QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA PRESENZA DI BANCARELLE NELLE AREE PUBBLICHE STORICHE
L'assessore alle Attività produttive Nadia Monti, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulla presenza di bancarelle nelle aree pubbliche di particolare valore archeolo...
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L'assessore alle Attività produttive Nadia Monti, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulla presenza di bancarelle nelle aree pubbliche di particolare valore archeologico, storico e artistico. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Riccardo Malagoli.
La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord):
"Visti i recenti articoli di stampa relativi alla presenza di bancarelle nelle piazze e vicino ai monumenti, chiedo alla Giunta se l'amministrazione comunale è a conoscenza di questa nuova direttiva del Ministro Ornaghi e se vi sono già stati dei contatti nel merito con la Soprintendenza; se condivide l'obiettivo del provvedimento ovvero "contrastare l'esercizio di qualsiasi attività commerciale e artigianale su aree pubbliche di particolare valore archeologico, storico e artistico, non compatibile con la tutela del decoro" ed in caso di risposta affermativa come intenda agire sul territorio; se ritiene che anche la zona di Piazza Verdi, via del Guasto, via Petroni che circonda il Teatro Comunale, possa essere interessata da questa nuova direttiva; se l'amministrazione ha già interessato i settori di competenza per sapere le ripercussioni di tale direttiva sul tessuto economico della città".
La risposta dell'assessore alle Attività produttive Nadia Monti letta in aula dall'assessore Malagoli:
"Gentile consigliera, la nuova direttiva è stata calata dall'alto senza concertazione ed in maniera imprevista per le amministrazioni e categorie economiche, occorre però attendere le direzioni regionali del MIBAC, prima di procedere d'imperio e quindi occorre capire meglio la natura del provvedimento.
Già da tempo, per l'istituzione di nuovi posteggi e/o mercati, chiediamo il parere di Soprintendenza (mi riferisco alle aree tutelate e quindi il trasferimento della fiera dell'antiquariato di dicembre sotto il voltone del podestà, dei posteggi previsti dal lunedì al mercoledì in piazza VIII Agosto, al mercato dei produttori agricoli in piazza XX Settembre, al mercato vintage in piazza Puntoni) ecc..
Ricordo altresì che lo stesso accade per l'autorizzazione delle manifestazione in centro storico e/o aree di interesse cittadino per le quale l'ufficio "Tutela del centro storico" svolge una istruttoria tecnica e tiene i rapporti con Soprintendenza.
I settori di competenza stanno approfondendo la questione per capire le ripercussioni che tale direttiva avrebbe sul tessuto economico della città. Diverso é invece l'avvio di un percorso di revisione del piano delle aree per il commercio su area pubblica, indipendentemente dalla direttiva del ministro, che aiuti e favorisca anche interventi di riqualificazione di alcuni mercati/fiere partendo sicuramente da quelli che hanno maggiore impatto sui beni/aree vincolate. Si veda ad esempio il progetto di riqualificazione della fiera di Santa Lucia recentemente avviato tramite concorso indetto con la collaborazione dell'ordine degli architetti di Bologna.
Questo processo di revisione del piano delle aree vedrà coinvolte le associazioni di categoria e potrà essere attuato prevedendo particolari tipologie merceologiche, e dovrà essere sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale, per un aggiornamento complessivo o per singoli stralci. Si sta valutando la modalità di lavoro più idonea e più funzionale a recepire le idee e le esigenze degli operatori commerciali, in un momento difficile per l’economia e per il sostegno dei consumi. Questo percorso é ben diverso dal principio espresso nel provvedimento Ornaghi, ovvero "contrastare l'esercizio di attività commerciale su aree pubbliche perché non compatibile con la tutela del decoro", questione che ritengo preoccupante e anacronistica visto il grave momento di crisi, e considerato che in città storiche e turistiche come la nostra, i mercati e le fiere svolgono da sempre un'importante funzione sociale ed economica. Favorire (non contrastare) la riqualificazione é obiettivo di ogni pubblica amministrazione e significa anche favorire l'integrazione nel contesto urbano".
La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord):
"Visti i recenti articoli di stampa relativi alla presenza di bancarelle nelle piazze e vicino ai monumenti, chiedo alla Giunta se l'amministrazione comunale è a conoscenza di questa nuova direttiva del Ministro Ornaghi e se vi sono già stati dei contatti nel merito con la Soprintendenza; se condivide l'obiettivo del provvedimento ovvero "contrastare l'esercizio di qualsiasi attività commerciale e artigianale su aree pubbliche di particolare valore archeologico, storico e artistico, non compatibile con la tutela del decoro" ed in caso di risposta affermativa come intenda agire sul territorio; se ritiene che anche la zona di Piazza Verdi, via del Guasto, via Petroni che circonda il Teatro Comunale, possa essere interessata da questa nuova direttiva; se l'amministrazione ha già interessato i settori di competenza per sapere le ripercussioni di tale direttiva sul tessuto economico della città".
La risposta dell'assessore alle Attività produttive Nadia Monti letta in aula dall'assessore Malagoli:
"Gentile consigliera, la nuova direttiva è stata calata dall'alto senza concertazione ed in maniera imprevista per le amministrazioni e categorie economiche, occorre però attendere le direzioni regionali del MIBAC, prima di procedere d'imperio e quindi occorre capire meglio la natura del provvedimento.
Già da tempo, per l'istituzione di nuovi posteggi e/o mercati, chiediamo il parere di Soprintendenza (mi riferisco alle aree tutelate e quindi il trasferimento della fiera dell'antiquariato di dicembre sotto il voltone del podestà, dei posteggi previsti dal lunedì al mercoledì in piazza VIII Agosto, al mercato dei produttori agricoli in piazza XX Settembre, al mercato vintage in piazza Puntoni) ecc..
Ricordo altresì che lo stesso accade per l'autorizzazione delle manifestazione in centro storico e/o aree di interesse cittadino per le quale l'ufficio "Tutela del centro storico" svolge una istruttoria tecnica e tiene i rapporti con Soprintendenza.
I settori di competenza stanno approfondendo la questione per capire le ripercussioni che tale direttiva avrebbe sul tessuto economico della città. Diverso é invece l'avvio di un percorso di revisione del piano delle aree per il commercio su area pubblica, indipendentemente dalla direttiva del ministro, che aiuti e favorisca anche interventi di riqualificazione di alcuni mercati/fiere partendo sicuramente da quelli che hanno maggiore impatto sui beni/aree vincolate. Si veda ad esempio il progetto di riqualificazione della fiera di Santa Lucia recentemente avviato tramite concorso indetto con la collaborazione dell'ordine degli architetti di Bologna.
Questo processo di revisione del piano delle aree vedrà coinvolte le associazioni di categoria e potrà essere attuato prevedendo particolari tipologie merceologiche, e dovrà essere sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale, per un aggiornamento complessivo o per singoli stralci. Si sta valutando la modalità di lavoro più idonea e più funzionale a recepire le idee e le esigenze degli operatori commerciali, in un momento difficile per l’economia e per il sostegno dei consumi. Questo percorso é ben diverso dal principio espresso nel provvedimento Ornaghi, ovvero "contrastare l'esercizio di attività commerciale su aree pubbliche perché non compatibile con la tutela del decoro", questione che ritengo preoccupante e anacronistica visto il grave momento di crisi, e considerato che in città storiche e turistiche come la nostra, i mercati e le fiere svolgono da sempre un'importante funzione sociale ed economica. Favorire (non contrastare) la riqualificazione é obiettivo di ogni pubblica amministrazione e significa anche favorire l'integrazione nel contesto urbano".