QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO ALLE VERNICI ANTIGRAFFITI
Un cantiere studio in collaborazione con la Sovrintendenza nel 2010 ha campionato una serie di prodotti antigraffiti sui diversi supporti murali marmi, pareti intonacate, laterizi. Sono stati scelti alcuni prodotti senza effetto lucidante sulle supe...
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Un cantiere studio in collaborazione con la Sovrintendenza nel 2010 ha campionato una serie di prodotti antigraffiti sui diversi supporti murali marmi, pareti intonacate, laterizi. Sono stati scelti alcuni prodotti senza effetto lucidante sulle superfici, pur non essendo del tutto invisibili. Per questo sovrintendenza ha chiesto di utilizzarli su superfici estese, evitando la macchia di leopardo. L'amministrazione li ha usati ad esempio sulle statue in metallo e sulle colonne dell'Archiginnasio. Il trattamento sulla segnaletica verticale non ha prodotto invece gli esiti sperati, poiché spesso gli scarabocchi sono fatti con superfici che corrodono il supporto e il costo della sostituzione è di fatto minore del trattamento.
Per quanto riguarda la tinteggiatura delle serrande, che pertiene agli esercenti, è già possibile utilizzare le vernici antigraffitanti, che sono anche indicate sul sito web dedicato. Abbiamo un problema di evidenza all'interno della nostra rete civica di questa informazione, che forse merita una campagna informativa mirata.
Così, Patrizia Gabellini, assessore comunale con delega all'Urbanistica, nella seduta odierna di Question time, risponde alla consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) sul tema delle vernici antigraffitanti.
La domanda della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord):
"Visto l'articolo di stampa apparso oggi sul quotidiano locale il Resto del Carlino; tenuto conto che sul mercato è possibile reperire vernici antigraffiti; visti gli atti vandalici che la nostra città continuamente vive; alla luce dell'ultimo intervento effettuato anche a Milano sulla nuova segnaletica turistica ricoperta da materiale chimico per cui si è reso impermeabile e indanneggiabile.
Chiede di sapere
La risposta dell'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini:
"La ringrazio di avermi consentito questo ribaltamento della problematica. Sulla questione che lei solleva, le posso dare una serie di risposte, perché effettivamente c'è stato un impegno sui diversi fronti, che non ha esplicato appieno i suoi risultati. Ho visto un risultato interessante solamente con la ripulitura di via Indipendenza, quando ci sono stati i Tdays abbiamo potuto verificare che quando si pulisce si ottiene un effetto migliorativo, per la cosiddetta teoria dei vetri rotti. Adesso metto infila le risposte alle domande che lei mi fa e vediamo se riesco in qualche modo a restituire l'impegno che c'è, anche se, convengo, i risultati non li abbiamo ancora in maniera tangibile.
Per quel che riguarda i prodotti utilizzati e utilizzabili per proteggere i muri, i monumenti e la segnaletica. Su questo c'è stato un cantiere studio in collaborazione con la Sovrintendenza nel 2010 che ha campionato una serie di prodotti antigraffiti sui diversi supporti murali marmi, pareti intonacate, laterizi ecc. Sono stati scelti alcuni prodotti prodotti che non avevano un effetto lucidante sulle superfici. Siccome però questi prodotti non riescono ad essere del tutto invisibili, è stato chiesto dalla sovrintendenza di evitare la macchia di leopardo, quindi di utilizzarli su superfici più estese. E questo è possibile ed è già indicato sul sito web dove ci sono tutte le istruzioni. Dopo dirò qualcosa sull'evidenza di questo sito web e sul suo utilizzo. Quindi è possibile fin d'ora utilizzarli, anzi, da parte dell'amministrazione sono già stati applicati sulle statue in metallo dopo il loro restauro e sulle colonne dell'Archiginnasio, quindi sappiamo cosa possiamo fare. La seconda questione è implicita in questo: ci si è confrontati con la soprintendenza e si è arrivati a questo.
Sulla segnaletica: durante i lavori di intervento dell'appalto incongruo sono stati puliti i cartelli stradali e sono stati trattati con dei prodotti specifici. Ma cosa si è riscontrato in questa esperienza, che alcune vernici usate che sono degli scarabocchi, perché ha ragione, in tutto questo periodo abbiamo capito la distinzione tra i writings, i veri e propri graffiti e gli scarabocchi. La distinzione è ormai acquisita e quindi magari cominciamo a usare termini differenti così ci capiamo, quando parliamo di graffiti parliamo di qualcosa che è chiaramente altro, e qui stiamo parlando degli scarabocchi, che sono tipicamente quelli sulla segnaletica verticale e orizzontale. Molti di questi utilizzano dei prodotti che erodono i prodotti segnaletici, e quindi la rimozione di questi non dà buoni risultati. Siccome si è valutato che il costo della sostituzione della segnaletica verticale non è altissimo, di volta in volta si prende in considerazione la possibilità di una sostituzione. Questo capisco che rallenta, però ci sono delle circostanze per cui non vale la pena, se si considera il costo della manodopera e il risultato che non garantisce il fatto che il segnale sia evidente a abbia tutte i suoi requisiti, vale la pena di sostituirlo. Questo è l'aspetto tecnico che stanno passando alla mobilità perché sembra essere la strada da percorrere.
Sulle serrande, è stata data ai vari esercenti la possibilità di ritinteggiarle, parlando del centro storico e quindi di una parte della città che è particolarmente massacrata dal fenomeno, le serrande con il classico colore grigio testa di moro, utilizzando qualsiasi prodotto anche antigraffito che sia stato autorizzato. Questo, però, pertiene ai proprietari delle serrande. E' stata fatta un'esperienza di utilizzare la serranda per ospitare dei graffiti di giovani artisti. Cosa che è stata fatta in alcune vie e sulla quale ci sono state delle opinioni non del tutto convinte e quindi siamo a questo punto sulle serrande. E' molto utile la collaborazione. Sui prodotti ho detto, sul fatto che ci sia il prezziario lo ha ricordato lei, io aggiungerei un elemento. Da quello che mi arriva non in questa circostanza, ma da alcune segnalazioni dei cittadini sensibili al problema, credo che si ignori in gran parte questa possibilità. Quindi evidentemente abbiamo un problema di evidenza all'interno della nostra rete civica di riconoscimento di questa informazione che è peraltro scaricata è di una ricchezza notevole, perché ci sono le linee guida, il prezziario e c'è un elenco, questo è il punto che mi sembra interessante ed è quello utilizzato anche a Milano delle imprese che hanno aderito a questa iniziativa e che quindi fanno dei prezzi di riguardo agli operatori che vogliano operare ritinteggiando e ripulendo le loro pertinenze. Spero di avere dato l'idea di uno scacchiere di iniziative che non vede l'amministrazione inadempiente, ma che vede un processo che è molto articolato e che ha bisogno di maggiore collaborazione. Dovremmo pensare probabilmente di fare delle vere e proprie campagne per martellare su alcuni punti che sollecitano l'attenzione. Però non siamo rimasti inerti."
La consigliera Lucia Borgonzoni si è dichiarata insoddisfatta.
Per quanto riguarda la tinteggiatura delle serrande, che pertiene agli esercenti, è già possibile utilizzare le vernici antigraffitanti, che sono anche indicate sul sito web dedicato. Abbiamo un problema di evidenza all'interno della nostra rete civica di questa informazione, che forse merita una campagna informativa mirata.
Così, Patrizia Gabellini, assessore comunale con delega all'Urbanistica, nella seduta odierna di Question time, risponde alla consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) sul tema delle vernici antigraffitanti.
La domanda della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord):
"Visto l'articolo di stampa apparso oggi sul quotidiano locale il Resto del Carlino; tenuto conto che sul mercato è possibile reperire vernici antigraffiti; visti gli atti vandalici che la nostra città continuamente vive; alla luce dell'ultimo intervento effettuato anche a Milano sulla nuova segnaletica turistica ricoperta da materiale chimico per cui si è reso impermeabile e indanneggiabile.
Chiede di sapere
- se l'amministrazione è a conoscenza di questi nuovi prodotti e se sono mai stati utilizzati per proteggere muri/monumenti/segnaletiche della nostra città;
- in caso di risposta affermativa, se l'amministrazione si è confrontata con la sovrintendenza e quale parere è stato espresso;
- se ha mai considerato la possibilità di acquistare segnaletica verticale/orizzontale già "protetta" da eventuali graffiti ovvero condizionare la gara di appalto alla possibilità di ottenere quanto sopra descritto;
- se non ritenga possibile che l'amministrazione divenga capofila di un progetto che coinvolga commercianti e sovrintendenza al fine di "proteggere" con queste vernici le "serrande" dei pubblici esercizi;
- se non ritiene conveniente per l'amministrazione investire in tale settore - attualmente oneroso - che però nel lungo periodo verrebbe ammortizzato con il minor costo per la pulizia dei muri e monumenti vari. "
La risposta dell'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini:
"La ringrazio di avermi consentito questo ribaltamento della problematica. Sulla questione che lei solleva, le posso dare una serie di risposte, perché effettivamente c'è stato un impegno sui diversi fronti, che non ha esplicato appieno i suoi risultati. Ho visto un risultato interessante solamente con la ripulitura di via Indipendenza, quando ci sono stati i Tdays abbiamo potuto verificare che quando si pulisce si ottiene un effetto migliorativo, per la cosiddetta teoria dei vetri rotti. Adesso metto infila le risposte alle domande che lei mi fa e vediamo se riesco in qualche modo a restituire l'impegno che c'è, anche se, convengo, i risultati non li abbiamo ancora in maniera tangibile.
Per quel che riguarda i prodotti utilizzati e utilizzabili per proteggere i muri, i monumenti e la segnaletica. Su questo c'è stato un cantiere studio in collaborazione con la Sovrintendenza nel 2010 che ha campionato una serie di prodotti antigraffiti sui diversi supporti murali marmi, pareti intonacate, laterizi ecc. Sono stati scelti alcuni prodotti prodotti che non avevano un effetto lucidante sulle superfici. Siccome però questi prodotti non riescono ad essere del tutto invisibili, è stato chiesto dalla sovrintendenza di evitare la macchia di leopardo, quindi di utilizzarli su superfici più estese. E questo è possibile ed è già indicato sul sito web dove ci sono tutte le istruzioni. Dopo dirò qualcosa sull'evidenza di questo sito web e sul suo utilizzo. Quindi è possibile fin d'ora utilizzarli, anzi, da parte dell'amministrazione sono già stati applicati sulle statue in metallo dopo il loro restauro e sulle colonne dell'Archiginnasio, quindi sappiamo cosa possiamo fare. La seconda questione è implicita in questo: ci si è confrontati con la soprintendenza e si è arrivati a questo.
Sulla segnaletica: durante i lavori di intervento dell'appalto incongruo sono stati puliti i cartelli stradali e sono stati trattati con dei prodotti specifici. Ma cosa si è riscontrato in questa esperienza, che alcune vernici usate che sono degli scarabocchi, perché ha ragione, in tutto questo periodo abbiamo capito la distinzione tra i writings, i veri e propri graffiti e gli scarabocchi. La distinzione è ormai acquisita e quindi magari cominciamo a usare termini differenti così ci capiamo, quando parliamo di graffiti parliamo di qualcosa che è chiaramente altro, e qui stiamo parlando degli scarabocchi, che sono tipicamente quelli sulla segnaletica verticale e orizzontale. Molti di questi utilizzano dei prodotti che erodono i prodotti segnaletici, e quindi la rimozione di questi non dà buoni risultati. Siccome si è valutato che il costo della sostituzione della segnaletica verticale non è altissimo, di volta in volta si prende in considerazione la possibilità di una sostituzione. Questo capisco che rallenta, però ci sono delle circostanze per cui non vale la pena, se si considera il costo della manodopera e il risultato che non garantisce il fatto che il segnale sia evidente a abbia tutte i suoi requisiti, vale la pena di sostituirlo. Questo è l'aspetto tecnico che stanno passando alla mobilità perché sembra essere la strada da percorrere.
Sulle serrande, è stata data ai vari esercenti la possibilità di ritinteggiarle, parlando del centro storico e quindi di una parte della città che è particolarmente massacrata dal fenomeno, le serrande con il classico colore grigio testa di moro, utilizzando qualsiasi prodotto anche antigraffito che sia stato autorizzato. Questo, però, pertiene ai proprietari delle serrande. E' stata fatta un'esperienza di utilizzare la serranda per ospitare dei graffiti di giovani artisti. Cosa che è stata fatta in alcune vie e sulla quale ci sono state delle opinioni non del tutto convinte e quindi siamo a questo punto sulle serrande. E' molto utile la collaborazione. Sui prodotti ho detto, sul fatto che ci sia il prezziario lo ha ricordato lei, io aggiungerei un elemento. Da quello che mi arriva non in questa circostanza, ma da alcune segnalazioni dei cittadini sensibili al problema, credo che si ignori in gran parte questa possibilità. Quindi evidentemente abbiamo un problema di evidenza all'interno della nostra rete civica di riconoscimento di questa informazione che è peraltro scaricata è di una ricchezza notevole, perché ci sono le linee guida, il prezziario e c'è un elenco, questo è il punto che mi sembra interessante ed è quello utilizzato anche a Milano delle imprese che hanno aderito a questa iniziativa e che quindi fanno dei prezzi di riguardo agli operatori che vogliano operare ritinteggiando e ripulendo le loro pertinenze. Spero di avere dato l'idea di uno scacchiere di iniziative che non vede l'amministrazione inadempiente, ma che vede un processo che è molto articolato e che ha bisogno di maggiore collaborazione. Dovremmo pensare probabilmente di fare delle vere e proprie campagne per martellare su alcuni punti che sollecitano l'attenzione. Però non siamo rimasti inerti."
La consigliera Lucia Borgonzoni si è dichiarata insoddisfatta.