostri nuclei territoriali hanno complessivamente svolto un’imponente carico di lavoro, pari ad oltre 101.000 ore di servizio per i controlli del territorio, impegnando 24.126 presenze-agente. Sono stati operati specifici servizi in autonomia, coprendo 227 diverse manifestazioni serali e festive, 142 servizi serali e notturni di repressione nel campo della sicurezza stradale, e quasi 1400 servizi, per un totale di 6900 ore circa, direttamente mirati a contrastare il degrado e a garantire maggiore controllo del territorio, sempre in orari serali e notturni.
I comandi distaccati hanno peraltro garantito 6416 ore di ricevimento pubblico, ascoltando 17.652 persone, gestendo più di 46.000 contatti telefonici, rilasciando 585 permessi di transito. Siamo entrati migliaia di volte nelle case dei nostri cittadini, verificando 27.287 pratiche anagrafiche, una ogni 14 residenti complessivi.
Fare prossimità ha voluto dire anche presidiare con varie modalità 68 plessi scolastici, impiegando solo per questo 4760 ore di servizio. Oltre 13.000 i controlli e i pattugliamenti di quartiere eseguiti presso attività commerciali, artigianali e pubblici esercizi, nonché quasi 10.000 quelli riguardanti parchi e giardini pubblici.
A partire dal prossimo anno saranno infine disponibili ulteriori dati su questa che è certamente l’attività di servizio fondamentale del Corpo, poiché è già stato avviato un nuovo sistema di monitoraggio delle attività di prossimità che ci accingiamo a fornire periodicamente e in forma di report informatico agli stessi presidenti di quartiere.
Operare un controllo del territorio, per una forza di Polizia Locale come la nostra, costituisce anche e soprattutto un contributo di peso nel garantire la tutela di quell’irrinunciabile bene pubblico che è la sicurezza urbana. Accanto alla missione fondamentale di garantire ordine e sicurezza pubblica, svolta grazie ai preposti Organi dello Stato, dunque attraverso il presidio costante, puntuale e rassicurante garantito dal Signor Prefetto, dal Signor Questore, dai colleghi dell’Arma dei Carabinieri e da tutte le altre Forze di Polizia dello Stato, a cui dedichiamo ancora una volta il nostro particolare ringraziamento, la Polizia Municipale di Bologna deve collaborare diuturnamente e consapevolmente cercando di assicurare anzitutto il rispetto delle prime regole di convivenza civile.
L’attività svolta in questo senso dai reparti specializzati del Corpo, Polizia Amministrativa e Reparto Sicurezza anzitutto, in sinergia con quella garantita dai nove presidi territoriali, ne costituisce un esempio molto concreto.
831 controlli specializzati eseguiti nei confronti di altrettante attività commerciali e pubblici esercizi, 756 sequestri amministrativi e penali, 225 controlli di fiere e mercati, 2318 violazioni elevate, 140 servizi notturni mirati e 82 festivi, ne sono la concreta riprova.
Il Reparto di Sicurezza Urbana e Antidegrado ha garantito inoltre, 375 servizi con altre forze di polizia, aumentando ulteriormente il già elevato totale raggiunto nell’anno precedente pari a 204, operando 82 arresti, 938 denunce a piede libero, 240 fotosegnalamenti, nonché effettuando 69 servizi mirati al contrasto dello spaccio di stupefacenti, 314 servizi di controllo in parchi e giardini tramite l’utilizzo delle unità cinofile, nonché 217 servizi anti-borseggio.
Il Corpo assicura il proprio impegno anche nell’ambito della tutela e della protezione dello spazio urbano da specifici fenomeni di degrado, a cominciare dalla vera e propria piaga del graffitismo deregolato. L’attività denominata PANDORA (acronimo di: Pattugliamento Anti Degrado e Osservazione Reattiva dell’Ambiente) ha, come noto, assicurato i primi concreti risultati. Nel corso di diverse attività di indagine, è stato possibile giungere alla denuncia di ben 32 persone, svolgere 15 perquisizioni domiciliari, 13 a Bologna e provincia e 2 in altre regioni, sequestrare 584 bombolette spray e numeroso altro materiale afferente i reati previsti in materia. L’attività di “monitoraggio graffiti” svolta dai vigili di quartiere ha portato inoltre, fino ad oggi, alla schedatura e alla referenziazione tipologica e topografica di 17.034 graffiti e firme, le così dette “TAG”, elevando tra l’altro 320 verbali per affissioni abusive.
L’attività dell’Ufficio Polizia Giudiziaria, ad integrazione e supporto trasversale dell’intera organizzazione territoriale e specialistica del Corpo Polizia Municipale, sta peraltro imboccando una strada professionale sempre più significativa e di correlata costante crescita qualitativa. Tutto questo è stato possibile anzitutto grazie alla direzione e alla fiducia che in tal senso l’Autorità Giudiziaria, a partire dal Signor Procuratore Capo Dott. Roberto Alfonso, ha voluto assicurare al personale del Corpo così impegnato.
Dobbiamo inoltre rammentare che, nelle prossime settimane, le procedure necessarie alla costituzione della prima Sezione di Polizia Giudiziaria (mai creata precedentemente) con personale della Polizia Municipale di Bologna presso la Procura, su disposizione e mandato del Signor Procuratore Generale della Corte d’Appello dott. Emilio Ledonne, saranno finalmente ultimate. Crediamo che ciò costituisca un felice e chiaro esempio di quale possa e debba essere il contributo della Polizia Municipale e del Sindaco della città, a vantaggio e supporto del defatigante e fondamentale lavoro svolto dall’organo inquirente della nostra Magistratura. Le recenti indagini che hanno già coinvolto la Polizia Municipale in quanto Ufficio di Polizia Giudiziaria, molte delle quali condotte sotto la puntuale direzione del Procuratore Aggiunto dott. Valter Giovannini - che cogliamo l’occasione per ringraziare -, basti pensare, tra le altre, a quella ancora in corso nonché di straordinario impegno e complessità che sta interessando il tema dei permessi concessi a falsi invalidi e altre fattispecie di transito vietato e sanzioni correlate, sono altrettanti, evidenti esempi di questo sforzo e di questa crescita.
In questa direzione segnaliamo anche il crescente e proficuo lavoro svolto con la Procura dei Minori, grazie all’impulso e all’attenzione che il Procuratore Capo Regionale Dott. Ugo Pastore ha voluto e saputo mettere in campo.
L’Ufficio di PG ha inoltre effettuato o processato nell’anno: 1739 attività di indagine, 538 denuncie per reati vari, 93 accertamenti di violazione legge Bossi-Fini, 53 comunicazioni al Tribunale dei Minori, 28 verbali di perquisizione.
Anche il Reparto di Vigilanza Edilizia ha contribuito validamente in questo contesto, garantendo la propria competenza specializzata attraverso la predisposizione di 254 verbali a carattere penale, 698 controlli edilizi, 4 sequestri preventivi di immobili e 34 denuncie per invasioni di terreni o edifici.
E’ spesso poco agevole rappresentare e far comprendere quanto il Corpo debba essere caratterizzato, accanto alla centrale azione di pattugliamento e controllo, anche da una complessiva capacità di garantire tutte le attività gestionali e burocratico-adempimentali, necessarie a sovrintendere alle funzioni di polizia locale. Per fare tutto questo il Corpo si avvale anche di 61 operatori amministrativi, che con lodevole capacità contribuiscono, laddove possibile, allo sforzo di contenimento dei limiti imposti dalle scarsità d’organico.
L’Ufficio Relazioni con il Pubblico, che ricordiamo essere in tal senso una delle strutture più significative dell’intera organizzazione comunale, ha curato in un anno di riferimento oltre 37.000 contatti con i cittadini.
L’ufficio preposto alle sanzioni accessorie, oltre a quanto già indicato nella parte relativa alla sicurezza stradale, ha operato 827 sequestri amministrativi, 603 fermi di veicoli, avviato lo smaltimento di 169 ruderi e recuperato 383 veicoli oggetto di furto.
Lo Staff Comando, di cui non è possibile sintetizzare qui la complessa azione (meglio illustrata nell’allegato tecnico), ha tra l’altro gestito le risposte a 1095 esposti di cittadini, 5475 comunicazioni email, nonché oltre 1000 pratiche complesse verso altri uffici statali e locali.
La centrale Radio Operativa del Corpo, strumento fondamentale di continuità, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, a garanzia dei cittadini e delle necessità di tutti, per quanto attiene ovviamente la competenza effettiva del servizio, ha gestito un traffico di 120.000 telefonate, elaborando oltre 47.000 schede operative, con una media giornaliera rispettiva superiore a 328 telefonate e 130 schede. Perché questo possa avvenire la C.R.O. utilizza un sistema di collegamento radio digitale, con 469 terminali radio, un complesso di videosorveglianza basato su oltre 300 telecamere, la gestione remota di varchi a fittone mobile, nonché la professionalità di un nucleo specializzato composto da agenti, assistenti e ufficiali, integrati da adeguato personale di complemento a rotazione.
Il Reparto Vigilanza Palazzo ha assicurato, oltre al controllo del Palazzo quale cuore nevralgico della Città, tutti i servizi di sicurezza e ausilio legati alle attività del Consiglio Comunale, 66 servizi di scorta Gonfalone e cerimoniale, 261 attività di istituto relative alla legge sui trattamenti sanitari obbligatori, 3917 rilasci di permessi temporanei di accesso per la ZTL e aree pedonalizzate, nonché 80 ore di educazione civica e storica dei luoghi del Palazzo Comunale.
La Protezione Civile, incardinata nel Corpo Polizia Municipale nell’ambito della più vasta sfera di Settore che lo contraddistingue, svolge un compito di grande complessità e specializzazione, garantendo una programmazione e una capacità di attivazione concreta nel campo della prevenzione, del soccorso e della prima assistenza, nonché il superamento di svariate emergenze, organizzando e coordinando all’uopo 560 volontari, nonché collaborando agli organi superiori di Protezione Civile, a iniziare dalla locale Prefettura, anche in ordine ai temi della “Difesa Civile”.
Tra le attività più significative dell’anno trascorso ricordiamo 20 servizi di supporto per emergenza profughi Nord-Africa, 2 servizi di attività connesse a bonifiche di ordigni e relative evacuazioni, 28 servizi anti-incendio, 99 di complessiva allerta meteorologica e ondate di calore, 33 per rischio esondazione, 25 di assistenza alla popolazione, 106 rilasci di autorizzazioni e pareri di competenza.
Il vero compito di una festa come quella del 151° del Corpo, è soprattutto quello che traspare dalle parole qui pronunciate e dall’imponente messe di dati che sono alla base di queste. Far capire a tutti quanto e quale sia il lavoro svolto dalle donne e dagli uomini della Polizia Municipale.
Se infatti è con una certa soddisfazione che possiamo parlare di una generale tenuta sulla mole di lavoro anche quest’anno prodotta, non è francamente più possibile rinviare il tema degli organici. La riduzione, in un solo anno, di altre 22 unità, a fronte di un depauperamento storico che ha visto calare di quasi 100 unità il Corpo nell’ultimo decennio, e che allo stato tenderà a proseguire con analogo ritmo, le difficoltà crescenti per la correlata penuria di ufficiali, nonché la complessità di un quadro che vede aumentare l’età media degli appartenenti al Corpo al livello insostenibile di quasi 50 anni di età (con il correlato che da ciò deriva in termini di idoneità e disponibilità ai ruoli più operativi), sono elementi sufficientemente imprescindibili perché venga oggi almeno valutata, la questione essenziale di una nuova stagione di assunzioni.
Ciò non di meno assicuro il Sindaco, che ringrazio sentitamente per la stima e la fiducia che ha ritenuto concedermi e a cui auguro un lungo e proficuo lavoro per il bene della Città, che continueremo certamente a fare, tutti, il nostro dovere. Anzi, dovremo applicarci sempre di più e sempre meglio per fare in modo che nulla di ciò che è disponibile vada perduto. Sappiamo infatti di non essere esenti da difficoltà e limiti, comprendiamo e cerchiamo di discernere non solo tra gli attestati di stima, ma anche tra le critiche a noi talvolta rivolte, e proprio per questo cerchiamo ogni giorno di migliorare ciò che è in qualche modo migliorabile. Ciò non di meno sappiamo di essere una risorsa fondamentale nella gestione della Città e soprattutto sappiamo di poter contare sull’aiuto quotidiano di gran parte dei nostri concittadini, giovani, anziani, famiglie, volontariato e istituzioni, realizzando in questo modo e nella pratica del servizio quella autentica sussidiarietà che si chiama senso civico, buona volontà, solidarietà, fiducia reciproca.
Mi sia infine consentito di rivolgere un saluto e un ringraziamento ai miei cari colleghi, donne e uomini appartenenti al Corpo, nonché alle nostre famiglie, ai nostri cari, ai tanti amici che ogni giorno ci supportano, volendoci bene. Ne abbiamo sempre bisogno.
Viva la Città di Bologna, viva il Corpo di Polizia Municipale!"
In allegato i "Dati esplicativi sulle più rilevanti attività svolte dal 1° settembre 2010 al 31 agosto 2011" dal Corpo della Polizia Municipale di Bologna.
"Signor Sindaco, Signor Prefetto, Autorità civili, militari e religiose, colleghi, cittadini. Rivolgo, a nome mio e del Corpo di Polizia Municipale di Bologna il saluto e il ringraziamento per essere oggi in questa bella Sala del Palazzo Comunale, a festeggiare un anno di attività e 151 anni di storia del Corpo.
Il 28 ottobre del 1860, (una domenica per l’esattezza, segno che l’odierna necessità di lavorare di più e meglio, ci accomuna oggi, almeno un poco, alla grande tradizione degli anni difficili ma entusiasmanti dell’Unità d’Italia) la Giunta del Comune di Bologna deliberò la nascita delle prime Guardie Municipali. Tre giorni dopo le prime 24 Guardie uscivano in strada per adempiere al compito di vigilare sull’osservanza dei regolamenti comunali: igiene pubblica, commercio, nettezza urbana, abusi edilizi e molto altro, negli anni a seguire.
In questi 151 anni di storia e di cronaca, attraverso le dure prove di due guerre mondiali, delle progressive e a volte repentine mutazioni sociali ed economiche, della ricostruzione di uno stato e di una città democratici dopo il ventennio del fascismo, ma anche grazie ad una ininterrotta tradizione di civismo, solidarietà e amore per la vera libertà che i bolognesi certamente possiedono fin dall’era dei liberi comuni, Bologna ha sempre annoverato, tra le proprie e più gloriose istituzioni, il Corpo di Polizia Municipale.
E’ anche attraverso il costante servizio delle donne e degli uomini di questo antico Corpo di Polizia Locale, infatti, che è stato possibile affrontare e spesso vincere sfide difficili come quelle imposte dalla complessità cittadina a chi vuole governare e soprattutto governare bene: sicurezza urbana e stradale, mobilità e traffico, educazione civica e rispetto diffuso e autentico delle regole che presiedono alla vita di tutti, siano essi cittadini, attività economiche, Università, associazioni, istituzioni laiche o religiose.
Dunque vogliamo anche quest’anno illustrare brevemente ma significativamente le attività svolte dal Corpo nell’anno appena trascorso, attraverso cinque grandi tematiche concettuali, idonee ad illustrare buona parte del nostro servizio.
E’ ancora la strada, semplicemente la strada il luogo nel quale dobbiamo continuare a misurare davvero se abbiamo fatto passi avanti nell’essere cittadini autentici, persone etiche e coscienti, individui rispettosi dei diritti altrui e pertanto convinti difensori di un sempre più necessario sistema di regole. Come diceva Indro Montanelli: “Anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall'interno della sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole.”
Ed è di tutta evidenza che, da questo punto di vista, anche se la forbice dei decessi per incidenti stradali continua lentamente ma abbastanza costantemente a restringersi, l’insieme dei dati contravvenzionali in nostro possesso, obbliga oggi più che mai tutti, operatori di polizia, istituzioni, amministratori e soprattutto famiglie, insegnanti ed educatori, a mantenere alta la guardia e lo sforzo di convincere ciascuno ad essere più attento a quel bene irrinunciabile che è la sicurezza stradale, poiché, è sempre bene ricordarlo, anche a Bologna si muore o ci si infortuna gravemente e permanentemente ancora e soprattutto a causa di semplici infrazioni al codice della strada, piuttosto che per altre azioni criminose afferenti il codice penale.
Dal 1° settembre 2010 al 31 agosto 2011, nell’ambito dell’attività di infortunistica stradale svolta dal Corpo (che come è risaputo svolge in modo pressoché prioritario tale servizio in ambito urbano) 6.712 persone sono risultate coinvolte in sinistri stradali, dunque 18 al giorno; 2534 sono quelle che hanno riportato infortuni, 22 con prognosi riservata, mentre sono stati 23 quelle decedute, quasi uno ogni 16 giorni. In questo quadro, in alternanza tra miglioramenti e confermate criticità, aumentano ancora e purtroppo i casi di omissione di soccorso, da 11 a 15. Quale sia la ricaduta economica, sanitaria, assistenziale ed infine sociale, di questo quadro, dovrebbe essere un monito più che sufficiente, ma così non è purtroppo, come è agevole constatare osservando qualche dato relativo all’attività contravvenzionale e repressiva svolta dagli appartenenti al Corpo.
Attraverso le migliaia di servizi dedicati alla sicurezza stradale, svolti soprattutto grazie allo sforzo quotidiano delle nostre pattuglie di quartiere e di motociclisti, abbiamo accertato quasi 62.00 punti patente da decurtare, ritirato 480 patenti, rilevato 1137 mancate revisioni, 1066 casi di mancato uso della cintura di sicurezza e ben 1117 relativi al mancato uso di occhiali o lenti obbligatorie. Abbiamo realizzato numerosi servizi speciali notturni, nell’ambito dei quali l’uso di etilometri e telelaser ha consentito, tra l’altro, di reprimere 141 casi di guida sotto l’effetto di tassi alcolemici vietati e 30 relativi all’uso di sostanze psicotrope. Cala, ma è ancora un comportamento a rischio troppo elevato, il mancato rispetto delle indicazioni semaforiche, rilevato 4.537 volte dai soli sistemi STARS, contro i 5.347 dell’anno precedente,
L’attività contravvenzionale totale, circa 584.000 accertamenti, si è attestata su valori leggermente inferiori a quella rilevata un anno fa, anche grazie a un sensibile calo dei transiti vietati in corsie preferenziali, da oltre 202.000 agli attuali 151.000, ma preoccupa l’innalzamento degli accessi non autorizzati nella ZTL, da poco meno di 160.000 a quasi 211.000.
Eppure la sicurezza stradale è una battaglia di lungo periodo che speriamo di vincere non solo sulle strade, ma soprattutto nelle scuole, tra i ragazzi, raggiungendoli un poco a tutte le età, cercando di agganciare così anche le loro famiglie, gli adulti, attraverso un costante e fiducioso sforzo comune. Per fare tutto questo abbiamo utilizzato 1394 servizi svolti da nostri agenti e ufficiali particolarmente motivati, svolgendo, attraverso i nostri corsi e le nostre testimonianze, 5000 ore di attività nelle scuole, all’interno di 834 classi, raggiungendo 20.533 studenti, anche tramite uscite a piedi e in bicicletta
Bologna ha felicemente adottato quello che solo oggi viene definito un moderno sistema di prossimità per la polizia locale, da oltre 40 anni. Facciamo cioè prossimità vera fin dagli anni ‘70, impiegando a tutt’oggi circa il 50% del totale degli operatori di Polizia Municipale, proprio nei reparti dislocati nei quartieri. Dobbiamo ricordarlo non solo ad altri soggetti istituzionali e ad altre città, molte delle quali avviano soltanto oggi una simile esperienza, ma anche a noi stessi, perché presidiare il territorio attraverso nuclei territoriali di Polizia Municipale direttamente collocati nei quartieri cittadini, non è soltanto una cosa saggia ed intuitivamente giusta, ma è soprattutto una sfida quotidiana non altrettanto facile da vincere. La tentazione di accentrare tout-court, di specializzare, o semplicemente l’evidente difficoltà di mantenere standard quantitativi e qualitativi accettabili di personale “pronto all’uso”, può infatti indurre a qualche riflessione dubitativa quando si deve decidere come andare avanti con la tipica e inevitabile frammentazione che deriva da un sistema basato sui 18 comandi di Quartiere dei primi vent’anni di esperienza e sui 9 di oggi.
Eppure non pensiamo possa esistere un altro modo di fare polizia di prossimità, o meglio polizia di comunità, come più appropriatamente oggi si tende a definire, che quello di continuare ad investire e se possibile reinvestire attraverso comandi territoriali sempre più efficienti e organicamente numerosi. Dobbiamo continuare a mantenere, direttamente, sul territorio, agenti e ufficiali esperti, veicoli, attrezzature e strumenti di lavoro, ma anche e soprattutto metodologie di analisi del tessuto sociale, pattugliamento ravvicinato, conoscenza diretta ed approfondita dell’ambiente urbano e delle specificità della locale cittadinanza, acquisizione continua di quel patrimonio di informazioni così fondamentale nel garantire la nostra costante collaborazione verso le altre forze di polizia.
Forse la chiave di risoluzione di questo paradosso risiede proprio nel ripensare la massa critica dei singoli presidi, poiché è evidente che se per gestire nel miglior modo possibile un nucleo territoriale occorrono comunque 2 o 3 ufficiali e una seppur minima struttura di gestione interna, è altrettanto vero che un simile dispositivo otterrebbe maggiore efficacia ed efficienza se fosse conferito a cinque o sei reparti di 50-80 uomini ciascuno, piuttosto che nella situazione attuale caratterizzata da 9 (oltre al Nucleo Vigilanza Palazzo) reparti con dimensioni di 25-40 unità. Se cioè vogliamo continuare a fare servizio, anche appiedato o in bicicletta, sulle vie e nelle piazze del centro e della periferia cittadini, dobbiamo orientarci senza alternative alla massima ottimizzazione possibile dei risicati numeri che l’organico oggi ci concede.
Per fare tutto questo i nostri nuclei territoriali hanno complessivamente svolto un’imponente carico di lavoro, pari ad oltre 101.000 ore di servizio per i controlli del territorio, impegnando 24.126 presenze-agente. Sono stati operati specifici servizi in autonomia, coprendo 227 diverse manifestazioni serali e festive, 142 servizi serali e notturni di repressione nel campo della sicurezza stradale, e quasi 1400 servizi, per un totale di 6900 ore circa, direttamente mirati a contrastare il degrado e a garantire maggiore controllo del territorio, sempre in orari serali e notturni.
I comandi distaccati hanno peraltro garantito 6416 ore di ricevimento pubblico, ascoltando 17.652 persone, gestendo più di 46.000 contatti telefonici, rilasciando 585 permessi di transito. Siamo entrati migliaia di volte nelle case dei nostri cittadini, verificando 27.287 pratiche anagrafiche, una ogni 14 residenti complessivi.
Fare prossimità ha voluto dire anche presidiare con varie modalità 68 plessi scolastici, impiegando solo per questo 4760 ore di servizio. Oltre 13.000 i controlli e i pattugliamenti di quartiere eseguiti presso attività commerciali, artigianali e pubblici esercizi, nonché quasi 10.000 quelli riguardanti parchi e giardini pubblici.
A partire dal prossimo anno saranno infine disponibili ulteriori dati su questa che è certamente l’attività di servizio fondamentale del Corpo, poiché è già stato avviato un nuovo sistema di monitoraggio delle attività di prossimità che ci accingiamo a fornire periodicamente e in forma di report informatico agli stessi presidenti di quartiere.
Operare un controllo del territorio, per una forza di Polizia Locale come la nostra, costituisce anche e soprattutto un contributo di peso nel garantire la tutela di quell’irrinunciabile bene pubblico che è la sicurezza urbana. Accanto alla missione fondamentale di garantire ordine e sicurezza pubblica, svolta grazie ai preposti Organi dello Stato, dunque attraverso il presidio costante, puntuale e rassicurante garantito dal Signor Prefetto, dal Signor Questore, dai colleghi dell’Arma dei Carabinieri e da tutte le altre Forze di Polizia dello Stato, a cui dedichiamo ancora una volta il nostro particolare ringraziamento, la Polizia Municipale di Bologna deve collaborare diuturnamente e consapevolmente cercando di assicurare anzitutto il rispetto delle prime regole di convivenza civile.
L’attività svolta in questo senso dai reparti specializzati del Corpo, Polizia Amministrativa e Reparto Sicurezza anzitutto, in sinergia con quella garantita dai nove presidi territoriali, ne costituisce un esempio molto concreto.
831 controlli specializzati eseguiti nei confronti di altrettante attività commerciali e pubblici esercizi, 756 sequestri amministrativi e penali, 225 controlli di fiere e mercati, 2318 violazioni elevate, 140 servizi notturni mirati e 82 festivi, ne sono la concreta riprova.
Il Reparto di Sicurezza Urbana e Antidegrado ha garantito inoltre, 375 servizi con altre forze di polizia, aumentando ulteriormente il già elevato totale raggiunto nell’anno precedente pari a 204, operando 82 arresti, 938 denunce a piede libero, 240 fotosegnalamenti, nonché effettuando 69 servizi mirati al contrasto dello spaccio di stupefacenti, 314 servizi di controllo in parchi e giardini tramite l’utilizzo delle unità cinofile, nonché 217 servizi anti-borseggio.
Il Corpo assicura il proprio impegno anche nell’ambito della tutela e della protezione dello spazio urbano da specifici fenomeni di degrado, a cominciare dalla vera e propria piaga del graffitismo deregolato. L’attività denominata PANDORA (acronimo di: Pattugliamento Anti Degrado e Osservazione Reattiva dell’Ambiente) ha, come noto, assicurato i primi concreti risultati. Nel corso di diverse attività di indagine, è stato possibile giungere alla denuncia di ben 32 persone, svolgere 15 perquisizioni domiciliari, 13 a Bologna e provincia e 2 in altre regioni, sequestrare 584 bombolette spray e numeroso altro materiale afferente i reati previsti in materia. L’attività di “monitoraggio graffiti” svolta dai vigili di quartiere ha portato inoltre, fino ad oggi, alla schedatura e alla referenziazione tipologica e topografica di 17.034 graffiti e firme, le così dette “TAG”, elevando tra l’altro 320 verbali per affissioni abusive.
L’attività dell’Ufficio Polizia Giudiziaria, ad integrazione e supporto trasversale dell’intera organizzazione territoriale e specialistica del Corpo Polizia Municipale, sta peraltro imboccando una strada professionale sempre più significativa e di correlata costante crescita qualitativa. Tutto questo è stato possibile anzitutto grazie alla direzione e alla fiducia che in tal senso l’Autorità Giudiziaria, a partire dal Signor Procuratore Capo Dott. Roberto Alfonso, ha voluto assicurare al personale del Corpo così impegnato.
Dobbiamo inoltre rammentare che, nelle prossime settimane, le procedure necessarie alla costituzione della prima Sezione di Polizia Giudiziaria (mai creata precedentemente) con personale della Polizia Municipale di Bologna presso la Procura, su disposizione e mandato del Signor Procuratore Generale della Corte d’Appello dott. Emilio Ledonne, saranno finalmente ultimate. Crediamo che ciò costituisca un felice e chiaro esempio di quale possa e debba essere il contributo della Polizia Municipale e del Sindaco della città, a vantaggio e supporto del defatigante e fondamentale lavoro svolto dall’organo inquirente della nostra Magistratura. Le recenti indagini che hanno già coinvolto la Polizia Municipale in quanto Ufficio di Polizia Giudiziaria, molte delle quali condotte sotto la puntuale direzione del Procuratore Aggiunto dott. Valter Giovannini - che cogliamo l’occasione per ringraziare -, basti pensare, tra le altre, a quella ancora in corso nonché di straordinario impegno e complessità che sta interessando il tema dei permessi concessi a falsi invalidi e altre fattispecie di transito vietato e sanzioni correlate, sono altrettanti, evidenti esempi di questo sforzo e di questa crescita.
In questa direzione segnaliamo anche il crescente e proficuo lavoro svolto con la Procura dei Minori, grazie all’impulso e all’attenzione che il Procuratore Capo Regionale Dott. Ugo Pastore ha voluto e saputo mettere in campo.
L’Ufficio di PG ha inoltre effettuato o processato nell’anno: 1739 attività di indagine, 538 denuncie per reati vari, 93 accertamenti di violazione legge Bossi-Fini, 53 comunicazioni al Tribunale dei Minori, 28 verbali di perquisizione.
Anche il Reparto di Vigilanza Edilizia ha contribuito validamente in questo contesto, garantendo la propria competenza specializzata attraverso la predisposizione di 254 verbali a carattere penale, 698 controlli edilizi, 4 sequestri preventivi di immobili e 34 denuncie per invasioni di terreni o edifici.
E’ spesso poco agevole rappresentare e far comprendere quanto il Corpo debba essere caratterizzato, accanto alla centrale azione di pattugliamento e controllo, anche da una complessiva capacità di garantire tutte le attività gestionali e burocratico-adempimentali, necessarie a sovrintendere alle funzioni di polizia locale. Per fare tutto questo il Corpo si avvale anche di 61 operatori amministrativi, che con lodevole capacità contribuiscono, laddove possibile, allo sforzo di contenimento dei limiti imposti dalle scarsità d’organico.
L’Ufficio Relazioni con il Pubblico, che ricordiamo essere in tal senso una delle strutture più significative dell’intera organizzazione comunale, ha curato in un anno di riferimento oltre 37.000 contatti con i cittadini.
L’ufficio preposto alle sanzioni accessorie, oltre a quanto già indicato nella parte relativa alla sicurezza stradale, ha operato 827 sequestri amministrativi, 603 fermi di veicoli, avviato lo smaltimento di 169 ruderi e recuperato 383 veicoli oggetto di furto.
Lo Staff Comando, di cui non è possibile sintetizzare qui la complessa azione (meglio illustrata nell’allegato tecnico), ha tra l’altro gestito le risposte a 1095 esposti di cittadini, 5475 comunicazioni email, nonché oltre 1000 pratiche complesse verso altri uffici statali e locali.
La centrale Radio Operativa del Corpo, strumento fondamentale di continuità, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, a garanzia dei cittadini e delle necessità di tutti, per quanto attiene ovviamente la competenza effettiva del servizio, ha gestito un traffico di 120.000 telefonate, elaborando oltre 47.000 schede operative, con una media giornaliera rispettiva superiore a 328 telefonate e 130 schede. Perché questo possa avvenire la C.R.O. utilizza un sistema di collegamento radio digitale, con 469 terminali radio, un complesso di videosorveglianza basato su oltre 300 telecamere, la gestione remota di varchi a fittone mobile, nonché la professionalità di un nucleo specializzato composto da agenti, assistenti e ufficiali, integrati da adeguato personale di complemento a rotazione.
Il Reparto Vigilanza Palazzo ha assicurato, oltre al controllo del Palazzo quale cuore nevralgico della Città, tutti i servizi di sicurezza e ausilio legati alle attività del Consiglio Comunale, 66 servizi di scorta Gonfalone e cerimoniale, 261 attività di istituto relative alla legge sui trattamenti sanitari obbligatori, 3917 rilasci di permessi temporanei di accesso per la ZTL e aree pedonalizzate, nonché 80 ore di educazione civica e storica dei luoghi del Palazzo Comunale.
La Protezione Civile, incardinata nel Corpo Polizia Municipale nell’ambito della più vasta sfera di Settore che lo contraddistingue, svolge un compito di grande complessità e specializzazione, garantendo una programmazione e una capacità di attivazione concreta nel campo della prevenzione, del soccorso e della prima assistenza, nonché il superamento di svariate emergenze, organizzando e coordinando all’uopo 560 volontari, nonché collaborando agli organi superiori di Protezione Civile, a iniziare dalla locale Prefettura, anche in ordine ai temi della “Difesa Civile”.
Tra le attività più significative dell’anno trascorso ricordiamo 20 servizi di supporto per emergenza profughi Nord-Africa, 2 servizi di attività connesse a bonifiche di ordigni e relative evacuazioni, 28 servizi anti-incendio, 99 di complessiva allerta meteorologica e ondate di calore, 33 per rischio esondazione, 25 di assistenza alla popolazione, 106 rilasci di autorizzazioni e pareri di competenza.
Il vero compito di una festa come quella del 151° del Corpo, è soprattutto quello che traspare dalle parole qui pronunciate e dall’imponente messe di dati che sono alla base di queste. Far capire a tutti quanto e quale sia il lavoro svolto dalle donne e dagli uomini della Polizia Municipale.
Se infatti è con una certa soddisfazione che possiamo parlare di una generale tenuta sulla mole di lavoro anche quest’anno prodotta, non è francamente più possibile rinviare il tema degli organici. La riduzione, in un solo anno, di altre 22 unità, a fronte di un depauperamento storico che ha visto calare di quasi 100 unità il Corpo nell’ultimo decennio, e che allo stato tenderà a proseguire con analogo ritmo, le difficoltà crescenti per la correlata penuria di ufficiali, nonché la complessità di un quadro che vede aumentare l’età media degli appartenenti al Corpo al livello insostenibile di quasi 50 anni di età (con il correlato che da ciò deriva in termini di idoneità e disponibilità ai ruoli più operativi), sono elementi sufficientemente imprescindibili perché venga oggi almeno valutata, la questione essenziale di una nuova stagione di assunzioni.
Ciò non di meno assicuro il Sindaco, che ringrazio sentitamente per la stima e la fiducia che ha ritenuto concedermi e a cui auguro un lungo e proficuo lavoro per il bene della Città, che continueremo certamente a fare, tutti, il nostro dovere. Anzi, dovremo applicarci sempre di più e sempre meglio per fare in modo che nulla di ciò che è disponibile vada perduto. Sappiamo infatti di non essere esenti da difficoltà e limiti, comprendiamo e cerchiamo di discernere non solo tra gli attestati di stima, ma anche tra le critiche a noi talvolta rivolte, e proprio per questo cerchiamo ogni giorno di migliorare ciò che è in qualche modo migliorabile. Ciò non di meno sappiamo di essere una risorsa fondamentale nella gestione della Città e soprattutto sappiamo di poter contare sull’aiuto quotidiano di gran parte dei nostri concittadini, giovani, anziani, famiglie, volontariato e istituzioni, realizzando in questo modo e nella pratica del servizio quella autentica sussidiarietà che si chiama senso civico, buona volontà, solidarietà, fiducia reciproca.
Mi sia infine consentito di rivolgere un saluto e un ringraziamento ai miei cari colleghi, donne e uomini appartenenti al Corpo, nonché alle nostre famiglie, ai nostri cari, ai tanti amici che ogni giorno ci supportano, volendoci bene. Ne abbiamo sempre bisogno.
Viva la Città di Bologna, viva il Corpo di Polizia Municipale!"
In allegato i "Dati esplicativi sulle più rilevanti attività svolte dal 1° settembre 2010 al 31 agosto 2011" dal Corpo della Polizia Municipale di Bologna.
Allegati
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