QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE TPER
L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Michele Facci del Pdl, e Lucia Borgonzoni della Lega nord, sulla campagna di sensibilizzazione Tper.
La domanda d'attu...
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L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Michele Facci del Pdl, e Lucia Borgonzoni della Lega nord, sulla campagna di sensibilizzazione Tper.
La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci:
"Premesso che, Tper ha annunciato nei giorni scorsi una "campagna" di sensibilizzazione all'utenza, finalizzata a ridurre il numero dei c.d. "Portoghesi", ovvero di coloro che viaggiano sui mezzi Tper senza biglietto. A tal fine, Tper ha annunciato di avere previsto una serie di controlli a tappeto nei prossimi giorni, mediante l'utilizzo di 500 nuove unità deputate al controllo dei titoli di viaggio. L'iniziativa è certamente importante e positiva, e va nella direzione di contribuire al miglioramento delle condizioni, (in questo caso economiche), del trasporto pubblico. Un ulteriore elemento di "sofferenza" e di criticità del trasporto sui mezzi pubblici, però, è rappresentato anche da una diffusa forma di inciviltà e di egoismo, consistente nella quasi totale assenza di sensibilità e rispetto per il generale precetto di attenzione, (e di assistenza), per anziani e signore, che si dovrebbe tradurre concretamente nella cessione in loro favore del posto a sedere sui mezzi Tper. Ciò premesso, chiede se l'Amministrazione Comunale di Bologna, nella sua qualità di socio di maggioranza di Tper, non ritenga necessario e opportuno avviare, a fianco della "campagna" di sensibilizzazione al pagamento del titolo di viaggio sui mezzi pubblici, anche una "campagna" finalizzata ad "educare" i passeggeri alle regole di civile convivenza e di comune solidarietà, con particolare riferimento all'attenzione che deve essere rivolta a signore ed anziani."
La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni:
"Visto quanto riportato dagli organi di stampa relativamente al controllo titoli di viaggio sui bus cittadini, si chiede:
- se non ritenga questa campagna di comunicazione ove 500 dipendenti, colletti bianchi compresi, effettueranno un'opera educativa nei confronti degli utenti dei Trasporto Pubblico Locale, un'azione estemporanea o se la ritiene un'azione strutturale ed in questo secondo caso si chiede di sapere quando verrà ripetuta e quali risultati s'intendono raggiungere;
- secondo quale calcolo o analisi si è arrivati a fornire come percentuale di evasione il dato dell'8% e se l'amministrazione è consapevole del fatto che probabilmente si discosta notevolmente dal reale dato di evasione;
se non ritiene l'evasione il vero ed annoso problema di questa azienda che in tutti questi anni non è riuscita a mettere in campo sistemi nonostante la tecnologia sia così avanzata per risolvere definitivamente la questione;
- se non ritenga che oltre all'evasione, un grave problema per l'azienda TPER sia rappresentato dal mancato recupero crediti delle sanzioni che vengono comminate ai sensi della vigente Legge Regionale
- se non ritenga che la decisione assunta dagli enti proprietari di ATC di portare il costo dei titoli di viaggio a 1.20 euro se acquistati a terra ed euro 1.50 se acquistato in vettura sia stata scelta dettata anche dal fatto che troppe persone utilizzano "gratuitamente" il mezzo pubblico;
- se la partecipazione a questa campagna di sensibilizzazione a cui parteciperanno tutti i dipendenti di TPER rientra negli obiettivi strategici dell'azienda ed in caso di risposta affermativa si chiede di sapere quale sarà il premio che verrà percepito
- se non ritenga che l'attuale organigramma dell'azienda che vede ben due direttori generali (con la fusione a quanto pare non si è risparmiato anzi si sono raddoppiati i ruoli e di conseguenza i costi) nell'azienda ed anche la presenza di contratti sottoscritti a chi risulta già in pensione, sia l'ennesimo segno di una gestione organizzativa dell'Azienda ove "il bene dell'azienda stessa" sembra non essere l'obiettivo principale".
La risposta dell'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo:
"L’iniziativa “Io vado e non evado” rientra nel più ampio ventaglio delle azioni che Tper sta mettendo in campo e che continuerà a porre in essere nel tempo.
L’azienda si fa attore non solo di un doveroso ruolo di controllo del regolare pagamento del servizio, ma anche interprete, con la campagna in questione, di un sentimento comune alla maggioranza dei propri utenti sul rispetto delle regole del trasporto pubblico.
L’azione si svolge su tre filoni:
- una campagna di sensibilizzazione al rispetto delle regole
- l’intensificazione dei controlli a bordo
- l’utilizzo delle moderne tecnologie in fase d’accesso e di convalida dei titoli
Come ricordato il giorno della presentazione Tper è partita con una campagna di comunicazione sul rispetto delle regole basata su messaggi semplici e diretti sui propri bus e sui propri spazi informativi, tra cui le pensiline d’attesa. Alla campagna è associato il coinvolgimento attivo su base volontaria di tutto il personale aziendale senza distinzione di qualifica, compreso i vertici della società, il personale impiegatizio e d’officina.
Da lunedì scorso, alle fermate urbane più frequentate del centro cittadino gli addetti di Tper svolgono un’attività di sensibilizzazione dell’utenza al richiamo e al rispetto del pagamento del servizio e del corretto utilizzo dei titoli di viaggio, del giusto utilizzo delle porte di salita e di discesa, della civile interazione con il conducente, della pulizia e del decoro dell’ambiente di viaggio. Poi, per altre due settimane, il presidio proseguirà maggiormente a bordo dei mezzi, dove il personale aggiunto opererà a supporto dell’attività di accertamento, compiuta come sempre dai verificatori dei titoli di viaggio.
Si tratta di un’azione di comunicazione sociale ad ampio raggio, nuova per la città di Bologna, già sperimentata con successo in altre realtà europee, tra cui Parigi; Tper, che opera anche in altre realtà territoriali ha deciso di partire da Bologna e prevede di estendere l’iniziativa anche ad altri territori serviti.
Non ci soffermiamo sugli altri aspetti che affiancheranno la campagna, quali il potenziamento delle verifiche, che è già in corso, e l’utilizzo delle tecnologie nelle fasi di convalida dei titoli e di accesso al servizio, che nel prossimo futuro sarà ulteriormente implementato. Occorre dire, però – per rispondere alla domanda del consigliere Facci - che la campagna di Tper, specie nella fase attuale di contatto con l’utenza, prevede già gli elementi di attenzione che il consigliere auspica. Inoltre, da qualche tempo l’azienda di trasporti ha indicato espressamente sui posti più accessibili e comodi dei propri bus la loro destinazione non solo agli anziani, ma
anche a chi ad ogni titolo è infortunato, oltre che alle donne in stato di gravidanza e agli adulti con bambini piccoli.
A questo proposito, si conferma che Bologna è una realtà dove il senso civico e l’attenzione sociale delle persone sono elevati, ma anche che la nostra azienda di trasporti è all’avanguardia su questi temi. Bologna, ad esempio, è stata la prima città italiana in cui sono comparsi bus attrezzati per il trasporto di passeggini e carrozzine, dotazioni che oggi si trovano già sulla gran parte degli autobus urbani, affiancati agli spazi per gli utenti con disabilità motorie.
Per rispondere alla consigliera Borgonzoni, si ricorda che Tper – nel presentare l’iniziativa - ha voluto sottolineare come questa campagna, effettuata con il contributo volontario, svolto in orario lavorativo e senza premialità di alcun genere dai suoi dipendenti, non sia affatto un’operazione d’immagine ma, al contrario, un messaggio civico dovuto alla considerazione del mezzo pubblico come bene comune e condiviso, un valore per tutti i cittadini, un’occasione per il personale dell’azienda che lo voglia di entrare in contatto diretto con l’utenza. Si ribadisce che si tratta di un’esperienza già realizzata anche all’estero con risultati positivi. Peraltro, il fatto puramente sanzionatorio e i suoi aspetti correlati non sono temi della campagna, che ha tra gli obiettivi dichiarati e prioritari quello di fare in modo che tutti paghino il biglietto e utilizzino in maniera corretta il servizio come dovuto.
L’intendimento, in prospettiva, è di dare continuità alla campagna con un ulteriore intervento da effettuarsi in primavera; in ogni caso, al termine delle attuali tre settimane, sarà fatta un’attenta analisi del lavoro effettuato, da cui emergeranno dati e valutazioni utili per il futuro con l’obiettivo di costante miglioramento che la nuova azienda intende perseguire".
La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci:
"Premesso che, Tper ha annunciato nei giorni scorsi una "campagna" di sensibilizzazione all'utenza, finalizzata a ridurre il numero dei c.d. "Portoghesi", ovvero di coloro che viaggiano sui mezzi Tper senza biglietto. A tal fine, Tper ha annunciato di avere previsto una serie di controlli a tappeto nei prossimi giorni, mediante l'utilizzo di 500 nuove unità deputate al controllo dei titoli di viaggio. L'iniziativa è certamente importante e positiva, e va nella direzione di contribuire al miglioramento delle condizioni, (in questo caso economiche), del trasporto pubblico. Un ulteriore elemento di "sofferenza" e di criticità del trasporto sui mezzi pubblici, però, è rappresentato anche da una diffusa forma di inciviltà e di egoismo, consistente nella quasi totale assenza di sensibilità e rispetto per il generale precetto di attenzione, (e di assistenza), per anziani e signore, che si dovrebbe tradurre concretamente nella cessione in loro favore del posto a sedere sui mezzi Tper. Ciò premesso, chiede se l'Amministrazione Comunale di Bologna, nella sua qualità di socio di maggioranza di Tper, non ritenga necessario e opportuno avviare, a fianco della "campagna" di sensibilizzazione al pagamento del titolo di viaggio sui mezzi pubblici, anche una "campagna" finalizzata ad "educare" i passeggeri alle regole di civile convivenza e di comune solidarietà, con particolare riferimento all'attenzione che deve essere rivolta a signore ed anziani."
La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni:
"Visto quanto riportato dagli organi di stampa relativamente al controllo titoli di viaggio sui bus cittadini, si chiede:
- se non ritenga questa campagna di comunicazione ove 500 dipendenti, colletti bianchi compresi, effettueranno un'opera educativa nei confronti degli utenti dei Trasporto Pubblico Locale, un'azione estemporanea o se la ritiene un'azione strutturale ed in questo secondo caso si chiede di sapere quando verrà ripetuta e quali risultati s'intendono raggiungere;
- secondo quale calcolo o analisi si è arrivati a fornire come percentuale di evasione il dato dell'8% e se l'amministrazione è consapevole del fatto che probabilmente si discosta notevolmente dal reale dato di evasione;
se non ritiene l'evasione il vero ed annoso problema di questa azienda che in tutti questi anni non è riuscita a mettere in campo sistemi nonostante la tecnologia sia così avanzata per risolvere definitivamente la questione;
- se non ritenga che oltre all'evasione, un grave problema per l'azienda TPER sia rappresentato dal mancato recupero crediti delle sanzioni che vengono comminate ai sensi della vigente Legge Regionale
- se non ritenga che la decisione assunta dagli enti proprietari di ATC di portare il costo dei titoli di viaggio a 1.20 euro se acquistati a terra ed euro 1.50 se acquistato in vettura sia stata scelta dettata anche dal fatto che troppe persone utilizzano "gratuitamente" il mezzo pubblico;
- se la partecipazione a questa campagna di sensibilizzazione a cui parteciperanno tutti i dipendenti di TPER rientra negli obiettivi strategici dell'azienda ed in caso di risposta affermativa si chiede di sapere quale sarà il premio che verrà percepito
- se non ritenga che l'attuale organigramma dell'azienda che vede ben due direttori generali (con la fusione a quanto pare non si è risparmiato anzi si sono raddoppiati i ruoli e di conseguenza i costi) nell'azienda ed anche la presenza di contratti sottoscritti a chi risulta già in pensione, sia l'ennesimo segno di una gestione organizzativa dell'Azienda ove "il bene dell'azienda stessa" sembra non essere l'obiettivo principale".
La risposta dell'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo:
"L’iniziativa “Io vado e non evado” rientra nel più ampio ventaglio delle azioni che Tper sta mettendo in campo e che continuerà a porre in essere nel tempo.
L’azienda si fa attore non solo di un doveroso ruolo di controllo del regolare pagamento del servizio, ma anche interprete, con la campagna in questione, di un sentimento comune alla maggioranza dei propri utenti sul rispetto delle regole del trasporto pubblico.
L’azione si svolge su tre filoni:
- una campagna di sensibilizzazione al rispetto delle regole
- l’intensificazione dei controlli a bordo
- l’utilizzo delle moderne tecnologie in fase d’accesso e di convalida dei titoli
Come ricordato il giorno della presentazione Tper è partita con una campagna di comunicazione sul rispetto delle regole basata su messaggi semplici e diretti sui propri bus e sui propri spazi informativi, tra cui le pensiline d’attesa. Alla campagna è associato il coinvolgimento attivo su base volontaria di tutto il personale aziendale senza distinzione di qualifica, compreso i vertici della società, il personale impiegatizio e d’officina.
Da lunedì scorso, alle fermate urbane più frequentate del centro cittadino gli addetti di Tper svolgono un’attività di sensibilizzazione dell’utenza al richiamo e al rispetto del pagamento del servizio e del corretto utilizzo dei titoli di viaggio, del giusto utilizzo delle porte di salita e di discesa, della civile interazione con il conducente, della pulizia e del decoro dell’ambiente di viaggio. Poi, per altre due settimane, il presidio proseguirà maggiormente a bordo dei mezzi, dove il personale aggiunto opererà a supporto dell’attività di accertamento, compiuta come sempre dai verificatori dei titoli di viaggio.
Si tratta di un’azione di comunicazione sociale ad ampio raggio, nuova per la città di Bologna, già sperimentata con successo in altre realtà europee, tra cui Parigi; Tper, che opera anche in altre realtà territoriali ha deciso di partire da Bologna e prevede di estendere l’iniziativa anche ad altri territori serviti.
Non ci soffermiamo sugli altri aspetti che affiancheranno la campagna, quali il potenziamento delle verifiche, che è già in corso, e l’utilizzo delle tecnologie nelle fasi di convalida dei titoli e di accesso al servizio, che nel prossimo futuro sarà ulteriormente implementato. Occorre dire, però – per rispondere alla domanda del consigliere Facci - che la campagna di Tper, specie nella fase attuale di contatto con l’utenza, prevede già gli elementi di attenzione che il consigliere auspica. Inoltre, da qualche tempo l’azienda di trasporti ha indicato espressamente sui posti più accessibili e comodi dei propri bus la loro destinazione non solo agli anziani, ma
anche a chi ad ogni titolo è infortunato, oltre che alle donne in stato di gravidanza e agli adulti con bambini piccoli.
A questo proposito, si conferma che Bologna è una realtà dove il senso civico e l’attenzione sociale delle persone sono elevati, ma anche che la nostra azienda di trasporti è all’avanguardia su questi temi. Bologna, ad esempio, è stata la prima città italiana in cui sono comparsi bus attrezzati per il trasporto di passeggini e carrozzine, dotazioni che oggi si trovano già sulla gran parte degli autobus urbani, affiancati agli spazi per gli utenti con disabilità motorie.
Per rispondere alla consigliera Borgonzoni, si ricorda che Tper – nel presentare l’iniziativa - ha voluto sottolineare come questa campagna, effettuata con il contributo volontario, svolto in orario lavorativo e senza premialità di alcun genere dai suoi dipendenti, non sia affatto un’operazione d’immagine ma, al contrario, un messaggio civico dovuto alla considerazione del mezzo pubblico come bene comune e condiviso, un valore per tutti i cittadini, un’occasione per il personale dell’azienda che lo voglia di entrare in contatto diretto con l’utenza. Si ribadisce che si tratta di un’esperienza già realizzata anche all’estero con risultati positivi. Peraltro, il fatto puramente sanzionatorio e i suoi aspetti correlati non sono temi della campagna, che ha tra gli obiettivi dichiarati e prioritari quello di fare in modo che tutti paghino il biglietto e utilizzino in maniera corretta il servizio come dovuto.
L’intendimento, in prospettiva, è di dare continuità alla campagna con un ulteriore intervento da effettuarsi in primavera; in ogni caso, al termine delle attuali tre settimane, sarà fatta un’attenta analisi del lavoro effettuato, da cui emergeranno dati e valutazioni utili per il futuro con l’obiettivo di costante miglioramento che la nuova azienda intende perseguire".