Comunicati stampa

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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUGLI SPAZI COMUNALI DEL CENTRO SOCIALE VAG 61


L'assessore alla Cultura Alberto Ronchi, ha risposto oggi in sede di Question Time, all'interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl) sugli spazi comunali del centro sociale Vag 61.

L'interpellanza del consigliere Tomassini (Pdl):
"Pre...

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L'assessore alla Cultura Alberto Ronchi, ha risposto oggi in sede di Question Time, all'interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl) sugli spazi comunali del centro sociale Vag 61.

L'interpellanza del consigliere Tomassini (Pdl):
"Premesso che una cittadina ha indirizzato all'amministrazione comunale ed ai gruppi politici che compongono il Consiglio Comunale la seguente comunicazione :

'Le scrivo a proposito dell'uso degli spazi comunali per il Centro Sociale Vag 61. A seguito della richiesta pg 87712/2013 di conoscere gli attuali gestori degli spazi comunali di via Paolo Fabbri 110, siamo venuti a conoscenza che la convenzione con il Vag 61 è stata recentemente rinnovata.
Ciò è avvenuto senza nessun coinvolgimento deii residenti, in contrasto con le politiche di partecipazione sponsorizzate dallo stesso Comune.  Tale rinnovo non ha inoltre tenuto in alcun conto delle numerose rimostranze, esposti e segnalazioni alle forze dell'Ordine, lettere, incontri con esponenti del quartiere e del Comune, raccolte di firme espresse dai residenti dal 2006 ad oggi e neppure le indicazioni contenute nelle relazioni del difensore civico dell’anno 2011 del commissario straordinario -  18 febbraio 2010 – 15 Aprile 2011, entrambe pubblicate sul sito web del Comune di Bologna.
Apprendiamo inoltre con grande preoccupazione che la convenzione non definisce precisamente le attività ammesse o non ammesse all’interno del Centro, cosa che almeno la precedente convenzione faceva. Notiamo invece con amara ironia che essa si premura quantomeno di indicare che le attività, quali che esse siano, devono comunque cessare entro la mezzanotte. Da una parte, dunque, il danno: non solo le rimostranze dei residenti non sono state prese in alcuna considerazione, ma l’amministrazione ha sancito in modo autoritario il diritto a fare rumore da parte del centro, imbavagliando di fatto i cittadini contrari a questa disposizione.
Dall'altra, la beffa: le scrivo da casa mia, alle ore 1:20 della notte tra venerdì e sabato, ascoltando con crescente disperazione il concerto che a tutto volume esce dalle porte del centro, ben oltre, dunque, la mezzanotte pattuita. Tale circostanza è stata anche segnalata all'attenzione dei Vigili Urbani alle 00.20 circa. La informo anche che i locali si animano nelle ore notturne con appuntamenti fissi il martedì e il venerdì e non di rado anche il sabato. Ogni serata ospita musica, cene e aperitivi, fornendo servizi come un qualunque locale serale, e non come un centro culturale.
Va da sé che, anche dopo la conclusione delle attività del centro, la presenza di persone che si attardano fuori dall'edificio bevendo alcolici, lasciando in giro bottiglie,  parlando e urlando ad alta voce prosegue per molto tempo totalmente indisturbato, senza nessuna attenzione alle necessità della popolazione residente.
Chiediamo pertanto di:
effettuare controlli sulle attività svolte in orario serale e notturno,
di controllare e poter visionare che siano in regola le licenze Siae per la riproduzione musicale, le licenze per la somministrazione di cibi e bevande
 le relazioni annuali sulle attività svolte in relazione a quanto pubblicizzato sul sito web www.vag61.info'.

Interpello l'Amministrazione per sapere cosa pensi della denuncia di cui sopra e degli oggettivi rilievi che la cittadina formula, lamentando totale carenza di partecipazione e controllo. Inoltre, chiede anche di sapere se la somministrazione di bevande ed alimenti sia autorizzata e se a fronte della stessa venga rilasciato scontrino fiscale".


La risposta dell'assessore alla Cultura Alberto Ronchi:

"Il rinnovo della convenzione con l'associazione VAG61 dell'uso degli immobili di via Paolo Fabbri 110 è avvenuto nel maggio 2012 dandone comunicazione al Quartiere di riferimento. Prima osservazione che le faccio: in un anno e due mesi abbiamo avuto un caso. Antecedente al rinnovo non si sono rilevate criticità e anche le situazioni da lei citate sono relative a periodi precedenti, per cui non sussistevano motivi per non procedere.
Le spiego la serata del 10 maggio: nella serata in cui il rumore si è protratto oltre le 24 l'immobile era stato messo a disposizione di un'altra associazione per un'iniziativa di solidarietà. E' vero che non sono stati rispettati i limiti orari inseriti nel rinnovo e di questo mi rammarico. Il gestore si è impegnato per un maggiore presidio in presenza di iniziative esterne alla loro programmazione. Il VAG61 ospita un mercatino biologico di grande successo tutti i martedì dalle 18 alle 20.30 e propone iniziative dal venerdì al sabato dalle 21 alle 23.30.
I gestori stanno operando per favorire il deflusso nel minor tempo possibile proprio per ridurre il rumore collegato alla sola presenza di persone. Rispetto alle richieste avanzate periodicamente operatori del Settore sistemi culturali, giovani e università effettuano sopralluoghi negli spazi in questione in orario serale e notturno per verificare la realizzazione e la qualità delle attività socio-culturali presenti. Il controllo delle licenze Siae per la riproduzioni musicali non è di competenza del Comune, ma della Siae stessa. Le somministrazioni di cibi e bevande in parte regolamentate nell'ambito del mercato biologico e in parte accessorie e di corredo delle attività associative e aggregative non a scopo di lucro.
Ho anche la relazione sulle attività di VAG61 per l'anno 2012.
Condivido con lei il ragionamento sul Regolamento delle attività rumorose temporanee, abbiamo collaborato assieme per realizzarlo, condivido il fatto che ci debba essere attenzione e condivido anche il fatto che un consigliere ci segnali situazioni che non sono all'interno delle regole che noi vogliamo portare avanti. Però devo segnalare il fatto che ci possano essere molti problemi ma occorre tenere conto che se in un anno e due mesi di attività c'è stato solo un caso vuole dire che l'attività che noi stiamo portando avanti è positiva e dobbiamo tentare nel limite delle nostre possibilità di conciliare sicuramente le problematiche che lei ha sollevato, e che io condivido, però mi permetto di sottolineare che anche i frequentatori del VAG61 sono cittadini di Bologna. Dobbiamo conciliare le esigenze di coloro che vogliono fare attività di un certo tipo, tentando di stare dentro a regole comuni e quello dei residenti. Non possiamo dire tutto da una parte o tutto dall'altra. Credo che siamo sulla strada giusta, e mi pare di poter dire che proprio l'esperienza del VAG dimostri questo. Poi, lei ha ragione di segnalarci, ed ammesso che in quel caso c'è stato uno sforamento, ha ragione di segnalarci queste cose, appena è arrivata l'interpellanza abbiamo chiamato il responsabile il quale ci ha assicurato che se si dovessero verificare casi analoghi la verifica da parte loro sarà maggiore perché si rendono conto che il lavoro positivo che stanno svolgendo anche rispetto ai cittadini attorno rischia di essere "rovinato" da questi casi che, sottolineo, essere stato uno in 14 mesi".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:20
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