CONSIGLIO COMUNALE: INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE LORENZO CIPRIANI (AMELIA PER BO)
Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta del consigliere Lorenzo Cipriani (Amelia per Bologna):
"Battersi per una Bologna della convivialità e dell'incontro, anche in strada, spingere per un atteggiamento di apertura nei confron...
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Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta del consigliere Lorenzo Cipriani (Amelia per Bologna):
"Battersi per una Bologna della convivialità e dell'incontro, anche in strada, spingere per un atteggiamento di apertura nei confronti dei luoghi di ritrovo e di ricerca artistica e culturale nella città non significa voler difendere l'indifendibile. La cosiddetta "movida bolognese" non ha nulla a che vedere con quanto accade in quel piccolo tratto di strada tra Piazza Verdi e Via Petroni e che ha avuto il suo culmine durante la notte di Halloween.
Pertanto, il nostro gruppo consiliare intende la scelta dell'amministrazione di intervenire con lo strumento dell'ordinanza per affrontare i problemi di ordine pubblico che riguardano quella zona, come una risposta UNICA a una situazione UNICA a Bologna.
Una risposta non replicabile per altre aree della città che nulla hanno in comune con la situazione spesso insopportabile vissuta in quel tratto di via Petroni. Fare dei paragoni con via del Pratello o con via San Petronio Vecchio, tanto per fare due esempi, è completamente sbagliato e non sarebbe condivisibile replicare un'ordinanza del tipo descritto dalla stampa per queste altre zone. Perciò riteniamo importanti le parole dell'assessore Monti che ha ribadito che “la criticità è solo nella zona dove si sta intervenendo” e che non ci sarà estensione dell'ordinanza.
Ci auguriamo che l'ordinanza possa essere usata cum grano salis, e che di fronte ad assunzioni di responsabilità importanti da parte degli esercenti, possa essere riconsiderata. Non ci piace la linea per cui deve pagare il giusto per il peccatore: se qualcuno non rispetta le regole, è su questo che occorre intervenire e non sulla generalità dei soggetti, creando una situazione di muro contro muro che questa città ha già vissuto, e che non ha portato a nulla di buono, principalmente per chi si rese protagonista di quella linea.
Non diremo “ci vuole ben altro”, ma diciamo che si può fare di più: ci vuole il coraggio di affiancare all'autoritarismo dell'ordinanza, l'autorevolezza della proposta forte, quella pedonalizzazione di via Petroni che è la vera risposta per dare respiro a quella zona, come ribadito dall'assessore Ronchi, che ringraziamo. Inoltre, il nostro gruppo sta presentando un ordine del giorno sulla raccolta differenziata porta a porta: aiuterebbe, in centro storico, all'eliminazione dei cassonetti dei rifiuti, un vero e proprio spettacolo degradante, soprattutto in via Petroni.
Una cosa però ci preme dire: lo strumento dell'ordinanza va usato con estrema cautela da parte dell'amministrazione.
La giurisprudenza infatti, chiarendo che i presupposti per l'emanazione delle ordinanze contingibili ed urgenti sono, da un lato, l'impossibilità di differire l'intervento ad altra data, in relazione alla ragionevole previsione di danno incombente (urgenza) e, dall'altro, l'impossibilità di provvedere con gli ordinari mezzi offerti dalla legislazione (contingibilità), ha di fatto ricondotto l'uso di questo strumento a eventi straordinari.
Ma soprattutto, un'ordinanza esclude dalla discussione l'organismo preposto, il consiglio comunale, e noi riteniamo che il consiglio e la maggioranza di governo abbiano il diritto e il dovere di confrontarsi con l'amministrazione per condividerne le scelte.
Speriamo, pertanto, che le occasioni per far ricorso a questo strumento durante il mandato in corso siano più uniche che rare."
"Battersi per una Bologna della convivialità e dell'incontro, anche in strada, spingere per un atteggiamento di apertura nei confronti dei luoghi di ritrovo e di ricerca artistica e culturale nella città non significa voler difendere l'indifendibile. La cosiddetta "movida bolognese" non ha nulla a che vedere con quanto accade in quel piccolo tratto di strada tra Piazza Verdi e Via Petroni e che ha avuto il suo culmine durante la notte di Halloween.
Pertanto, il nostro gruppo consiliare intende la scelta dell'amministrazione di intervenire con lo strumento dell'ordinanza per affrontare i problemi di ordine pubblico che riguardano quella zona, come una risposta UNICA a una situazione UNICA a Bologna.
Una risposta non replicabile per altre aree della città che nulla hanno in comune con la situazione spesso insopportabile vissuta in quel tratto di via Petroni. Fare dei paragoni con via del Pratello o con via San Petronio Vecchio, tanto per fare due esempi, è completamente sbagliato e non sarebbe condivisibile replicare un'ordinanza del tipo descritto dalla stampa per queste altre zone. Perciò riteniamo importanti le parole dell'assessore Monti che ha ribadito che “la criticità è solo nella zona dove si sta intervenendo” e che non ci sarà estensione dell'ordinanza.
Ci auguriamo che l'ordinanza possa essere usata cum grano salis, e che di fronte ad assunzioni di responsabilità importanti da parte degli esercenti, possa essere riconsiderata. Non ci piace la linea per cui deve pagare il giusto per il peccatore: se qualcuno non rispetta le regole, è su questo che occorre intervenire e non sulla generalità dei soggetti, creando una situazione di muro contro muro che questa città ha già vissuto, e che non ha portato a nulla di buono, principalmente per chi si rese protagonista di quella linea.
Non diremo “ci vuole ben altro”, ma diciamo che si può fare di più: ci vuole il coraggio di affiancare all'autoritarismo dell'ordinanza, l'autorevolezza della proposta forte, quella pedonalizzazione di via Petroni che è la vera risposta per dare respiro a quella zona, come ribadito dall'assessore Ronchi, che ringraziamo. Inoltre, il nostro gruppo sta presentando un ordine del giorno sulla raccolta differenziata porta a porta: aiuterebbe, in centro storico, all'eliminazione dei cassonetti dei rifiuti, un vero e proprio spettacolo degradante, soprattutto in via Petroni.
Una cosa però ci preme dire: lo strumento dell'ordinanza va usato con estrema cautela da parte dell'amministrazione.
La giurisprudenza infatti, chiarendo che i presupposti per l'emanazione delle ordinanze contingibili ed urgenti sono, da un lato, l'impossibilità di differire l'intervento ad altra data, in relazione alla ragionevole previsione di danno incombente (urgenza) e, dall'altro, l'impossibilità di provvedere con gli ordinari mezzi offerti dalla legislazione (contingibilità), ha di fatto ricondotto l'uso di questo strumento a eventi straordinari.
Ma soprattutto, un'ordinanza esclude dalla discussione l'organismo preposto, il consiglio comunale, e noi riteniamo che il consiglio e la maggioranza di governo abbiano il diritto e il dovere di confrontarsi con l'amministrazione per condividerne le scelte.
Speriamo, pertanto, che le occasioni per far ricorso a questo strumento durante il mandato in corso siano più uniche che rare."