CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA MIRKA COCCONCELLI (LEGA NORD) SU MICO-BATTERI DELLA TBC RESISTENTI AGLI ANTIBIOTICI
Si trasmette il testo integrale dell'intervento di inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord):
"Un mese fa avevo lanciato un segnale di allarme per alcuni mico-batteri della TBC, diventati resistenti agli antibiotici e chi...
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Si trasmette il testo integrale dell'intervento di inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord):
"Un mese fa avevo lanciato un segnale di allarme per alcuni mico-batteri della TBC, diventati resistenti agli antibiotici e chiedevo, in un apposito ordine del giorno, tuttora in attesa di essere trattato, di creare una sorta di passaporto sanitario che ci permettesse di conoscere lo stato di salute di coloro che giungono sul suolo italico.
La farmaco-resistenza alla TBC è localizzata in paesi ad alto tasso di emigrazione: Cina, Russia, Ucraina, Moldavia e India.
Abbiamo appreso da esperti microbiologi che oltre alla farmacoresistenza alla TBC, si sono aggiunti 2 ulteriori batteri resistenti ai comuni antibiotici ( penicilline e cefalosporine) rendendo così, difficoltoso il trattamento nei confronti delle suddette infezioni.
Pare che le ultime farmacoresistenze siano state importate da pazienti provenienti da pregressi ricoveri, presso ospedali indiani.
Il rischio di contagio può diventare serio, perché non siamo in grado di monitorare i portatori sani della farmaco-resistenza.
Gli esperti interpellati scrivono: “ E' anche il motivo per cui si raccomanda di effettuare, ove possibile, lo screening all'ingresso in ospedale dì persone provenienti (o recentemente ricoverate) in altre strutture sanitarie e socio- sanitarie o provenienti da zone a rischio, in modo da prevenire ulteriori occasioni di diffusione dei super batteri in ospedale e, contemporaneamente, rilevare informazioni utili a definire meglio il quadro epidemiologico”.
Quindi, non si tratta di discriminare i migranti/viaggiatori ma di attivare un servizio che tuteli la salute della popolazione bolognese, dato che i nostri protocolli sanitari sono quelli di un paese evoluto, dove la maggior parte delle malattie infettive è stata debellata tramite appropriate campagne informative di igiene pubblica e vaccinali.
Oggi non dobbiamo creare allarmismi inutili,ma neanche abbassare la guardia.
È necessario che il Comune di Bologna tuteli la popolazione alzando il livello di attenzione e attuando le verifiche necessarie per la salute dei cittadini. Chiedo che si attivi quanto prima una commissione ad hoc al fine di studiare misure urgenti da adottare , in collaborazione con l’azienda ASL e le strutture ospedaliere cittadine, per contrastare la diffusione della farmaco-resistenza sul territorio ed a tutela della salute pubblica."
"Un mese fa avevo lanciato un segnale di allarme per alcuni mico-batteri della TBC, diventati resistenti agli antibiotici e chiedevo, in un apposito ordine del giorno, tuttora in attesa di essere trattato, di creare una sorta di passaporto sanitario che ci permettesse di conoscere lo stato di salute di coloro che giungono sul suolo italico.
La farmaco-resistenza alla TBC è localizzata in paesi ad alto tasso di emigrazione: Cina, Russia, Ucraina, Moldavia e India.
Abbiamo appreso da esperti microbiologi che oltre alla farmacoresistenza alla TBC, si sono aggiunti 2 ulteriori batteri resistenti ai comuni antibiotici ( penicilline e cefalosporine) rendendo così, difficoltoso il trattamento nei confronti delle suddette infezioni.
Pare che le ultime farmacoresistenze siano state importate da pazienti provenienti da pregressi ricoveri, presso ospedali indiani.
Il rischio di contagio può diventare serio, perché non siamo in grado di monitorare i portatori sani della farmaco-resistenza.
Gli esperti interpellati scrivono: “ E' anche il motivo per cui si raccomanda di effettuare, ove possibile, lo screening all'ingresso in ospedale dì persone provenienti (o recentemente ricoverate) in altre strutture sanitarie e socio- sanitarie o provenienti da zone a rischio, in modo da prevenire ulteriori occasioni di diffusione dei super batteri in ospedale e, contemporaneamente, rilevare informazioni utili a definire meglio il quadro epidemiologico”.
Quindi, non si tratta di discriminare i migranti/viaggiatori ma di attivare un servizio che tuteli la salute della popolazione bolognese, dato che i nostri protocolli sanitari sono quelli di un paese evoluto, dove la maggior parte delle malattie infettive è stata debellata tramite appropriate campagne informative di igiene pubblica e vaccinali.
Oggi non dobbiamo creare allarmismi inutili,ma neanche abbassare la guardia.
È necessario che il Comune di Bologna tuteli la popolazione alzando il livello di attenzione e attuando le verifiche necessarie per la salute dei cittadini. Chiedo che si attivi quanto prima una commissione ad hoc al fine di studiare misure urgenti da adottare , in collaborazione con l’azienda ASL e le strutture ospedaliere cittadine, per contrastare la diffusione della farmaco-resistenza sul territorio ed a tutela della salute pubblica."