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CONSIGLIO COMUNALE, APPROVATO ORDINE DEL GIORNO SULLE CONSEGUENZE DELLA MANOVRA FINANZIARIA A DANNO DEI PROPRIETARI IMMOBILIARI E DEGLI INQUILINI PRESENTATO DAL CONSIGLIERE MARCHESINI


Il Consiglio comunale ha approvato, nella seduta odierna, l'ordine del giorno presentato dal consigliere Marchesini (PD) e firmato dai consiglieri Critelli, Ghetti, Lo Giudice, Petrella, Mazzanti, Santi Casali, Ferri, Zacchiroli (PD), Bugani, Sals...

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Il Consiglio comunale ha approvato, nella seduta odierna, l'ordine del giorno presentato dal consigliere Marchesini (PD) e firmato dai consiglieri Critelli, Ghetti, Lo Giudice, Petrella, Mazzanti, Santi Casali, Ferri, Zacchiroli (PD), Bugani, Salsi (M5S), M. Pieralisi, C. La Torre (Amelia per BO), sulle conseguenze della manovra finanziaria a danno dei proprietari immobiliari e degli inquilini.
L'ordine del giorno, considerati i nuovi provvedimenti fiscali in materia - dalla cedolare secca alla riduzione delle detrazioni Irpef- invita la Giunta a adoperarsi, con le altre istituzioni locali e la Regione e nell'ambito delle Associazioni degli enti locali, affinché siano introdotte quelle correzioni alle misure del Governo che mettano al riparo dai rischi di penalizzazione degli inquilini e di recessione del mercato immobiliare. Invoca inoltre misure di risanamento efficaci ed eque e tali da non contraddire l'esigenza di una politica tesa a favorire l'accesso alla casa e la riqualificazione del patrimonio edilizio e invita la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo Nazionale per il rifinanziamento del fondo sociale per l'affitto, fondo completamente azzerato dal Ministero del Tesoro in sede di stesura della manovra economica.

Esito della votazione: favorevoli 22 (PD, Amelia per BO, M5S, IdV, Bo 2016), contrari 8 (PdL, Lega Nord).

Di seguito il testo dell'ordine del giorno votato:

"Il Consiglio comunale di Bologna

Premesso che
la manovra finanziaria recentemente approvata rischia di avere pesanti conseguenze riguardo l’imposizione fiscale a carico dei possessori di immobili;
in particolare, la manovra prevede una clausola di salvaguardia che scatterà in assenza di altri adempimenti che il Governo si è impegnato ad attuare con la delega fisco-assistenza;
la clausola di salvaguardia prevede fra l'altro l’aumento della cedolare secca sui redditi da locazione, appena varata per uniformare la tassazione sugli immobili a quella sulle rendite finanziarie;

considerato che
la cedolare è stata inserita tra i regimi agevolativi da sottoporre al taglio lineare del 5% nel 2013, che arriverà al 20% l'anno successivo;
ciò significa che l'imposizione, oggi al 21% per i contratti a canone libero, passerebbe al 22,05% fra due anni al 25,2% nel 2014, a soli tre anni dalla sua introduzione;
il risultato sarebbe il depotenziamento della misura, che rimarrebbe di vantaggio solo per i proprietari immobiliari con i redditi più elevati, facendo perdere alla misura ogni elemento di equità;
andrebbe ancor peggio per quanto riguarda i contratti a canone concordato, che già oggi beneficiano di un vantaggio fiscale sui canoni liberi ridotto rispetto alla situazione precedente: in questo caso l’aliquota rischia di crescere fino al 22,8%, e risulterà conveniente solo per un numero esiguo di contribuenti ricchi, causando un ulteriore impatto negativo per i contratti concordati, istituto che invece avrebbe dovuto essere salvaguardato per la sua capacità di fare fronte all’esigenza abitativa a prezzi calmierati, ancor più pressante nell’attuale situazione di crisi economica;

considerato inoltre che
sono previsti tagli alle agevolazioni fiscali per la prima casa, inclusa la riduzione della detrazione Irpef per gli interessi passivi sui mutui prima casa, col rischio di penalizzare ulteriormente le tante famiglie che già oggi non riescono a pagare le rate del mutuo;
si depotenzia il mantenimento dei bonus sugli interventi mirati al risparmio energetico e alle ristrutturazioni edilizie: il beneficio fiscale per i proprietari che sceglieranno di investire nella riqualificazione energetica degli edifici calerebbe drasticamente dal 55% al 44%; per tutti gli altri interventi di ristrutturazione, necessari in molti casi per l’adeguamento del patrimonio abitativo, il bonus del 36% si ridurrebbe al 28,8%;
gli inquilini subiranno dei tagli alle detrazioni fiscali, da quella per l'affitto dell'abitazione principale, alla detrazione triennale per i giovani inquilini tra i 20 e i 30 anni, fino a quella per i contribuenti intestatari di contratti con affitto concordato, misure che comprimeranno ulteriormente la solvibilità dell’inquilinato, danneggiando quest’ultima categoria ma anche, indirettamente, i proprietari;

Rileva:
come queste misure, se attuate, avrebbero un forte segno recessivo, disincentivando gli investimenti per le ristrutturazioni ed il risparmio energetico che costituiscono oggi un'importante occasione di lavoro e impresa; colpirebbero il mercato della locazione privata; congelerebbero il mercato immobiliare che già oggi ristagna in modo preoccupante; finirebbero per penalizzare i settori più deboli dell'inquilinato e della proprietà edilizia; il cuore della manovra si rivelerebbe così in modo ancor più evidente come puro inasprimento della imposizione fiscale

Invita la Giunta:
di adoperarsi, in rapporto alle altre istituzioni locali e alla Regione e nell'ambito delle Associazioni degli enti locali affinché siano introdotte quelle correzioni alle misure del Governo che mettano al riparo dai rischi sopra indicati, invocando misure di risanamento caratterizzate da efficacia ed equità e tali da non contraddire l'esigenza di una politica tesa a favorire l'accesso alla casa e la riqualificazione del patrimonio edilizio e attivarsi nei confronti del Governo Nazionale per il rifinanziamento del fondo sociale per l'affitto, fondo completamente azzerato dal Ministero del Tesoro in sede di stesura della manovra economica;


Chiede al governo:
di procedere ad una selezione attenta delle deduzioni finalizzate all’equità orizzontale e verticale del prelievo senza utilizzo della clausola di salvaguardia e di porre finalmente in atto una adeguata politica per la casa senza la quale si priva il Paese di un diritto fondamentale, causando conseguenze che potrebbero divenire insostenibili."

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:22
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