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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA FONDAZIONE CINETECA


La procedura di assunzione seguita dalla Fondazione Cineteca di Bologna, attualmente in corso, è ritenuta dall'Amministrazione comunale rispettosa dei principi di trasparenza, pari opportunità. La pubblicazione degli avvisi di selezione è avvenut...

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La procedura di assunzione seguita dalla Fondazione Cineteca di Bologna, attualmente in corso, è ritenuta dall'Amministrazione comunale rispettosa dei principi di trasparenza, pari opportunità. La pubblicazione degli avvisi di selezione è avvenuta tramite il sito internet della Cineteca con link ben visibile dalla home page per un periodo di 11 giorni. Alla mezzanotte del 15 febbraio sono pervenute circa 1000 candidature. Per quanto riguarda la ricezione tecnica delle candidature si è optato per l’invio via posta elettronica e non ordinaria per allargare ulteriormente le possibilità di accesso anche a persone fisicamente lontane. Così, Alberto Ronchi, assessore comunale con delega alla Cultura, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl) sulla Fondazione Cineteca.

La domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl):

"Con riferimento all'articolo di stampa apparso in ordine al tema del bando attualmente pubblicato sul relativo sito - ed oggi in scadenza - sull'assunzione di 24 persone presso la fondazione Cineteca chiede al Sindaco se ritenga che la procedura seguita sia rispettosa dei principi della trasparenza, delle pari opportunità e del buon andamento della pubblica amministrazione.
In particolare chiede il motivo per il quale non sia stato utilizzato, per l'acquisizione dei curricula e delle domande, un indirizzo di posta certificata e , comunque, il canale della posta ordinaria o della protocollazione della richiesta di partecipazione al bando di ogni singolo aspirante.
Infine chiede quale giudizio dia in ordine al fatto che la fondazione abbia inserito nel bando un proprio esonero da responsabilità per cambio repentino d'indirizzo e mail o per allegati troppo pesanti".

La risposta dell'assessore Alberto Ronchi:

"Premessa.
Al fine di garantire la continuità dell’attività della Cineteca nel momento di passaggio da Istituzione a Fondazione, è stato determinato dal Comune un distacco funzionale presso la Fondazione del personale dipendente impiegato presso l’Istituzione Cineteca alla data 31/12/2011 per un periodo di tempo di ulteriori due mesi fino al 29/02/2012. Questo lasso di tempo di due mesi è stato ritenuto congruo per:

1) organizzare la procedura di ricollocamento del personale che ha optato di non passare in Fondazione presso altri uffici del Comune;
2) dare modo alla Fondazione di predisporre gli atti necessari all’assunzione di nuovo personale a copertura dei posti resi vacanti.

La procedura di assunzione.
Si ritiene che la procedura seguita dalla Fondazione Cineteca di Bologna, attualmente in corso, sia rispettosa dei principi di trasparenza, pari opportunità e, in generale, del buon andamento della pubblica amministrazione. La Fondazione, pur essendo ente di diritto privato, regolato dalla normativa civilistica e autonomo nelle sue scelte gestionali, ha scelto di ispirarsi ai principi di trasparenza e pubblicità tipici delle procedure pubbliche. Questa scelta, apprezzabile, nasce dalla consapevolezza dell’'anima' pubblica della Fondazione Cineteca di Bologna, come anche il Consiglio comunale ha avuto modo di approfondire e discutere durante l’iter deliberativo della sua costituzione, per le finalità dell’ente, per la composizione dei Soci Fondatori (il Comune di Bologna Fondatore Unico), per la disciplina statutaria, per il patrimonio culturale che è chiamata a conservare e valorizzare.

Nello specifico la pubblicazione degli avvisi di selezione è avvenuta tramite il sito internet della Cineteca con link ben visibile dalla home page per un periodo di 11 giorni (dal 6 febbraio al 16 febbraio 2012 compresi). La modalità e le tempistiche di pubblicazione si sono rilevati ampiamente soddisfacenti, visto il risultato finale che vede la ricezione di circa 1000 candidature alla mezzanotte del giorno 15 (senza considerare le candidature pervenute il giorno 16). Nella definizione dei tempi e delle modalità occorreva contemperare la garanzia di pubblicità, con le esigenze organizzative dell’ente imposti dal termine del distacco funzionale del personale al 29/02/2012.

Le modalità di invio delle candidature.
Per quanto riguarda la ricezione tecnica delle candidature si è optato per l’invio via posta elettronica e non ordinaria per allargare ulteriormente le possibilità di accesso anche a persone fisicamente lontane, in ottemperanza ai criteri di pari opportunità di accesso. Le domande di partecipazione sono poi archiviate nel protocollo della Fondazione. La Fondazione ha declinato la responsabilità per dispersione di comunicazioni dipendenti da eccessive dimensioni del messaggio di posta elettronica, per tutelarsi da quei casi in cui il mittente, appesantendo troppo la mail di invio con allegati di dimensioni eccessive, pregiudichi il corretto funzionamento dell’invio posta elettronica. A scanso di equivoci, ed ad ulteriore tutela dei potenziali candidati, la Fondazione si è impegnata, come recita il bando, a dare notifica di corretta ricezione, dando l’opportunità in questo modo a chiunque non si vedesse recapitare la notifica, di capire che il suo messaggio di posta non è giunto a destinazione. Il 'cambio di indirizzo repentino' fa riferimento invece all’indirizzo di posta del candidato per quei rari casi in cui il candidato inviasse la domanda di candidatura da uno specifico indirizzo, che venisse chiuso/estinto immediatamente dopo. In questo caso la Fondazione sarebbe impossibilitata a dare corretta notifica di ricezione e/o a contattare il candidato nei giorni successivi per eventuali colloqui.

Nello specifico si è scelto un indirizzo di posta non PEC per due ragioni:

a) la disposizione legislativa sulla PEC (D.L 185/2008 convertito in legge n.2/2009) ne impone l’utilizzo alle 'imprese costituite in forma societaria'. La Fondazione non rientra in tale categoria. Tale esclusione dall’obbligo è stata confermata dalla Circolare del Ministero per lo Sviluppo Economico n°3645/C del 03/11/11 che elenca le fattispecie giuridiche escluse (imprese individuali, consorzi, associazioni, fondazioni, enti) e dalla Camera di Commercio di Bologna in data 29/11/11.
b) Inoltre la PEC raggiunge il suo scopo di comunicazione avente valore legale se e solo se entrambi i corrispondenti sono dotati di PEC, poiché soltanto così il flusso dei dati ha passaggi certi. Nel nostro caso, non si può certo sostenere che la generalità dei cittadini alla ricerca di un impiego sia dotata di PEC, né tanto meno che abbia l'obbligo di dotarsene".


Il consigliere Lorenzo Tomassini si è dichiarato non soddisfatto.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:15
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