CONSIGLIO COMUNALE, COMUNICAZIONE DEL SINDACO VIRGINIO MEROLA SUL COMMERCIO
Si trasmette intervento del Sindaco Virginio Merola:
"L’emergenza continua, quella politica e quella sociale, rischia di farci perdere di vista le cose buone e concrete che riguardano la nostra città. Dobbiamo mantenere lucidità e sens...
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Si trasmette intervento del Sindaco Virginio Merola:
"L’emergenza continua, quella politica e quella sociale, rischia di farci perdere di vista le cose buone e concrete che riguardano la nostra città. Dobbiamo mantenere lucidità e senso delle proporzioni, altrimenti rischiamo di perdere la bussola del futuro di Bologna. Ci sono due grandi novità su cui le forze economiche associate debbono lavorare insieme al Comune.
La prima è la delibera del CIPE, che conferma gli investimenti per completare il Servizio Ferroviario Metropolitano e per realizzare nuove linee di filobus, questa non è solo un’opera infrastrutturale per migliorare la mobilità, ma vuol dire dare lavoro, lavoro di cui c’è disperato bisogno. La seconda riguarda l'accordo per sostituire il Civis con nuovi mezzi e quindi completare i cantieri rimasti sospesi. Questa è una certezza che chiude con il passato, il Comune ha tenuto duro e ce l’abbiamo fatta, e vi posso assicurare che non è stata una passeggiata.
Questo per dirvi che la mobilità cittadina è una strategia che non si riduce certo alla pedonalizzazione di tre strade, riguarda tutta la città, riguarda il dare lavoro, riguarda il dare la migliore possibilità di movimento e trasporto alla stragrande maggioranza dei cittadini e delle imprese.
Si tratta di certezze che dobbiamo consolidare, che chiudono i conti con un certo nostro passato e sono coerenti con un’idea di città, con una mobilità sempre più efficiente e sostenibile. Coerenti e dunque non contraddittorie.
Coerenza è una parola desueta, mi rendo conto, a volte antica, magari un po' demodé.
Ma senza coerenza non è possibile attuare cambiamenti veri della nostra realtà cittadina, cose per cui come Sindaco, Giunta e coalizione di centro sinistra ci siamo impegnati con gli elettori prima e dopo il voto.
Noi non siamo più disposti ad accordi al minimo comune denominatore, a pasticci consociativi dove per cercare di accontentare tutti si elegge la mediocrità e la conservazione a legge naturale. Noi abbiamo un mandato a cui tenere fede, e siamo e saremo coerenti con il programma che ci siamo dati. Sulle pedonalizzazioni perciò non è possibile accogliere richieste come lo spegnimento anticipato di Sirio o l'abrogazione dei Tdays.
Perché noi rispettiamo il mandato che abbiamo chiesto agli elettori.
Sappiamo benissimo che nel commercio il calo delle vendite riguarda tutta la città e non solo il centro storico. Come sappiamo benissimo che imputare al Comune il deficit dell’offerta commerciale è quanto di più falso si possa inventare. Se la domanda è cambiata e l’offerta resta la stessa, c’è da chiedersi come mai si pensi di operare nel commercio come se fossimo rimasti fermi a vent’anni fa. Ed è davvero sconcertante imputare a misure sulla mobilità problemi che gravano sul commercio di portata nazionale ed europea.
In conclusione voglio ribadire ancora una volta che noi siamo disposti a tutte le politiche che si possono adottare a sostegno del commercio, lavorando sulla riqualificazione, l'arredo, il sostegno all'affitto dei negozi, le forme di consorzi di strade e rioni, le offerte per il turismo, i piani di valorizzazioni di centri commerciali naturali come quello del centro e di alcuni quartieri".
"L’emergenza continua, quella politica e quella sociale, rischia di farci perdere di vista le cose buone e concrete che riguardano la nostra città. Dobbiamo mantenere lucidità e senso delle proporzioni, altrimenti rischiamo di perdere la bussola del futuro di Bologna. Ci sono due grandi novità su cui le forze economiche associate debbono lavorare insieme al Comune.
La prima è la delibera del CIPE, che conferma gli investimenti per completare il Servizio Ferroviario Metropolitano e per realizzare nuove linee di filobus, questa non è solo un’opera infrastrutturale per migliorare la mobilità, ma vuol dire dare lavoro, lavoro di cui c’è disperato bisogno. La seconda riguarda l'accordo per sostituire il Civis con nuovi mezzi e quindi completare i cantieri rimasti sospesi. Questa è una certezza che chiude con il passato, il Comune ha tenuto duro e ce l’abbiamo fatta, e vi posso assicurare che non è stata una passeggiata.
Questo per dirvi che la mobilità cittadina è una strategia che non si riduce certo alla pedonalizzazione di tre strade, riguarda tutta la città, riguarda il dare lavoro, riguarda il dare la migliore possibilità di movimento e trasporto alla stragrande maggioranza dei cittadini e delle imprese.
Si tratta di certezze che dobbiamo consolidare, che chiudono i conti con un certo nostro passato e sono coerenti con un’idea di città, con una mobilità sempre più efficiente e sostenibile. Coerenti e dunque non contraddittorie.
Coerenza è una parola desueta, mi rendo conto, a volte antica, magari un po' demodé.
Ma senza coerenza non è possibile attuare cambiamenti veri della nostra realtà cittadina, cose per cui come Sindaco, Giunta e coalizione di centro sinistra ci siamo impegnati con gli elettori prima e dopo il voto.
Noi non siamo più disposti ad accordi al minimo comune denominatore, a pasticci consociativi dove per cercare di accontentare tutti si elegge la mediocrità e la conservazione a legge naturale. Noi abbiamo un mandato a cui tenere fede, e siamo e saremo coerenti con il programma che ci siamo dati. Sulle pedonalizzazioni perciò non è possibile accogliere richieste come lo spegnimento anticipato di Sirio o l'abrogazione dei Tdays.
Perché noi rispettiamo il mandato che abbiamo chiesto agli elettori.
Sappiamo benissimo che nel commercio il calo delle vendite riguarda tutta la città e non solo il centro storico. Come sappiamo benissimo che imputare al Comune il deficit dell’offerta commerciale è quanto di più falso si possa inventare. Se la domanda è cambiata e l’offerta resta la stessa, c’è da chiedersi come mai si pensi di operare nel commercio come se fossimo rimasti fermi a vent’anni fa. Ed è davvero sconcertante imputare a misure sulla mobilità problemi che gravano sul commercio di portata nazionale ed europea.
In conclusione voglio ribadire ancora una volta che noi siamo disposti a tutte le politiche che si possono adottare a sostegno del commercio, lavorando sulla riqualificazione, l'arredo, il sostegno all'affitto dei negozi, le forme di consorzi di strade e rioni, le offerte per il turismo, i piani di valorizzazioni di centri commerciali naturali come quello del centro e di alcuni quartieri".