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QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO ALLE OFFICINE RIZZOLI


L'assessore alle Relazioni sindacali esterne all'ente, Matteo Lepore ha risposto, nella seduta odierna di Question Time, alla domanda della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulle Officine Rizzoli.

La domanda della consigliera Mirka Coccon...

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L'assessore alle Relazioni sindacali esterne all'ente, Matteo Lepore ha risposto, nella seduta odierna di Question Time, alla domanda della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulle Officine Rizzoli.

La domanda della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"Visti i recenti articoli di stampa relativi all'asta andata deserta per le Officine Rizzoli, si chiede alla Giunta se non ritenga che una ulteriore asta deserta possa provocare sulla città una ricaduta economica ma soprattutto sociale tenuto conto che la maggior parte dei lavoratori assunti dalle Officine Rizzoli vivono nel capoluogo emiliano; se non ritenga che non poter fare affidamento sui 35 milioni di credito che le Officine Rizzoli vantano nei confronti delle Pubbliche amministrazione, debba indurre la nostra amministrazione a farsi portavoce presso il governo attuale e quello che verrà affinché si sblocchi ulteriormente, questa situazione. ".

La risposta dell'assessore alle Relazioni sindacali esterne all'ente, Matteo Lepore:
" Inanzitutto ricordo che, come lei giustamente citava, parliamo di Rizzoli Ortopedia S.p.a. che è sottoposto ad una procedura di fallimento con esercizio provvisorio fino al 30 maggio 2013, ha un curatore fallimentare, ha sede a Budrio, ma anche in altre città, ci sono 31 filiali: Bologna, Ancona, Bari, Brescia, Caserta, Cremona, Genova, Lecce, Macerata, Napoli, Pescara, Prato, Roma, Salerno, Taranto e Venezia. Stiamo parlando di178 dipendenti di cui 48 a Budrio e 10 nella filiale di Bologna. Quindi stiamo parlando di un'azienda che ha 'la testa' nel nostro territorio, sicuramente molti dipendenti nel nostro territorio, ma anche tanti in altre parti d'Italia. C'è stata un'asta il 23 aprile che è andata deserta. Insieme al Comune di Budrio e alla Provincia di Bologna stiamo seguendo questa situazione, in particolare il Comune di Budrio e la Provincia di Bologna sono parte molto attiva, sono stati molti gli incontri anche con il Ministero del Lavoro, in questo momento sono stati attivati gli ammortizzatori sociali. Credo però che piuttosto che raccontarle tutti gli incontri e il percorso che è stato fatto ci sia un punto politico da chiarire rispetto all'impegno che questa città e questa Amministrazione vogliono dare per la soluzione di questo problema. Credo che il punto fondamentale sia che questa azienda non è un'azienda che fallisce per cause proprie, ha un suo business che funziona, è un'eccellenza a livello nazionale ed internazionale, era coinvolta ed è coinvolta tuttora in un progetto sul polo di Budrio, c'è una filiera intera che rischia di essere compromessa da questa mancanza. Per cui l'appello che noi facciamo è sicuramente al Governo affinché intervenga per sostenere i lavori in questa fase, per cercare di stimolare possibili compratori, ma anche facciamo appello agli imprenditori e all'economia del nostro territorio, oltre che alle imprese che ci possono essere a livello nazionale. Questa è una buona impresa che merita di essere salvata, i lavoratori sono degli ottimi professionisti che meritano di poter continuare a lavorare in questo settore per cui hanno e avranno sempre il nostro sostegno e per questo insieme al Comune di Budrio, alla Provincia e anche alla Regione siamo e continueremo ad essere parte attiva. Grazie"

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:20
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