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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI PASS PER DISABILI


Il Comune di Bologna ha deciso di modificare la procedura per l'assegnazione dei pass handicap temporanei. A tutti i titolari di contrassegni temporanei in scadenza è già stata inviata una comunicazione per sottolineare che l'eventuale rinnovo dov...

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Il Comune di Bologna ha deciso di modificare la procedura per l'assegnazione dei pass handicap temporanei. A tutti i titolari di contrassegni temporanei in scadenza è già stata inviata una comunicazione per sottolineare che l'eventuale rinnovo dovrà essere accompagnato non dal semplice certificato del medico di base, ma da una nuova certificazione della commissione della competete Ausl. Con la procedura utilizzata finora dal Comune, l'eventuale rinnovo del contrassegno temporaneo ad una persona che non ne avessi diritto, non sarebbe comunque stato effetto di irregolarità amministrativa, ma avrebbe presupposto molto più gravemente sia la malafede dell'interessato, chiedendo di certificare una disabilità in realtà non più esistente, sia l'errata valutazione del medico curante, che in caso di dubbio avrebbe sempre comunque potuto rimandare il paziente alla competente commissione medico-legale. Così, Andrea Colombo, assessore comunale con delega alla Mobilità, nella seduta odierna di Question time, risponde alla consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) in merito ai pass per disabili.

La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord):

"Abbiamo appreso che Bologna nella classifica emiliana della concessione dei pass disabili ai familiari/amici/conoscenti è la città più generosa della regione, in quanto concede una media di 2,8 targhe per ogni tagliando ed i contrassegni per disabili ammontano ad un totale di 9.081, associati a 25.177 targhe. Bologna detiene il primato in regione per permessi associati al numero di targhe:10 targhe per un pass. Lo stesso Gamberini vicepresidente Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del lavoro attesta che 10 targhe per tagliando sono troppe e ci sono troppi furbi/delinquenti che usufruiscono di agevolazioni inappropriate.
In aggiunta, la Procura ha appurato che il settore Mobilità del Comune di Bologna ha rinnovato in maniera arbitraria i permessi per disabilità temporanea (H0), contravvenendo al codice della strada,modificato nel 1996.
I rinnovi dei pass temporanei erano eseguiti da Comune, ATC e dalla Coop. Coppertone che aveva l'appalto e sono stati concessi,pare,per più di dieci anni violando la legge.
La disabilità annessa al tagliando Ho è temporanea,scaduti i mesi di inabilità, l'interessato non poteva ripresentare un rinnovo ma la legge prevede che deve ripetere l'intera procedura amministrativa. La polizia municipale ha appurato che alcuni pass venivano rinnovati oltre i 5 anni (durata addirittura superiore al pass handicap permanente).
Dal Carlino Bologna del 18/12/2011 si evince che mentre il disabile è ospite fisso di una RSA o casa di riposo o ospedale, nipoti, figli, amici, conoscenti e perfetti sconosciuti scorrazzavano e parcheggiavano impunemente per il centro,in quanto forniti arbitrariamente di un pass disabile in barba a qualsiasi legge e con vero cinismo.
Dato che ho tra i miei familiari due disabili con gravi problemi motori post-traumatici e non ho mai usufruito indebitamente dei pass, oltre ad esortare il PM Giovannini a punire in maniera esemplare i colpevoli, mi piacerebbe vedere pubblicata la faccia di questi furbetti del quartierino, affinché sia noto a tutti i bolognesi lo scarso senso civico di questi individui
Chiedo al sindaco e alla Giunta
1)Vi era qualcuno al settore mobilità del comune che doveva controllare e se c'era perché non l’ha fatto?
2)Perché non rimodulare i tagliandi handicap,associando il pass ad un massimo di 3 targhe(come ribadito dal vicepresidente associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro che a Bologna conta 8.000 iscritti);
3)Suggerirei all'assessore .di aggiungere alla H del pass anche una C che significa Conducente, al fine di attestare che il disabile coincide con il conducente del mezzo e quindi ha diritto ad una sosta illimitata nei parcheggi riservati,mentre di aggiungere all’H una T di trasportato che autorizza chi trasporta il disabile a fermarsi nelle aree riservate e non solo, per periodi non superiori a 30 minuti,scoraggiando così le soste improprie e l'utilizzo truffaldino del tagliando da parte dei soliti furbi;
4) perché il Comune di Bologna non personalizza gli spazi assegnati ai disabili per la sosta?
Un sentito ringraziamento".

La risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo:

"Voglio innanzitutto brevemente ripercorrere la vicenda in questione, in particolare le regole che disciplinano il rilascio del più delicato, probabilmente, tipo di permesso, che è quello handicap. Il primo rilascio nonché il rinnovo dei contrassegno H sono normati dall'articolo 381 del regolamento di attuazione del nuovo Codice della strada, Dpr 495 del 1992. A tal proposito il comma 3 stabilisce le modalità per ottenere il contrassegno per disabili, cosiddetto pass H1 a seguito della presentazione di una certificazione medica rilasciata dall'ufficio medico-legale dell'Unità sanitaria locale di appartenenza. L'autorizzazione ha validità di 5 anni, e il rinnovo avviene con la presentazione del certificato del medico curante che confermi il persistere delle condizioni sanitarie che hanno dato luogo al rilascio.
Il successivo comma 4 è relativo invece ai contrassegni temporanei, cosiddetti H0, e recita: per le persone invalide a tempo determinato a seguito di infortunio o per altre cause patologiche l'autorizzazione può essere rilasciata a tempo determinato con le stesse modalità di cui al comma precedente; in tal caso la certificazione medica deve specificare presumibile periodo di durata dell'invalidità. L'interpretazione della norma data finora alla luce della lettura testuale e del collegamento tra tali disposizioni è che sia l'autorizzazione iniziale, sia il rinnovo del contrassegno temporaneo H0, avvengano con le stesse modalità in uso per il contrassegno della durata quinquennale, tipologia H1.
La procedura in uso per il rinnovo dei contrassegni temporanei prima presso gli sportelli del Comune, e a partire dal 2006 presso quelli di ATC, è sempre consistita pertanto nella verifica da parte dell'operatore della presentazione di apposita richiesta su modulo prestampato, corredata e accompagnata del vecchio contrassegno, che dimostrasse quindi la prima e originaria autorizzazione, e il certificato del medico di base che confermasse il persistere delle condizioni sanitarie che avevano dato luogo al rilascio. La legittimità di tale procedura non era mai stata contestata.
In ogni caso a seguito di recenti approfondimenti consequenziali anche all'indagine in corso da parte della magistratura è emersa la possibilità che in questi anni sia proseguita una interpretazione non attuale del Codice della strada; in particolare confrontando il testo vigente con quello originario del 1992, e modificato come ricordava la stessa consigliera nel 1996. Pertanto si è deciso di modificare la procedura in essere, e sono già partite le lettere ai titolari di contrassegni temporanei in scadenza per sottolineare che l'eventuale rinnovo dovrà essere accompagnato non dal semplice certificato del medico di base, ma da una nuova certificazione della commissione della competete Unità sanitaria locale. Ad ogni modo, mi preme sottolineare che con la procedura utilizzata finora, l'eventuale rinnovo del contrassegno temporaneo ad una persona che non ne avessi diritto non sarebbe effetto di tale irregolarità amministrativa, presupporrebbe molto più gravemente sia la malafede dell'interessato che chiede di certificare una disabilità in realtà non più esistente, sia l'errata valutazione del medico curante, che in caso di dubbio avrebbe sempre comunque potuto rimandare il paziente alla competente commissione medico-legale. Si confida che tale modalità, dovuta in ogni caso alla malafede dell'interessato e/o a una errata valutazione medica, si sia verificata solo in casi sporadici, anche perché, in ogni caso, gli uffici hanno sempre segnalato tempestivamente alla Polizia giudiziaria eventuali anomalie riscontrate.
Si coglie l'occasione per informare che sono stati da tempo avviati e ora anche finanziati tre progetti che prevederanno a breve alcune importanti novità per prevenire i fenomeni tanto di falsità quanto di utilizzo abusivo dei contrassegni H. Tali progetti, che sono stati anche sottoposti nel corso di una recente riunione, alla Consulta comunale delle associazioni handicap, sono i seguenti:
1- Il rilascio iniziale dei contrassegni esclusivamente ai disabili i cui dati verranno caricati, a differenza di quanto avviene attualmente, direttamente dalla Ausl che ha, tramite la sua commissione medico-legale, compiuto la verifica, le visita medica, in una apposita banca dati collegata a quella del Comune, dunque venendo meno ogni rischio di falsificazione della documentazione, o di indebito inserimento di persone su cui in realtà la visita non è stata effettuata.
2 - La creazione di una banca dati di ambito regionale che permetterà di collegare tutti i contrassegni handicap all'anagrafe dei diversi comuni, eliminando pertanto in tempo reale quelli assegnati a persone decedute. Pratica che per altro, lo voglio sottolineare, già da tempo è in uso per quanto attiene al nostro comune, per i residenti a Bologna, cui mensilmente viene fatta una pulizia dell'archivio in connessione ai certificati di morte.
3 - La modifica di abbinamento delle targhe al contrassegno che prevederanno la contemporaneità soltanto di una o due targhe, attualmente possono arrivare fino a 10, anche se è utile sottolineare che la media di targhe abbinate ad ogni pass è pari a 2,8.

Il lavoro ovviamente non finisce qui, e la nuova Giunta, come ha già dimostrato in questi primi mesi di mandato, intende mettere in campo un forte impegno sul tema del rispetto delle regole. A nostro parere c'è infatti ancora tanto da fare da parte di tutti, anche per sensibilizzare l'opinione pubblica su quanto sia deleteria la disonestà di persone che mettono a repentaglio i diritti di chi ha davvero bisogno di essere tutelato.
Per quanto riguarda il contrassegno non risulta possibile, questo ci è stato proposto anche da alcune associazioni handicap, ma non tutte, lo evidenzio, sarebbero d'accordo, inserire elementi ulteriori nell'ambito del pass H come conducente piuttosto che trasportato, in quanto esiste un modello unico nazionale di permesso che è definito direttamente dal legislatore in allegato alla legge, e a cui ovviamente tutto i comuni devono attenersi; in più è previsto prossimamente il recepimento di una direttiva comunitaria da parte del Parlamento, che tutti attendiamo, che introdurrà un ulteriore modello unico, questa volta in ambito europeo. A maggior ragione non sarà nel potere delle singole amministrazioni locali modificarlo".


La consigliera Mirka Cocconcelli si è dichiarata soddisfatta.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:21
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