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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI CAMPI NOMADI


L'assessore ai Servizi sociali Amelia Frascaroli ha risposto, nella seduta odierna di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui campi nomadi.

La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzo...

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L'assessore ai Servizi sociali Amelia Frascaroli ha risposto, nella seduta odierna di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui campi nomadi.

La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord):

"Dalla stampa cittadina si legge di una rissa avvenuta presso il campo sosta di via Allende in Casalecchio e ha coinvolto una famiglia nota anche a Bologna per essere proprietaria di terreni dove ha allocato la o le proprie roulotte; a tale fine si chiede al signor Sindaco e alla Giunta di sapere quale sia la situazione - sul territorio - delle roulotte e dei camper di proprietà delle famiglie nomadi e se siano situazioni regolari e, in caso contrario, cosa abbia intenzione di fare l'Amministrazione per ovviare alle irregolarità".

La risposta dell'assessore ai Servizi sociali Amelia Frascaroli:

"Cerco di fare una breve sintesi perché è un tema al quale stiamo lavorando fortemente in tutta una serie di direzioni, quindi provo a dirne alcune. Per quel che riguarda la situazione sul territorio la sintesi è che ci sono nelle aree circa 200 persone di popolazione Sinti poco più di 60 famiglie e sul territorio con terreno proprio 70/80 persone un pò meno di 20 famiglie.
Per quel che riguarda i Rom la popolazione presente a Bologna è composta in prevalenza da migranti rumeni e da ex profughi dall’ex Jugoslavia. Chi negli anni è riuscito a entrare in un campo attrezzato, secondo la L.R. 47/88, è stato poi inserito in percorsi di inclusione e integrazione sociale, sfociati nel Piano d’azione straordinario per il superamento delle situazioni emergenziali di accoglienza attuato nel 2007-08. Chi è rimasto escluso da questo circuito, si è accampato in insediamenti abusivi in periferia, a ridosso della tangenziale, lungo le sponde del Reno, in aree verdi inutilizzate, luoghi dove tutt’oggi è possibile osservare un gran numero di baracchine (termine usato dai rom per definire gli accampamenti), le presenze dal punto di vista numerico variano di molto a seconda delle stagioni, sono ondivaghe ma non superano mai i livelli che conosciamo già, che sono quelli che vi dicevo.

Rispetto al tema dell’abitare si sta procedendo con una strategia di integrazione ampia che prevede il superamento della logica dell’ “area sosta”, verso soluzioni che partano da un’attenta analisi e valutazione delle singole situazioni dei nuclei famigliari, con soluzioni adeguate che consentano l’espressione di identità e diversità culturali prendendo in considerazione anche la costituzione di microaree, nella logica di potenziare il senso di responsabilità delle famiglie allargate che le andranno ad occupare, anche per ciò che riguarda la manutenzione e la gestione delle stesse, non escludendo interventi specifici e di tutela per quanto attiene la pianificazione urbanistica. Su questa identificazione delle microaree voglio dire che c'è già stato un passaggio in Conferenza Metropolitana per trovare il consenso anche dei Comuni della provincia all'individuazione di queste microaree quindi chiedendo la collaborazione da parte di tutti.
In particolare, per superare l’area sosta, si immagina una pluralità di strumenti da specificare e definire con i diretti interessati, coprogettati e sentiti come propri dai sinti stessi, a garanzia della cura e del successo dell’intervento.
Dall’area sosta, si passarà ad offrire, in parte per progetti già attuati questo percorso si è già visto, si passa a offrire una gamma altamente differenziata di possibilità abitative-insediative:
• abitazioni ordinarie, nell’ambito dell’offerta pubblica per chi accetta ed è in grado di gestire la vita in un appartamento in un condominio;
• autocostruzioni, questi sono progetti futuri, accompagnate e sostenute dal movimento cooperativo;
• regolarizzazione della presenza di strutture abitative in aree agricole di proprietà di famiglie sinte, su tutti questi punti che sto dicendo noi stiamo lavorando;
• reperimento di cascine in disuso eventualmente di proprietà pubblica da assegnare attraverso contratti specifici di assegnazione
• aree attrezzate in funzione residenziale per gruppi familiari estesi;
• in via transitoria miglioramento delle attuali aree sosta e verifiche periodiche sulla manutenzione delle stesse da parte dei Settori tecnici competenti.

In riferimento all’attuale gestione delle aree sosta ovviamente sono coinvolti i direttori, i Quartieri, il Dipartimento per il benessere della Comunità, l'Istituzione per l’’inclusione sociale i Settori Manutenzione, Opere pubbliche, Urbanistica, Edilizia, la Polizia Municipale in un'interazione tra i Settori stessi.

Inoltre si sta affrontando il tema della tariffazione, che comunque ha avuto periodi migliori di collaborazione e periodi più difficili e quindi non è sempre stato un fallimento il progetto di condivisione e di partecipazione degli abitanti delle aree sosta alla contribuzione per le tariffe, poi devo dire che come per tutti per molti cittadini bolognesi in questo momento è particolarmente difficile mantenere certi ritmi, quando anche chi di loro ha il lavoro lo perde. Si sta ragionando anche su un piano riferito alla regolamentazione della raccolta differenziata effettuata dai nuclei Sinti. Particolare attenzione è riservata alla realizzazione e alla conduzione organizzata di siti produttivi nel settore delle energie rinnovabili e alternative come il fotovoltaico, le biomasse, l’eolico, l’idraulico, la geotermia e la termovalorizzazione e il trattamento dei rifiuti per quello che riguarda le aree sosta

In coerenza con quanto esposto, procedere all'attuazione del Regolamento comunale per la disciplina dell’accesso e della permanenza e dei criteri per la gestione delle aree sosta per nomadi, nella direzione di assunzione di politiche di accoglienza che declinino gli obiettivi ed il senso di azioni rivolte alla popolazione sinta è particolarmente importante".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:16
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