QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA MANUTENZIONE DEL PORTICO DI SAN LUCA
L'assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sulla manutenzione ordinaria del Portico di San Luca.
La domanda d'attualità della consigliera Paola Fra...
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L'assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sulla manutenzione ordinaria del Portico di San Luca.
La domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord):
"Vista l'ampia risonanza data dalla stampa al crollo di una parte del portico di San Luca, avvenuta lunedì sera, considerato che i portici rappresentano il patrimonio artistico per eccellenza per i quali Bologna si caratterizza, considerato altresì che è nell'interesse della città che la parte di portici bolognesi in questione vengano riconosciuti Patrimonio dell'Umanità essendo i più lunghi al mondo, chiede al Sindaco e alla Giunta:
se non ritenga corretto e opportuno redigere un regolamento per la manutenzione e la valorizzazione degli stessi promuovendo una campagna si sensibilizzazione verso enti pubblici e privati;
se si sia provveduto a fare una mappatura dei portici bolognesi che riporti criticità e interventi manutentivi e conservativi da eseguire:
se non ritenga di dover agire in sincronia con i privati (singoli proprietari o confederazioni o imprese o singoli riuniti in organismi associativi) per dare vita a un serio programma di restauro e risanamento conservativo delle parti pericolanti, danneggiate, usurate e simili.
La risposta dell'assessore ai Lavori pubblici Riccardo Malagoli:
"I portici sono una grande patrimonio storico, artistico e testimoniale della città, una caratteristica peculiare e un primato di Bologna.
Considerata l'antichità di questo sistema di percorsi- la nascita di questo tipo di struttura risale al secolo XII - la sua unicità a livello mondiale e l'importanza artistica e architettonica di molti dei portici esistenti, il Comune di Bologna ha candidato il sistema dei portici alla nomina di bene culturale di interesse dell'umanità, secondo le modalità stabilite dall'Unesco, avviando la relativa pratica di candidatura presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Data la peculiarità inerente lo status giuridico dei portici - immobili di proprietà prevalentemente privata ma gravati di servitù di pubblico passaggio - nel corso della storia molti sono stati i momenti nei quali è stato necessario normare il rapporto pubblico-privato per avere garanzie sul mantenimento delle caratteristiche “pubbliche” del portico, una comoda e sicura possibilità di transito pedonale, in un ambiente decoroso e igienicamente soddisfacente.
Al momento sono in corso di realizzazione diverse iniziative volte alla tutela e al miglioramento dei portici bolognesi:
Per quanto riguarda il crollo di una porzione di portico confinante con lo stadio Dall'Ara, viste le innumerevoli notizie non corrette degli ultimi giorni, è utile precisare che le arcate di portico ammalorate di via De Coubertin non appartengono al Portico di San Luca, ovvero al collegamento tra porta Saragozza e il Santuario, realizzato nei primi anni del XVIII secolo su iniziativa del Santuario stesso, che ne è tuttora proprietario, ma al Portico della Certosa, collegamento costruito dal Comune cento anni dopo, su progetto dell'architetto Ercole Marchesini (1811-31) per collegare il nuovo cimitero, istituito nel 1801, all'arco del Meloncello.
Questa precisazione, ovviamente, non intende certo sollevare l'Amministrazione comunale dalla manutenzione. Le affermazioni del professor Emiliani, riportate dalla stampa cittadina, coincidono con gli orientamenti e gli atti conseguenti dell'Amministrazione e non possono, perciò, che essere ampiamente condivise. L'Amministrazione comunale, infatti, ritiene la manutenzione della città un obiettivo prioritario che intende perseguire, pur con tutti i limiti imposti dal patto di stabilità, indirizzando le risorse disponibili su interventi di manutenzione, messa in sicurezza e riqualificazione del patrimonio comunale. E ovviamente, anche dei portici, fermo restando lo status giuridico sopra riportato. A tale scopo è in corso una fase istruttoria da parte degli uffici di revisione del programma dei lavori pubblici 2013 e del piano degli investimenti finalizzata ad individuare gli obiettivi prioritari e realizzabili in funzione delle risorse disponibili, presenti nei documenti di programmazione e ad inserire altri interventi necessari che si sono evidenziati e sono stati rilevati negli ultimi mesi.
In parallelo l'Amministrazione sta predisponendo nuovi appalti di manutenzione del patrimonio immobiliare, delle strade e segnaletica, della pubblica illuminazione e del patrimonio e del verde pubblico che, compatibilmente con i limiti economici e finanziari imposti dalla spending review e dal patto di stabilità si prefiggono di potenziare e migliorare la manutenzione complessiva del patrimonio comunale. Detto questo devo anche aggiungere che io personalmente, in collaborazione con gli uffici dei Lavori pubblici, stiamo ragionando con i proprietari dei portici per incentivare ulteriormente e sensibilizzare sulla corretta manutenzione dei portici, anche in relazione al fatto che a tutt'oggi è ancora possibile, per questi lavori, lo sgravio 55% da parte dei proprietari, cosa che né per le aziende del Comune né per il Comune è possibile. Quindi in questo momento stiamo lavorando su più fronti. Per quanto riguarda i costi per il recupero del portico dello stadio di via De Coubertin tengo a sottolineare che ancora non sono state fatte delle previsioni in quanto, nei giorni scorsi il tempo inclemente non ci ha permesso di scoperchiare la volta che è stata in qualche modo lesionata. Oggi i tecnici sono sul posto, occorre scoperchiare il tetto capire quale è stata la causa del cedimento per intervenire immediatamente dopo. Certo questi giorni di neve non ci hanno aiutato, però con gli uffici e in collaborazione con tutti i soggetti interessati a permettere lo svolgimento delle partite stiamo lavorando attivamente per superare questo disagio."
La consigliera Scarano si è dichiarata insoddisfatta.
La domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord):
"Vista l'ampia risonanza data dalla stampa al crollo di una parte del portico di San Luca, avvenuta lunedì sera, considerato che i portici rappresentano il patrimonio artistico per eccellenza per i quali Bologna si caratterizza, considerato altresì che è nell'interesse della città che la parte di portici bolognesi in questione vengano riconosciuti Patrimonio dell'Umanità essendo i più lunghi al mondo, chiede al Sindaco e alla Giunta:
se non ritenga corretto e opportuno redigere un regolamento per la manutenzione e la valorizzazione degli stessi promuovendo una campagna si sensibilizzazione verso enti pubblici e privati;
se si sia provveduto a fare una mappatura dei portici bolognesi che riporti criticità e interventi manutentivi e conservativi da eseguire:
se non ritenga di dover agire in sincronia con i privati (singoli proprietari o confederazioni o imprese o singoli riuniti in organismi associativi) per dare vita a un serio programma di restauro e risanamento conservativo delle parti pericolanti, danneggiate, usurate e simili.
La risposta dell'assessore ai Lavori pubblici Riccardo Malagoli:
"I portici sono una grande patrimonio storico, artistico e testimoniale della città, una caratteristica peculiare e un primato di Bologna.
Considerata l'antichità di questo sistema di percorsi- la nascita di questo tipo di struttura risale al secolo XII - la sua unicità a livello mondiale e l'importanza artistica e architettonica di molti dei portici esistenti, il Comune di Bologna ha candidato il sistema dei portici alla nomina di bene culturale di interesse dell'umanità, secondo le modalità stabilite dall'Unesco, avviando la relativa pratica di candidatura presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Data la peculiarità inerente lo status giuridico dei portici - immobili di proprietà prevalentemente privata ma gravati di servitù di pubblico passaggio - nel corso della storia molti sono stati i momenti nei quali è stato necessario normare il rapporto pubblico-privato per avere garanzie sul mantenimento delle caratteristiche “pubbliche” del portico, una comoda e sicura possibilità di transito pedonale, in un ambiente decoroso e igienicamente soddisfacente.
Al momento sono in corso di realizzazione diverse iniziative volte alla tutela e al miglioramento dei portici bolognesi:
- la candidatura Unesco, sopra richiamata, per la quale sono stati attivati diversi lavori di ricerca e approfondimento storico, coordinati dalla direzione del Dipartimento Economia e Promozione della Città;
- la redazione di un regolamento per la tutela e la gestione dei portici, finalizzato a stabilire gli obblighi relativi alla manutenzione e all'igiene e a suggerire le corrette modalità di intervento che riguardano il mantenimento delle strutture, gli arredi, l'illuminazione, a cura dell'ufficio Tutela e Gestione del Centro Storico;
- la gestione di un sistema di incentivi economici per la facilitazione degli interventi dei privati (Progetto Portici: sgravi di canoni per l'occupazione di suolo pubblico, facilitazioni di carattere procedurale e operativo) e l'organizzazione di un sistema operativo per la pulizia dei muri imbrattati;
- vengono inoltre sostenute e incentivate azioni promosse da cittadini e aziende per la pulizia dei portici (a carico del Settore Ambiente ed Energia).
Per quanto riguarda il crollo di una porzione di portico confinante con lo stadio Dall'Ara, viste le innumerevoli notizie non corrette degli ultimi giorni, è utile precisare che le arcate di portico ammalorate di via De Coubertin non appartengono al Portico di San Luca, ovvero al collegamento tra porta Saragozza e il Santuario, realizzato nei primi anni del XVIII secolo su iniziativa del Santuario stesso, che ne è tuttora proprietario, ma al Portico della Certosa, collegamento costruito dal Comune cento anni dopo, su progetto dell'architetto Ercole Marchesini (1811-31) per collegare il nuovo cimitero, istituito nel 1801, all'arco del Meloncello.
Questa precisazione, ovviamente, non intende certo sollevare l'Amministrazione comunale dalla manutenzione. Le affermazioni del professor Emiliani, riportate dalla stampa cittadina, coincidono con gli orientamenti e gli atti conseguenti dell'Amministrazione e non possono, perciò, che essere ampiamente condivise. L'Amministrazione comunale, infatti, ritiene la manutenzione della città un obiettivo prioritario che intende perseguire, pur con tutti i limiti imposti dal patto di stabilità, indirizzando le risorse disponibili su interventi di manutenzione, messa in sicurezza e riqualificazione del patrimonio comunale. E ovviamente, anche dei portici, fermo restando lo status giuridico sopra riportato. A tale scopo è in corso una fase istruttoria da parte degli uffici di revisione del programma dei lavori pubblici 2013 e del piano degli investimenti finalizzata ad individuare gli obiettivi prioritari e realizzabili in funzione delle risorse disponibili, presenti nei documenti di programmazione e ad inserire altri interventi necessari che si sono evidenziati e sono stati rilevati negli ultimi mesi.
In parallelo l'Amministrazione sta predisponendo nuovi appalti di manutenzione del patrimonio immobiliare, delle strade e segnaletica, della pubblica illuminazione e del patrimonio e del verde pubblico che, compatibilmente con i limiti economici e finanziari imposti dalla spending review e dal patto di stabilità si prefiggono di potenziare e migliorare la manutenzione complessiva del patrimonio comunale. Detto questo devo anche aggiungere che io personalmente, in collaborazione con gli uffici dei Lavori pubblici, stiamo ragionando con i proprietari dei portici per incentivare ulteriormente e sensibilizzare sulla corretta manutenzione dei portici, anche in relazione al fatto che a tutt'oggi è ancora possibile, per questi lavori, lo sgravio 55% da parte dei proprietari, cosa che né per le aziende del Comune né per il Comune è possibile. Quindi in questo momento stiamo lavorando su più fronti. Per quanto riguarda i costi per il recupero del portico dello stadio di via De Coubertin tengo a sottolineare che ancora non sono state fatte delle previsioni in quanto, nei giorni scorsi il tempo inclemente non ci ha permesso di scoperchiare la volta che è stata in qualche modo lesionata. Oggi i tecnici sono sul posto, occorre scoperchiare il tetto capire quale è stata la causa del cedimento per intervenire immediatamente dopo. Certo questi giorni di neve non ci hanno aiutato, però con gli uffici e in collaborazione con tutti i soggetti interessati a permettere lo svolgimento delle partite stiamo lavorando attivamente per superare questo disagio."
La consigliera Scarano si è dichiarata insoddisfatta.