"ARRIVI E PARTENZE. CHI VIENE E CHI VA NELLA BOLOGNA DELL'ARTE" MERCOLEDI' 1 FEBBRAIO ALL' ARCHIGINNASIO
Mercoledì 1° febbraio alle 17.30 nella sala dello Stabat Mater dell'Archiginnasio, in Piazza Galvani 1, primo appuntamento con "Arrivi e partenze. Chi viene e chi va nella Bologna dell'arte" Tre incontri a cura di Marilena Pasquali.
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Mercoledì 1° febbraio alle 17.30 nella sala dello Stabat Mater dell'Archiginnasio, in Piazza Galvani 1, primo appuntamento con "Arrivi e partenze. Chi viene e chi va nella Bologna dell'arte"Tre incontri a cura di Marilena Pasquali.
Inizia con la conferenza "Facce nuove per un nuovo secolo" (Marcello Dudovich, Leonardo Bistolfi, Osvaldo Licini, Carlo Corsi; Athos Casarini, Mario e Severo Pozzati, Mario Bacchelli...) il sesto ciclo di incontri tenuti dalla storica dell'arte Marilena Pasquali, per approfondire lo studio della storia dell’arte a Bologna negli ultimi centotrenta anni e per riproporne le vicende, oggi spesso malconosciute se non dimenticate, secondo un taglio storico-critico che sappia ambientare i fatti dell’arte nel più vasto quadro della vita culturale cittadina e nazionale.
Dopo le conferenze sulle diverse stagioni vissute da Bologna e dai suoi artisti tra il 1880 e il 1980, i cicli dedicati alla critica d’arte ed alle cosiddette “altre arti”, quest’anno è la volta di un’analisi solo apparentemente laterale su quegli artisti che, venendo da altre parti d’Italia, scelgono Bologna come loro città d’elezione o vi abitano per periodi significativi.E a chi arriva e si ferma a Bologna, fa riscontro chi lascia la città per altri luoghi spesso più ricchi di occasioni.
Anche se vocata per posizione geografica e cultura agli incontri e agli scambi, Bologna non reagisce sempre allo stesso modo a questo andare e venire di artisti e uomini di cultura, a volte accogliendo con vivo interesse figure, linguaggi e idee che giungono da fuori, a volte chiudendosi in una soporifera calma provinciale che tende ad escludere chi non è nato sotto le due torri e a deprimere chi qui continua a vivere e lavorare.
Il ripercorrere nei tre incontri in calendario questo atteggiamento ambivalente della città che ora accoglie ed ora respinge gli artisti – “autoctoni” o “stranieri” che siano – intende porsi anche come riflessione non superficiale sulla situazione culturale della città, cent’anni fa come oggi.
Questi gli incontri successivi:
Mercoledì 8 febbraio, 17.30
Bologna anni Trenta: punto di incontro per i nuovi protagonisti della cultura
Mercoledì 15 febbraio, 17.30
La seconda metà del secolo: gli scambi si infittiscono
Ogni incontro sarà accompagnato dalla proiezione di immagini.
gratuito
www.comune.bologna.it/cultura
Inizia con la conferenza "Facce nuove per un nuovo secolo" (Marcello Dudovich, Leonardo Bistolfi, Osvaldo Licini, Carlo Corsi; Athos Casarini, Mario e Severo Pozzati, Mario Bacchelli...) il sesto ciclo di incontri tenuti dalla storica dell'arte Marilena Pasquali, per approfondire lo studio della storia dell’arte a Bologna negli ultimi centotrenta anni e per riproporne le vicende, oggi spesso malconosciute se non dimenticate, secondo un taglio storico-critico che sappia ambientare i fatti dell’arte nel più vasto quadro della vita culturale cittadina e nazionale.
Dopo le conferenze sulle diverse stagioni vissute da Bologna e dai suoi artisti tra il 1880 e il 1980, i cicli dedicati alla critica d’arte ed alle cosiddette “altre arti”, quest’anno è la volta di un’analisi solo apparentemente laterale su quegli artisti che, venendo da altre parti d’Italia, scelgono Bologna come loro città d’elezione o vi abitano per periodi significativi.E a chi arriva e si ferma a Bologna, fa riscontro chi lascia la città per altri luoghi spesso più ricchi di occasioni.
Anche se vocata per posizione geografica e cultura agli incontri e agli scambi, Bologna non reagisce sempre allo stesso modo a questo andare e venire di artisti e uomini di cultura, a volte accogliendo con vivo interesse figure, linguaggi e idee che giungono da fuori, a volte chiudendosi in una soporifera calma provinciale che tende ad escludere chi non è nato sotto le due torri e a deprimere chi qui continua a vivere e lavorare.
Il ripercorrere nei tre incontri in calendario questo atteggiamento ambivalente della città che ora accoglie ed ora respinge gli artisti – “autoctoni” o “stranieri” che siano – intende porsi anche come riflessione non superficiale sulla situazione culturale della città, cent’anni fa come oggi.
Questi gli incontri successivi:
Mercoledì 8 febbraio, 17.30
Bologna anni Trenta: punto di incontro per i nuovi protagonisti della cultura
Mercoledì 15 febbraio, 17.30
La seconda metà del secolo: gli scambi si infittiscono
Ogni incontro sarà accompagnato dalla proiezione di immagini.
gratuito
www.comune.bologna.it/cultura