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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'ACCESSO ALLE PRESTAZIONI E SULLE TARIFFE DEI SERVIZI SOCIALI


Il regolamento generale in materia di servizi sociali ordina le prestazioni erogate dall'amministrazione in quattro macro categorie: interventi di sostegno economico, servizi domiciliari, servizi semi residenziali e servizi residenziali. L'Amministr...

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Il regolamento generale in materia di servizi sociali ordina le prestazioni erogate dall'amministrazione in quattro macro categorie: interventi di sostegno economico, servizi domiciliari, servizi semi residenziali e servizi residenziali. L'Amministrazione intende senz'altro proseguire negli approfondimenti istruttori volti alla costruzione di un sistema tariffario basato sull'ISEE, attenendosi alla configurazione dei nuclei familiari così come disciplinati dal Regolamento. Non è escluso tuttavia che la valutazione della situazione economica degli utenti possa passare anche attraverso l'utilizzo di criteri ulteriori rispetto all'ISEE, quali ad esempio la titolarità di redditi esenti Irpef o le disponibilità di patrimonio mobiliare ed immobiliare. Così, Amelia Frascaroli, assessore comunale con delega ai Servizi sociali, ha risposto all'interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl) sull'accesso alle prestazioni e sulle tariffe dei servizi sociali.

L'interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl):

"Chiede al Sindaco ed alla giunta di riferire in merito all'applicazione del Regolamento dei servizi sociali vigente ed, in particolare, dell'articolo 13 laddove dispone che, ai fini della valutazione dei requisiti per l'accesso alle prestazioni e per la relativa tariffazione, il Comune, nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge, si attiene alle seguenti configurazioni del nucleo di riferimento sulla base del quale calcolare l’Isee:
a) per le persone portatrici di handicap e per le persone ultrasessantacinquenni non autosufficienti si considera il solo diretto interessato;
b) per le persone ultrasessantacinquenni non rientranti nella previsione di cui alla lett. a) si considera il diretto interessato più il coniuge convivente o il convivente more uxorio;
c) nei rimanenti casi si considera il nucleo anagrafico. "

La risposta dell'assessore Amelia Frascaroli:
"Il regolamento generale in materia di servizi sociali ordina le prestazioni erogate dall'amministrazione in quattro macro categorie: interventi di sostegno economico, servizi domiciliari, servizi semi residenziali e servizi residenziali.

Il percorso che porterà alla piena applicazione, per ciascuna di queste categorie, dei principi regolamentari in materia di ISEE è tecnicamente complesso: per garantire l'equità e la contestuale sostenibilità del sistema occorre simulare attentamente gli scenari, pena il rischio di aggravare la condizione di talune tipologie di utenti o di compromettere l'equilibrio finanziario della gestione.

Ciò premesso si precisa quanto segue:

1. L'Amministrazione ha dato avvio al percorso per la piena applicazione delle disposizioni contenute nel regolamento generale in materia di servizi sociali.
Con delibere P.G. N.279856/2010 e P.G. N. 82062/2011 sono stati interamente rivisti gli interventi di sostegno economico, adeguando la relativa concessione alle disposizioni regolamentari.

2. L'applicazione dei principi regolamentari ai servizi domiciliari, residenziali e semiresidenziali è subordinata alla definizione, da parte della Regione Emilia Romagna, della direttiva sulla compartecipazione degli utenti al costo dei servizi prevista dall'art. 24 della l. r. 49/2009; la direttiva è in corso di approvazione. Si aggiunga, inoltre, che il tema ISEE forma oggetto di specifica ipotesi di revisione ad opera del cosiddetto "decreto salva Italia": si attende, entro il prossimo 31 maggio, l'emanazione di apposito decreto che riconfigurerà caratteristiche e ambito di applicazione dell'indicatore ISEE. Nonostante gli evidenti condizionamenti derivanti da un quadro normativo in corso di evoluzione, l'Amministrazione intende senz'altro proseguire negli approfondimenti istruttori volti alla costruzione di un sistema tariffario basato sull'ISEE, attenendosi evidentemente alla configurazione dei nuclei familiari così come disciplinati dal Regolamento in relazione alle varie tipologie di utenti. Non è possibile, allo stato, escludere tuttavia che la valutazione della situazione economica degli utenti possa passare anche attraverso l'utilizzo di criteri ulteriori rispetto all'ISEE, quali ad esempio la titolarità di redditi esenti Irpef o le disponibilità di patrimonio mobiliare ed immobiliare, come d'altronde alcuni Comuni stanno già facendo.

3. Si rileva comunque che, in materia di centri diurni per persone disabili, la normativa comunale attualmente applicabile, pur se non prevede ancora l'utilizzo dell'indicatore ISEE per determinare i livelli di contribuzione a carico degli utenti,
considera la situazione economica del solo assistito, così come prevede il disposto di cui all'art. 13 del regolamento sui servizi sociali".

Il consigliere Tomassini si è dichiarato non soddisfatto

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:15
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