NETTUNO D'ORO A GIOVANNI SEDIOLI, IL DISCORSO DEL SINDACO DI BOLOGNA VIRGINIO MEROLA
Il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha consegnato oggi pomeriggio nell'Aula del Consiglio comunale il Nettuno d'Oro - onoreficenza conferita a cittadini che abbiano onorato, con la propria attività professionale e pubblica, la città di Bologna...
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Il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha consegnato oggi pomeriggio nell'Aula del Consiglio comunale il Nettuno d'Oro - onoreficenza conferita a cittadini che abbiano onorato, con la propria attività professionale e pubblica, la città di Bologna - al prof. Giovanni Sedioli.
Si trasmette il discorso del Sindaco Merola:
"Caro Giovanni è per me un onore essere il Sindaco che ti conferisce il Nettuno d’Oro.
Nel corso dei 25 anni alla guida dell’Istituto Aldini Valeriani hai saputo tenere insieme il mondo della formazione a quello delle imprese. L’Istituto Aldini Valeriani, sotto la tua guida, è diventato un punto di riferimento nazionale per la formazione tecnico-scientifica, mantenendo saldo il legame con il territorio e la comunità che rappresenta il punto di forza del binomio formazione-impresa. E’ stata una scelta precisa e lungimirante che ha portato l’Istituto ad essere frequentato da tanti giovani che hanno avuto una certezza: poter intraprendere una strada che li ha portati a dotarsi degli strumenti fondamentali per la costruzione del proprio futuro.
Infatti le ragazze e i ragazzi delle Aldini-Valeriani, al termine del loro percorso di studio, possiedono un bagaglio culturale elevato che senza difficoltà può essere trasformato in professionalità e competenza. Qualità fondamentali per i giovani che intendono proseguire negli studi iscrivendosi all’Università o per quelli che accedono direttamente al mondo del lavoro.
Vedi caro Giovanni, ciò che noi come Amministrazione comunale pensiamo e che vogliamo portare avanti insieme alle forze economiche e sociali della nostra città, ciò che è al centro del dibattito politico nazionale ed europeo, è quello che tu hai concretizzato nel corso della tua vita professionale: investire sulla cultura, sulla formazione, sulla ricerca e sulla conoscenza. Se in maniera ostinata non avessi speso larga parte della tua vita professionale nella formazione dei giovani, nello studio e nella necessità di migliorare sempre l’Istituto di cui sei stato preside, adesso le Aldini-Valeriani non sarebbero quella scuola che tutta Italia conosce e riconosce come punta di eccellenza e persino il nostro tessuto economico-produttivo ne avrebbe risentito.
Si è trattato di un lavoro di alto spessore in quanto ha investito la responsabilità della scuola in materia di aggiornamento, non solo di tipo materiale e strumentale, quanto di evoluzione della cultura tecnica come strumento in grado di cambiare il rapporto formativo tra conoscenza teorica e capacità di tradurla in pratica.
La cultura tecnico-scientifica che hai portato avanti è stata dunque un bene per tutti noi. E tutti noi abbiamo la responsabilità di portarla avanti sapendo innovare, mantenendo però questa ispirazione che riconosce la necessità degli specialismi e che la società moderna ci chiede sempre di più di essere adeguati e specializzarti senza perdere di vista un fatto fondamentale: tutto ciò che noi realizziamo con investimenti e benessere economico ha una base, le persone. E una persona mite e determinata come te nel campo della conoscenza è una persona che ci testimonia che la forza della nostra città è quella di essere stata ed è una città che ha delle persone in grado di inventare e di mettersi alla prova senza perdere la propria umanità.
A Giovanni Sedioli, mite e feroce umanista, sono veramente lieto di consegnare il Nettuno d’Oro".
Si trasmette il discorso del Sindaco Merola:
"Caro Giovanni è per me un onore essere il Sindaco che ti conferisce il Nettuno d’Oro.
Nel corso dei 25 anni alla guida dell’Istituto Aldini Valeriani hai saputo tenere insieme il mondo della formazione a quello delle imprese. L’Istituto Aldini Valeriani, sotto la tua guida, è diventato un punto di riferimento nazionale per la formazione tecnico-scientifica, mantenendo saldo il legame con il territorio e la comunità che rappresenta il punto di forza del binomio formazione-impresa. E’ stata una scelta precisa e lungimirante che ha portato l’Istituto ad essere frequentato da tanti giovani che hanno avuto una certezza: poter intraprendere una strada che li ha portati a dotarsi degli strumenti fondamentali per la costruzione del proprio futuro.
Infatti le ragazze e i ragazzi delle Aldini-Valeriani, al termine del loro percorso di studio, possiedono un bagaglio culturale elevato che senza difficoltà può essere trasformato in professionalità e competenza. Qualità fondamentali per i giovani che intendono proseguire negli studi iscrivendosi all’Università o per quelli che accedono direttamente al mondo del lavoro.
Vedi caro Giovanni, ciò che noi come Amministrazione comunale pensiamo e che vogliamo portare avanti insieme alle forze economiche e sociali della nostra città, ciò che è al centro del dibattito politico nazionale ed europeo, è quello che tu hai concretizzato nel corso della tua vita professionale: investire sulla cultura, sulla formazione, sulla ricerca e sulla conoscenza. Se in maniera ostinata non avessi speso larga parte della tua vita professionale nella formazione dei giovani, nello studio e nella necessità di migliorare sempre l’Istituto di cui sei stato preside, adesso le Aldini-Valeriani non sarebbero quella scuola che tutta Italia conosce e riconosce come punta di eccellenza e persino il nostro tessuto economico-produttivo ne avrebbe risentito.
Si è trattato di un lavoro di alto spessore in quanto ha investito la responsabilità della scuola in materia di aggiornamento, non solo di tipo materiale e strumentale, quanto di evoluzione della cultura tecnica come strumento in grado di cambiare il rapporto formativo tra conoscenza teorica e capacità di tradurla in pratica.
La cultura tecnico-scientifica che hai portato avanti è stata dunque un bene per tutti noi. E tutti noi abbiamo la responsabilità di portarla avanti sapendo innovare, mantenendo però questa ispirazione che riconosce la necessità degli specialismi e che la società moderna ci chiede sempre di più di essere adeguati e specializzarti senza perdere di vista un fatto fondamentale: tutto ciò che noi realizziamo con investimenti e benessere economico ha una base, le persone. E una persona mite e determinata come te nel campo della conoscenza è una persona che ci testimonia che la forza della nostra città è quella di essere stata ed è una città che ha delle persone in grado di inventare e di mettersi alla prova senza perdere la propria umanità.
A Giovanni Sedioli, mite e feroce umanista, sono veramente lieto di consegnare il Nettuno d’Oro".
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