Comunicati stampa

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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'UTILIZZO DEI FONDI EX METRO'


La vicesindaco Silvia Giannini ha letto in Aula la risposta dell'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, alla domanda d'attualità del consigliere Maurizio Ghetti (Pd) sullo sblocco dei fondi ex metrò.

La domanda d'attualità del consigliere Mau...

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La vicesindaco Silvia Giannini ha letto in Aula la risposta dell'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, alla domanda d'attualità del consigliere Maurizio Ghetti (Pd) sullo sblocco dei fondi ex metrò.

La domanda d'attualità del consigliere Maurizio Ghetti (Pd):

"In relazione alle notizie apparse sulla stampa si formula domanda di informazioni in merito alle intenzioni dell'Amministrazione alla luce dello sblocco dei finanziamenti ex Metro da parte del CIPE".

La risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo, letta in Aula dalla vicesindaco Silvia Giannini:

"Il Comune di Bologna, coinvolgendo la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Bologna nonché le società RFI s.p.a., FER s.r.l. e TPER, ha individuato un assetto del sistema infrastrutturale del trasporto pubblico in grado di garantire un efficiente ed efficace sistema di connessioni interno all’area urbana e di collegamento della stessa con l’area metropolitana, in particolare mettendo in sinergia le reti del trasporto ferroviario e filoviario, già in larga parte presenti nel territorio.

Tale progetto prevede la necessità di:

- completare e potenziare il Servizio Ferroviario Metropolitano, garantendo in particolare la realizzazione delle fermate interne al Comune di Bologna ancora mancanti e la loro connessione plurimodale con il tessuto urbano (opere di accessibilità);

- riorganizzare la rete del trasporto pubblico urbano mediante lo sviluppo del sistema filoviario esistente, puntando sull’integrazione dello stesso con quella ferroviaria.

Con tali interventi si prevede di garantire un sistema diffuso di collegamenti su mezzo pubblico ad alimentazione elettrica, che permetteranno di ottenere importanti risultati in termini di diminuzione della congestione veicolare e dell’inquinamento atmosferico in linea con gli strumenti di pianificazione di tutti gli enti locali e con le finalità della Legge Obiettivo.

Com'è noto, venerdì scorso, 26 ottobre, a seguito di un lungo iter amministrativo, il CIPE ha definitivamente ridestinato al nuovo progetto le risorse in origine previste per il metrò, pari a circa 236 milioni di euro. Si è trattato di una giornata storica per Bologna, che dopo anni di stallo ha ritrovato finalmente un po' di fiducia nel futuro delle proprie infrastrutture, pur in un periodo di grave crisi. Con questo passaggio, peraltro, esce decisamente rafforzata la strategia di mobilità sostenibile (più pedoni, bici e mezzi pubblici, meno macchine e moto) che la Giunta sta portando avanti con determinazione. In più, riteniamo che quella che si apre sia un'opportunità per il trasporto pubblico, ma anche per la riqualificazione urbana della città, con l'obiettivo di rendere più belli e accessibili soprattutto i quartieri fuori dal centro storico, che saranno attraversati dalle nuove linee di filobus e qualificati dalla presenza delle stazioni del SFM.

Passando alle caratteristiche del progetto, per quanto riguarda in primo luogo il Servizio Ferroviario Metropolitano, si prevedono i seguenti interventi:

1) realizzazione di nuove fermate:

– “Prati di Caprara”: fermata/stazione principale che consentirà l’interscambio tra le linee SFM 1 (Porretta-Bologna-S. Benedetto Val di Sambro), SFM 2 (Vignola-Bologna-Portomaggiore), SFM 3 (Poggio Rusco-Bologna-San Ruffillo) e SFM 5 (Modena-Bologna). La futura fermata è inoltre strategica in quanto collocata in prossimità dell’Ospedale Maggiore di Bologna e del nuovo comparto urbanistico del Lazzaretto. Il progetto riguarda la realizzazione della nuova fermata;
– “Borgo Panigale Scala”: la fermata è collocata nella zona ovest di Bologna sulla linea SFM 5 Modena-Bologna. Al momento risultano finanziati una prima parte di lavori di approntamento della fermata. Il progetto prevede pertanto il completamento della fermata e la realizzazione di un intervento per migliorare l’accessibilità stradale alla futura fermata;
– “Zanardi”: la fermata è collocata lungo la direttrice nord della linea SFM 4 (Ferrara-Bologna-Imola). Il progetto prevede la realizzazione della nuova fermata, delle opere che consentiranno la soppressione del passaggio a livello di via Zanardi e delle opere per migliorare l’accessibilità ciclopedonale alla fermata;
– “San Vitale - Rimesse”: fermata/stazione principale collocata nella zona est di Bologna che consentirà l’interscambio tra le linee SFM 1 (Porretta-Bologna-S. Benedetto Val di Sambro), SFM 2 (Vignola-Bologna-Portomaggiore), SFM 3 (Poggio Rusco-Bologna-San Ruffillo) e SFM 4 (Ferrara-Bologna-Imola). La realizzazione della fermata è in parte già finanziata. Il progetto prevede la richiesta dei fondi necessari per il completamento della stessa e per la realizzazione delle opere per il miglioramento dell’accessibilità veicolare e ciclopedonale alla nuova fermata.

2) adeguamento di fermate esistenti:

– “San Ruffillo”: la fermata, che costituisce il capolinea della linea SFM 3 (Poggio Rusco-Bologna-San Ruffillo) ed è collocata lungo la linea SFM 1 (Porretta-Bologna-S. Benedetto Val di Sambro), è già esistente. Il progetto ne prevede l’adeguamento agli standard delle fermate SFM oltre alla realizzazione di interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per il miglioramento dell’accessibilità ciclopedonale;
– “Fiera”: la fermata è esistente e costituisce il capolinea della linea SFM 6 (Bologna Centrale-Fiera). Il progetto prevede la modifica della fermata – che oggi avviene lungo la linea di cintura - con realizzazione di un nuovo binario di capolinea, in modo da consentire un più efficace collegamento tra la Stazione di Bologna Centrale e il polo fieristico, garantendo altresì il pieno funzionamento della linea ferroviaria di cintura.

3) implementazione di un vero e proprio piano di riconoscibilità, informazione e promozione del SFM;

4) acquisto di nuovo materiale rotabile: la corretta effettuazione del servizio ferroviario, infatti, potrà avvenire solo attraverso una adeguata dotazione di materiale rotabile. Il progetto prevede pertanto anche l’acquisizione di 19 nuovi convogli ferroviari che sono indispensabili per garantire l’effettuazione del servizio con le caratteristiche di frequenza e capacità previste dal sistema.

Per quanto riguarda, in secondo luogo, la filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico urbano, si prevedono i seguenti interventi.
Le attuali linee del trasporto pubblico urbano già filoviarizzate sono la 13, la 14 e la 32-33. Col progetto si propone di ampliare il sistema di filovie urbane della città di Bologna, realizzando la filoviarizzazione:
• Linea 12 (ex 27) - ramo Matteotti-Corticella, con le diramazioni ai capilinea Byron e Corticella Stazione SFM;
• Linea 15 (ex 20) - tratto Casalecchio-Ghisello (con integrazione del capolinea ovest con la fermata SFM Casalecchio) e capolinea Pilastro a nord-est;
• Linea 19 - ramo Casteldebole (collegamenti con le fermate SFM di Prati di Caprara e Casalecchio Garibaldi a sud-ovest);
• Linea 19 (ex 20) - ramo est - (collegamento con capolinea Pilastro a nord-est);
• Linea 25 - che collega la zona nord di Bologna, dai capilinea Gomito e Dozza, verso il capolinea situato all’interno del Deposito ATC Due Madonne.

Gli interventi riguarderanno la realizzazione delle opere accessorie connesse allo sviluppo del sistema filoviario esistente e consisteranno in:

- estensione della rete di filovie (portandola a circa 125 km) lungo le direttrici nord ed ovest della città, garantendo la connessione della stessa con le fermate ferroviarie presenti nel territorio;
- riqualificazione ed efficientamento del canale stradale, attraverso in particolare la protezione delle banchine e delle corsie preferenziali;
- acquisto di mezzi filoviari moderni e confortevoli, indispensabile per convertire la parte di flotta pubblica attualmente in esercizio ad alimentazione diesel (complessivamente 55 nuovi filobus).
Le nuove filoviarizzazioni saranno accompagnate da interventi di:
- riorganizzazione e riqualificazione del canale stradale, nella prospettiva progettuale di favorire e proteggere i pedoni e i mezzi del trasporto pubblico (interventi di moderazione della velocità e del traffico);
- creazione di banchine di fermata studiate per un’attesa e una salita/discesa confortevoli per gli utenti;
- realizzazione di nuovi tratti di corsie preferenziali, dotate di strumenti di telecontrollo contro i transiti abusivi;
- piano di abbattimento delle barriere architettoniche;
- installazione di pensiline e paline intelligenti per l’informazione real time all’utenza".

Il consigliere Maurizio Ghetti si è dichiarato: soddisfatto.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:16
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