QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'APERTURA DOMENICALE DI SALA BORSA
L'assessore alla Cultura Alberto Ronchi ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Francesca Scarano (Lega nord) sull'apertura domenicale di Sala Borsa.
La domanda d'attualità della consigliera Francesca Scarano (Lega nord):
"Co...
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L'assessore alla Cultura Alberto Ronchi ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Francesca Scarano (Lega nord) sull'apertura domenicale di Sala Borsa.
La domanda d'attualità della consigliera Francesca Scarano (Lega nord):
"Con riferimento all'articolo di stampa pubblicato dal Corriere di Bologna il 3. 10. 2012 e relativo all'apertura domenicale di Sala Borsa, si chiede al Sindaco e alla Giunta:
se il progetto relativo all'apertura domenicale di Sala Borsa - annunciato dall''assessore Ronchi durante una seduta di commissione - a partire dal mese di ottobre sino alla fine dell'anno, verrà realizzato;
se la mancata apertura di sala Borsa comprometterà il programma di mandato dell'amministrazione, ribadito altresì nel piano strategico;
se la mancata realizzazione del progetto è da imputarsi alla mancata copertura di tutti i costi gestionali di Sala Borsa o se non si è trovato un accordo con i sindacati dei lavoratori;
se non ritenga possibile utilizzare la tassa sul turismo per finanziare piccoli e grandi progetti cittadini quale l'apertura domenicale di Sala Borsa
se l' idea di creare una grande “multi purpose library“ ovvero una biblioteca multiuso diffusa sul territorio della città metropolitana, “un’unica biblioteca con molte facce” è definitivamente tramontata".
La risposta dell'assessore alla Cultura Alberto Ronchi:
"Ringrazio la consigliera, domanda molto garbata e anche molto opportuna perché si, sono uscite molte informazioni anche devo dire un po' confuse, che contengono qualche errore all'interno di alcuni articoli. La situazione è molto semplice, circa un anno fa incontrai Hera, che interviene su molte attività culturali dell'Amministrazione e ci fu una richiesta esplicita di progettare un intervento che fosse molto significativo dal punto di vista della collocazione e dell'impatto culturale sulla città. Essendo scritta nel programma del sindaco l'ipotesi di aperture domenicale di Salaborsa, proposi ad Hera questo tipo di intervento e loro risposero positivamente. Quindi corrisponde esattamente a quello che lei ha detto il fatto che Hera ha dato 30.000 euro per avviare una sperimentazione, ci tengo molto a sottolinearalo, di apertura domenicale di Salaborsa. L'istituzione Biblioteche ha costruito un progetto, un programma che indicativamente doveva partire, come lei ha detto correttamente, il 7 ottobre. Che cosa è avvenuto nel frattempo? E' avvenuto che, come lei sa, noi abbiamo avuto, senza responsabilità di nessuno, ma per le note difficoltà, un bilancio approvato a giugno, e soprattutto stiamo facendo una discussione sull'assestamento di bilancio che coinvolgerà il Consiglio nelle prossime settimane. L' assestamento di bilancio è complesso perché oltre ai tagli già operati nel 2012, c'è stato un ulteriore taglio dei trasferimenti 5.000.000 di euro al Comune di Bologna. Un taglio di 5.000.000 di euro non alla Cultura, ma di trasferimenti complessivi al Comune di Bologna. Ho quindi pensato opportuno capire qual' era la situazione complessiva e quindi discuterla, almeno all'interno della giunta, per evitare di aprire una nuova possibilità in un'eventuale situazione di difficoltà economica. Posso però dirle che questo problema è stato superato, quindi saremo in grado nei prossimi giorni di annunciare e lo faremo con una conferenza stampa, una serie di iniziative, tra cui le aperture domenicali. Ora io non mi preoccuperei di una data precisa che andrà un po' più in là del 7 di ottobre. Con i sindacati ci confrontiamo, come sempre, il sindacato esprime le sue opinioni, noi esprimiamo le nostre, noi riteniamo che l'apertura domenicale sia fondamentale. Ci era anche arrivata la proposta di riaprire il lunedì, noi riteniamo invece che, come avviene in tutte le biblioteche del mondo, ci possa essere un giorno di chiusura e che, sia per l' impatto rispetto ai cittadini, soprattutto alle famiglie, e ad estensione anche di servizi rispetto alle famiglie, nel periodo invernale sia particolarmente opportuna l'apertura di domenica. Ovviamente lo facciamo, ribadisco, a livello sperimentale, quindi ci sarà modo eventualmente, anche insieme ai lavoratori e al sindacato di fare le dovute condivise correzioni, se riterremo di doverle fare. Colgo l'occasione anche per dirle che i progetti che avevamo annunciato, ovviamente c'è un'Istituzione che lavora e che costruisce il piano programma rispetto al sistema bibliotecario, naturalmente seguendo le linee di indirizzo dell'Amministrazione, i progetti che sono stati annunciati noi cercheremo di portarli avanti, ma ecco, non è che quando veniamo in Commissione e annunciamo un progetto il giorno dopo questo progetto c'è.
E' ovvio che ci sono diverse complicazioni e che questo ragionamento va fatto in temini di breve periodo, medio periodo e lungo periodo. Colgo però l'occasione per dire che sicuramente noi dovremo potenziare l'applicazione delle nuove tecnologie e sicuramente dovremo affrontare un ragionamento pacato sull'ottimizzazione delle risorse, la valorizzazione del personale, la razionalizzazione. Perché, come è noto, il prossimo anno i tagli all'amministrazione di Bologna saranno di 30.000.000 di euro. Quindi qui tutti quanti devono fare un discorso molto semplice, parti sociali, lavoratori, forze politiche, se vogliamo mantenere i servizi alla Cultura bisogna che ci attrezziamo, attraverso un dibattito condiviso, una riflessione approfondita ad ampie e grandi trasformazioni. Traduco: mantenendo tutto così rischiamo, anche nel sistema bibliotecario, di avere numerosi problemi. Questo non riguarda solo le biblioteche riguarda anche i musei, i teatri quindi ci stiamo attrezzando per presentare una serie di proposte che modifichino sostanzialmente l'asse, perché noi vogliamo mantenere questi servizi, li vogliamo potenziare secondo anche il programma di mandato del sindaco, abbiamo un problema oggettivo che è di natura economica, noto a tutti. Allora su questo lo sforzo sarà un confronto che avvieremo sulle modifiche strutturali di cui abbiamo bisogno, alcune cose le abbiamo già annunciate, per esempio l'unificazione delle due istituzioni museali, ma ci saranno altre proposte che verranno e anche nel sistema bibliotecario bisogna che acceleriamo questo processo; cioè il sistema così come è impostato in questo momento, senza prevedere modifiche anche con gradualità, non è possibile mantenerlo stando all'attuale situazione economica."
La domanda d'attualità della consigliera Francesca Scarano (Lega nord):
"Con riferimento all'articolo di stampa pubblicato dal Corriere di Bologna il 3. 10. 2012 e relativo all'apertura domenicale di Sala Borsa, si chiede al Sindaco e alla Giunta:
se il progetto relativo all'apertura domenicale di Sala Borsa - annunciato dall''assessore Ronchi durante una seduta di commissione - a partire dal mese di ottobre sino alla fine dell'anno, verrà realizzato;
se la mancata apertura di sala Borsa comprometterà il programma di mandato dell'amministrazione, ribadito altresì nel piano strategico;
se la mancata realizzazione del progetto è da imputarsi alla mancata copertura di tutti i costi gestionali di Sala Borsa o se non si è trovato un accordo con i sindacati dei lavoratori;
se non ritenga possibile utilizzare la tassa sul turismo per finanziare piccoli e grandi progetti cittadini quale l'apertura domenicale di Sala Borsa
se l' idea di creare una grande “multi purpose library“ ovvero una biblioteca multiuso diffusa sul territorio della città metropolitana, “un’unica biblioteca con molte facce” è definitivamente tramontata".
La risposta dell'assessore alla Cultura Alberto Ronchi:
"Ringrazio la consigliera, domanda molto garbata e anche molto opportuna perché si, sono uscite molte informazioni anche devo dire un po' confuse, che contengono qualche errore all'interno di alcuni articoli. La situazione è molto semplice, circa un anno fa incontrai Hera, che interviene su molte attività culturali dell'Amministrazione e ci fu una richiesta esplicita di progettare un intervento che fosse molto significativo dal punto di vista della collocazione e dell'impatto culturale sulla città. Essendo scritta nel programma del sindaco l'ipotesi di aperture domenicale di Salaborsa, proposi ad Hera questo tipo di intervento e loro risposero positivamente. Quindi corrisponde esattamente a quello che lei ha detto il fatto che Hera ha dato 30.000 euro per avviare una sperimentazione, ci tengo molto a sottolinearalo, di apertura domenicale di Salaborsa. L'istituzione Biblioteche ha costruito un progetto, un programma che indicativamente doveva partire, come lei ha detto correttamente, il 7 ottobre. Che cosa è avvenuto nel frattempo? E' avvenuto che, come lei sa, noi abbiamo avuto, senza responsabilità di nessuno, ma per le note difficoltà, un bilancio approvato a giugno, e soprattutto stiamo facendo una discussione sull'assestamento di bilancio che coinvolgerà il Consiglio nelle prossime settimane. L' assestamento di bilancio è complesso perché oltre ai tagli già operati nel 2012, c'è stato un ulteriore taglio dei trasferimenti 5.000.000 di euro al Comune di Bologna. Un taglio di 5.000.000 di euro non alla Cultura, ma di trasferimenti complessivi al Comune di Bologna. Ho quindi pensato opportuno capire qual' era la situazione complessiva e quindi discuterla, almeno all'interno della giunta, per evitare di aprire una nuova possibilità in un'eventuale situazione di difficoltà economica. Posso però dirle che questo problema è stato superato, quindi saremo in grado nei prossimi giorni di annunciare e lo faremo con una conferenza stampa, una serie di iniziative, tra cui le aperture domenicali. Ora io non mi preoccuperei di una data precisa che andrà un po' più in là del 7 di ottobre. Con i sindacati ci confrontiamo, come sempre, il sindacato esprime le sue opinioni, noi esprimiamo le nostre, noi riteniamo che l'apertura domenicale sia fondamentale. Ci era anche arrivata la proposta di riaprire il lunedì, noi riteniamo invece che, come avviene in tutte le biblioteche del mondo, ci possa essere un giorno di chiusura e che, sia per l' impatto rispetto ai cittadini, soprattutto alle famiglie, e ad estensione anche di servizi rispetto alle famiglie, nel periodo invernale sia particolarmente opportuna l'apertura di domenica. Ovviamente lo facciamo, ribadisco, a livello sperimentale, quindi ci sarà modo eventualmente, anche insieme ai lavoratori e al sindacato di fare le dovute condivise correzioni, se riterremo di doverle fare. Colgo l'occasione anche per dirle che i progetti che avevamo annunciato, ovviamente c'è un'Istituzione che lavora e che costruisce il piano programma rispetto al sistema bibliotecario, naturalmente seguendo le linee di indirizzo dell'Amministrazione, i progetti che sono stati annunciati noi cercheremo di portarli avanti, ma ecco, non è che quando veniamo in Commissione e annunciamo un progetto il giorno dopo questo progetto c'è.
E' ovvio che ci sono diverse complicazioni e che questo ragionamento va fatto in temini di breve periodo, medio periodo e lungo periodo. Colgo però l'occasione per dire che sicuramente noi dovremo potenziare l'applicazione delle nuove tecnologie e sicuramente dovremo affrontare un ragionamento pacato sull'ottimizzazione delle risorse, la valorizzazione del personale, la razionalizzazione. Perché, come è noto, il prossimo anno i tagli all'amministrazione di Bologna saranno di 30.000.000 di euro. Quindi qui tutti quanti devono fare un discorso molto semplice, parti sociali, lavoratori, forze politiche, se vogliamo mantenere i servizi alla Cultura bisogna che ci attrezziamo, attraverso un dibattito condiviso, una riflessione approfondita ad ampie e grandi trasformazioni. Traduco: mantenendo tutto così rischiamo, anche nel sistema bibliotecario, di avere numerosi problemi. Questo non riguarda solo le biblioteche riguarda anche i musei, i teatri quindi ci stiamo attrezzando per presentare una serie di proposte che modifichino sostanzialmente l'asse, perché noi vogliamo mantenere questi servizi, li vogliamo potenziare secondo anche il programma di mandato del sindaco, abbiamo un problema oggettivo che è di natura economica, noto a tutti. Allora su questo lo sforzo sarà un confronto che avvieremo sulle modifiche strutturali di cui abbiamo bisogno, alcune cose le abbiamo già annunciate, per esempio l'unificazione delle due istituzioni museali, ma ci saranno altre proposte che verranno e anche nel sistema bibliotecario bisogna che acceleriamo questo processo; cioè il sistema così come è impostato in questo momento, senza prevedere modifiche anche con gradualità, non è possibile mantenerlo stando all'attuale situazione economica."