QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI DENUNCIATI PER MOLESTIE AL PRONTO SOCCORSO DELL'OSPEDALE MAGGIORE
L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto in seduta di Question time alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sul caso dei denunciati per molestie al Pronto soccorso dell'Ospedale Maggiore.
La domanda ...
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L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto in seduta di Question time alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sul caso dei denunciati per molestie al Pronto soccorso dell'Ospedale Maggiore.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"Visto l'articolo di stampa relativo a quanto accaduto presso il Pronto soccorso dell'Ospedale Maggiore, si chiede al Sindaco e alla Giunta:
- se non considerino quanto è accaduto all'Ospedale Maggiore di Bologna un fatto gravissimo, da condannare in maniera risoluta e di cui bisogna evitare la reiterazione e se l'argomento sarà oggetto di discussione alla prossima Conferenza territoriale socio sanitaria;
quali sono state le reazioni degli operatori in quel momento presenti e quali iniziative sono state intraprese;
se non ritengano di dover collaborare con la Questura e la stessa ASL al fine di individuare delle misure atte a salvaguardare la dignità e il decoro dell'ospedale e dei cittadini che sono costretti a recarvisi e, in special modo, se non ritengano di dover supportare attivamente l'azienda, in maniera che coloro che siano in attesa di ricevere le cure non siano molestati in alcun modo da estranei che si introducano senza alcun titolo nei locali dedicati al primo soccorso dei malati o di chi sia incidentato:
se non ritengano indispensabile intervenire in modo determinante al fine di sventrare gli accampamenti di fortuna posti all'interno dell'area demaniale "Prati di Caprara" che troppo spesso e ripetutamente diviene scenario di insediamento abusivo".
La risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo:
"Grazie consigliera per aver anticipato in parte la mia risposta. Spero di darle qualche elemento di novità e di sorpresa nelle cose che dirò. Innanzitutto, a premessa del mio intervento dico che l'articolo che ha motivato la sua domanda d'attualità ha in sé due notizie: la prima, questo fatto deprecabile, delinquenziale, compiuto da delinquenti, la seconda, il fatto che i Carabinieri sono intervenuti e hanno denunciato questo fatto. Quindi noi, a fronte di questo fatto, ripeto, delinquenziale e deprecabile abbiamo un puntuale intervento delle forze dell'ordine. Penso sia giusto a onore di verità segnalare entrambe le notizie.
Certo è che la presenza dei nomadi e dei senza fissa dimora è da tempo segnalata con regolarità all'interno dell'Ospedale Maggiore. E' segnalato in particolare l'utilizzo di spazi comuni, all'interno dell'ospedale, in particolare presso il Pronto Soccorso, come lei riferiva, e dei servizi igienici dell'ospedale. Talvolta sono stati anche trovati giacigli di fortuna in spazi fuori mano o temporaneamente dismessi, utilizzati da soggetti che frequentano l'ospedale o stazionano di giorno nell'area di attesa del Pronto Soccorso e nell'atrio.
L'inibizione dell'accesso, che pure è stata tentata, ha prodotto spesso la manomissione delle serrature o la forzatura delle porte. Sono stati segnalati anche fenomeni di vandalismo ai danni delle macchine distributrici di cibi e bevande. Tutte situazioni queste, oggetto di comprensibili e condivisibli lamentele da parte dei cittadini e degli operatori. Il fenomeno, nel complesso, sta registrando un andamento stagionale, con momenti di esacerbazione durante l'inverno e l'attenuazione durante il periodo estivo, per l'ovvio motivo che le persone di cui sopra in parte cercano riparo all'interno dell'ospedale.
La direzione dell'ospedale è direttamente, sistematicamente impegnata su questo tema, ho avuto più volte modo anch'io di parlare con loro di questa situazione, monitorata continuamente con attenzione per la prevenzione di ulteriori criticità. Gli interventi messi in campo e le azioni prodotte sono state numerose. Si è cercato di monitorare con costanza gli spazi dove si concentrano queste presenza, con sopralluoghi continui, tanto di giorno che negli orari notturni.
Gli interventi effettuati all'interno dell'ospedale fanno riferimento, in particolare, nei locali interni, all'attenzione per la chiusura di tutte le porte dei locali negli orari notturni, comprese quelle di compartizione dei reparti inutilizzati; all'allontanamento di tutti i materiali ingombranti lasciati nei tunnel e fuori degli spazi deputati; alla manutenzione continua e alla sistemazione ripetuta dei servizi igienici trovati rotti o inagibili; alla chiusura notturna dei bagni per il pubblico in aree non frequentate all'interno del corpo D; alla rimozione ancora di arredi impropri nelle aree di attesa; al trasferimento dei distributori di bevande calde all'ingresso nella palazzina direzionale.
Per quanto riguarda la zona esterna, si sono reiterati interventi volti alla rimozione di tutti i residui di cantiere e alla pulizia dei rifiuti abbandonati in zone come cavedi, tunnel, rampe di scale, spazi verdi. Tutto questo per impedire che la presenza di materiali residui potesse essere usata impropriamente da questi soggetti.
La direzione della ASL procede inoltre al consolidamento al confronto e al raccordo esistente tra le forze dell'ordine, Carabinieri, Polizia e Polizia municipale per azioni all'interno e all'esterno dell'Ospedale Maggiore. Per quanto riguarda il lavoro della Polizia municipale e delle altre forze dell'ordine, questo avviene con regolarità. Nell'area in oggetto, periodicamente, sulla base di accordi presso il tavolo tecnico della sicurezza istituito in questura, a conferma di ciò che lei poneva come domanda, sottolineo che già esiste un tavolo che ha messo all'attenzione questo tema all'interno della questura, vengono svolti servizi congiunti con carabinieri, Polizia di stato e municipale. Come testimonia anche questo intervento alla base dell'articolo da lei citato.
La Polizia municipale, avvalendosi del Reparto sicurezza e antidegrado Nucleo territoriale del quartiere Porto, competente per area territoriale, è costantemente impegnata in attività di controllo nelle aree di parcheggio pertinenti all'Ospedale Maggiore. Vengono altresì effettuati servizi mirati con impiego di personale in abiti civili, particolarmente efficace per il contrasto dei descritti fenomeni. Grazie a questa attività particolarmente assidua, le operazioni di controllo effettuate nel corso del 2012, fin qui quindi, hanno permesso di procedere ad alcuni arresti, elevare numerose violazioni al Regolamento di polizia urbana e sequestrare in via amministrativa somme di denaro risultate provento dell'attività dei parcheggiatori abusivi. Più in dettaglio, l'attività del periodo giugno - ottobre 2012 ha visto: 346 interventi e servizi complessivi effettuati in zona solo da parte della Polizia municipale di Bologna; 12 verbali di polizia amministrativa; 5 sanzioni con relativo sequestro amministrativo per attività di parcheggiatore abusivo e sono state denunciate penalmente, per vari reati, 24 persone; allontanate complessivamente 179 persone senza fissa dimora e identificate 218 persone.
L'area dei Prati di Caprara adiacente all'Ospedale Maggiore, notoriamente teatro di accampamenti abusivi, nel corso dell'anno è stata più volte sgomberata dagli occupanti, identificati e spesso denunciati a piede libero per reati di vario genere, normalmente connessi all'irregolare presenza sul territorio nazionale. Sono state poste in essere le necessarie sollecitazioni perché l'area interessata di proprietà del demanio, venga opportunamente messa in sicurezza, allo scopo di limitare al massimo la possibilità di nuove occupazioni. L'ultimo sgombero è stato effettuato il 21 agosto 2012 unitamente alla Polizia di stato.
Nell'evidenziare che la Polizia municipale non ha nessuna competenza sui possibili controlli agli accessi del nosocomio e all'interno dello stesso, si ribadisce che l'area su cui insiste l'Ospedale Maggiore, come altre aree simili, è inserita nell'ambito di attenzione del Patto per la Sicurezza, che permette alle forze di polizia sinergicamente di valutare e attuare ogni efficace forma di monitoraggio, prevenzione e contrasto ai fenomeni descritti. E' ovvio, consigliera, che il permanere di queste condizioni e di fatti che purtroppo permangono, spingono l'amministrazione, la polizia municipale e la questura e il coordinamento che si è creato per contrastare questi fenomeni a proseguire l'attività e l'attenzione per contrastare questi fenomeni di microcriminalità e di degrado nella zona con il coinvolgimento pieno di tutti i soggetti deputati al controllo e al contrasto di queste situazioni".
La consigliera Cocconcelli si è dichiarata insoddisfatta.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"Visto l'articolo di stampa relativo a quanto accaduto presso il Pronto soccorso dell'Ospedale Maggiore, si chiede al Sindaco e alla Giunta:
- se non considerino quanto è accaduto all'Ospedale Maggiore di Bologna un fatto gravissimo, da condannare in maniera risoluta e di cui bisogna evitare la reiterazione e se l'argomento sarà oggetto di discussione alla prossima Conferenza territoriale socio sanitaria;
quali sono state le reazioni degli operatori in quel momento presenti e quali iniziative sono state intraprese;
se non ritengano di dover collaborare con la Questura e la stessa ASL al fine di individuare delle misure atte a salvaguardare la dignità e il decoro dell'ospedale e dei cittadini che sono costretti a recarvisi e, in special modo, se non ritengano di dover supportare attivamente l'azienda, in maniera che coloro che siano in attesa di ricevere le cure non siano molestati in alcun modo da estranei che si introducano senza alcun titolo nei locali dedicati al primo soccorso dei malati o di chi sia incidentato:
se non ritengano indispensabile intervenire in modo determinante al fine di sventrare gli accampamenti di fortuna posti all'interno dell'area demaniale "Prati di Caprara" che troppo spesso e ripetutamente diviene scenario di insediamento abusivo".
La risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo:
"Grazie consigliera per aver anticipato in parte la mia risposta. Spero di darle qualche elemento di novità e di sorpresa nelle cose che dirò. Innanzitutto, a premessa del mio intervento dico che l'articolo che ha motivato la sua domanda d'attualità ha in sé due notizie: la prima, questo fatto deprecabile, delinquenziale, compiuto da delinquenti, la seconda, il fatto che i Carabinieri sono intervenuti e hanno denunciato questo fatto. Quindi noi, a fronte di questo fatto, ripeto, delinquenziale e deprecabile abbiamo un puntuale intervento delle forze dell'ordine. Penso sia giusto a onore di verità segnalare entrambe le notizie.
Certo è che la presenza dei nomadi e dei senza fissa dimora è da tempo segnalata con regolarità all'interno dell'Ospedale Maggiore. E' segnalato in particolare l'utilizzo di spazi comuni, all'interno dell'ospedale, in particolare presso il Pronto Soccorso, come lei riferiva, e dei servizi igienici dell'ospedale. Talvolta sono stati anche trovati giacigli di fortuna in spazi fuori mano o temporaneamente dismessi, utilizzati da soggetti che frequentano l'ospedale o stazionano di giorno nell'area di attesa del Pronto Soccorso e nell'atrio.
L'inibizione dell'accesso, che pure è stata tentata, ha prodotto spesso la manomissione delle serrature o la forzatura delle porte. Sono stati segnalati anche fenomeni di vandalismo ai danni delle macchine distributrici di cibi e bevande. Tutte situazioni queste, oggetto di comprensibili e condivisibli lamentele da parte dei cittadini e degli operatori. Il fenomeno, nel complesso, sta registrando un andamento stagionale, con momenti di esacerbazione durante l'inverno e l'attenuazione durante il periodo estivo, per l'ovvio motivo che le persone di cui sopra in parte cercano riparo all'interno dell'ospedale.
La direzione dell'ospedale è direttamente, sistematicamente impegnata su questo tema, ho avuto più volte modo anch'io di parlare con loro di questa situazione, monitorata continuamente con attenzione per la prevenzione di ulteriori criticità. Gli interventi messi in campo e le azioni prodotte sono state numerose. Si è cercato di monitorare con costanza gli spazi dove si concentrano queste presenza, con sopralluoghi continui, tanto di giorno che negli orari notturni.
Gli interventi effettuati all'interno dell'ospedale fanno riferimento, in particolare, nei locali interni, all'attenzione per la chiusura di tutte le porte dei locali negli orari notturni, comprese quelle di compartizione dei reparti inutilizzati; all'allontanamento di tutti i materiali ingombranti lasciati nei tunnel e fuori degli spazi deputati; alla manutenzione continua e alla sistemazione ripetuta dei servizi igienici trovati rotti o inagibili; alla chiusura notturna dei bagni per il pubblico in aree non frequentate all'interno del corpo D; alla rimozione ancora di arredi impropri nelle aree di attesa; al trasferimento dei distributori di bevande calde all'ingresso nella palazzina direzionale.
Per quanto riguarda la zona esterna, si sono reiterati interventi volti alla rimozione di tutti i residui di cantiere e alla pulizia dei rifiuti abbandonati in zone come cavedi, tunnel, rampe di scale, spazi verdi. Tutto questo per impedire che la presenza di materiali residui potesse essere usata impropriamente da questi soggetti.
La direzione della ASL procede inoltre al consolidamento al confronto e al raccordo esistente tra le forze dell'ordine, Carabinieri, Polizia e Polizia municipale per azioni all'interno e all'esterno dell'Ospedale Maggiore. Per quanto riguarda il lavoro della Polizia municipale e delle altre forze dell'ordine, questo avviene con regolarità. Nell'area in oggetto, periodicamente, sulla base di accordi presso il tavolo tecnico della sicurezza istituito in questura, a conferma di ciò che lei poneva come domanda, sottolineo che già esiste un tavolo che ha messo all'attenzione questo tema all'interno della questura, vengono svolti servizi congiunti con carabinieri, Polizia di stato e municipale. Come testimonia anche questo intervento alla base dell'articolo da lei citato.
La Polizia municipale, avvalendosi del Reparto sicurezza e antidegrado Nucleo territoriale del quartiere Porto, competente per area territoriale, è costantemente impegnata in attività di controllo nelle aree di parcheggio pertinenti all'Ospedale Maggiore. Vengono altresì effettuati servizi mirati con impiego di personale in abiti civili, particolarmente efficace per il contrasto dei descritti fenomeni. Grazie a questa attività particolarmente assidua, le operazioni di controllo effettuate nel corso del 2012, fin qui quindi, hanno permesso di procedere ad alcuni arresti, elevare numerose violazioni al Regolamento di polizia urbana e sequestrare in via amministrativa somme di denaro risultate provento dell'attività dei parcheggiatori abusivi. Più in dettaglio, l'attività del periodo giugno - ottobre 2012 ha visto: 346 interventi e servizi complessivi effettuati in zona solo da parte della Polizia municipale di Bologna; 12 verbali di polizia amministrativa; 5 sanzioni con relativo sequestro amministrativo per attività di parcheggiatore abusivo e sono state denunciate penalmente, per vari reati, 24 persone; allontanate complessivamente 179 persone senza fissa dimora e identificate 218 persone.
L'area dei Prati di Caprara adiacente all'Ospedale Maggiore, notoriamente teatro di accampamenti abusivi, nel corso dell'anno è stata più volte sgomberata dagli occupanti, identificati e spesso denunciati a piede libero per reati di vario genere, normalmente connessi all'irregolare presenza sul territorio nazionale. Sono state poste in essere le necessarie sollecitazioni perché l'area interessata di proprietà del demanio, venga opportunamente messa in sicurezza, allo scopo di limitare al massimo la possibilità di nuove occupazioni. L'ultimo sgombero è stato effettuato il 21 agosto 2012 unitamente alla Polizia di stato.
Nell'evidenziare che la Polizia municipale non ha nessuna competenza sui possibili controlli agli accessi del nosocomio e all'interno dello stesso, si ribadisce che l'area su cui insiste l'Ospedale Maggiore, come altre aree simili, è inserita nell'ambito di attenzione del Patto per la Sicurezza, che permette alle forze di polizia sinergicamente di valutare e attuare ogni efficace forma di monitoraggio, prevenzione e contrasto ai fenomeni descritti. E' ovvio, consigliera, che il permanere di queste condizioni e di fatti che purtroppo permangono, spingono l'amministrazione, la polizia municipale e la questura e il coordinamento che si è creato per contrastare questi fenomeni a proseguire l'attività e l'attenzione per contrastare questi fenomeni di microcriminalità e di degrado nella zona con il coinvolgimento pieno di tutti i soggetti deputati al controllo e al contrasto di queste situazioni".
La consigliera Cocconcelli si è dichiarata insoddisfatta.