CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA ROSSELLA LAMA (PD) SULLA PROTESTA DEGLI EDICOLANTI
Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta nel Consiglio comunale odierno, della consigliera Rossella Lama (PD), sulla protesta degli edicolanti a Bologna.
"Nelle giornate di lunedì 12 e martedì 13 dicembre molte edicole di Bolo...
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Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta nel Consiglio comunale odierno, della consigliera Rossella Lama (PD), sulla protesta degli edicolanti a Bologna.
"Nelle giornate di lunedì 12 e martedì 13 dicembre molte edicole di Bologna, insieme al sindacato Si.Na.G.I., Federazione Provinciale di Bologna, hanno concordato la chiusura per un'ora in alcune zone dei Quartieri Savena, Navile e Borgo Panigale. Gli Edicolanti sono stati attenti a non far mancare il servizio nel territorio. Ma la protesta c'è, eccome e l'adesione è stata altisima. Questo è un fatto eccezionale perché si tratta di lavoratori autonomi che "scioperano" e perchè protestare in questo modo per le edicole è molto oneroso.
E' bene che il Consiglio Comunale ed i cittadini conoscano questa protesta, perché quello che sta accadendo non è accettabile in una città come Bologna.
Gli edicolanti sono costretti a protestare perché l'agenzia - che opera da monopolista di fatto su questo territorio- non tiene conto di questa importante rete di vendita, del momento difficile che sta attraversando perché la crisi ha ridotto i consumi, e non rispetta gli accordi nazionali sul "conto vendita". Nel concreto gli edicolanti si oppongono al drenaggio finanziario imposto loro dall'unico fornitore, il CDL, Centro Diffusione Logistica, s.r.l. unipersonale con sede legale ad Avellino, unica agenzia di distribuzione presente nel nostro territorio. In questi mesi infatti l'agenzia consegna alle edicole prodotti obsoleti, reciclati, prodotti che hanno subito un re-packaging ma restano difficilmente vendibili. Di fatto i titolari delle edicole devono pagare in anticipo rispetto alla difficile o improbabile vendita o in anticipo rispetto al reso di queste forniture. Il CDL non rispetta nemmeno l'accordo nazionale che prevede che alcune referenze siano consegnate in conto vendita.
Praticamente il CDL impone alle edicole di alimentare il proprio circuito finanziario, le impoverisce e le espone al rischio dell'invenduto, oltre che alla fatica di gestire prodotti comunque non richiesti.
Le edicole della città pagano quindi per l'agenzia e per le case editrici che tentano invece di svuotare i loro magazzini scaricando ad altri i costi ed il rischio dell'invenduto. Ecco perché nei mesi di novembre e dicembre arrivano nelle edicole referenze non richieste dalla clientela. Un assurdo in ogni settore produttivo o commerciale e questo settore non fa eccezione.
Chiediamo che il CDL, distributore di Bologna, trovi il modo di accordarsi con i titolari delle edicole, incontri quindi le loro organizzazioni e non cerchi contatti solo con alcune singole attività, perché deve garantire servizi e prodotti di qualità a tutto il territorio, perché è di questo che hanno bisogno cittadini e consumatori.
Auspichiamo quindi che il CDL s.r.l. accetti il confronto richiesto prima che sia necessario mettere in atto ulteriori proteste.
Le edicole sono attività economiche che devono poter operare al meglio e sono un servizio informativo ed un riferimento sociale nelle strade della città."
"Nelle giornate di lunedì 12 e martedì 13 dicembre molte edicole di Bologna, insieme al sindacato Si.Na.G.I., Federazione Provinciale di Bologna, hanno concordato la chiusura per un'ora in alcune zone dei Quartieri Savena, Navile e Borgo Panigale. Gli Edicolanti sono stati attenti a non far mancare il servizio nel territorio. Ma la protesta c'è, eccome e l'adesione è stata altisima. Questo è un fatto eccezionale perché si tratta di lavoratori autonomi che "scioperano" e perchè protestare in questo modo per le edicole è molto oneroso.
E' bene che il Consiglio Comunale ed i cittadini conoscano questa protesta, perché quello che sta accadendo non è accettabile in una città come Bologna.
Gli edicolanti sono costretti a protestare perché l'agenzia - che opera da monopolista di fatto su questo territorio- non tiene conto di questa importante rete di vendita, del momento difficile che sta attraversando perché la crisi ha ridotto i consumi, e non rispetta gli accordi nazionali sul "conto vendita". Nel concreto gli edicolanti si oppongono al drenaggio finanziario imposto loro dall'unico fornitore, il CDL, Centro Diffusione Logistica, s.r.l. unipersonale con sede legale ad Avellino, unica agenzia di distribuzione presente nel nostro territorio. In questi mesi infatti l'agenzia consegna alle edicole prodotti obsoleti, reciclati, prodotti che hanno subito un re-packaging ma restano difficilmente vendibili. Di fatto i titolari delle edicole devono pagare in anticipo rispetto alla difficile o improbabile vendita o in anticipo rispetto al reso di queste forniture. Il CDL non rispetta nemmeno l'accordo nazionale che prevede che alcune referenze siano consegnate in conto vendita.
Praticamente il CDL impone alle edicole di alimentare il proprio circuito finanziario, le impoverisce e le espone al rischio dell'invenduto, oltre che alla fatica di gestire prodotti comunque non richiesti.
Le edicole della città pagano quindi per l'agenzia e per le case editrici che tentano invece di svuotare i loro magazzini scaricando ad altri i costi ed il rischio dell'invenduto. Ecco perché nei mesi di novembre e dicembre arrivano nelle edicole referenze non richieste dalla clientela. Un assurdo in ogni settore produttivo o commerciale e questo settore non fa eccezione.
Chiediamo che il CDL, distributore di Bologna, trovi il modo di accordarsi con i titolari delle edicole, incontri quindi le loro organizzazioni e non cerchi contatti solo con alcune singole attività, perché deve garantire servizi e prodotti di qualità a tutto il territorio, perché è di questo che hanno bisogno cittadini e consumatori.
Auspichiamo quindi che il CDL s.r.l. accetti il confronto richiesto prima che sia necessario mettere in atto ulteriori proteste.
Le edicole sono attività economiche che devono poter operare al meglio e sono un servizio informativo ed un riferimento sociale nelle strade della città."