Comunicati stampa

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CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE LORENZO CIPRIANI (AMELIA PER BO) SULLA PEDONALITA'


Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta nel Consiglio comunale odierno, del consigliere Lorenzo Cipriani (Amelia per Bo):

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Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta nel Consiglio comunale odierno, del consigliere Lorenzo Cipriani (Amelia per Bo):

"Ha ragione il sindaco Merola: occorre che la città e le parti sociali si confrontino sul "come" attuare la rivoluzione pedonale annunciata dalla giunta, e non su "se" farla. Sarebbe bello se Bologna, per una volta, desse dimostrazione di unità e non di contrapposizione sterile, se non ci dividessimo, una volta in più, tra favorevoli e contrari, se non ripartisse il solito teatrino di comitati pro e contro, consiglieri imbavagliati, semplificazioni mediatiche e nomignoli insultanti come bottegai – da un lato – o estremisti ambientali – dall'altro. Sarebbe bello. Ma siamo probabilmente partiti col piede sbagliato, dato che una festa come il secondo T-Days organizzato da questa amministrazione e riuscito in maniera splendida nonostante le temperature rigide è stato caratterizzato da uno sciopero delle luminarie che non è stato capito dai cittadini.
Questo vorrei dire al direttore di Ascom: boicottare un evento che riporta le famiglie in centro per poter giocare coi numeri in funzione di una battaglia futura sul piano per la pedonalità è uno sbaglio. I 35mila lavoratori che tutti i giorni ruotano attorno alle attività commerciali del centro storico sono una grande risorsa per questa città, nessuno lo mette in dubbio, e il loro lavoro va tutelato così come va tutelato il lavoro degli operai della BredaMenarini o del Pastificio Corticella. Ma Ascom per prima deve capire che Bologna è pronta per questa rivoluzione culturale. Con la due giorni di ieri sono arrivate a 11000 le firme raccolte dall'associazione Bologna Pedonale, che chiede con forza l'attuazione del piano presentato sabato in Sala Borsa. La pedonalizzazione piace e molto: aiuta a riscoprire zone della città vissute in maniera altrimenti diversa, aiuta chi non vive nel centro storico a riconciliarsi con quello che è chiaramente il cuore della nostra città, la sua immagine pubblica, il suo biglietto da visita nel mondo. Ma questo piano lo si porterà a casa solo in un'ottica di concertazione e per questo considero importanti le parole di apertura al confronto con le associazioni di categoria che rappresentano i commercianti. Fermo restando che un dialogo, per essere costruttivo, deve partire da una base comune e dalla reciproca disponibilità a rivedere le proprie posizioni. E la base comune non può che essere la necessità dell'attuazione del piano di pedonalità, una rivoluzione che Bologna non solo auspica, ma si merita.
Perciò voglio porgere il mio apprezzamento all'assessore Colombo per quanto sta facendo, portando avanti delle idee che sono sue da quando sedeva tra i banchi del quartiere San Vitale: assessore, lei avrà il sostegno di Sinistra Ecologia Libertà, un partito che sa quando è il momento di criticare o pungolare l'amministrazione e sa anche quando è il momento di riconoscerne i meriti e appoggiarne convintamente l'operato. Certo che quel nome "Di nuovo al centro" è inquietante... Si aprirà adesso un percorso consiliare che coinvolgerà le commissioni competenti: approfitto sin d'ora per dire che la parola equità – tanto abusata in questi giorni dalla politica nazionale – dovrà in qualche maniera riguardare anche questo piano. In particolare, occorrerà riflettere sugli oltre 70.000 pass attualmente in vigore per l'accesso alla Ztl, comincando a mettere dei paletti anche per i residenti. Mi spiego meglio: se vivo in piazza Aldrovandi è giusto che io abbia la possibilità di accedere dal varco di via San Vitale ma non ha senso che io abbia la possibilità di accedere su via San Felice o su via Sant'Isaia. Affinchè il piano sia accettato da tutti il diritto non deve diventare privilegio e i residenti nella cerchia dei mille devono fare la loro parte. Essere residenti non può essere un lasciapassare assoluto per ogni luogo e per ogni mezzo.
Su questo assessore, le chiedo di riflettere, soprattutto quando chiederemo sacrifici a chi in centro ci lavora ma non ci vive. Quando un sacrificio è comune, lo si accetta meglio e lo si vive meglio. Sono convinto che nel giudizio finale di un mandato non tutte le decisioni di un'amministrazione pesano allo stesso modo. Ci sono atti e determinazioni che valgono per un momento e una determinata situazione e ci sono azioni e decisioni che cambiano il volto di una città e, attraverso essa, anche i comportamenti e le abitudini di chi ci vive. Ho fiducia che questo piano possa essere il motivo principale per cui i cittadini decideranno di dare fiducia a chi sta dimostrando di amministrare bene e con coraggio la nostra Bologna."

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:21
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