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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL PROGETTO "SMART CITIES" E SULL'AGENDA DIGITALE


L'assessore Marilena Pillati ha letto in Aula la risposta dell'assessore all'Innovazione tecnologica, Matteo Lepore, alla domanda d'attualità del consigliere Benedetto Zacchiroli (Pd) sul progetto Smart cities e sull'agenda digitale.

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L'assessore Marilena Pillati ha letto in Aula la risposta dell'assessore all'Innovazione tecnologica, Matteo Lepore, alla domanda d'attualità del consigliere Benedetto Zacchiroli (Pd) sul progetto Smart cities e sull'agenda digitale.

La domanda d'attualità del consigliere Benedetto Zacchiroli (Pd):

"Chiedo di sapere se ci sono aggiornamenti sul progetto Smart Cities e il percorso di partecipazione relativa all'agenda digitale".

La risposta dell'assessore Matteo Lepore:

Gentile consigliere, la ringrazio per la domanda perché permetta alla Giunta di illustrare il lavoro fatto in questi mesi in collaborazione con l'Università di Bologna, le imprese del territorio e un numero importante di associazioni e soggetti del terzo settore.

Il percorso dell'Agenda Digitale in particolare ha preso il via proprio grazie ad un ordine del giorno approvato all'unanimità da questo Consiglio Comunale, il quale si è reso protagonista in seguito anche attraverso ulteriori ordini del giorno, tra i quali voglio ricordare quello dedicato al servizio WIFI Iperbole e un odg dedicato agli Open Data.

A questo proposito, la Giunta si è mossa. Il servizio WIFI è passato ormai da diversi mesi da 3 a 24 ore. Nel corso dell'emergenza terremoto abbiamo tolto le password di accesso per facilitare le comunicazioni fino alla settimana scorsa, quando è stato attivata una nuova piattaforma online di iscrizione al servizio tramite numero di cellulare. Un interfaccia semplice e dedicata anche ai turisti stranieri, che ha già rilanciato notevolmente il servizio. Da quanto ci risulta, infatti, in questa prima settimana cresce in media di 700-mille al giorno il numero delle persone che si registrano al servizio.

Ritornando al tema più complessivo oggetto della sua domanda, quanto sto per dirle e ulteriori informazioni può trovarle pubblicate online sul blog dedicato all'indirizzo
http://iperbole2020.comune.bologna.it/, sul quale la Strategia Digitale del Comune è pubblicata da martedì scorso. Attraverso una piattaforma cosiddetta Wiki, cioè partecipata, i cittadini possono commentarla e proporre emendamenti, che saranno tenuti in consoderazione per l'aggiornamento annuale del testo che la Giunta si propone, per rimanere al passo con le evoluzioni tecnologiche e sociali.

Il 14 gennaio 2012 la Giunta ha avviato questo percorso, approvando un atto di indirizzo che proponeva l’adozione di un’Agenda Digitale e apriva un laboratorio di partecipazione strutturato sia online che offline, da concludere non oltre giugno 2012.

Il documento approvato martedì rappresenta l’esito di questo primo lavoro, vagliato da un Comitato Scientifico appositamente costituito e da un Garante della Partecipazione che ha raccolto e rappresentato proposte ed istanze degli stakeholder coinvolti.

Il percorso di partecipazione ha profondamente arricchito (sul blog è disponibile unreport del percorso partecipato 2011-2012) e cambiato la proposta inizialmente avanzata del Comune di Bologna, producendo una ridefizione degli assi strategici e implementando le linee d’azione con vere e proprie proposte progettuali.

Tre sono gli assi strategici scelti, all'interno dei quali troverete obiettivi e linee d'azione.
· Primo asse: internet come diritto, tra infrastrutture e inclusione digitale
· Secondo asse: Iperbole2020…we-gov!, nuove forme di collaborazione per la rete civica Iperbole
· Terzo asse: smart city, le idee che cambiano Bologna

Il primo asse tratta il tema delle infrastrutture digitali per la connettività in città, nonché un programma di azioni per promuovere l'inclusione digitale per tutti i cittadini.

Il secondo tratta la riorganizzazione della Rete Civica iperbole attraverso una serire di interventi di semplificazione e rinnovamento nell'ottica di tre obiettivi essenziali: offrire servizi digitali al cittadino direttamente online permettendogli di accedere ai servizi con un'unica identità digitale; offrire un nuovo spazio di informazione e comunicazione efficente del Comune; infine, aprire una piattaforma che ospitit contenuti e servizi generati dagli utenti, cioè dalle persone e dalle imprese protagoniste della rete civica.

Il terzo asse riprende il lavoro svolto per Bologna Smart City, di cui dirò a breve in seguito.

Per implementare le linee d'azione dell'Agenda Digitale, la Giunta propone in questo documento delle scadenze a partire da un'esposizione dello stato dell'alrte. Ad esempio in relazione alle infrastrutture digitale si descrive il lavoro svolto per la posa della MAN la fibra ottica pubblica già posata da Lepida e Comune in 343 edifici, trai quali Scuole Teatri e sedi comunali. Oppure, l'attuale composizione delle are WIFI Iperbole, presto allargate grazie al nuovo regolamento Dehor proposto dalla Giunta.

In alcuni casi si propongono delle soluzioni a zero budget, in altri si fa riferimento a piani investimento di privati, in altri si rimanda al bando che l'Amministrazione si appresta a pubblicare nel mese di novembre. Un bando che finanzierà fino a 100 mila euro un insieme di progetti prioritari proposti da Startup, liberi professionisti e associazioni che interpretando l'Agenda Digitale, si proporranno di realizzarne specifici aspetti.

In conclusione, alcune parole sul progetto “Bologna Smart City”. Il 12 Giugno 2012, Comune di Bologna, Università di Bologna e Aster hanno siglato un protocollo di collaborazione, finalizzato all’individuazione di linee guida Smart per la città, propedeutico alla presentazione di proposte all’interno del Piano Strategico Metropolitano.

La costituzione della piattaforma “Bologna Smart City” ha affronta inizialmente due questioni chiave:
· Dotarsi di strumenti comuni, inclusa la ricerca di opportunità per accedere e gestire finanziamenti esterni e gestire partnership pubblico-privato.
· Determinare una svolta nell’aproccio alle problematiche urbane nell’ottica della Strategia Europa 2020.

La Commissione Europea ha elaborato le proposte del Programma Quadro Horizon 2020 e dei Fondi Strutturali attualmente in discussione al Consiglio e al Parlamento. Nelle proposte legislative viene attribuita grande importanza alla necessità di far convergere ogni attività verso gli obiettivi di Europa 2020 e di sviluppare le sinergie necessarie a permettere il finanziamento di importanti progetti costruiti integrando discipline, problemi, azioni e strumenti finanziari appartenenti a differenti programmi. Anche le iniziative Smart Specialization e Smart City s’inseriscono in questa logica.

Attraverso il protocollo siglato nel giugno scorso, i partner della piattaforma “Bologna Smart City” hanno deciso di prepararsi a questo traguardo in modo congiunto, impegnandosi nella selezione di alcuni temi guida. Comune, Università e Aster hanno individuato un primo gruppo di sette priorità tematiche per le quali si intendono raccogliere adesioni anche da parte di enti e imprese interessate a sviluppare azioni specifiche e “partnership Smart”.

Le 7 tematiche “Bologna Smart City”:

1) Beni Culturali (valorizzazione e riqualificazione del centro storico e del suo patrimonio culturale, dei portici e del turismo)

2) Iperbole 2020 Cloud & Crowd (riprogettazione della Rete Civica Iperbole, basata sulla tecnologia cloud e un’identità digitale integrata, per raccogliere l’offerta di contenuti e servizi di PA, imprese e cittadini)

3) Reti intelligenti (ad esempio rete elettrica e Banda larga)

4) Mobilità sostenibile (sviluppo di una rete della mobilità elettrica intelligente);

5) Quartieri sicuri e sostenibili (Ristrutturazione patrimonio pubblico e privato per efficienza e produzione energia, monitoraggio della sicurezza degli edifici, gestione dei rifiuti, social housing, domotica, co-working, servizi e nuovi ambienti per lavoratori della conoscenza e ricercatori)

6) Sanità e Welfare (e-care, e-health, ottimizzazione dei processi e business intelligence)

7) Educazione e istruzione tecnica (sviluppo progetti in ambito educativo, promozione di una nuova cultura tecnica e scientifica).

La nostra piattaforma nasce con l’obiettivo di coinvolgere il tessuto locale e nazionale della ricerca e delle imprese in ambito smart e urbano. Il parternariato sarà allargato ad enti, imprese, associazioni di categoria interessate a sostenere e costruire i contenuti del progetto e declinarli sulla base delle opportunità ed esigenze del territorio. A questo scopo, i fondatori ella piattaforma hanno condiviso di utilizzare l’Urban Center di Bologna come base per la gestione operativa del progetto e il fund rasing collegato.

Bologna Smart City ha avviato la sua azione già a partire dal mese di luglio scorso. Definito un primo gruppo di 7 aree tematiche, la piattaforma ha svolto incontri di valutazione progettuale con circa cinquanta imprese locali e nazionali finalizzati ai bandi in scandenza: Cluster e PON. Utilizzando come griglia il Piano Generale di Sviluppo del Comune di Bologna e il programma dell’Area della Ricerca dell’Università di Bologna, la piattaforma ha selezionato un panel di candidature da sostenere nelle modalità previste dai bandi in questione, proponendo l’area urbana bolognese come area test.

Nella seduta di Giunta di martedì abbiamo deliberato il nostro supporto a 13 progettualità Smart proposta con raggruppamenti di imprese, università e centri ricerca. Il Supporto del Comune implica la comunicazione di disponibilità a essere una città pronta a testare le soluzioni progettate, ma non implica alcune esborso economico da parte nostra. Solo alcuni di questi progetti saranno finanziati dal Governo.

Nel mese di settembre 2012 la piattaforma Bologna Smart City ha aderito alla Fiera Smart City Exhibition promossa da Bologna Fiere e Forum PA.

Quello che vi ho descritto è un lavoro ampio e complesso, finalizzato in primo luogo a mettere in rete le eccellenza bolognesi per fare forza comune. Un'azione che abbiamo voluto fortemente promuovere in questo primo anno di mandato, riconosciuta per altro da un soggetto indipendete come Forum PA e Sole 24 ore, che proprio pochi giorni fa hanno pubblicato la classifica delle Città più Smart d'Italia. Classifica che ci vede posizionati al primo posto, grazie a un ottimo ed equilibrato posizionamento su più segmenti e indicatori della dimensione urbana.

Oggi, in Emilia-Romagna e a Bologna le imprese tanto quanto i cittadini individuano nel fattore tempo un elemento chiave per la valutazione della qualità e l’efficienza dei servizi, una necessità accompagnata da una crescente richiesta di mobilità efficiente, di semplificazione, dematerializzazione e personalizzazione. I mutamenti in atto nei processi cognitivi e nei modelli di consumo hanno trasformato percezioni e aspettative delle persone. Si è passati in sostanza dall’epoca del cittadino consumatore più meno consapevole, all’epoca della partecipazione attiva e del cittadino produttore di contenuti. Gli strumenti tecnologici sono divenuti piattaforme e strumenti personalizzati, tali da costituire un prolungamento dei sensi e della mente per una nuova generazione di “nativi digitali” o “immigrati digitali”.

L’Agenda Digitale di Bologna tiene conto di queste esigenze e si propone di aprire una nuova stagione di riflessione culturale e politica in questo campo, stimolando la collettività locale e nazionale a mettersi in gioco per colmare il digital divide italiano.

L’Amministrazione Comunale di Bologna è convinta che per affrontare con incisività il ritardo tecnologico italiano, eliminare i digital divide e sviluppare la cultura digitale, il ruolo delle città sia fondamentale. Nelle città si realizzeranno molti dei provvedimenti previsti dal Goveno e nei grandi centri urbani si concentreranno i maggiori investimenti nelle infrastrutture e nella ricerca. Consapevole di ciò, il Comune di Bologna ha proposto la sua prima Agenda Digitale locale, destinata a definire priorità di investimento e di azione, linee di collaborazione con imprese e altri entri, spazi di cogestione e coprogettazione con i cittadini. L’Agenda Digitale rimarrà un percorso aperto permanente e sarà possibile in ogni momento monitorarne i progressi.

Il consigliere Benedetto Zacchiroli si è dichiarato: soddisfatto.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:16
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