CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA MARIARAFFAELLA FERRI (PD) CONTRO LE DIMISSIONI IN BIANCO ALL'ASSUNZIONE E ODG COLLEGATO
Si trasmette il testo integrale dell'intervento di inizio seduta della consigliera Mariaraffaella Ferri (PD) contro le dimissioni in bianco all'assunzione.
"In questi giorni il Governo Monti sta elaborando la riforma del mercato del lavoro ed ...
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Si trasmette il testo integrale dell'intervento di inizio seduta della consigliera Mariaraffaella Ferri (PD) contro le dimissioni in bianco all'assunzione.
"In questi giorni il Governo Monti sta elaborando la riforma del mercato del lavoro ed il Ministro Elsa Fornero ha più volte annunciato di voler affrontare, senza alcun tabù - tutte le complesse e spinose questioni in campo, compresa quella della flessibilità in uscita e dei licenziamenti. Nell’ambito della più generale questione dei licenziamenti e delle tutele dei lavoratori, in caso di licenziamento senza giusta causa, si pone anche il fenomeno delle finte dimissioni volontarie dal lavoro (le cosiddette dimissioni in bianco), fatte sottoscrivere al momento dell’assunzione da parte di datori di lavoro che intendono aggirare la normativa vigente. Tale pratica è tuttora ampiamente in uso nel Paese ed infatti, in base al Rapporto Istat 2011, sono circa 800 mila - quasi il 9 % delle lavoratrici - le donne che nel periodo 2008-2009 sono state licenziate, o messe in condizioni di doversi dimettere attraverso le dimissioni in bianco, in occasione o a seguito di gravidanza. Subiscono tale trattamento soprattutto le più giovani (il 13,1 % delle madri nate dopo il 1973), le residenti nelle regioni del Mezzogiorno (10,5 %), le donne con un titolo di studio basso (10,4 %), quelle che lavorano come operaie (11,8%) o impiegate nella piccola e media industria (11,4 %). Inoltre, i dati Istat ci dicono che solo il 40,7% delle donne costrette a lasciare il lavoro in occasione o a seguito della gravidanza riprende poi l’attività lavorativa. Sempre in questi giorni, un gruppo di autorevoli donne del Paese, assolutamente trasversale per provenienza territoriale, orientamento politico, esperienza professionale o organizzazione sociale di riferimento, sta promuovendo una legge d’iniziativa popolare per eliminare il vero e proprio abuso di potere esercitato nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici a cui viene chiesto la sottoscrizione delle proprie dimissioni volontarie su moduli privi di data, e quindi post databili, da far valere in caso d’infortunio, di lunga malattia o per le donne, di gravidanza. Anche a livello istituzionale, Comuni ed Enti Locali stanno prendendo posizione contro la pratica delle false dimissioni volontarie, ritenuta del tutto illegittima, lesiva della dignità delle persone ed, in particolare, dell’autonomia femminile, in quanto contrappone in modo ricattatorio per la donna la scelta di procreare e l’esigenza di lavorare. In modo unitario come Consigliere comunali (e in assenza della Consigliera Salsi, con il capogruppo del M5S Bugani) abbiamo sottoscritto un Odg che ora proponiamo al Consiglio – e di cui chiediamo l’immediata trattazione - per esprimere un sostegno condivisa alle iniziative popolari tese al superamento del fenomeno delle false dimissioni volontarie ed ad ogni provvedimento legislativo che intenda riaffermare nel nostro Paese il diritto e la tutela della maternità e della paternità. A tal fine chiediamo quindi al Ministro Fornero di comprendere, nell’ambito della più complessiva riforma del mercato del lavoro, anche le norme ed i dispositivi necessari al superamento del problema esposto".
Il Consiglio ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno collegato, di sostegno alla legge di iniziativa popolare per il superamento della pratica della sottoscrizione di dimissioni in bianco all'atto dell'assunzione presentato dalla consigliera Mariaraffaella Ferri (PD),
In allegato il testo dell'OdG approvato.
"In questi giorni il Governo Monti sta elaborando la riforma del mercato del lavoro ed il Ministro Elsa Fornero ha più volte annunciato di voler affrontare, senza alcun tabù - tutte le complesse e spinose questioni in campo, compresa quella della flessibilità in uscita e dei licenziamenti. Nell’ambito della più generale questione dei licenziamenti e delle tutele dei lavoratori, in caso di licenziamento senza giusta causa, si pone anche il fenomeno delle finte dimissioni volontarie dal lavoro (le cosiddette dimissioni in bianco), fatte sottoscrivere al momento dell’assunzione da parte di datori di lavoro che intendono aggirare la normativa vigente. Tale pratica è tuttora ampiamente in uso nel Paese ed infatti, in base al Rapporto Istat 2011, sono circa 800 mila - quasi il 9 % delle lavoratrici - le donne che nel periodo 2008-2009 sono state licenziate, o messe in condizioni di doversi dimettere attraverso le dimissioni in bianco, in occasione o a seguito di gravidanza. Subiscono tale trattamento soprattutto le più giovani (il 13,1 % delle madri nate dopo il 1973), le residenti nelle regioni del Mezzogiorno (10,5 %), le donne con un titolo di studio basso (10,4 %), quelle che lavorano come operaie (11,8%) o impiegate nella piccola e media industria (11,4 %). Inoltre, i dati Istat ci dicono che solo il 40,7% delle donne costrette a lasciare il lavoro in occasione o a seguito della gravidanza riprende poi l’attività lavorativa. Sempre in questi giorni, un gruppo di autorevoli donne del Paese, assolutamente trasversale per provenienza territoriale, orientamento politico, esperienza professionale o organizzazione sociale di riferimento, sta promuovendo una legge d’iniziativa popolare per eliminare il vero e proprio abuso di potere esercitato nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici a cui viene chiesto la sottoscrizione delle proprie dimissioni volontarie su moduli privi di data, e quindi post databili, da far valere in caso d’infortunio, di lunga malattia o per le donne, di gravidanza. Anche a livello istituzionale, Comuni ed Enti Locali stanno prendendo posizione contro la pratica delle false dimissioni volontarie, ritenuta del tutto illegittima, lesiva della dignità delle persone ed, in particolare, dell’autonomia femminile, in quanto contrappone in modo ricattatorio per la donna la scelta di procreare e l’esigenza di lavorare. In modo unitario come Consigliere comunali (e in assenza della Consigliera Salsi, con il capogruppo del M5S Bugani) abbiamo sottoscritto un Odg che ora proponiamo al Consiglio – e di cui chiediamo l’immediata trattazione - per esprimere un sostegno condivisa alle iniziative popolari tese al superamento del fenomeno delle false dimissioni volontarie ed ad ogni provvedimento legislativo che intenda riaffermare nel nostro Paese il diritto e la tutela della maternità e della paternità. A tal fine chiediamo quindi al Ministro Fornero di comprendere, nell’ambito della più complessiva riforma del mercato del lavoro, anche le norme ed i dispositivi necessari al superamento del problema esposto".
Il Consiglio ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno collegato, di sostegno alla legge di iniziativa popolare per il superamento della pratica della sottoscrizione di dimissioni in bianco all'atto dell'assunzione presentato dalla consigliera Mariaraffaella Ferri (PD),
In allegato il testo dell'OdG approvato.